TeleRadioFax n. 9/2002 – 06 Maggio 2002

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Sommario:


PAR CONDICIO: IL GOVERNO ASSUME INIZIATIVE CONCRETE PER MODIFICARE LE NORME PER L’EMITTENZA LOCALE

■ Il 3 maggio è iniziata la discussione da parte del Consiglio dei Ministri del Disegno di legge proposto dal Ministro delle Comunicazioni Gasparri recante nuove regole per l’emittenza locale in sostituzione dell’attuale legge sulla par condicio (legge 28/2000). AERANTI-CORALLO esprime soddisfazione per l’iniziativa del Governo in quanto il Disegno di legge è un atto concreto finalizzato a modificare, come da tempo richiesto dalla nostra federazione, la normativa sulla par condicio per l’emittenza locale (per il contenuto del ddl si veda l’articolo che segue). In sede di dibattito parlamentare AERANTI-CORALLO porterà il proprio contributo per proporre alcune integrazioni al Disegno di legge ritenute importanti. In particolare, si ritiene che la normativa debba regolamentare solo i periodi delle campagne elettorali e che quindi lo schema di codice di autoregolamentazione che AERANTI-CORALLO e le altre organizzazioni del settore dovranno predisporre debba disciplinare l’attività informativa delle emittenti solo nei 30 giorni antecedenti le consultazioni elettorali. Inoltre, AERANTI-CORALLO evidenzia che alcune proposte di legge in materia sia della maggioranza, sia dell’opposizione e in particolare quella dell’on.le Lusetti (Margherita), contengono alcuni elementi interessanti che meritano di essere valutati. Potrebbe inoltre essere opportuno mantenere i messaggi politici autogestiti rimborsati dallo Stato, che sono sicuramente l’unica parte non negativa della legge 28/2000. E’ evidente comunque che la nuova disciplina dovrà tenere conto di eventuali indicazioni della Corte costituzionale contenute nella sentenza che a breve dovrebbe essere emanata in ordine alla questione di legittimità costituzionale della legge sulla par condicio sollevata dal Tar Lazio nell’ambito dei ricorsi principali di AERANTI-CORALLO contro i regolamenti dell’Authority in materia. In tal senso il Governo ha reso noto che l’esame del DDL sarà completato dopo la sentenza della Consulta.

 

 

PAR CONDICIO: COSI’ LE NUOVE NORME CONTENUTE NEL DDL

 

■ Il ddl sottoposto lo scorso 3 maggio all’esame del Consiglio dei ministri è costituito da cinque articoli. Nei primi due viene precisato l’ambito di applicazione e vengono date le definizioni relative a soggetti e tipologie di programmi. Le emittenti interessate alla legge sono quelle radiofoniche e televisive locali e le emittenti nazionali di televendita (relativamente alle quali non si applicano più le leggi 28/2000 e 515/93), mentre sono escluse le emittenti nazionali e la concessionaria pubblica, che continuano a essere soggette alla legge sulla par condicio. L’articolo 3 richiama la tutela del pluralismo, da attuarsi mediante parità di trattamento, obiettività e imparzialità nella trasmissione sia dei programmi di informazione che di comunicazione politica. Per garantire il rispetto del pluralismo, è prevista la stesura da parte delle organizzazioni più rappresentative delle emittenti locali di uno schema di codice di autoregolamentazione, che verrà successivamente trasmesso dal Ministero delle Comunicazioni alle competenti Commissioni di Camera e Senato e alla Conferenza Stato-Regioni e Province autonome per assumere i pareri delle stesse al riguardo. Quindi, il Codice emendato sulla base di tali pareri diverrà operativo con l’emanazione formale con decreto del Ministro delle comunicazioni. A vigilare sul rispetto del codice e a irrogare eventuali sanzioni è chiamata l’Authority, che potrà richiedere la programmazione di trasmissioni compensative e, nei casi più gravi, irrogare sanzioni pecuniarie.

 

 

CANONI DI CONCESSIONE PREGRESSI: AERANTI-CORALLO PROPONE IL PAGAMENTO DILAZIONATO SENZA INTERESSI E LA COMPENSAZIONE CON EVENTUALI CREDITI PER LE MISURE DI SOSTEGNO SPETTANTI ALLE EMITTENTI

 

■ Per risolvere la problematica dei canoni di concessione ancora dovuti da molte imprese radiofoniche e televisive locali, tornata di attualità anche a seguito di alcune pronunce della Cassazione che ha modificato l’orientamento prevalente in precedenza espresso dalla Magistratura di merito, AERANTI-CORALLO propone l’emanazione di un provvedimento legislativo che preveda che in caso di pagamento degli importi dovuti entro tre mesi dall’entrata in vigore del provvedimento stesso non siano dovuti interessi. La proposta prevede anche che qualora l’importo dovuto sia superiore a 5.000 euro il pagamento possa avvenire in rate di 2.000 euro ciascuna senza applicazione di interessi. Inoltre, e questo è l’aspetto più interessante della proposta, AERANTI-CORALLO chiede che gli importi dovuti per i canoni di concessione possano essere compensati in tutto o in parte con eventuali contributi riconosciuti alle emittenti per misure di sostegno. Tale proposta potrebbe trovare rapida soluzione per il settore radiofonico locale, posto che il Regolamento per le misure di sostegno per la radiofonia deve essere emanato a breve da parte del Ministro delle comunicazioni e tale ipotesi di compensazione potrebbe essere contenuta in tale Regolamento. Per le imprese televisive si tratta, invece, di introdurre modifiche al Regolamento per le misure di sostegno già in vigore e quindi, in questo caso, la soluzione appare più complessa. Se tale proposta venisse accolta, un’emittente che dovesse, ad esempio, pagare 5.000 euro per canoni di concessione pregressi e dovesse contemporaneamente riscuotere 4.000 euro per misure di sostegno, dovrà limitarsi al pagamento di solo 1.000 euro di differenza. AERANTI-CORALLO nei giorni scorsi ha illustrato al Ministro Gasparri la problematica dei canoni pregressi e ora auspica che il Ministro, che già più volte ha dimostrato notevole attenzione per l’emittenza locale, accolga la proposta di cui sopra.

 

 

PROVVIDENZE EDITORIA: ANCORA DA COMPLETARE L’ESAME DI MOLTE DOMANDE DELLE EMITTENTI LOCALI RELATIVE AGLI ANNI ’97, ’98, ’99 e 2000.

 

NECESSARIA UNA FORTE ACCELERAZIONE DELL’ITER ISTRUTTORIO

 

■ Molte imprese radiofoniche e televisive locali lamentano di dover ancora ottenere dal Dipartimento informazione ed editoria della Presidenza del Consiglio il riconoscimento delle provvidenze editoria per gli anni ’97, ’98, ’99 e 2000. Tali provvidenze, come noto, sono costituite dal rimborso del 50% dei costi delle utenze elettriche, telefoniche e degli altri servizi di telecomunicazione, compresi i collegamenti via satellite, nonché dal rimborso dell’80% dei costi dei canoni di abbonamento alle agenzie di informazione. Si tratta quindi di misure contributive rilevanti, il cui ritardo nell’erogazione comporta gravi danni alla gestione finanziaria delle imprese radiotelevisive che hanno da tempo computato tali provvidenze nei propri preventivi di bilancio. Per sollecitare una rapida soluzione del problema attraverso un’accelerazione dell’iter istruttorio, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO, incontrerà nei prossimi giorni il dott. Mauro Masi, capo del Dipartimento dell’informazione ed editoria e vice segretario generale della Presidenza del Consiglio, al quale rappresenterà le forti preoccupazioni delle imprese radiotelevisive locali.

 

 

COMMISSIONE BALDONI: IL 14 MAGGIO ASSEMBLEA PLENARIA; IL 22 MAGGIO RIUNIONE DELLA SEZ. TECNICO-AMBIENTALE COORDINATA DALL’AVV. ROSSIGNOLI

 

■ E’ stata convocata per il prossimo 14 maggio l’assemblea plenaria della Commissione per l’assetto del sistema radiotelevisivo presieduta dal dott. Adalberto Baldoni, di cui fanno parte per AERANTI-CORALLO Marco Rossignoli e Luigi Bardelli. Numerosi gli argomenti iscritti all’ordine del giorno, fra cui figurano: le tv transfrontaliere; discussione sulle norme per la tutela dei minori dalle programmazioni tv non idonee; il codice di autoregolamentazione per le televendite. Inoltre, verrà condotta un’analisi sui possibili scenari di sviluppo della tv digitale e, infine, verrà verificato l’impatto dell’attuale normativa sulla Par condicio nei confronti dell’attività informativa delle emittenti locali. La sezione tecnico-ambientale della Commissione, coordinata dall’avv. Rossignoli, si riunirà invece il 22 maggio. All’ordine del giorno, tra l’altro, l’analisi dello stato di applicazione della legge 122/98 da parte degli Ispettorati territoriali del Ministero delle comunicazioni attraverso le procedure di modifica degli impianti, compatibilizzazione, ottimizzazione e razionalizzazione radioelettrica.

 

 

PRIMO INCONTRO CON SCF PER DISCUTERE I DIRITTI CONNESSI TV

 

■ Si terrà l’8 maggio a Milano il primo incontro tra SCF – Società Consortile Fonografici, rappresentante dell’89% delle Case discografiche operanti in Italia – con AERANTI-CORALLO e FRT per iniziare la discussione della problematica riguardante i diritti connessi televisivi. Dopo il recente accordo relativo ai diritti connessi radiofonici, dovuti ai fonografici a norma della legge 633/41, inizia ora la trattativa per i diritti connessi televisivi. La problematica è divenuta di particolare attualità dopo l’emanazione della legge 248/2000 che ha introdotto in materia sanzioni molto rilevanti, sia di tipo penale che di tipo amministrativo.