WorldDAB Automotive 2023: informazioni e considerazioni

 

(7 agosto 2023)   L’associazione internazionale WorldDAB, lo scorso mese di giugno ha organizzato una conferenza focalizzata sulla ricezione DAB+ in auto. L’evento si è svolto a Parigi.

 

Una premessa: la FM gode di ottima salute

La visione positiva in merito allo sviluppo del Digital Audio Broadcasting è giustificata da svariati indicatori di mercato, tuttavia va detto con assoluta chiarezza che il mercato radiofonico di riferimento è, e resterà ancora per molto tempo, la radio in FM. Un dato su tutti lo fornisce Verified Market Research (VMR), una società internazionale di ricerche di mercato con sedi negli USA, a Dubai e in India.

VMR ha rilasciato il rapporto di studio “Global FM Radios Market” dal quale si evince che la dimensione del mercato delle radio FM nel 2019 era stata valutata 267,71 miliardi di dollari, ma la previsione è che raggiungerà i 458,09 miliardi di dollari entro il 2027, crescendo a un CAGR (tasso annuo di crescita composto) del 6,90% da qui al 2027.

Focalizzandoci sull’Europa, vediamo come la Germania poco più di sei anni fa abbia presentato un piano d’azione per il passaggio alla radiodiffusione digitale, ma senza alcuna data di disattivazione per la distribuzione analogica della radio in FM.

Secondo recenti analisi, oggi l’89% della popolazione in Germania ascolta ancora la radio FM, mentre il 15,1% utilizza DAB+ e le webradio hanno un’audience quotidiana del 9,1%. In base ai calcoli dell’Autorità federale per i media, oggi ci sono ancora 120 milioni di apparecchi radio FM nel Paese, anche se, ovviamente, i ricevitori radio attualmente venduti sono per lo più multipiattaforma FM/DAB+ e spesso anche con ricezione Internet.

Ugualmente, nelle nuove auto tedesche queste tre piattaforme sono integrate. Volendo prendere un altro caso emblematico, il rapporto Mediebarometer 2022 di Statistics Norway ha rilevato che solo quattro norvegesi su dieci oggi ascoltano la radio DAB nel giorno medio, nonostante i ricevitori DAB siano presenti in 8 famiglie su 10.

La Norvegia aveva imposto lo spegnimento della FM a favore del DAB nel 2017, ma questo sembra non abbia affatto giovato al mezzo, dal momento che oggi solo il 49% della popolazione ascolta la radio, quando nel 1991 la quota di audience radiofonica era al 71%. Questi esempi, ma molti altri ce ne sono, ci aiutano a chiarire un concetto essenziale: il DAB+ è un’opportunità molto interessante per il mezzo radiofonico, ma questa tecnologia digitale deve essere sviluppata in una logica di affiancamento alla consolidata modalità analogica FM e non certo con intenzioni sostitutive.

 

Venendo a Parigi

“Nel 2022 – ha detto nell’intervento di esordio al WorldDAB Automotive 2023 il presidente del WorldDAB, Patrick Hannon – circa 10 milioni di nuovi veicoli sono stati messi su strada con a bordo il DAB+”. Ha poi illustrato una serie di esempi: in Svezia sono in via di implementazione 7 nuovi servizi DAB+ nazionali; nella Repubblica Ceca sono in progetto 2 reti nazionali e 27 reti regionali DAB; in Croazia ci sono cinque multiplex DAB+ (uno è nazionale e quattro sono regionali); in Germania la copertura autostradale DAB ha raggiunto il 99%.  Peraltro, aggiungiamo noi, in Italia da gennaio 2020 la legge richiede che tutti i ricevitori siano digitali e ora il MIMIT ha avviato le procedure per l’assegnazione dei primi diritti di uso delle frequenze nelle regioni Emilia Romagna, Marche, Lazio e Sardegna.

 

Si conferma il ruolo della radio FM e DAB+

Megan Lazovick, vicepresidente di Edison Research, ha confermato, in base a studi recentissimi, che gli automobilisti amano ancora ascoltare la radio e questo a prescindere dall’enfasi relativa all’audio on demand che può essere ascoltato in auto tramite lo streaming.  L’indagine ha interpellato 800 ascoltatori radiofonici in Francia, in Germania e in UK che hanno acquistato un’auto nuova negli ultimi tre anni e da tale ricerca sono venute buone notizie per i radiofonici.

La prima notizia è che la radio resta la piattaforma audio più ascoltata in auto, nonostante il cruscotto delle nuove autovetture ospiti molte inedite opportunità tecnologiche.  Il 61 per cento degli intervistati ha dichiarato di ascoltare la radio in auto più dei servizi di musica online, delle proprie compilation musicali o dei podcast messi assieme.

L’86% degli intervistati ha ascoltato la radio (FM o DAB+ che fosse) nell’ultima settimana.  L’ascolto della radio è una consolidata abitudine tra gli automobilisti. Peraltro ben l’87% degli acquirenti di auto concorda sul fatto che la radio sia affidabile e il 75% concorda sul fatto che la radio offra una migliore esperienza di ascolto in auto rispetto agli altri tipi di sorgenti audio.

 

Una prominence necessaria

Un dato significativo riguarda poi la prominence della radio in auto. L’indagine ha rilevato che più è facile per l’automobilista accedere alla radio dal cruscotto della propria auto nuova, più è soddisfatto dell’esperienza di acquisto. Sono tutti dati che confermano quanto la radio sia essenziale a bordo di un’ auto.

Jean Philip De Tender, vicedirettore generale dell’EBU (European Broadcasting Union) dal canto suo ha ulteriormente sottolineato l’importanza per la radio di difendere la propria posizione di forza a bordo dell’auto.

De Tender ha ricordato che “la radio raggiunge ogni settimana la maggior parte dei cittadini europei. Parliamo dell’84% dei cittadini e del 76% dei giovani tra i 15 e i 24 anni. La media d’ascolto giornaliero della radio in UE è di circa due ore e mezza al giorno, anche se i più giovani rimangono sintonizzati solo un’ora e mezza. La radio è tuttora il medium più utilizzato in tutto il mondo”.

Jean Philip De Tender ha proseguito spiegando che “il ‘Connected Cars and Devices Group’ dell’EBU ha creato i ‘Connected Cars Principles’, che sono dei suggerimenti che hanno come obiettivo il mantenimento della prominence della radio in auto. Sono dei principi guida per il nostro lavoro e per le relazioni con l’industria automobilistica ed elettronica”.

Questi principi stabiliscono in primo luogo che la radio deve essere sempre facile da usare e dovrebbe essere possibile accedervi con un solo tocco o un comando vocale.

La seconda regola è che la posizione della radio sul touchscreen di un’auto connessa non dovrebbe essere solo semplice da trovare, ma proprio impossibile da non trovare, come peraltro era il vecchio pulsante fisico di accensione; l’accesso alla radio (AM, FM, DAB o streaming che sia) deve essere subito evidente.

Il terzo aspetto è che l’autoradio deve essere personalizzabile. Le auto connesse hanno la tecnologia in grado di fornire suggerimenti personalizzati, anche se tale attività deve, al contempo, essere rispettosa degli ascoltatori in merito ai dati che vengono raccolti e su come tali dati vengono utilizzati.

Il quarto punto è che la radio all’interno dell’auto connessa deve essere proposta agli ascoltatori come un unicum, non frammentata per formati o tipologie. Gli ascoltatori devono poter trovare emittenti pubbliche e private, locali, nazionali ed internazionali in un unico posto, indipendentemente dalle dimensioni o dal profilo dell’emittente.

Radio e auto multischermo

Un altro aspetto trattato a Parigi ha riguardato il fatto che le auto connesse avranno sempre più schermi, molti dei quali saranno supportati dalla prossima versione del software Android Automotive OS 14.

Vincent Derouault-Tep, account manager di Access Europe ha anticipato che “l’industria automobilistica, parlando di schermi video all’interno delle auto, ha una strategia per cui si passerà dal singolo ampio schermo della Tesla di oggi ad auto di fascia alta nei cui abitacoli ci saranno sino a sei schermi.

I sistemi multischermo saranno in grado di condividere contenuti multimediali tra uno schermo e l’altro e supporteranno servizi personalizzati per ciascun passeggero”.

“In questo scenario – ha proseguito Derouault-Tep – non ci sarà, ovviamente, solo la radio: si potranno leggere i messaggi, navigare i social, ricevere notizie e molto altro”.

Avendo parlato di Android Automotive OS 14, Joe D’Angelo di Xperi ha precisato che “Android Automotive ha sempre supportato il DAB, ma in quest’ultima fase di sviluppo di OS 14 ai membri della NAB e della WorldDAB non sono state date esaustive informazioni relative alle funzionalità previste”.

Non sembra essere un buon segnale ed è richiesta dunque una particolare vigilanza.

Android Automotive OS 14 dovrebbe essere rilasciato il prossimo mese di settembre e ci si aspetta che abbia molte funzionalità connesse alla radio digitale e, in particolare, alla radio ibrida.

Tra gli interventi conclusivi, anche quello di Eugenio La Teana di EuroDAB che ha dichiarato: “La radio deve andare avanti e il punto è che non possiamo fermarci. Il mio lavoro è nel dominio dell’innovazione, dunque consiste nel cercare di fare qualcosa che non è per l’adesso, ma è rivolto al futuro.  Ritengo quindi molto importante che la radio vada avanti in termini di innovazione. Onestamente penso che il DAB+ possa certamente aiutare la radio, ma il vero punto d’arrivo a bordo dell’auto è la radio ibrida, perché il solo modo per creare davvero una personalizzazione della radio consiste nell’ottenere informazioni dall’utente; i dati sono molto importanti, perché se comprendi le abitudini di ascolto puoi fornire contenuti che sono più legati all’esperienza diretta”. (AR)

 

 Vedi anche:

WorldDAB Automotive 2023 a Parigi. Lo sviluppo del DAB+ in Europa

I metadati sono potenti alleati della radio

RadioTv Forum 2023 di Aeranti-Corallo – Seminario tecnologico “il mondo dell’industria a confronto: soluzioni per le trasmissioni radiofoniche DAB+” (Roma, 21 giugno 2023)