(5 luglio 2023) In vista della WRC-23 (ITU World Radiocommunication Conference 2023), prosegue il dibattito a livello internazionale relativamente ad un paventato cambio di destinazione d’uso della cosiddetta “banda 600” (frequenze UHF 470-694 MHz). Gli operatori telco stanno chiedendo insistentemente che tale porzione di spettro sia trasferito ai servizi mobili a banda larga.
Una decisione su questo punto verrà infatti adottata proprio in occasione della prossima WRC-23 a Dubai, in programma dal 20 novembre al 15 dicembre 2023. Si tratterebbe di un’allocazione cosiddetta co-primaria (o anche secondaria) che in breve si tradurrebbe, nella pratica, nella esclusione di fatto dei media dalle onde radio.
Commentando tale prospettiva, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, ha dichiarato: “Solo il pieno mantenimento della banda UHF 470-694 Megahertz in capo al broadcasting può garantire la piena tutela dei servizi radiotelevisivi terrestri che rappresentano la primaria fonte di informazione ed intrattenimento, gratuita, per ampie fasce di popolazione”.
“Il comparto dei servizi mobili – ha concluso Rossignoli- fruisce già di ampi spazi radioelettrici in UHF, operanti sulle cosiddette bande “700 e 800 MHz“, a seguito dei relativi refarming attuati negli anni passati e eventuali esigenze di ottimizzazione della copertura di tali servizi può essere attuata sviluppando le infrastrutture degli impianti operanti su queste ultime bande”. (AR)
Vedi anche:
WRC-23: la questione delle modifiche all’uso della banda 470-694 MHz