DDL MILLEPROROGHE: LA PROSSIMA SETTIMANA DOVREBBE ESSERE DECISIVA IN MERITO ALLE QUESTIONI DEI CONTRIBUTI E DIRITTI AMMINISTRATIVI PER L’USO DELLE FREQUENZE TELEVISIVE DI DIFFUSIONE E DI COLLEGAMENTO
■ Come noto, il disegno di legge c.d. “Milleproroghe”, attualmente all’esame delle Commissioni riunite I e V della Camera dei Deputati, contiene alcune norme di interesse per il nostro settore.
In particolare, sono stati presentati emendamenti che recepiscono le proposte di AERANTI-CORALLO in ordine alla questione dei contributi e diritti amministrativi per l’uso delle frequenze televisive.
Nella seduta di giovedì 5 febbraio u.s., le Commissioni riunite hanno deciso l’accantonamento degli emendamenti riferiti all’art. 3 del provvedimento (dove sono, tra l’altro, contenute le succitate proposte emendative).
Nel frattempo, il Governo ha proposto la modifica di uno degli emendamenti relativi alla questione dei contributi e dei diritti amministrativi per l’uso delle frequenze, nel senso di stabilire che l’importo di tali contributi e di tali diritti amministrativi venga determinato con decreto del Ministero dello sviluppo economico in modo trasparente, proporzionato allo scopo, non discriminatorio, assicurando entrate complessive non inferiori a quelle previste nel 2013. Il pagamento del saldo viene fissato al 30 giugno (ricordiamo che un decreto del Sottosegretario allo Sviluppo economico Giacomelli ha previsto il versamento di un acconto entro il 31 gennaio u.s. – per i soli contributi per l’uso delle frequenze – pari al 40 per cento di quanto versato nel 2013).
Il Governo si appresterebbe, dunque, come più volte sollecitato da AERANTI-CORALLO, a rivedere complessivamente la normativa; ciò consentirebbe il superamento della delibera Agcom n. 494/14/CONS (che determina i criteri, molto penalizzanti per le tv locali, per la fissazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico dei soli contributi annuali per l’utilizzo delle frequenze nelle bande televisive terrestri).
Ricordiamo che il previgente regime contributivo fissava, per le tv locali, il pagamento dell’1% del fatturato (riferito all’attività di operatore di rete e di fornitore di servizi di media audiovisivi per il marchio ex analogico) con il limite massimo di Euro 17.776,00.
IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO HA PUBBLICATO UNA ENNESIMA REVISIONE DELLA GRADUATORIA PER L’ASSEGNAZIONE DEI DIRITTI DI USO DELLE FREQUENZE DELLA TV DIGITALE TERRESTRE IN EMILIA ROMAGNA
■ La Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico ha reso noto che, a seguito dell’esame delle osservazioni inoltrate dalle emittenti interessate e del recepimento di alcuni provvedimenti giurisdizionali, ha nuovamente revisionato nei giorni scorsi la graduatoria per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze relativa alla Regione Emilia Romagna. La nuova graduatoria (la quarta) è stata modificata nelle posizioni 20 e 21.
NOTIZIE SULLE PROBLEMATICHE DEL SETTORE RADIOTELEVISIVO E SULL’ATTIVITA’ DELL’ASSOCIAZIONE SUI CANALI TWITTER (@aeranticorallo) E FACEBOOK (www.facebook.com/aeranti.corallo) DI AERANTI-CORALLO
CAMBIA L’ACCESSO AL ROC E AL CATASTO NAZIONALE DELLE FREQUENZE AGCOM
■ L’Agcom ha reso noto nei giorni scorsi che, a seguito della prossima dismissione del sito internet www.impresa.gov.it (indirizzo di riferimento per gli adempimenti al ROC e al catasto nazionale delle frequenze), i contenuti e i servizi ivi disponibili sono confluiti nel portale www.impresainungiorno.gov.it.
Al primo accesso a tale indirizzo, è prevista una breve procedura di registrazione, nel corso della quale gli utenti, autenticati con la Carta Nazionale dei Servizi (CNS) potranno scegliere la userid e la relativa password.
Tali userid e password consentiranno di accedere, anche senza CNS, ai soli servizi informativi erogati dal portale.
La procedura di registrazione è illustrata dettagliatamente all’indirizzo: www.impresainungiorno.gov.it/help-center/procedura-autenticazione.
L’accesso ai servizi relativi al ROC e al catasto nazionale delle frequenze continuerà ad avvenire, come in precedenza, solo tramite Carta Nazionale dei Servizi.
IN ATTESA DEL DPCM DI RIPARTIZIONE DEI FONDI PER GLI SGRAVI CONTRIBUTIVI PER LE NUOVE ASSUNZIONI DI GIORNALISTI ANCHE DI RADIO E TV PER L’ANNO 2015, L’INPGI AUTORIZZA LE AGEVOLAZIONI “IN VIA PROVVISORIA”
■ Come noto, il DPCM 30 settembre 2014 “Istituzione del fondo straordinario per gli interventi di sostegno all’editoria per il biennio 2014-2016” (in attuazione della legge n. 147/2013), che ha disciplinato i criteri e le modalità di concessione ed erogazione per l’anno 2014, delle risorse del Fondo per un ammontare di complessivi euro 20.918.394,00, ha previsto, tra l’altro, misure di promozione dell’occupazione giornalistica (per un importo di 11 milioni di euro).
L’Inpgi, con proprio atto deliberativo, ha riconosciuto alle imprese editoriali che tra il 30 settembre 2014 e il 31 dicembre 2014 abbiano proceduto all’assunzione con contratto di lavoro subordinato di giornalisti in possesso di specifiche competenze professionali nel campo dei nuovi media, sgravi consistenti nella riduzione della contribuzione previdenziale secondo i criteri e nelle misure indicati all’art. 4 del DPCM.
Il Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con propria nota n. 19383 del 30 dicembre 2014, ha confermato all’Inpgi l’intenzione di addivenire al più presto all’adozione del decreto di ripartizione dello stanziamento per l’anno 2015 e di prevedere, in quella sede, la prosecuzione delle misure di promozione dell’occupazione giornalistica, destinandovi una quota adeguata di risorse.
L’Inpgi, considerato che la propria delibera di cui sopra consente – entro i limiti dello stanziamento annuale previsto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – la concessione degli sgravi contributivi anche per l’anno 2015, ha reso noto che continuerà ad autorizzare le agevolazioni contributive per l’assunzione di giornalisti (pro-fessionisti, pubblicisti e praticanti) “in possesso di specifiche competenze professionali nel campo dei nuovi media”.
Tuttavia, nelle more della adozione e pubblicazione del DPCM con il quale saranno ripartite le risorse del succitato fondo per l’anno 2015, le autorizzazioni agli sgravi per le assunzioni avvenute nel 2015 saranno concesse dall’Inpgi in via provvisoria.
RAFFAELE LORUSSO E’ IL NUOVO SEGRETARIO DELLA FNSI – FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA STAMPA ITALIANA. SANTO DELLA VOLPE ELETTO PRESIDENTE
■ Si è svolto dal 27 al 30 gennaio u.s. a Chianciano il XXVII congresso nazionale della Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti italiani con cui AERANTI-CORALLO ha sottoscritto il contratto di lavoro giornalistico per l’emittenza locale, rinnovato, da ultimo, nel 2013. Nella giornata di mercoledì 28 gennaio, dopo la relazione del segretario uscente, Franco Siddi, sono intervenuti alcuni ospiti, tra cui, per AERANTI-CORALLO, Fabrizio Berrini, che si è soffermato sulla situazione di forte crisi del comparto dell’emittenza radiofonica e televisiva locale e sulla necessità di mantenere aperto il confronto con la Fnsi sulle problematiche del settore.
Il congresso, cui hanno partecipato i delegati delle associazioni della stampa regionali, ha eletto, con 213 voti, il nuovo segretario della federazione: si tratta di Raffale Lorusso, che succede a Franco Siddi (che ha ricoperto la carica per 7 anni).
Lorusso è dal 2000 è redattore del quotidiano La Repubblica nella redazione di Bari, dopo aver lavorato per La Gazzetta del Mezzogiorno. Ricopre anche la carica di presidente dell’Associazione della Stampa della Puglia per il quadriennio 2012-2016.
E’ stato inoltre nominato presidente della Fnsi Santo Della Volpe (giornalista professionista dal 1977, attualmente caporedattore del Tg3). A entrambi vanno i complimenti e gli auguri di AERANTI-CORALLO.
TAR LAZIO: RINVIATA ALL’8 APRILE 2015 LA DISCUSSIONE SUI RICORSI RELATIVI AL NUOVO PIANO DELLE FREQUENZE TV
■ Come noto, il 30 aprile dovranno cessare l’attività n. 144 tv locali che svolgono l’attività di operatore di rete per la tv digitale terrestre e che irradiano complessivamente su 76 frequenze su base regionale. Tali 76 frequenze sono state, infatti, escluse dalla pianificazione dall’Agcom con la propria delibera n. 480/14/CONS in attuazione di quanto previsto dal decreto legge 145/2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 9/2014.
Molte tv locali che eserciscono frequenze (in virtù di regolari titoli abilitativi ventennali, ottenuti sulla base di gare) comprese tra quelle che dovranno essere dismesse, hanno impugnato la citata delibera Agcom n. 480/14/CONS al Tar Lazio. All’udienza del 28 gennaio, il Tar ha rinviato la trattazione sull’istanza di sospensiva all’8 aprile p.v.
La Regione Puglia è intervenuta ad adiuvandum nei ricorsi proposti da emittenti televisive locali pugliesi. Ricordiamo che, frattanto, sulla base di quanto previsto dalla legge di stabilità 2015 (legge 190/2014), l’Agcom deve ora avviare le procedure per la pianificazione delle frequenze attribuite a livello internazionale all’Italia e non assegnate a operatori di rete nazionali per il servizio televisivo digitale terrestre per la messa a disposizione della relativa capacità trasmissiva a fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale.
L’AGCOM APPROVA ALCUNE DELIBERE RELATIVE AL SETTORE TELEVISIVO
■ L’Agcom ha pubblicato nel proprio sito internet, lo scorso 5 febbraio, alcune delibere approvate dal Consiglio nelle scorse settimane, riguardanti il settore televisivo. In particolare, la delibera n. 19/15/CONS Agcom riguarda la “Chiusura dell’indagine conoscitiva in vista della redazione di un libro bianco sulla “televisione 2.0 nell’era della convergenza”.
Con tale delibera, l’Autorità ha tracciato un quadro relativo agli aspetti complessivi dei nuovi servizi di televisione su protocollo IP nel settore delle comunicazioni elettroniche, e, in particolare, sugli aspetti concernenti la struttura del mercato e la relativa catena del valore, i modelli di business, i possibili sviluppi della domanda e dell’offerta, le modalità di accesso alle piattaforme, le problematiche di interoperabilità tra piattaforme, la competizione tra le differenti piattaforme distributive, lo sviluppo in termini di concorrenza e pluralismo, la garanzia di accesso ai contenuti, i benefici sull’utente finale e le previsioni in termini di sviluppo culturale, economico e sociale.
Nelle conclusioni emerge l’esistenza di forti asimmetrie normative tra la televisione lineare e i nuovi servizi offerti via Internet e la conseguente necessità di ridefinire gli aspetti salienti dell’attuale disciplina.
La delibera n. 20/15/CONS, avvia un’indagine conoscitiva sul settore della produzione audiovisiva, finalizzata, tra l’altro, ad approfondire tutti gli aspetti propri delle molteplici fasi del processo di produzione audiovisiva nonché dei meccanismi sottostanti al funzionamento del settore di riferimento, per poter dare migliore attuazione delle norme a tutela della produzione audiovisiva comunitaria ed indipendente nel nuovo scenario competitivo e tecnologico.
Infine, con la delibera n. 21/15/CONS, l’Agcom ha avviato una consultazione pubblica sullo schema di testo coordinato dei regolamenti in materia di obblighi di programmazione ed investimento a favore di opere europee e di opere di produttori indipendenti.
Lo scopo è quello di pervenire a una sorta di “testo unico” che raccolga e coordini le diverse delibere adottate dall’Agcom a partire dal 2009, sostituendole integralmente.
PUBBLICATO IL DECRETO INTERMINISTERIALE DI RIPARTIZIONE DEI FONDI 2014 PER IL RIMBORSO DEI MESSAGGI POLITICI AUTOGESTITI A TITOLO GRATUITO PER RADIO E TV LOCALI
■ Con decreto 1 dicembre 2014 del Ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle finanze, pubblicato nel sito web del Ministero dello Sviluppo Economico il 27 gennaio u.s., è stata determinata per l’anno 2014 la misura del rimborso (ai sensi dell’art. 4, comma 5 della legge 28 febbraio 2000, n. 28 e s.m.i.), dei messaggi politici autogestiti a titolo gratuito per le emittenti radiofoniche e televisive locali.
Tale importo ammonta, per ciascun messaggio autogestito per l’anno 2014, a euro 10.34 per le emittenti radiofoniche e a euro 27,95 per le emittenti televisive, indipendentemente dalla durata del messaggio.
La somma complessiva stanziata per l’anno 2014, ai fini del rimborso alle emittenti radiofoniche e televisive locali che hanno accettato di trasmettere messaggi autogestiti a titolo gratuito nelle campagne elettorali o referendarie, è pari a Euro 1.473.496,00, di cui Euro 491.165,32 sono riservati alle emittenti radiofoniche locali e Euro 982.330,68 alle emittenti televisive locali.