LEGGE DI BILANCIO 2018: NORME INACCETTABILI PER L’EMITTENZA LOCALE
■ E’ stata approvata in via definitiva, il 23 dicembre u.s., la legge di bilancio 2018. AERANTI-CORALLO deve, purtroppo, constatare che le scelte operate dal Governo e dal Parlamento, nell’ambito di tale legge di bilancio, vanno in direzione opposta al pluralismo e alla concorrenza nel settore radiotelevisivo del nostro Paese e sono, pertanto, inaccettabili da parte dell’emittenza locale.
Tali norme, infatti, sottraggono risorse frequenziali televisive agli operatori locali, per cederle agli operatori della comunicazione mobile di larga banda, senza, peraltro prevedere adeguati indennizzi agli attuali utilizzatori.
Allo stesso tempo non sono state previste misure per la web tax capaci di tutelare efficacemente gli operatori italiani. Inoltre, non è stata rinnovata la copertura finanziaria, successivamente all’anno 2018, dei contributi statali annualmente erogati all’emittenza locale.
Durante il dibattito parlamentare AERANTI-CORALLO ha chiesto che fosse finanziato, con uno stanziamento di almeno 125 milioni di euro per ogni anno, il fondo per i contributi alle tv e alle radio locali, anche oltre l’anno 2018 e che venisse incrementato l’importo degli indennizzi previsti per la dismissione delle frequenze tv, con esclusione degli stessi dall’imposizione fiscale.
AERANTI-CORALLO ha, inoltre, chiesto che, con specifiche previsioni normative, venisse destinata adeguata capacità trasmissiva (anche per trasmissioni in HD) per tutti i fornitori di servizi di media audiovisivi (FSMA) in ambito locale, a seguito della riduzione degli spazi frequenziali che verrà operata entro il mese di giugno 2012.
AERANTI-CORALLO, infine, ha chiesto che venisse attribuito alle tv locali almeno un terzo delle numerazioni dell’ordinamento automatico dei canali del futuro piano LCN che l’Agcom dovrà emanare.
AERANTI-CORALLO si attiverà in tutte le competenti sedi, italiane ed europee, a tutela dell’emittenza locale.
Nella tabella pubblicata alla pagina seguente riportiamo il calendario delle attività previste per il settore televisivo dalle norme contenute nella legge di bilancio 2018.
CALENDARIO ATTIVITA’ PREVISTE PER IL SETTORE TV DALLA LEGGE DI BILANCIO 2018
SONO 1001 LE DOMANDE PER I CONTRIBUTI TV E RADIO RELATIVI AL 2016 PRESENTATE TRAMITE LA PIATTAFORMA ONLINE SICEM
■ Giovedì 21 dicembre si è chiusa la finestra per accedere alla procedura telematica messa a punto dal Ministero dello Sviluppo economico e denominata “Sicem” (Sistema Contributi Emittenti) per presentare le domande per i contributi di cui al DPR n. 146/2017 relativi all’anno 2016.
A tale data, sono pervenute al Ministero un totale di 1.001 domande, così ripartite:
n. 184 domande presentate da FSMA locali commerciali;
n. 211 domande presentate da FSMA locali comunitari;
n. 301 domande presentate da radio locali commerciali;
n. 305 domande presentate da radio locali comunitarie.
Il Ministero dovrà, ora, verificare la correttezza delle domande presentate e, quindi, predisporre le relative graduatorie dei soggetti aventi diritto.
Ricordiamo che le domande relative ai contributi per l’anno 2017 (sia televisivi, sia radiofonici) potranno essere presentate, sempre con la procedura online Sicem, dal 2 gennaio 2018 al 31 gennaio 2018.
PARTE L’INDAGINE TER 2018 SULL’ASCOLTO RADIOFONICO, ISCRIZIONI FINO AL 15 GENNAIO
■ Al via l’indagine sugli ascolti radiofonici per il 2018 della TER – Tavolo Editori Radio. Confermato l’impianto delle 120mila interviste telefoniche, la cui elaborazione è affidata nuovamente a GfK e Ipsos.
Le rilevazioni partiranno il 30 gennaio 2018 e le iscrizioni all’indagine potranno essere effettuate sino al 15 gennaio 2018.
PROVVIDENZE EDITORIA RADIO E TV PER L’ANNO 2017, DOMANDE DAL 1° AL 31 GENNAIO 2018
■ Le domande per le provvidenze editoria 2017 per radio e tv locali devono essere presentate a decorrere dal 1° gennaio 2018 ed entro e non oltre il 31 gennaio 2018, al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Tali provvidenze riguardano le riduzioni tariffarie del 50% relative alle utenze telefoniche. L’invio delle domande deve essere effettuato a mezzo PEC e con firma digitale certificata. Solo laddove ricorrano giustificati motivi che impediscano all’impresa richiedente l’utilizzo dello strumento informatico, ai sensi dell’art. 8, comma 2 del DPR n. 223/2010, è possibile presentare la domanda mediante raccomandata postale. La domanda deve essere inoltrata in modo tale che pervenga effettivamente tra il 1° gennaio e il 31 Gennaio 2018 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Si evidenzia, da ultimo, che, a seguito dell’emanazione del DPR n. 146/2017, l’ammissione alle provvidenze editoria non costituisce più requisito per l’accesso ai contributi annualmente erogati, ai sensi dello stesso DPR, dal MiSe a favore delle radio e delle tv locali.
IL GIP DI VERONA RIGETTA LA RICHIESTA DI CONVALIDA DEL SEQUESTRO PREVENTIVO DELL’AREA DI TORRICELLE (OVE SONO INSTALLATI IMPIANTI RADIO-TV) E LA RICHIESTA DI SEQUESTRO PREVENTIVO DELL’AREA STESSA
■ Con provvedimento in data 21 dicembre u.s., il GIP del Tribunale di Verona, d.ssa Magri, ha non convalidato il sequestro preventivo disposto in via d’urgenza dal Pubblico Ministero con decreto dell’11 dicembre 2017, eseguito in data 13 dicembre 2017, con riferimento all’area della II Torricella Massimiliana in via Santa Giuliana n. 4 a Verona, appartenente al Demanio Statale, ove sono ubicati numerosi impianti di diffusione radiotelevisiva. Con lo stesso provvedimento, il GIP ha rigettato anche la richiesta di emissione di sequestro preventivo di tale area.
Nel provvedimento, il GIP evidenzia che “Non risulta che un qualche responsabile di emittente radiofonica o televisiva abbia mai ”invaso” l’area demaniale della quale si discute, accedendovi, se non con violenza, quanto meno arbitrariamente”. Per il GIP “si dispone di elementi che portano a ritenere che già a partire dagli anni ’80 fosse stato consentito a una pluralità di emittenti di installare gli impianti nell’area demaniale”. Il GIP sottolinea, inoltre, l’esistenza di un accordo siglato, all’epoca, tra i rappresentanti delle testate e i dirigenti dell’Unione nazionale antigrandine che mise a loro disposizione le chiavi del cancello di accesso.
“L’Unione aveva acconsentito alle (allora) 18 testate di permanere all’interno dell’area dietro pagamento dei canoni”. Il magistrato considera anche che “il fatto che le emittenti abbiano portato avanti l’occupazione senza che il Demanio o altro ente abbia mai richiesto il rilascio del fondo, non assume alcuna rilevanza sotto il profilo penalistico”.
LEGGE DI BILANCIO 2018, INTRODOTTA NORMA CHE PREVEDE SOPPRESSIONE DEL CERTIFICATO DI AGIBILITA’ INPS EX ENPALS PER I LAVORATORI SUBORDINATI E IN ALCUNI CASI PER I LAVORATORI AUTONOMI
■ Nella legge di bilancio 2018 è stata approvata una norma (all’art. 1, comma 1097) che prevede la soppressione, in alcuni casi, del certificato di agibilità per i lavoratori dello spettacolo (e quindi anche delle imprese radio e tv) con contratto di lavoro subordinato e per taluni casi di lavoratori autonomi. Qui di seguito il relativo testo.
1097. L’articolo 6 del decreto legislativo del Capo provvisorio dello Stato 16 luglio 1947, n. 708, ratificato, con modificazioni, dalla legge 29 novembre 1952, n. 2388, è sostituito dal seguente:
«Art. 6. — 1. Per le imprese dell’esercizio teatrale, cinematografico e circense, i teatri tenda, gli enti, le associazioni, le imprese del pubblico esercizio, gli alberghi, le emittenti radiotelevisive e gli impianti sportivi, l’obbligo della richiesta del certificato di agibilità di cui all’articolo 10 non sussiste nei confronti dei lavoratori dello spettacolo appartenenti alle categorie indicate dal numero 1) al numero 14) del primo comma dell’articolo 3 con contratto di lavoro subordinato qualora utilizzati nei locali di proprietà o di cui abbiano un diritto personale di godimento per i quali le medesime imprese effettuano regolari versamenti contributivi presso l’INPS. Le medesime imprese hanno l’obbligo di chiedere il rilascio del certificato di agibilità di cui all’articolo 10, per i lavoratori autonomi dello spettacolo appartenenti alle categorie indicate dal numero 1) al numero 14) del primo comma dell’articolo 3 con contratto di prestazione d’opera di durata superiore a trenta giorni e contrattualizzati per specifici eventi, di durata limitata nell’arco di tempo della complessiva programmazione dell’impresa, singolari e non ripetuti rispetto alle stagioni o cicli produttivi. In alternativa il certificato di agibilità potrà essere richiesto dai lavoratori di cui al numero 23-bis) del primo comma dell’articolo 3, salvo l’obbligo di custodia dello stesso che è posto a carico del committente. L’obbligo della richiesta del certificato di agibilità ricorre per le imprese dell’esercizio teatrale, cinematografico e circense, per i teatri tenda, gli enti, le associazioni, le imprese del pubblico esercizio, gli alberghi, le emittenti radiotelevisive e per gli impianti sportivi ogni qualvolta sia resa una prestazione da parte dei lavoratori autonomi dello spettacolo appartenenti alle categorie indicate dal numero 1) al numero 14) del primo comma dell’articolo 3 nei locali di proprietà o di cui abbiano un diritto personale di godimento le imprese committenti.
2. In caso di inosservanza delle disposizioni di cui al comma 1 le imprese sono soggette alla sanzione amministrativa di euro 129 per ogni lavoratore e per ogni giornata di lavoro da ciascuno prestata».
RINNOVATO IL COMITATO MEDIA E MINORI
■ Il Ministro dello Sviluppo economico, di intesa con l’Agcom, ha nominato i nuovi componenti del Comitato Media e Minori. Ai sensi del paragrafo 6.1 del Codice di autoregolamentazione in materia del 29 novembre 2002, il Comitato è costituito da 15 membri effettivi, in rappresentanza, in parti uguali, rispettivamente delle emittenti televisive firmatarie del Codice – su indicazione delle stesse e delle associazioni di categoria – delle Istituzioni – tra cui un rappresentante dell’Autorità, un rappresentante del Coordinamento nazionale dei Corecom – e degli utenti – questi ultimi su indicazione del Consiglio nazionale degli Utenti. Nuovo Presidente del Comitato è stata nominata la prof.ssa Donatella Pacelli, docente all’Università Lumsa di Roma. Per le istituzioni, i componenti effettivi sono Paolo Maria Ferri; Mihaela Gavrila; Iside Castagnola; Mario Cabasino (presidente del Corecom Sardegna). Per gli utenti i componenti effettivi sono Emilia Visco, Vincenzo Brogi, Remigio Del Grosso, Massimiliano Padula e Giovanni Biondi. Per le emittenti i membri effettivi sono Alessia Caricato (AERANTI-CORALLO), Maria Eleonora Lucchin (Mediaset), Marcello Ciannamea (Rai), Carlotta Ca’ Zorzi (La7), Rosario Alfredo Donato (Crtv).
DEFINITO DALL’AGCOM IL VALORE DEL SIC PER IL 2016
■ Con delibera n. 505/17/CONS del 19 dicembre u.s., l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha definito il valore del SIC (il sistema integrato delle comunicazioni) per l’anno 2016.
Tale valore complessivo assomma a 17,6 miliardi di euro (era 17,1 miliardi nel 2015), pari al 1,05% del PIL, con un incremento del 3% sull’anno precedente.
Il settore dei servizi di media audiovisivi e radio (anche sul web) si conferma l’aggregato principale, con un peso del 51% sul totale; si riduce di due punti percentuali il comparto editoriale costituito da quotidiani, periodici e agenzie di stampa (anche sul web), raggiungendo il valore globale del 22%.
Sempre maggiore incidenza sul SIC ha l’area che include l’editoria elettronica e la pubblicità online, che supera, per il 2016, il valore del 12% sul totale (era il 9,7% nel 2015).