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Sommario
CONTRIBUTI DPR 146/17: LA DGSCERP DEL MISE COMUNICA AD AERANTI-CORALLO L’AVVIO DEI PAGAMENTI DELL’EXTRAGETTITO 2018
■ Nei giorni scorsi, AERANTI-CORALLO ha inviato una nota alla Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico con la quale ha espresso la soddisfazione di AERANTI-CORALLO per la recente pubblicazione della graduatoria per i contributi 2019 per radio e tv locali, nonché per la annunciata disponibilità dell’extragettito Rai relativo ai contributi per il 2018. Con la stessa nota, AERANTI-CORALLO ha chiesto di procedere ai relativi pagamenti in tempi particolarmente rapidi, al fine di dare liquidità alle imprese nel particolare e difficilissimo momento dell’emergenza sanitaria. Il Direttore Generale della Dgscerp, Pietro Celi, rispondendo ad AERANTI-CORALLO, ha comunicato che le spettanze relative al c.d. “extragettito Rai” per l’annualità 2018 sono in fase di pagamento. Per quanto riguarda la liquidazione degli importi relativi alle graduatorie 2019, la Dgscerp ha, inoltre, evidenziato che “l’ufficio competente sta ponendo in essere tutti gli atti necessari finalizzati alla procedura di erogazione”.
DISMISSIONE ANTICIPATA CANALI TV 50-53 NELL’AREA RISTRETTA B: PUBBLICATA LA DETERMINA DIRETTORIALE CHE FISSA LE DATE. FRATTANTO, MENTRE DAL 4 AL 30 MAGGIO E’ PREVISTO LO SPEGNIMENTO DEI CANALI TV LOCALI 51 E 53 NELL’AREA RISTRETTA A, NON E’ ANCORA STATO EMANATO IL C.D. “DECRETO INDENNIZZI”
■ La Direzione Generale Tecnologie della Comunicazione e Sicurezza Informatica – Iscti del Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato, in data 29 aprile u.s., la determina con cui vengono definite le date specifiche relative allo spegnimento della II fase 2020 del c.d. “periodo transitorio” per la liberazione della banda 700. In tale periodo, è previsto lo spegnimento dei canali 50-53 (per le tv locali sono i canali 51 e 53) nella Area Ristretta B (come prevista dal DM 19 giugno 2019, recante il nuovo calendario per il rilascio della Banda 700). In particolare, la Tabella 2 di tale determina 29 aprile 2020 definisce le province/aree con spegnimento obbligatorio e le province/aree con spegnimento facoltativo per i citati canali 51 e 53 delle tv locali.
Si evidenzia che, in tutte le aree definite dalla sopracitata Tabella 2 (pubblicata qui di seguito), le date di spegnimento (obbligatorio e/o facoltativo) per i titolari dei canali in ambito locale 51 e 53 Uhf sono dal 15 settembre 2020 al 15 dicembre 2020.
PROVINCE/AREE CON SPEGNIMENTO OBBLIGATORIO | PROVINCE/AREE CON SPEGNIMENTO FACOLTATIVO | DATE |
Verbania-Cusio-Ossola, Vercelli, Biella, Novara | Restanti province della regione PIEMONTE | dal 15 settembre 2020 al 15 dicembre 2020 |
Varese, Como, Lecco, Milano, Lodi, Monza-Brianza, Pavia, Cremona, Bergamo | Restanti province della regione LOMBARDIA | dal 15 settembre 2020 al 15 dicembre 2020 |
Piacenza | Restanti province della regione EMILIA ROMAGNA | dal 15 settembre 2020 al 15 dicembre 2020 |
Area di copertura degli impianti di Malles Venosta, Plan De Corones, Brennero, Vipiteno Valle Isarco, Valle Isarco, San Candido, Prato alla Drava, Alta Val Venosta, Curon Venosta e Solda | Restanti Aree Provincia Autonoma di BOLZANO; Provincia Autonoma di TRENTO | dal 15 settembre 2020 al 15 dicembre 2020 |
Frattanto, dal prossimo 4 e sino al 30 maggio 2020 è previsto lo spegnimento obbligatorio degli impianti televisivi in ambito locale operanti sui canali 51 e 53 Uhf nella c.d. “area ristretta A”, prevista dal già citato DM 19 giugno 2019 e dalla determina direttoriale 28 novembre 2019. La Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico ha inviato, nei giorni scorsi, ai titolari dei diritti di uso in ambito locale sui canali 51 e 53 nelle province con spegnimento obbligatorio, specifiche comunicazioni cui è stato allegato il masterplan dei relativi spegnimenti (per ciascuna delle regioni interessate). A seguito degli spegnimento dei suddetti impianti, le tv locali interessate devono ricevere il pagamento degli indennizzi previsti dalla legge di stabilità del 2018 come modificata dalla legge di stabilità del 2019. La medesima problematica toccherà, a seguire, le emittenti interessate agli spegnimenti nell’area ristretta B di cui si è detto più sopra.
Ad oggi, tuttavia, le emittenti ancora non conoscono gli importi relativi a tali indennizzi e i tempi della relativa liquidazione, non essendo ancora stato emanato il decreto previsto dalle suddette leggi di stabilità. Tale situazione inaccettabile è ulteriormente aggravata dalla circostanza che le tv locali che dismetteranno le frequenze in questione, per poter continuare ad operare, dovranno accedere ai mux di altri operatori, con i relativi oneri connessi.
AERANTI-CORALLO, nell’esprimere il proprio disappunto, auspica, pertanto, che tale situazione trovi al più presto una soluzione attraverso l’immediata pubblicazione del decreto indennizzi.
L’adozione di tale decreto è, inoltre, molto importante per permettere a tutte le emittenti di valutare in concreto l’eventualità di una dismissione anticipata delle altre frequenze.
A questo link è disponibile la Determina direttoriale 29 aprile 2020 della Dgtcsi – Iscti del Ministero dello Sviluppo economico.
AL VIA RADIOPLAYER ITALIA, L’APP PER ASCOLTARE LE RADIO LOCALI E NAZIONALI ITALIANE
■ E’ stata lanciata nei giorni scorsi l’App Radioplayer Italia, per smartphone e tablet, completamente gratuita che, grazie a PER (Player Editori Radio, la società di cui AERANTI-CORALLO è tra i soci fondatori), renderà semplice e immediato l’ascolto di tutti gli streaming radiofonici da un unico punto d’accesso.
Si chiama Radioplayer Italia ed è la prima App ufficiale gestita direttamente dalle emittenti radiofoniche italiane, locali e nazionali, nata grazie all’accordo tra PER e Radioplayer Worldwide, quest’ultimo scelto come partner tecnologico di PER.
Radioplayer Worldwide è già partner di dieci consorzi nazionali nel mondo, tra cui Regno Unito, Germania, Austria, Belgio, Danimarca, Irlanda, Norvegia, Svizzera, Spagna oltre al Canada. Collabora e mette a disposizione la sua tecnologia per accordi con i grandi marchi dell’automotive e con i produttori di devices digitali.
Già da oggi i 44 milioni di ascoltatori settimanali della radio italiana avranno a disposizione un’offerta che comprende un accesso più rapido, semplice ed innovativo all’universo dello streaming audio e dell’offerta on demand, ai podcast ed ai contenuti offline delle emittenti.
Radioplayer Italia non richiede all’utente di registrarsi, rende anonimi i suoi dati personali, non traccia i suoi spostamenti e non interrompe l’ascolto con proposte di alcun tipo.
Si tratta del punto di partenza di uno sviluppo dove la qualità dei contenuti è garantita dai broadcaster che forniranno direttamente i propri contenuti e i metadati associati e l’innovazione nell’esperienza d’ascolto sarà frutto della collaborazione di tutta la radiofonia internazionale.
Radioplayer Italia sarà disponibile progressivamente su tutti i dispositivi connessi: piattaforme smart-speaker come Amazon Echo, Sonos, Bose, Google Assistant e si integrerà perfettamente con Apple CarPlay, Android Auto, Chromecast, Airplay, Apple Watch, Android Wear e altre tecnologie.
Coinvolto anche il settore dell’automotive: Radioplayer Worldwide collabora, infatti, già da tempo con tutti i più importanti brand automobilistici per disegnare e sviluppare le interfacce radio di prossima generazione, accessibili attraverso cruscotti touch e comandi vocali.
La radio ibrida acquisterà, quindi, la sua naturale forma per sfruttare tutte le reti distributive (Fm, Dab+ e internet) e continuando ad essere semplice e accessibile.
Lorenzo Suraci, presidente di PER, ha dichiarato: “La radio si dimostra anche questa volta il mezzo più contemporaneo, capace di fare una rivoluzione culturale anche in tempo di crisi.”
Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO e componente del Cda di PER ha dichiarato: “L’App Radioplayer Italia rappresenta una importante opportunità per le emittenti radiofoniche locali per la diffusione dei propri contenuti.”
Per scaricare l’applicazione è possibile accedere al sito www.radioplayeritalia.it oppure la si può cercare negli store della piattaforma Android (Google Play) e Apple (App Store), digitando “Radioplayeritalia”.
LA COMUNICAZIONE ANNUALE AL ROC AGCOM
■ Come noto, i soggetti iscritti al R.O.C., hanno l’obbligo di inviare la comunicazione annuale alla Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, ai sensi dell’art. 11 della delibera Agcom n. 666/08/CONS e s.m.i. Tali soggetti, (come indicati dall’art. 2 di detta delibera), obbligati all’invio della comunicazione annuale, sono: operatori di rete; fornitori di servizi di media audiovisivi o radiofonici; fornitori di servizi interattivi associati o di servizi di accesso condizionato; soggetti esercenti l’attività di radiodiffusione; imprese concessionarie di pubblicità; imprese di produzione o distribuzione di programmi radiotelevisivi; agenzie di stampa a carattere nazionale; editori di giornali quotidiani, periodici o riviste; soggetti esercenti l’editoria elettronica; imprese fornitrici di servizi di comunicazione elettronica. I soggetti iscritti al R.O.C. costituiti in forma di società di capitali (Spa, Srl, Società in accomandita per azioni) o cooperative devono trasmettere la comunicazione annuale entro trenta giorni dalla data di deposito del bilancio presso il Registro Imprese tenuto dalla competente Camera di Commercio, aggiornata alla data dell’assemblea che approva il bilancio.
Al riguardo, evidenziamo che l’art 106, comma 1 del decreto legge n. 18/2020 (cd “decreto Cura Italia”) ha previsto che in deroga agli articoli 2364, secondo comma, e 2478-bis,del codice civile o alle diverse disposizioni statutarie, l’assemblea ordinaria è convocata entro 180 giorni dalla chiusura dell’esercizio. Evidenziamo altresì che tutti gli altri soggetti diversi da società di capitali o cooperative devono, invece, trasmettere la comunicazione annuale entro il 31 luglio di ogni anno, aggiornata a tale data. La comunicazione annuale deve essere effettuata attraverso i servizi telematici del sito internet https://www.impresainungiorno.gov.it, mediante l’uso della Cns (Carta nazionale dei servizi).
EMERGENZA CORONAVIRUS: A MARZO 2020 FORTISSIMA CRESCITA DEGLI ASCOLTI DELLE TV LOCALI SULL’ANNO PRECEDENTE
■ L’emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia e il conseguente “lockdown”, che ha costretto a casa milioni di persone in tutto il Paese, ha fatto registrare una notevole impennata per quanto riguarda le tv locali.
L’esigenza, da parte dell’utenza, di informazioni aggiornate sul proprio territorio, ha determinato un vero e proprio balzo negli ascolti delle tv locali.
Invero, è sotto gli occhi di tutti il fatto che, nella quasi totalità delle regioni italiane, sono moltissime le tv locali che, proprio in questo periodo di emergenza sanitaria, hanno potenziato i propri servizi informativi, aumentando il numero di telegiornali e rendendo al proprio pubblico un servizio di prossimità di indubbio valore.
Le telecamere e i microfoni delle tv locali hanno offerto, a partire dai primissimi giorni di emergenza sanitaria, anche nelle c.d. “zone rosse”, un insostituibile servizio informativo, a volte essendo l’unico punto di contatto con il mondo esterno.
A fronte di un progressivo lockdown, dove tutte le attività industriali e commerciali del Paese sono state fermate o sono state ridotte al minimo, le emittenti locali hanno proseguito e, anzi, rafforzato la propria vocazione informativa, mettendo in campo tutte le proprie risorse tecnologiche e umane. Anche nel pieno del distanziamento sociale, i giornalisti e i tecnici delle emittenti locali non si sono risparmiati, lavorando sul territorio, spesso in condizioni molto difficili.
Le emittenti locali, in questi giorni, non hanno ridotto la propria attività e, anzi, spesso l’hanno addirittura incrementata. Tutto ciò a fronte di un sostanziale arresto della raccolta pubblicitaria, che, per le emittenti a carattere commerciale, rappresenta la principale fonte di ricavi.
L’impegno e la dedizione delle tv locali è stato premiato da una vera e propria impennata nei relativi ascolti.
Facendo un rapido confronto tra i dati Auditel relativi ai contatti netti del giorno medio del mese di marzo 2019 e ai contatti netti del giorno medio del mese di marzo 2020, balza subito all’occhio un forte incremento dei relativi numeri.
Abbiamo considerato, per fare tale confronto, un perimetro costante, cioè abbiamo preso in esame le 157 emittenti televisive locali con dato utile in entrambe le mensilità di marzo 2019 e marzo 2020. Da tali dati emerge che dai circa 13,6 milioni di contatti netti relativi a marzo 2019 si passa a ben 20 milioni di contatti netti a marzo 2020.
Un risultato che premia, evidentemente, lo sforzo editoriale e umano delle tv locali italiane, che, in un momento di assoluta difficoltà e di emergenza a livello globale, hanno ulteriormente valorizzato il proprio ruolo informativo sul territorio.