TeleRadiofax n. 3/2023 – 10 febbraio 2023

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Sommario

Avviati al MIMIT il Tavolo per la radiofonia e il Tavolo per la televisione. La posizione di Aeranti-Corallo sui punti all’ordine del giorno
Contributo pro Agcom 2023: il termine per il pagamento e per l’invio della comunicazione è il 1° marzo 2023
L’Agcom avvia consultazione pubblica su prominence Fsma
Accordo quadro tra Agcom e Regioni per l’esercizio delle funzioni delegate ai Corecom

 

AVVIATI AL  MIMIT IL TAVOLO PER LA RADIOFONIA E IL TAVOLO PER LA TELEVISIONE.  LA POSIZIONE DI  AERANTI-CORALLO SUI PUNTI ALL’ORDINE DEL GIORNO

■ Nei giorni scorsi sono stati avviati, presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, i due Tavoli permanenti per la Radiofonia e per la Televisione.

IL TAVOLO PER LA RADIOFONIA

Mercoledì 1° febbraio si è tenuta la prima  riunione del Tavolo per le comunicazioni elettroniche – settore radio, presieduto dal Ministro Adolfo Urso. Ai lavori erano inoltre presenti il Capo di Gabinetto  del MIMIT, Federico Eichberg, il Commissario Agcom Laura Aria, il Direttore generale della Dgscerp Francesco Soro, il Direttore generale della Dgtcsi-Iscti, Eva Spina e il Direttore Reti e servizi di comunicazioni elettroniche Agcom, Antonio Provenzano. La delegazione di AERANTI-CORALLO era composta da Marco Rossignoli e Alessia Caricato.
Intervenendo ai lavori, il coordinatore AERANTI-CORALLO, Marco Rossignoli, ha espresso soddisfazione per la convocazione del Tavolo, che evidenzia l’attenzione posta dal nuovo Governo per il comparto della  radiofonia.  Ha, quindi, proseguito evidenziando che, secondo AERANTI-CORALLO, l’avvio delle trasmissioni radiofoniche digitali dab+ debba avvenire senza alcuna finalità sostitutiva delle trasmissioni analogiche Fm. Inoltre AERANTI-CORALLO ritiene che gli equilibri radioelettrici nelle trasmissioni Fm raggiunti negli anni con i Paesi esteri confinanti debbano essere conservati e salvaguardati, in quanto, diversamente, si rischierebbe di penalizzare gli impianti di trasmissione delle emittenti italiane.
Rossignoli ha, altresì, espresso l’apprezzamento di AERANTI-CORALLO per la regolamentazione Agcom in materia di digitale radiofonico e per lo schema di Linee guida predisposto dalla Dgscerp, in quanto tali provvedimenti hanno, come obiettivo evidente, quello di pervenire ad assegnazioni frequenziali prevalentemente condivise, evitando quanto più possibile i beauty contest.
Per AERANTI-CORALLO è molto importante che le trasmissioni digitali vadano a regime con il rilascio dei diritti d’uso definitivi anche per l’emittenza locale, nel più breve tempo possibile, al fine di evitare il rischio di un gap concorrenziale rispetto all’emittenza radiofonica nazionale. In ogni caso, – ha proseguito Rossignoli – occorre individuare risorse radioelettriche aggiuntive per le regioni dove vi è particolare scarsità di frequenze. E’, infine, importante – ha concluso Rossignoli – che gli investimenti che dovranno essere realizzati vengano adeguatamente sostenuti attraverso il Fondo per l’innovazione tecnologica istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri.

IL TAVOLO PER LA TELEVISIONE

Martedì 7 febbraio si è svolta, inoltre, la prima riunione del Tavolo per le comunicazioni elettroniche – settore tv, presieduta dal Sottosegretario di Stato Fausta Bergamotto. Ai lavori erano presenti il Capo di Gabinetto  del MIMIT, Federico Eichberg, il Commissario Agcom Laura Aria, il Direttore generale della Dgscerp Francesco Soro, il Direttore generale della Dgtcsi-Iscti, Eva Spina e il Direttore Servizi media dell’Agcom, Giorgio Greppi. Anche in questo caso, la delegazione di AERANTI-CORALLO era composta da Marco Rossignoli e Alessia Caricato.
Rossignoli ha evidenziato che il processo di transizione al digitale televisivo di seconda generazione ha generato numerose problematiche tecniche per l’emittenza televisiva locale, molte delle quali ad oggi non hanno ancora trovato soluzione.  Tra queste, la mancanza di ricezione del segnale, irradiato dagli operatori di rete, da parte degli utenti che hanno antenne riceventi orientate in direzione diversa da quella dei nuovi punti di emissione.
In questi casi –  ha affermato Rossignoli – occorre che gli operatori di rete vengano autorizzati all’attivazione di ulteriori impianti o alla modifica di quelli esistenti, per consentire una diffusione dei segnali sulle direttrici delle antenne di ricezione.
Rossignoli ha, altresì, richiamato la mancanza di ricezione del segnale televisivo da parte degli utenti che utilizzano antenne condominiali con filtri che devono essere riprogrammati. In questo caso, occorre prevedere forme di incentivazione per gli interventi tecnici che devono essere effettuati dai condomini. Rossignoli ha quindi evidenziato l’importanza di risolvere i conflitti di numerazioni LCN relativi a emissioni in aree tecniche adiacenti, l’importanza del mantenimento della banda 470-694 MHz per i servizi tv in via esclusiva e l’avvio al più presto delle trasmissioni Dvbt-2.
A tale riguardo – ha proseguito Rossignoli – la presente fase di trasmissione in Dvbt, con compressione in Mpeg-4, sta penalizzando il comparto locale, che ha spazi radioelettrici troppo ridotti per la trasmissione dei propri programmi in buona qualità.
Sul tema della prominence, Rossignoli ha evidenziato che AERANTI-CORALLO ritiene non convincente l’ipotesi di un’icona specifica per l’ingresso ai contenuti delle tv locali accessibile tramite un’icona posta sulla home page dei dispositivi, in quanto, in tal modo, verrebbe minimizzato il sistema di ricerca dei canali tramite la consultazione progressiva delle numerazioni, con conseguente rischio di marginalizzazione dei contenuti delle tv locali rispetto a quelli delle tv nazionali.
Per quanto riguarda i contributi di cui al Dpr 146/2017, Rossignoli ha sottolineato l’importanza del mantenimento di tale sostegno statale per l’emittenza locale, commerciale e comunitaria.
In conclusione del proprio intervento, il coordinatore AERANTI-CORALLO ha sottolineato l’esigenza di riformare l’attuale Codice Media e minori con l’estensione della relativa applicazione anche a tutte le altre piattaforme diffusive.

 

CONTRIBUTO PRO AGCOM 2023: IL TERMINE PER IL PAGAMENTO E PER L’INVIO DELLA COMUNICAZIONE E’ IL 1° MARZO 2023

■ La delibera n. 409/22/CONS dell’Agcom fissa la misura e le modalità di versamento del contributo dovuto all’Autorità, per l’anno 2023, dai soggetti che operano nel settore delle comunicazioni elettroniche, mentre la delibera n. 410/22/CONS dell’Agcom fissa la misura e le modalità di versamento (da effettuare entro il 1° marzo 2023) del contributo dovuto all’Autorità, per l’anno 2023, dai soggetti che operano nel settore dei servizi media.
Inoltre, con la delibera n. 416/22/CONS, viene adottato il modello telematico “Contributo Agcom – Anno 2023” e le relative istruzioni per la compilazione.
Anche per quest’anno, l’Autorità ha previsto, al fine del versamento del contributo, due diverse aliquote: una, per i soggetti facenti parte del settore delle comunicazioni elettroniche, pari all’1,40 per mille dei ricavi (rientrano in tale settore i titolari di un’autorizzazione generale ai sensi dell’art. 11 o di una concessione di diritti d’uso ai sensi degli artt. 59 e 98-septies del d.lgs. n. 207/2021; gli operatori di rete; i fornitori di servizi interattivi associati o di servizi di accesso condizionato; i fornitori di reti e servizi di comunicazione elettronica); l’altra, per i soggetti operanti nel settore dei servizi media, pari al 2 per mille dei ricavi (sono compresi in tale settore i fornitori di servizi di media audiovisivi o radiofonici lineari; i fornitori di servizi di media audiovisivi o radiofonici non lineari ovvero a richiesta; i fornitori di contenuti; i soggetti esercenti l’attività di radiodiffusione; le imprese concessionarie di pubblicità; le imprese di produzione o distribuzione di programmi radiotelevisivi; i produttori indipendenti; le agenzie di stampa a carattere nazionale; gli editori di giornali quotidiani, periodici o riviste; i soggetti esercenti l’editoria elettronica).
Non sono tenute alla trasmissione del modello “Contributo Agcom – anno 2023” e non sono tenute al versamento del contributo le imprese i cui ricavi delle vendite e delle prestazioni (Voce A1 del proprio conto economico del bilancio 2021 o di altra scrittura contabile equipollente) siano pari o inferiori a 500 mila euro.
Le imprese i cui ricavi complessivi delle vendite e delle prestazioni (voce A1) dell’anno 2021 siano superiori a 500 mila euro, ma che abbiano conseguito ricavi nei settori delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media inferiori a 500 mila euro sono tenute alla trasmissione del modello “Contributo Agcom – anno 2023”, mentre non dovranno pagare alcun contributo.
Le imprese i cui ricavi delle vendite e delle prestazioni, nonché i ricavi conseguiti nel settore delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media (ricavi imponibili) per l’anno 2021 siano superiori a 500 mila euro sono tenute alla trasmissione del modello “Contributo Agcom – anno 2023” e al pagamento del contributo.
Infine, le imprese che versano in stato di crisi aventi attività sospesa, le imprese che risultano in liquidazione, le imprese sottoposte a procedure concorsuali, le imprese che hanno iniziato la loro attività nell’anno 2022 sono esentate dall’obbligo di corrispondere il contributo e, qualora i relativi ricavi delle vendite e prestazioni (Voce A1 del proprio conto economico del bilancio 2021 o di altra scrittura contabile equipollente) siano pari o inferiori a euro 500 mila, non sono tenute alla trasmissione del modello “Contributo Agcom – anno 2023”.
Qui la delibera Agcom n. 409/22/CONS; qui la delibera Agcom n. 410/22/CONS; qui la delibera Agcom n. 416/22/CONS.

 

L’AGCOM AVVIA CONSULTAZIONE PUBBLICA SU PROMINENCE FSMA

■ Con delibera n. 14/23/CONS, pubblicata il 10 febbraio 2023, l’Agcom ha avviato una consultazione pubblica nell’ambito del procedimento avente ad oggetto l’adozione di linee guida e di prescrizioni regolamentari volte a garantire la prominence dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di interesse generale e l’accessibilità del sistema di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre. Il termine per l’invio dei contributi da parte dei soggetti interessati è fissato in 30 giorni dalla pubblicazione della delibera nel sito Agcom, e cioè il  13 marzo 2023. AERANTI-CORALLO parteciperà alla consultazione con un proprio contributo. A questo link è disponibile il testo della delibera.

 

ACCORDO QUADRO TRA AGCOM E REGIONI PER L’ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DELEGATE AI CORECOM

■ Con la recente delibera n. 427/22/CONS è stato formalizzato il nuovo Accordo quadro tra l’Agcom e le Regioni per il conferimento delle deleghe ai Comitati Regionali per le Comunicazioni. Tale Accordo, che ha durata quinquennale, a partire dal 1° gennaio 2023, definisce ed aggiorna la cornice giuridica entro la quale vengono svolte a livello locale le funzioni delegate, anche in considerazione delle modifiche normative intervenute negli anni. In particolare, ai Corecom continuano a essere affidate la vigilanza sull’esercizio dell’attività radiotelevisiva locale, mediante il monitoraggio delle trasmissioni dell’emittenza locale, la tenuta del Registro degli operatori di comunicazione (ROC) e la decisione sulle controversie tra operatori ed utenti.
Tra le altre novità, vi è un rafforzamento delle azioni educative all’utilizzo dei media da parte dei giovani che saranno attuate dai Corecom nell’ambito delle attività di alfabetizzazione mediatica e digitale promosse dall’Agcom.
A questo link il nuovo Accordo quadro.