IL CONSIGLIO DEI MINISTRI APPROVA LO SCHEMA DI DPR RECANTE IL NUOVO REGOLAMENTO PER I CONTRIBUTI ANNUALI STATALI ALLE TV E ALLE RADIO LOCALI. IL PROVVEDIMENTO VERRA’ ORA TRASMESSO AL CONSIGLIO DI STATO E ALLE COMMISSIONI PARLAMENTARI COMPETENTI PER L’ACQUISIZIONE DEI RELATIVI PARERI
■ Dopo le ripetute sollecitazioni di AERANTI-CORALLO (si veda, tra l’altro, l’edizione n. 5/2017 del TeleRadioFax), il Consiglio dei Ministri, nella seduta n. 20 di venerdì 24 marzo, ha finalmente approvato in via preliminare lo schema di DPR (Decreto Presidente della Repubblica), che prevede la riforma (ai sensi della legge 28 dicembre 2015, n. 208 recante la legge di stabilità 2016) della disciplina relativa ai contributi pubblici a sostegno delle emittenti televisive e radiofoniche in ambito locale, anche attraverso la costituzione di un Fondo unico per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione. Il provvedimento dovrà ora essere esaminato dal Consiglio di Stato e dalle Commissioni parlamentari competenti per materia (si tratta dell’VIII al Senato e della VII alla Camera), per l’espressione, entro 30 giorni, dei relativi pareri. Quindi, il provvedimento tornerà al Consiglio dei Ministri per l’esame definitivo e dovrà essere emanato con Decreto del Presidente della Repubblica, registrato dalla Corte dei Conti e pubblicato in Gazzetta ufficiale. Auspicabilmente, tale emanazione dovrebbe avvenire entro il corrente anno.
L’approvazione del regolamento permetterà la ripresa degli interventi a sostegno del settore (che si baseranno su una copertura finanziaria più ampia, grazie alle risorse provenienti dal c.d. extragettito Rai), in un’ottica di stimolo dell’attività editoriale e di informazione sul territorio basata sulla qualità, realizzata mediante dipendenti e giornalisti e l’utilizzo di tecnologie innovative.
Il provvedimento stabilisce i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse in favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali per la realizzazione di obiettivi di pubblico interesse, quali la promozione del pluralismo dell’informazione, il sostegno dell’occupazione nel settore, il miglioramento dei livelli qualitativi dei contenuti forniti e l’incentivazione dell’uso di tecnologie innovative. Con esso s’intendono introdurre, pertanto, nuovi criteri di riparto dei benefici economici volti a premiare i soggetti che investono nell’attività editoriale di qualità, anche mediante l’impiego di dipendenti e giornalisti qualificati e l’utilizzo di tecnologie innovative. In particolare, il decreto prevede una graduatoria unica a livello nazionale, l’individuazione nel Ministero dello sviluppo economico dell’amministrazione responsabile della graduatoria finale e l’introduzione di alcune semplificazioni, quali la dematerializzazione dei documenti e l’informatizzazione dell’iter procedurale. Vengono confermati i criteri percentuali di ripartizione annua delle risorse finanziarie disponibili nella misura dell’85 per cento per i contributi spettanti alle tv locali (di cui il 4 per cento viene riservato alle emittenti comunitarie) e del 15 per cento per quelli spettanti alle radio locali (di cui il 25 per cento viene riservato alle emittenti comunitarie).
Le emittenti televisive locali, per poter accedere al sostegno, devono possedere requisiti in termini di numero di dipendenti e giornalisti a tempo determinato ed indeterminato effettivamente applicati all’attività (almeno 18 dipendenti, di cui almeno 5 giornalisti per un territorio con più di 4,5 milioni di abitanti; almeno 16 dipendenti di cui almeno 4 giornalisti per un territorio tra 1,5 e 4,5 milioni di abitanti; almeno 12 dipendenti, di cui almeno 3 giornalisti, per un territorio tra 500mila e 1,5 milioni di abitanti; almeno 8 dipendenti, di cui almeno 2 giornalisti per un territorio fino a 500mila abitanti) – in sede di prima applicazione si considerano i dipendenti alla data di presentazione della domanda, mentre a partire dal secondo anno si considera il numero medio di dipendenti occupati nei due esercizi precedenti; tali emittenti devono, inoltre, aderire ai Codici di autoregolamentazione in materia di televendite e sulla tutela dei minori in TV. Inoltre, per ogni marchio e palinsesto per i quali le emittenti presentano la domanda è necessario che non siano stati trasmessi, nell’anno solare precedente, programmi di televendite nelle fasce orarie tra le 7 e le 23 (tale limite viene fissato al 40 per cento relativamente ai primi due anni di applicazione del regolamento; al 30 per cento relativamente al terzo anno e al 20 per cento a partire dal quarto anno di applicazione). Infine, per ogni marchio palinsesto per i quali le emittenti presentano la domanda, devono essere trasmesse almeno due edizioni giornaliere di telegiornali con valenza locale.
Per le emittenti radiofoniche locali, i requisiti richiesti per l’accesso ai contributi riguardano solo il numero minimo di dipendenti a tempo determinato e indeterminato, pari a due, ed il numero di giornalisti, almeno uno.
I punteggi vengono assegnati alle emittenti in possesso dei citati requisiti, sulla base dei seguenti criteri: per il settore tv, per la regione e il marchio/palinsesto oggetto della domanda, numero medio dei dipendenti e numero medio dei giornalisti applicati all’attività di FSMA occupati nel biennio precedente; indici di ascolto Auditel relativi all’anno solare precedente alla presentazione della domanda; totale dei costi sostenuti nell’anno precedente per spese in tecnologie innovative ritenute ammissibili sulla base di fatture quietanzate. Per il settore radio, i requisiti sono gli stessi, tranne gli indici di ascolto, che sono sostituiti (in attesa della piena operatività di un eventuale sistema di rilevazione degli ascolti), dal totale dei ricavi pubblicitari. Tra i criteri di valutazione delle domande ai fini del calcolo dei contributi si prevede che sia riconosciuta dal secondo anno di applicazione del regolamento una maggiorazione del 10 per cento del punteggio individuale conseguito alle sole emittenti che dimostrano un incremento del numero complessivo dei dipendenti di almeno una unità rispetto all’anno precedente; una maggiorazione del 15 per cento del punteggio individuale conseguito alle emittenti ammesse a contributo è, inoltre, riconosciuta a quelle che abbiano marchi autorizzati ad operare esclusivamente in una delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia, in quanto rientranti nell’obiettivo convergenza nell’ambito delle politica di coesione dell’Unione europea.
Non sono invece ammessi ai benefici coloro che abbiano reso dichiarazioni mendaci negli ultimi due anni nell’ambito di precedenti procedure di concessione del medesimo contributo. Inoltre, il Ministero dello sviluppo economico può disporre la revoca, previa contestazione ed in esito ad un procedimento in contraddittorio, nei casi di dichiarazioni mendaci o false attestazioni anche documentali contenute nella domanda ovvero in mancanza dei requisiti di ammissione previsti.
LE INTERROGAZIONI PARLAMENTARI PRESENTATE A CAMERA E SENATO
■ Sulla questione dei ritardi procedurali relativi alla materia dei contributi pubblici per l’emittenza locale, molti Deputati e Senatori hanno presentato interrogazioni parlamentari sulla materia.
In particolare, alla Camera, hanno presentato interrogazione a risposta in Commissione gli on. Tino Iannuzzi e Vinicio Peluffo (PD), l’on. Edoardo Fanucci (PD); ha, inoltre, presentato interrogazione a risposta scritta l’on. Federico D’Incà (M5S) e interrogazione a risposta orale l’on. Federico Fauttilli (Democrazia Solidale-Centro Democratico); al Senato hanno presentato interrogazione a risposta scritta il sen. Francesco Amoruso (Ala-Scclp) e i sen. Marco Filippi e Vannino Chiti (PD); sempre al Senato, hanno presentato interrogazione a risposta orale le senatrici Raffaela Bellot e Emanuela Munerato (Fare!). Hanno, infine, annunciato la presentazione di una interrogazione anche l’on. Luigi Dallai (PD) e la sen. Donatella Albano (PD).
IL 29/3 AL SENATO, PRESENTAZIONE DELL’OSSERVATORIO AGCOM SUL GIORNALISMO 2016
■ Si terrà il prossimo 29 marzo, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma la presentazione dell’Osservatorio sul giornalismo 2016 (II edizione), iniziativa promossa dall’Agcom e finalizzata a fotografare l’universo dei giornalisti italiani. L’Osservatorio è inquadrato nell’ambito di una indagine conoscitiva sull’informazione locale (di cui alla delibera n. 310/16/CONS). L’attuale edizione ha ottenuto circa 2mila risposte da parte di giornalisti italiani.
LA RICHIESTA DI RINNOVO DELLE AUTORIZZAZIONI FSMA DEVE ESSERE FORMULATA ALMENO 30 GIORNI PRIMA DELLA SCADENZA
■ Nei giorni scorsi, la Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato nel sito internet dello stesso Ministero un avviso per ricordare che sono in scadenza le autorizzazioni per fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito nazionale e locale rilasciate nel 2005. Tali autorizzazioni – come previsto dall’art. 6 della delibera n. 353/11/CONS dell’Agcom, recante il nuovo Regolamento relativo alla radiodiffusione televisiva terrestre in tecnica digitale – hanno durata di dodici anni e sono rinnovabili per periodi successivi di uguale durata. Le stesse si estinguono automaticamente nel caso in cui non venga richiesto il rinnovo almeno trenta giorni prima della relativa scadenza.
Il testo dell’avviso è pubblicato nel sito www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”, sottosezione “Normativa in materia di trasmissioni televisive digitali DVB-T e DVB-H”
INCONTRO CON IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO REGIONALE MARCHE SULLA SITUAZIONE DELL’EMITTENZA LOCALE DELLA REGIONE
■ Si è svolto lo scorso 16 marzo, presso gli uffici della Regione Marche, un incontro convocato dal Presidente del Consiglio Regionale Antonio Mastrovincenzo, con la partecipazione anche del Presidente del Corecom Cesare Carnaroli. Il coordinatore AERANTI-CORALLO, Marco Rossignoli, intervenuto all’incontro, ha evidenziato l’esigenza di misure di ripresa del mercato pubblicitario che permettano alle imprese televisive e radiofoniche locali di uscire dallo stato di crisi in cui si trovano e ha sottolineato l’importanza di contributi per il settore, a carattere regionale. Rossignoli ha, inoltre, chiesto che venga data piena attuazione all’art. 41 del Tusmar che prevede che una quota delle somme che gli enti pubblici devono destinare, per fini di comunicazione istituzionale, all’acquisto di spazi su mezzi di comunicazione di massa, vengano complessivamente impegnate per almeno il 15 per cento a favore dell’emittenza televisiva locale e radiofonica locale. All’incontro era presente, tra gli altri, anche Piergiorgio Severini, Segretario del SIGIM – Sindacato Giornalisti delle Marche aderente alla FNSI – Federazione Nazionale della Stampa Italiana, che ha evidenziato l’importanza di garantire il pluralismo e l’occupazione nel settore in un momento di grande cambiamento per tutto il mondo dell’informazione.
Il materiale fotografico dell’incontro è pubblicato nel sito www.aeranticorallo.it, sezione “Galleria eventi”.
MISURE DI SOSTEGNO ALLE TV LOCALI 2015: IN GAZZETTA UFFICIALE I RELATIVI RIPARTI
■ Lo scorso 16 marzo sono stati finalmente pubblicati in Gazzetta ufficiale i due decreti di riparto – registrati alla Corte dei Conti il 6 marzo – relativi alle misure di sostegno per le tv locali relativi all’anno 2015.
Tali due decreti ripartiscono, rispettivamente: con il piano gestionale 1 l’importo di 19.395.464,90 euro e con il piano gestionale 6 l’importo di 17.000.000,00 di euro, per un totale di 36.395.464,90 euro.
La Dgscerp del Ministero ci ha confermato che l’erogazione dei contributi agli aventi diritto avverrà per regioni, secondo l’ordine cronologico con il quale i Corecom hanno approvato le graduatorie.
Per quanto riguarda le certificazioni di regolarità contributiva (senza le quali il MiSe non può procedere alla liquidazione delle somme), l’Inpgi ha inviato una parte delle stesse al Ministero, mentre le restanti dovrebbero essere inviate nei prossimi giorni.
I decreti di riparto delle misure di sostegno tv 2015 sono pubblicati nel sito internet www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”, sottosezione “Misure di sostegno per le tv locali”
IL 4 APRILE UNA GIORNATA DI FORMAZIONE CORALLO
■ L’Associazione CORALLO (che, insieme ad AERANTI, costituisce AERANTI-CORALLO) organizza, assieme alla Fisc e all’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della Cei, il giorno 4 aprile p.v., una giornata di formazione a Roma, riservata alle emittenti radiofoniche e televisive locali proprie associate.
La giornata, interamente dedicata alle problematiche della privacy, del trattamento dei dati sensibili, della sicurezza dei dati, nonché alle questioni riguardanti il diritto d’autore e i diritti connessi, è organizzata in una sessione mattutina e in una pomeridiana, con inizio alle 10.30 e termine dei lavori previsto alle 17.00.