TeleRadiofax n. 5/2023 – 10 marzo 2023

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Sommario

Al convegno “Smart Tv revolution” organizzato dal Corecom Lombardia, Aeranti-Corallo ha evidenziato le criticità del recente riassetto televisivo, ha sollecitato il passaggio al Dvbt-2 e ha chiesto una regolamentazione della c.d. “prominence” non penalizzante l’emittenza locale
Aeranti-Corallo chiede la soppressione del taglio di 4 milioni di euro per i contributi alle tv e alle radio locali
Volumi RadioTER 2° semestre e anno 2022: flette la radiovisione, cresce l’ascolto con autoradio, smartphone e smartspeaker. Nel 2022 risale l’ascolto fuori casa
La Dgscerp del Mimit ha aggiornato gli elenchi delle numerazioni Lcn di 14 aree tecniche

 

AL CONVEGNO “SMART TV REVOLUTION” ORGANIZZATO DAL CORECOM LOMBARDIA, AERANTI-CORALLO HA EVIDENZIATO LE CRITICITA’ DEL RECENTE RIASSETTO TELEVISIVO, HA SOLLECITATO IL PASSAGGIO AL DVBT-2 E HA CHIESTO UNA REGOLAMENTAZIONE DELLA C.D. “PROMINENCE” NON PENALIZZANTE L’EMITTENZA LOCALE

■ Venerdì 10 marzo 2023 si è svolto a Milano, a Palazzo Pirelli, il convegno “Smart Tv revolution. L’impatto della trasformazione tecnologica sul sistema televisivo italiano”, a cura del Corecom Lombardia. Nel corso dell’incontro sono stati presentati i dati di una ricerca, commissionata dal Corecom Lombardia al CeRTA (Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi) dell’Università Cattolica di Milano, dal titolo “Switch off 2021. Regione Lombardia come laboratorio di innovazione”. Si è parlato di come stia cambiando il sistema dei media digitali, dei device e di come si stiano ridefinendo l’offerta e i comportamenti di utilizzo dei prodotti multi mediali. Al centro dell’attenzione il mercato delle  smart Tv.
Il convegno è stato introdotto da Marianna Sala (Presidente Corecom Lombardia e Coordinatrice nazionale Corecom), che ha evidenziato che dopo i difficili anni della pandemia, l’Italia si scopre più tecnologica, grazie alla diffusione di devices e comportamenti di fruizione che stanno ridefinendo i contesti dell’offerta e del consumo mediali. La crescita delle Smart Tv, in particolare, contribuisce a fare emergere nuove modalità di accesso e visione dei contenuti audiovisivi nelle scelte di consumo degli italiani.
Massimo Scaglioni (Direttore CeRTA), illustrando i risultati della ricerca, condotta tra maggio e giugno 2022, ha sottolineato come la Lombardia, con oltre il 70% di utenti in possesso di una Smart Tv, si confermi regione leader nel processo di cambiamento.
Laura Aria (Commissario Agcom) si è, poi, soffermata sul tema della prominence dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale.
Per AERANTI-CORALLO è intervenuto Fabrizio Berrini evidenziando che a seguito dello switch-off a favore della tv digitale di nuova generazione: “Sono emerse criticità tecniche rilevanti ancora da risolvere in merito alla copertura del segnale ancora in molte zone, sia relativamente all’emissione e di ricezione, sia  in merito ai conflitti di numerazione LCN”. Venendo al tema della transizione al nuovo standard digitale, AERANTI-CORALLO ha chiesto “che venga definita una data certa per il passaggio alle trasmissioni in DVBT-2 HEVC per tutti gli operatori, nazionali e locali. Questo perché il perdurare della fase di trasmissioni in DVBT con compressione Mpeg-4 (un sistema meno efficiente) sta  penalizzando fortemente l’emittenza locale, che ha spazi radioelettrici troppo limitati per poter trasmettere programmi in buona qualità. La conseguenza è che le tv nazionali disponendo di sufficiente capacità trasmissiva  possono trasmettere contenuti in alta definizione anche in mpeg-4, mentre alle tv locali, sin che dura questa fase transitoria, è stata assegnata una quantità di capacità trasmissiva scarsa che non rende possibile trasmettere segnali di adeguata qualità. Dunque è necessario che venga fissata una data certa per il passaggio in DVBT-2, per tutti, anche considerando che il numero di utenti in grado di ricevere segnali in DVBT-2 va sensibilmente aumentando”.
Sul punto, AERANTI-CORALLO ritiene che “non appaiono convincenti le obiezioni di coloro che vorrebbero rinviare sine die il passaggio allo standard DVBT-2 lamentando il fatto che l’utenza non sarebbe in grado di ricevere i programmi in tale standard. La transizione contestuale di tutte le tv locali e nazionali, con un’ampia e immediata promozione del relativo processo, determinerebbe certamente un rapido acquisto dei nuovi televisori e dei nuovi decoder da parte dell’utenza ancora sprovvista, come peraltro era avvenuto a suo tempo in occasione del primo switch off da analogico a digitale”.
Concludendo il suo intervento, Fabrizio Berrini ha affrontato la questione della prominence: “AERANTI-CORALLO parteciperà alla consultazione pubblica Agcom evidenziando che non ritiene convincente l’ipotesi di prevedere un’icona specifica per l’ingresso ai contenuti delle tv locali. In tal modo verrebbe minimizzato il sistema di ricerca dei canali tramite la consultazione progressiva delle numerazioni, con conseguente rischio di marginalizzazione dei contenuti delle tv locali rispetto a quelli delle tv nazionali”.

 

AERANTI-CORALLO CHIEDE LA SOPPRESSIONE DEL  TAGLIO DI 4 MILIONI DI  EURO PER I CONTRIBUTI ALLE TV E ALLE RADIO LOCALI

■ Il decreto legge 2 marzo 2023, n. 16 (Disposizioni  urgenti  di  protezione  temporanea  per   le   persone provenienti dall’Ucraina), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 52 del 2 marzo 2023, prevede, per il finanziamento delle misure temporanee legate all’emergenza Ucraina, il taglio di una serie di partite di competenza di più ministeri.
Tra le altre, viene prevista la riduzione per 4 milioni di euro del fondo destinato ai contributi per le emittenti radiofoniche e televisive locali di cui al Dpr n. 146/17.
AERANTI-CORALLO si sta attivando nelle competenti sedi per chiedere la soppressione di questo taglio, al fine di ripristinare la precedente dotazione del fondo.

 

VOLUMI RADIOTER 2° SEMESTRE E ANNO 2022: FLETTE LA RADIOVISIONE, CRESCE L’ASCOLTO CON AUTORADIO, SMARTPHONE E SMARTSPEAKER. NEL 2022 RISALE L’ASCOLTO FUORI CASA

■ Lo scorso 28 febbraio Tavolo Editori Radio ha pubblicato nel proprio sito internet i volumi contenenti tutti i dati degli ascolti della radio in Italia relativi al 2° semestre 2022 e all’anno 2022 dell’indagine RadioTer.
La lettura dei dati, a confronto con quelli del precedente anno, fornisce interessanti indicazioni soprattutto sulle modalità di fruizione del mezzo. Il totale degli ascoltatori nel giorno medio è stabile (33.809.000 contro i 33.850.000 del 2021).
I volumi sono suddivisi, come di consueto, in sette capitoli riferiti  a:
– Ascoltatori nel Giorno Medio;
– Ascoltatori per fasce orarie di tre ore;
– Ascoltatori per fascia di un’ora;
– Ascoltatori nei 7 giorni;
– Durata media di ascolto;
– Ascoltatori per luoghi e device;
– Ascoltatori per quarto d’ora.
Analizzando, in particolare, i dati contenuti nel volume “Anno 2022”, nel sesto capitolo (quello dedicato agli ascoltatori per luoghi e device), si conferma al primo posto tra i device di ascolto l’autoradio, con 23.774.000 ascoltatori (Tavola 17), in crescita rispetto al 2021 (23.140.000). Al secondo posto, con 9.736.000 ascoltatori, vi è l’ascolto “via apparecchio radio”, in calo rispetto al 2021 (erano 10.361.000).
Queste due modalità di ascolto sono riferite alla fruizione mediante apparecchi dedicati in maniera specifica all’ascolto della radio. L’autoradio è, infatti, l’apparecchio prevalentemente utilizzato per l’ascolto in mobilità, con le sue declinazioni di ascolto in fm, in dab o “connesso”. L’apparecchio radio viene, invece, inteso come dispositivo utilizzato in ambiente domestico, e può essere di tipo fisso o portatile. L’ascolto mediante “tv canale televisivo della radio” (c.d. “radiovisione”) è preferito da 3.813.000 ascoltatori, in calo rispetto al dato 2021 (4.059.000), mentre l’ascolto “via tv solo audio” viene indicato da 904.000 ascoltatori, anche in questo caso in calo rispetto al 2021 (erano 1.171.000) Crescono gli ascoltatori che utilizzano il telefono/smartphone per ascoltare la radio (tramite app o aggregatori): sono, infatti 3.418.000 (erano 3.276.000 nel 2021), mentre 1.046.000 (in calo rispetto ai 1.103.000 del 2021) fruiscono della programmazione radiofonica attraverso PC/tablet. Vi è, inoltre una crescita sensibile rispetto all’anno precedente per gli ascoltatori che utilizzano smart speaker/assistente vocale: sono infatti 1.094.000, contro gli 847.000 del 2021. Ovviamente ogni ascoltatore può ascoltare la radio attraverso più dispositivi. La radio (Tavola 15) può essere ascoltata sia in casa sia fuori casa. L’indagine RadioTER 2022 evidenzia l’ascolto in casa per 6.581.000 persone (erano 7.498.000 nel 2021), l’ascolto fuori casa per 19.460.000 persone (erano 18.526.000 nel 2021) e l’ascolto sia in casa, sia fuori casa per 7.187.000 persone (7.267.000 nel 2021). Evidentemente, il dato 2022 non sconta più la parziale riduzione della mobilità registrata, soprattutto nella prima parte del 2021, a causa della pandemia da Covid-19.
Fra gli ascoltatori della radio fuori casa, (26.647.000 nel 2022, 25.793.000 nel 2021), 23.877.000 ascoltano la radio in automobile (23.220.000 nel 2021). Seguono gli ascoltatori della radio sul luogo di lavoro (3.393.000 nel 2022, 3.251.000 nel 2021), quelli su “altro mezzo di trasporto” (885.000, contro i 780.000 del 2021), in un luogo pubblico all’aperto – per strada (698.000 contro 664.000 dell’anno precedente) e quelli in un locale pubblico (451.000 contro 385.000 del 2021). A seguire, la radio viene ascoltata in “altro luogo” da 176.000 persone (erano 93.000 nel 2021), in un negozio (87.000 contro 86.000 del 2021) e in un supermercato/centro commerciale (87.000 nel 2022, 82.000 nel 2021). Infine, 47.000 sono gli ascoltatori della radio in uno studio professionale (nel 2021 erano 46.000).
A questo link è pubblicato il volume relativo all’intero anno 2022 di RadioTER, mentre a questo link è pubblicato il volume relativo al 2° semestre 2022 di RadioTER.

 

LA DGSCERP DEL MIMIT HA  AGGIORNATO GLI ELENCHI DELLE NUMERAZIONI LCN DI 14 AREE TECNICHE

■ A seguito di una serie di compravendite effettuate dopo il rilascio delle numerazioni LCN, nonché delle attribuzioni dei numeri LCN ai consorzi/intese, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il 3 marzo u.s. l’aggiornamento degli elenchi LCN in 14 aree tecniche, e cioè:
AT 01 – Piemonte

AT 02 – Valle D’Aosta

AT 03 – Lombardia e Piemonte orientale

AT 04A – Provincia autonoma di Trento

AT 04B – Provincia autonoma di Bolzano

AT 05 – Veneto

AT 06 – Friuli Venezia Giulia

AT 07 – Liguria

AT 08 – Emilia Romagna

AT 09 – Toscana

AT 10 – Umbria

AT 11 – Marche

AT 12 – Lazio

AT 13 – Abruzzo e Molise

AT 14 – Campania

I nuovi elenchi aggiornati contengono i seguenti campi:

  • Marchio
  • Società
  • LCN
  • LCN provvisori per problemi interferenziali
  • Province
  • Livello Rete
  • Numero Rete