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Sommario
AERANTI-CORALLO CHIEDE CHE IL GOVERNO SOSTENGA CON DECISIONE L’INFORMAZIONE DELLE RADIO E DELLE TV LOCALI
■ Le radio e le tv locali sono in prima linea nell’informazione sul territorio relativa all’emergenza sanitaria Covid-19.
Al riguardo, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO, ha affermato che attraverso i propri microfoni e le proprie telecamere, le radio e le tv locali, con l’eccezionale impegno dei propri giornalisti e dei propri tecnici, tengono costantemente informati i cittadini dei rispettivi territori su tutti gli aspetti dell’epidemia in atto. In questo contesto appare evidente che tale ruolo informativo, di interesse pubblico, debba essere pienamente garantito e agevolato. Per questo motivo, AERANTI-CORALLO chiede che il Parlamento, in sede di conversione del Decreto legge n. 18/2020 (c.d. “Decreto cura Italia”) introduca specifiche norme per il sostegno del settore radiotelevisivo locale, finalizzate a fronteggiare l’attuale situazione che sta causando una gravissima riduzione dei ricavi pubblicitari. In mancanza di adeguate ed efficaci misure di sostegno economico, molte emittenti potrebbero essere costrette a cessare l’attività, con evidente, gravissimo nocumento per l’informazione locale nel nostro Paese. Le richieste dell’associazione sono state illustrate in un incontro tenutosi nei giorni scorsi in videoconferenza con il Sottosegretario allo Sviluppo economico, on. Mirella Liuzzi, accompagnata dal Capo della relativa segreteria, d.ssa Luigia Spadaro. All’incontro erano presenti, per AERANTI-CORALLO, Marco Rossignoli e Alessia Caricato. In tale sede, AERANTI-CORALLO ha chiesto, inoltre, che venga effettuato al più presto il riparto alle radio e tv locali dello stanziamento dell’extragettito Rai relativo all’anno 2018. AERANTI-CORALLO ha anche chiesto che, per l’anno 2020, sia possibile per le tv locali commerciali che ricevono contributi di cui al Dpr n. 146/17, di trasmettere programmi di televendita nella fascia oraria 7-24 nella misura del 30% anziché nella più limitata misura del 20%.
Anche il segretario della Fnsi, Raffaele Lorusso, si è espresso a sostegno di interventi a favore delle emittenti locali, affermando che “occorre affrontare la situazione delle radio e tv locali, che senza aiuti concreti rischiano di interrompere i prodotti informativi e licenziare i giornalisti”. La presidente del Corecom Lombardia, Marianna Sala, ha, inoltre, evidenziato che “non è pensabile che si voglia penalizzare un settore come quello delle radio e tv locali che, nell’attuale emergenza sta rivelando ancora di più la sua importanza.” L’on. Federica Zanella e l’on Mauro D’Attis (Forza Italia), hanno annunciato la presentazione di un emendamento al ddl di conversione del Decreto legge “cura Italia” finalizzato alla previsione di una “una tantum” straordinaria ai contributi per radio e tv locali 2019 di cui al Dpr n. 146/17.
ACCOLTA LA RICHIESTA DI AERANTI-CORALLO DI DIFFERIMENTO DEGLI ADEMPIMENTI RELATIVI ALLA COMUNICAZIONE ANNUALE E AL PAGAMENTO DEL CONTRIBUTO AGCOM 2020
■ AERANTI-CORALLO ha chiesto, nei giorni scorsi, all’Agcom, in relazione all’emergenza Covid-19, di differire il termine per l’inoltro della comunicazione annuale del contributo dovuto all’Autorità e per il relativo pagamento.
L’Agcom, con delibera 111/20/CONS, pubblicata il successivo 18 marzo u.s., ha ora disposto, il differimento al 15 giugno 2020, per le imprese, tenute agli adempimenti di cui sopra, con ricavi nel settore delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media inferiori a euro 50 milioni, del termine (originariamente scadente il 1° aprile 2020) per l’espletamento degli adempimenti di cui agli articoli 3 e 4 della delibera Agcom n. 434/19/CONS (pagamento del contributo e inoltro della comunicazione annuale).
A questo link è pubblicata la delibera Agcom n. 111/20/CONS.
LE RADIO LOCALI AERANTI-CORALLO HANNO PARTECIPATO COMPATTE ALL’INIZIATIVA #LARADIOPERLITALIA
■ Venerdì 20 marzo, alle ore 11.00, il Paese si è fermato per cantare l’Inno nazionale di Goffredo Mameli, trasmesso dalle emittenti radiofoniche locali di AERANTI-CORALLO, assieme a quelle dell’Associazione Frt, alla Rai e alle radio nazionali.
Gli Italiani hanno aperto le finestre delle proprie case, alzato il volume delle radio, si sono affacciati e hanno cantato assieme, sventolando il tricolore. Un segno collettivo di condivisione, coraggio e spirito di appartenenza.
L’Inno di Mameli è stato seguito dalle canzoni “Azzurro”, “La canzone del sole” e “Nel blu dipinto di blu”.
L’iniziativa collettiva del mondo della radiofonia italiana ha inteso dare ancora più forza a tutti gli Italiani e all’Italia, che deve andare avanti unita, mostrandosi coesa in questo momento di emergenza mondiale.
Un messaggio di unione, partecipazione e connessione, per riunire tutti nello stesso momento di condivisione.
Al termine della trasmissione dei quattro brani da parte delle radio di tutta Italia, 70 navi della Marina Militare, in 7 basi navali, per un totale di 5212 uomini e donne facente parte degli equipaggi, hanno suonato le sirene di bordo contemporaneamente, per testimoniare la coesione e la partecipazione di tutti per superare insieme questa difficile situazione.
IL DL CURA ITALIA PREVEDE LA PROROGA AGCOM SINO A 60 GIORNI DALLA CESSAZIONE DELL’EMERGENZA RELATIVA AL COVID-19
■ Il Decreto legge n. 18/2020 (Decreto “cura Italia”) prevede, tra l’altro, l’ulteriore proroga di funzioni del Consiglio della Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sino ai sessanta giorni successivi alla cessazione dello stato di emergenza epidemiologica da Covid-19.
Il consiglio dell’Agcom doveva essere rinnovato da ultimo, entro il 31 marzo (essendo già stato prorogato due volte).
L’ulteriore proroga disposta dal decreto cura Italia pone la tempistica del rinnovo dell’Agcom in una situazione di assoluta incertezza, in quanto non è, allo stato, noto quando sarà effettivamente rinnovato il Consiglio.
DATI RADIOTER: GLI ASCOLTI DELLA RADIO PER DEVICE
■ Nei giorni scorsi sono stati pubblicati i volumi relativi ai dati di ascolto radiofonico per il secondo semestre e per l’anno 2019 dell’indagine RadioTER. Nei volumi è contenuta, tra l’altro, la suddivisione degli ascolti per device, cioè per dispositivo attraverso cui gli intervistati hanno dichiarato di ascoltare la radio. In particolare, viene fornito il dato della diffusione della radio attraverso sei distinte categorie: via pc/tablet; via telefono cellulare/smartphone; via apparecchio radio; via autoradio; via tv canale televisivo della radio; via tv solo audio.
Per l’intero anno 2019, il totale degli ascoltatori della radio nel giorno medio è stato di 34.849.000.
Tale dato è suddiviso in base ai device di ascolto utilizzati, come indicato nella tabella soprariportata (ovviamente ogni soggetto, normalmente, utilizza più device).
Al primo posto – e non è certamente una sorpresa – tra i device di ascolto si colloca l’autoradio, con 25.056.000 ascoltatori.
D’altronde, è cosa nota che la radio viene ascoltata moltissimo in mobilità, e questo dato ne è la riprova.
Al secondo posto, con 11.003.000 ascoltatori, troviamo l’ascolto “via apparecchio radio”. Le prime due collocazioni in questa classifica virtuale vedono, dunque, trionfare la fruizione attraverso apparecchi specificamente dedicati all’ascolto della radio (autoradio per l’ascolto in mobilità, nelle sue diverse declinazioni di ascolto fm, digitale o “connesso”; “apparecchio radio”, inteso come dispositivo domestico o portatile).
Al terzo posto, con 3.999.000 ascoltatori, vi è la fruizione “via tv canale televisivo della radio” (la c.d. “radiovisione”). Il fenomeno è in costante crescita, tanto è vero che negli ultimi mesi sono aumentate le emittenti radiofoniche locali che, oltre alla diffusione dell’audio in fm o via internet, hanno attivato un canale di radiovisione sulla piattaforma televisiva digitale terrestre. A tali quasi 4 milioni di ascoltatori ve ne sono da aggiungere altri 1.170.000 (quinta collocazione in classifica) che ascoltano la radio (solo audio) tramite il televisore.
Vi sono, infine, da citare le altre due modalità di fruizione contemplate dall’indagine RadioTER: via telefono cellulare/smartphone (quarto posto in classifica, con 2.956.000 ascoltatori) e via pc/tablet (sesto posto), con altri 1.088.000 ascoltatori.
Queste due ultime categorie sono quelle di coloro che fruiscono di contenuti radiofonici diffusi attraverso internet (utilizzando aggregatori, app dedicate delle singole emittenti radiofoniche o, per coloro che utilizzano Pc o tablet, anche i siti delle emittenti).
I dati di ascolto per device dell’indagine RadioTER evidenziano, pertanto, la grande versatilità della radio come vero medium multipiattaforma, capace di adattarsi a tanti diversi dispositivi, senza mai perdere la propria anima.
A questo link è pubblicato il volume dei dati per l’anno 2019 dell’indagine RadioTER.
DL CURA ITALIA, PREVISTO CREDITO DI IMPOSTA PER LA PUBBLICITA’ INCREMENTALE EFFETTUATA, TRA L’ALTRO, SU RADIO E TV LOCALI. LA MISURA SI PRESENTA MOLTO DEBOLE PER UN EFFETTIVO SOSTEGNO AL SETTORE
■ Il Decreto legge n. 18/2020, (c.d. “Decreto cura Italia”) prevede, all’art. 98, un regime straordinario di accesso al credito di imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali effettuati dagli inserzionisti su quotidiani, periodici e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali.
Nello specifico, la norma prevede che, per il triennio 2020-2022, il suddetto credito d’imposta sia concesso, alle stesse condizioni e ai medesimi soggetti già contemplati dalla disciplina agevolativa (art. 57-bis, del D.L. n.50 del 2017), nella misura unica del 30 per cento del valore degli investimenti effettuati, e non già entro il limite del 75 per cento dei soli investimenti incrementali. L’agevolazione è riconosciuta, in ogni caso, nei limiti dei regolamenti dell’Unione europea ed entro il limite massimo di 60 milioni di euro in ragione d’anno. Per consentire alle imprese (cioè agli investitori pubblicitari) di poter accedere al nuovo regime fin dall’anno in corso, la norma dispone che, per il 2020, è possibile presentare la relativa comunicazione nel periodo compreso tra il 1° ed il 30 settembre del medesimo anno, con un differimento di sei mesi rispetto all’attuale disciplina. Restano, ad ogni modo valide le comunicazioni telematiche trasmesse nel periodo compreso tra il 1° marzo ed il 31 marzo 2020. La misura appare, comunque, molto debole per un effettivo sostegno del settore nell’attuale fase emergenziale.
AERANTI-CORALLO ritiene che siano necessarie misure dirette al sostegno delle imprese del settore radiotelevisivo locale, come illustrato nell’articolo in prima pagina.
AERANTI-CORALLO pubblica quotidianamente notizie di interesse del settore radiotelevisivo e della comunicazione sul sito www.aeranticorallo.it e sui canali social dell’associazione: su Facebook www.facebook.com/aeranti.corallo; su Twitter @aeranticorallo