■ Il Ministero dello Sviluppo Economico intende completare il processo dello switch off tv con un percorso assolutamente inaccettabile da parte della tv locali.
Infatti, nelle regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia il ritardo con il quale sono stati emanati i bandi di gara per l’assegnazione delle frequenze e delle numerazioni lcn (conseguenti anche al ritardo della Agcom nella emanazione del Piano delle frequenze) non permette il rilascio di tali frequenze e di tali lcn con i tempi previsti dalla normativa e, comunque, in modo tale, da consentire alle tv locali di progettare le reti e installare gli impianti in tempo utile. E’ quindi assolutamente necessario un rinvio di tre/quattro mesi dello switch off in tali aree. Nelle regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli V.G., Trentino A.A., Emilia Romagna, Lazio (esclusa la provincia di Viterbo) e Campania, dove invece è in corso la procedura per la dismissione volontaria dei canali 61-69 Uhf precedentemente assegnati (per i quali sono previste modeste misure compensative), la successiva gara per l’assegnazione delle frequenze sarà inevitabile (anche qualora risultassero ammissibili domande tali da liberare volontariamente tutti i canali 61-69 Uhf nelle regioni interessate) in quanto le frequenze, anche con nove reti regionali in meno, sono insufficienti per tutti gli operatori. In tali aree vi sono, infatti, molte emittenti che operano su frequenze del cosiddetto “beauty contest” (che il Governo intende mettere all’asta). Inoltre l’Agcom nei giorni scorsi ha sottoposto alla consultazione delle associazioni di categoria uno schema di nuovo piano delle frequenze di queste ultime regioni che, anziché limitarsi all’adeguamento previsto dalla legge 220/10 (conseguente all’attribuzione dei canali 61-69 Uhf alla comunicazione elettronica mobile in larga banda), introduce nuove inaccettabili limitazioni per le tv locali. Inoltre lo schema della Agcom, diversamente da quanto previsto dal decreto legge n. 34/11 non pianifica nelle stesse regioni la banda III per le tv locali (compatibilmente con le altre utilizzazioni previste per tale banda).
Per garantire la prosecuzione dell’attività a tutti i soggetti che hanno ricevuto nel 2009 e nel 2010 l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze e che oggi non intendono dismettere le proprie reti, occorrono almeno due frequenze del beauty contest e le frequenze della banda III compatibili con le altre utilizzazioni. Diversamente, in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli V.G, Trentino A.A., Emilia Romagna, Lazio (esclusa la provincia di Viterbo) e Campania tutto dovrà essere rimesso in discussione con evidenti conseguenze per l’intero sistema. Infatti anche chi dovesse ottenere frequenze qualitativamente migliori sarebbe irrimediabilmente danneggiato perché perderebbe la sintonizzazione lcn per il cui recupero occorrerebbero presumibilmente anni. Ben venga quindi l’asta per alcune frequenze del beauty contest, ma certamente almeno 1/3 di tali frequenze (cioè almeno due) deve essere destinato, come previsto dalla legge, alle tv locali. In questo modo si potrebbero anche limitare le esclusioni nelle regioni dove sono in corso le gare e dove le gare sono state fatte nel 2011.
Occorre anche dare una soluzione definitiva alla problematica delle numerazioni lcn tuttora oggetto di grandi incertezze a causa dei numerosi contenziosi pendenti; occorre chiarire che le misure compensative per la dismissione dei canali 61-69 Uhf non sono soggette a imposizione fiscale; occorre inoltre rivedere la normativa delle sanzioni Agcom a carico degli operatori locali, al fine di differenziarle, soprattutto con riferimento agli importi delle sanzioni, da quelle previste per gli operatori nazionali in tutti i casi (ormai numerosi) in cui tale differenziazione non è, incomprensibilmente, prevista. Occorre anche dare una copertura finanziaria stabile ed adeguata alle misure di sostegno statali, nonché prevedere norme che favoriscano la realizzazione di reti comuni tra due o più operatori locali.
Auspichiamo che il Governo, dopo mesi di esame dei dossier “beauty contest” e “governance Rai”, voglia finalmente affrontare anche il dossier “emittenza locale”.
TAVOLO TECNICO SUGLI INDICI DI ASCOLTO
RADIOFONICI: MARTEDI’ 24 APRILE AUDIZIONE DEGLI ISTITUTI
DI RICERCA
■ E’ fissata per il prossimo martedì 24 aprile l’audizione degli Istituti di ricerca Eurisko, Knowmark-Unicab e Ipsos alla Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, convocate nell’ambito dei lavori del Tavolo tecnico di cui alla delibera 320/11/CSP (relativa alla organizzazione degli indici di ascolto radiofonici).
Tale tavolo tecnico è finalizzato al raggiungimento di una posizione il più possibile condivisa, tra tutti i soggetti interessati, in tema di governance e di metodologia della rilevazione degli ascolti radiofonici. Al tavolo tecnico AERANTI-CORALLO ha già espresso, nelle scorse riunioni, le proprie proposte sull’argomento (si veda al riguardo il Teleradiofax n. 6/2012 del 24 marzo u.s.). Le audizioni fissate per il prossimo 24 aprile potranno essere utili per portare alla discussione ulteriori elementi conoscitivi forniti dagli Istituti di ricerca.
PRESENTATA AL SENATO, PRIMO FIRMATARIO IL SEN. VINCENZO VITA, UNA MOZIONE A FAVORE DELL’EMITTENZA LOCALE
■ Nella seduta n. 710 del 17 aprile u.s., il sen. Vincenzo Vita del PD, sempre attento alle problematiche dell’emittenza locale, assieme ad altri venti colleghi (i senatori Armato, Blazina, Biondelli, Carloni, Carofiglio, Vincenzo De Luca, De Sena, Di Giovan Paolo, Galperti, Mariapia Garavaglia, Incostante, Legnini, Marcucci, Maritati, Mazzuconi, Morri, Pignedoli, Procacci, Sircana e Vimercati, tutti del PD), ha presentato una mozione concernente le problematiche di più stretta attualità del comparto televisivo locale. In particolare, dopo una lunga premessa volta a inquadrare l’attuale scenario, tale mozione impegna il Governo:
1) ad assegnare almeno un terzo delle frequenze (cioè almeno due frequenze) originariamente destinate al beauty contest alle emittenti locali;
2) a varare prima del periodo estivo norme a tutela del fondo per l’emittenza locale recuperando i tagli e riportando la sua capienza a 150 milioni di euro all’anno a partire già dal 2011 e a dare attuazione a quanto previsto dall’articolo 10 del decreto-legge n. 323 del 1993, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 422 del 1993;
3) ad assumere ogni utile iniziativa, anche normativa, affinché l’ammontare dei risarcimenti (misure compensative ed indennizzi), già di per sé inadeguati e insufficienti a ripagare le emittenti locali degli investimenti effettuati per la digitalizzazione delle reti, sia completamente defiscalizzato. AERANTI-CORALLO auspica ora che il Governo voglia accogliere tale mozione, mostrando attenzione a un comparto, quello dell’emittenza locale, che garantisce, negli anni, pluralismo, occupazione e informazione sul territorio.
APPROVATO EMENDAMENTO DEL GOVERNO CHE ANNULLA IL BEAUTY CONTEST. AERANTI-CORALLO AUSPICA CHE DUE DELLE SEI FREQUENZE TORNINO NELLA DISPONIBILITA’ DELLE TV LOCALI
■ E’ stato approvato dalla Camera dei Deputati, nella seduta del 19 aprile u.s., il Ddl di conversione del decreto legge 16/2012 in materia di semplificazione fiscale. Tale provvedimento torna ora al Senato per la terza lettura e la definitiva approvazione. Nel corso dell’esame in Commissione, è stato approvato un emendamento del Governo che annulla il c.d. “Beauty contest” e dispone l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze televisive di cui al bando pubblicato sulla G.U. serie speciale n. 80/2011 del 8 luglio 2011 (che ne disponeva l’assegnazione a titolo gratuito) mediante una gara pubblica, che dovrà essere indetta dal Ministero dello Sviluppo economico entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. L’emendamento del Governo (articolo aggiuntivo 3-quater) del cosiddetto “Decreto di semplificazione fiscale”, fissa inoltre i criteri cui si dovrà attenere l’Agcom per definire le procedure che il Ministero dovrà seguire per la redazione del bando. AERANTI-CORALLO ritiene che tale norma debba essere modificata dal Senato destinando, senza oneri, almeno un terzo delle frequenze alle tv locali e riservando alle tv nazionali, attraverso la gara con le nuove regole, solo le frequenze residue. Tale scelta, qualora venisse effettivamente operata, porrebbe rimedio, almeno in parte, all’insufficienza di risorse frequenziali nelle Regioni passate al digitale sino al 2010 e consentirebbe, nelle Regioni attualmente in corso di digitalizzazione, a tutte le tv analogiche di diventare operatori di rete digitali.
IL TAR DEL LAZIO RESPINGE LE ISTANZE DI SOSPENSIVA NELL’AMBITO DEI RICORSI PER L’ANNULLAMENTO DEL DECRETO INTERMINISTERIALE 23 GENNAIO 2012 SULLA DISMISSIONE DELE FREQUENZE
■ Nell’udienza collegiale del 18 aprile u.s., il Tar per il Lazio, Sezione Prima, ha respinto le istanze di sospensiva, presentate da alcune tv locali, nell’ambito dei ricorsi per l’annullamento del decreto 23 gennaio 2012 del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, avente ad oggetto l’attribuzione delle misure compensative finalizzate al volontario rilascio di porzioni di spettro funzionali alla liberazione delle frequenze nella banda 790-862 MHz (canali 61-69). Tali decreti erano stati provvisoriamente sospesi con decreti cautelari monocratici, appunto, fino al 18 aprile. I suddetti provvedimenti di diniego di sospensiva sono impugnabili al Consiglio di Stato.
A META’ MAGGIO SCADE IL CONSIGLIO DELLA AGCOM
■ Scadrà il prossimo mese l’attuale Consiglio della Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni, oggi costituito da nove membri (compreso il Presidente).
Il nuovo Consiglio, in virtù della c.d. “Manovra Salva Italia” approvata lo scorso mese di dicembre, sarà ridotto a 5 membri (compreso il Presidente).
A MILANO E A ROMA SI E’ PARLATO DI RADIO
■ Si sono svolti a Milano il 17 aprile e a Roma il 18 aprile due seminari, organizzati da Gfk Eurisko, dal titolo “Finalmente la radio, l’indagine di base e gli scenari di un medium in evoluzione”. Numerose e qualificate le presenze nelle due giornate (editori radiofonici locali e nazionali, agenzie pubblicitarie, centri media, stampa specializzata; per AERANTI-CORALLO era presente Fabrizio Berrini). Nell’ambito di tali due seminari, l’a.d. dell’Istituto di ricerca, Remo Lucchi, nonché il presidente onorario, Giuseppe Minoia e il direttore media measurement, Giorgio Licastro, hanno analizzato il mezzo radio, facendo uso delle quattro fonti a disposizione di Eurisko, cioè le ricerche Radio Monitor, Sinottica, EMM e Qualitativa. Il primo dato che balza all’occhio è il numero di ascoltatori della radio, pari a 34,3 milioni nel giorno medio (nei 7 giorni tale dato sale a 44 milioni di persone). Per quanto riguarda le preferenze rispetto all’apparecchio utilizzato per ascoltare la radio, il 64,1% usa l’autoradio, il 41,5% gli apparecchi radio tradizionali, il 7,7% la tv, il 3,7% i telefoni cellulari, il 3,1% il web e l’1,1% il podcast.
Interessanti anche i dati relativi alle fasce orarie di ascolto (il “prime time” radiofonico si colloca tra le 6 e le 9 di mattina, con il 37,2% degli ascolti, mentre un secondo “prime time” si ha tra le 15 e le 18, con il 30,5% di ascoltatori).
Nel corso degli incontri, è stato confermato che i dati relativi alla prima wave per le singole emittenti che si sono iscritte all’indagine Radio Monitor (oltre 250 radio locali e quasi tutte le radio nazionali private), verranno resi disponibili verso la seconda metà di maggio.
QUESTIONE LCN: LA PROSSIMA UDIENZA AL CONSIGLIO DI STATO
E’ FISSATA AL 22 GIUGNO
■ E’ fissata al prossimo 22 giugno 2012 la trattazione nel merito dei giudizi di appello avanti il Consiglio di Stato avverso le tre sentenze con le quali il Tar Lazio ha annullato (integralmente o parzialmente) la delibera n. 366/10/CONS della Agcom recante il Piano di numerazione automatica dei canali della tv digitale terrestre (Lcn). Come noto, l’esecutività di tali sentenze è stata sospesa dal Consiglio di Stato ed ora è attesa la decisione di merito. Con ordinanze collegiali del 31 marzo u.s., lo stesso Consiglio di Stato ha disposto l’integrazione del contraddittorio mediante notifica per pubblici proclami. AERANTI-CORALLO, costituitasi in tali giudizi per sostenere le legittime ragioni delle tv locali, insisterà per l’accoglimento degli appelli e quindi per la conferma della delibera 366/10/CONS. La preoccupazione degli editori televisivi locali è infatti quella di evitare l’apertura di una fase molto lunga di mancanza di regolamentazione in materia (che si verificherebbe in caso di reiezione degli appelli) con la conseguente riproposizione del caos nella individuazione dei programmi che ha caratterizzato le trasmissioni digitali in Lazio, Campania e Piemonte occidentale nel periodo compreso tra gli ultimi mesi del 2009 e la fine del 2010.
CODICE DELLE COMUNICAZIONI ELETTRONICHE: APPROVATO DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO. L’ATTO E’ ORA AL VAGLIO DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI PER IL PARERE DI LEGGE
■ Il Consiglio dei Ministri tenutosi lo scorso 6 aprile ha esaminato lo schema di decreto legislativo che, recependo alcune direttive europee in materia di reti e servizi di comunicazione elettronica, modifica il Codice delle comunicazioni elettroniche di cui al Dlgs 1 agosto 2003, n. 259. L’atto è stato successivamente inviato alle competenti Commissioni parlamentari per l’acquisizione del prescritto parere. La problematica era stata sottoposta, a dicembre dello scorso anno, a consultazione pubblica da parte del Ministero dello Sviluppo economico. A tale consultazione era intervenuta AERANTI-CORALLO, che aveva espresso sulla materia le proprie osservazioni. Nel nuovo schema, come proposto da AERANTI-CORALLO, è stata confermata la possibilità (negata nel testo sottoposto a consultazione pubblica) di trasferire i diritti di uso delle frequenze nel caso in cui gli stessi siano stati ottenuti a titolo gratuito. Nessuna indicazione è stata invece espressa circa la proposta di AERANTI-CORALLO di precisare nell’allegato 10 che i diritti amministrativi e i contributi di cui agli artt. 34 e 35 non si applichino agli operatori di rete per la tv digitale terrestre.
REVISIONE DEL PNAF DVB-T DELL’AGCOM: L’AUDIZIONE DI AERANTI-CORALLO
■ Si è svolta lo scorso 18 aprile l’audizione di AERANTI-CORALLO (erano presenti Marco Rossignoli e Fabrizio Berrini) relativamente all’attività di revisione e completamento del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per la radiodiffusione televisiva in tecnica digitale DVB-T (PNAF DVB-T) dell’Agcom. In particolare, la revisione del PNAF DVB-T prevede la ripianificazione delle frequenze nelle regioni Sardegna, Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Lazio e Campania. In merito a tale attività, AERANTI-CORALLO ha osservato che l’Agcom avrebbe, quale unico mandato, quello di adeguare i piani delle Regioni sopracitate con la sola soppressione dei canali 61-69 Uhf (fermi restando quindi tutti gli altri canali precedentemente pianificati per l’emittenza televisiva locale) e di pianificare per l’emittenza televisiva locale le frequenze della banda 174-230 MHz (compatibilmente con le altre utilizzazioni). A parere di AERANTI-CORALLO, il documento sottoposto a consultazione rappresenta invece un nuovo piano di assegnazione, ulteriormente penalizzante per l’emittenza locale, e non un semplice adeguamento nei termini suindicati. AERANTI-CORALLO ha inoltre rilevato che le ipotesi presentate dall’Agcom non garantiscono il rispetto (in termini qualititativi) della riserva di legge di almeno un terzo delle frequenze a favore delle tv locali.
COSTITUITO COMITATO TECNICO PROV. EMITTENZA RADIOTV A PESCARA
■ La Provincia di Pescara ha costituito il Comitato tecnico per l’emittenza radio e televisiva (previsto dalla L.R. Abruzzo 45/2004). Tale Comitato deve esprimere parere sulle autorizzazioni rilasciate dai comuni e collaborare con la Provincia per la predisposizione del Piano provinciale di localizzazione dell’emittenza radio e televisiva. Nel suddetto Comitato è stato nominato, per AERANTI-CORALLO, Enzo Galante (editore di Radio Delta 1 di Atessa).
TV D’ORO: AL VIA L’EDIZIONE 2012 DEL CONCORSO DI MILLECANALI PER LE TV LOCALI
■ Nell’anno delle Olimpiadi e degli Europei di calcio, la rivista tecnica specializzata Millecanali dedica il proprio premio annuale alla valorizzazione dei programmi delle tv locali a carattere sportivo: Tg, rubriche e contenitori sportivi. Denominato “Tv d’Oro – Sport Edition”, il concorso si avvarrà di una giuria tecnica costituita in accordo con l’Università Cattolica di Milano.
Le premiazioni avverranno nell’autunno 2012 sempre all’Università Cattolica nel corso di un’apposita ‘giornata’ a tema sportivo, che sarà preceduta, qualche settimana prima, da un convegno a carattere tecnico sull’utilizzo della newsroom presso le emittenti italiane, soprattutto nei notiziari e nei programmi sportivi. Il regolamento del premio (la scadenza per partecipare è fissata al prossimo 15 maggio), nonché le modalità di partecipazione sono disponibili nel sito di Millecanali (www.millecanali.it).
RADIOTV FORUM 2012 DI AERANTI-CORALLO:
PREREGISTRAZIONI NEL SITO WWW.RADIOTVFORUM.IT