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Sommario
NUOVO TUSMAR, LA DISCIPLINA PER LA RICOGNIZIONE E LA PROGRESSIVA RAZIONALIZZAZIONE DELLE PROBLEMATICHE INTERFERENZIALI RADIOFONICHE CON I PAESI RADIOELETTRICAMENTE CONFINANTI. AERANTI-CORALLO: LE FREQUENZE DI TRASMISSIONE FM RAPPRESENTANO IL PRINCIPALE ASSET DELLA RADIOFONIA, E’ FONDAMENTALE GARANTIRNE LA CONTINUITA’
■ Il nuovo Tusmar (D.Lgs n. 208/2021, entrato in vigore lo scorso 25 dicembre), prevede, all’art. 50, comma 10, che “L’Autorità adotta il piano nazionale di assegnazione delle frequenze radiofoniche in tecnica analogica, tenendo conto del grado di sviluppo della radiodiffusione sonora in tecnica digitale. Nelle more di una effettiva diffusione della radiodiffusione sonora in tecnica digitale e dello sviluppo del relativo mercato, il Ministero, in coordinamento con l’Autorità, può procedere ad attività di ricognizione e progressiva razionalizzazione dell’uso delle risorse frequenziali in tecnica analogica in particolare al fine di eliminare o minimizzare situazioni interferenziali con i paesi radio-elettricamente confinanti, ed incoraggiare l’efficiente uso e gestione delle radiofrequenze, tutelando gli investimenti e promuovendo l’innovazione”.
Tale previsione normativa rischia di mettere in discussione, a partire dal 2023, le utilizzazioni frequenziali che sono oggetto di contestazioni interferenziali da parte di Paesi esteri confinanti (ad esempio, la Croazia, la Slovenia, la Svizzera, Malta, la Francia, in particolare con riferimento alla Corsica). La norma, infatti, introduce un potere discrezionale del Ministero di decidere se attuare le citate attività di ricognizione e di progressiva razionalizzazione, senza, però, specificare, allo stesso tempo, in quali ipotesi tale potere possa essere esercitato.
AERANTI-CORALLO esprime un giudizio critico su tale norma. Infatti, le frequenze di trasmissione FM rappresentano il principale asset dell’emittenza radiofonica, ed è pertanto fondamentale garantirne la continuità. Inoltre, le trasmissioni radiofoniche digitali dovranno affiancare, e non sostituire, le trasmissioni analogiche. AERANTI-CORALLO ritiene poi che l’adozione da parte dell’Agcom del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze radiofoniche in tecnica analogica debba avvenire solo dopo il pieno sviluppo del mercato radiofonico digitale Dab+, con il possesso di radioricevitori Dab+ da parte di almeno il 75% della popolazione. Il Piano delle frequenze analogiche dovrà comunque, a parere di AERANTI-CORALLO, consentire la prosecuzione dell’attività da parte delle imprese radiofoniche operanti alla data di approvazione del piano stesso, con gli impianti Fm eserciti a tale data.
In ogni caso, occorrerà che qualunque azione di razionalizzazione per eliminare o ridurre le situazioni interferenziali avvenga in contraddittorio tra le parti interessate.
RADIOTER 2022: INDAGINE AL VIA IL 25 GENNAIO
■ Prenderà il via il prossimo 25 gennaio 2022 l’indagine sugli ascolti radiofonici in Italia “RadioTER 2022”.
Come ogni anno, anche nel 2022 vi saranno due indagini, entrambe condotte mediante interviste telefoniche, su telefoni fissi e mobili, con metodo CATI e basate su campioni nazionali rappresentativi dell’universo di riferimento, L’indagine principale è basata su 120mila interviste nel corso dell’anno 2022, realizzata da GfK Italia e Ipsos, produrrà, per tutte le emittenti iscritte, i dati degli ascoltatori nel giorno medio, nei 7 giorni nonché l’ascolto nel quarto d’ora e la durata dell’ascolto. L’indagine parallela, basata su 20.000 interviste, realizzata da Doxa, permetterà di alimentare le modellistiche di creazione della copertura dinamica a quattro settimane.
A livello di singola emittente, i dati dell’Indagine Parallela verranno integrati con i dati dell’Indagine Principale in un database denominato nastro di pianificazione.
L’Indagine Principale è articolata in quattro trimestri di rilevazione di trentamila interviste ciascuno, mentre l’Indagine Parallela è articolata in due waves di rilevazione di diecimila interviste ciascuna.
DEFINITE LE DATE E LE MODALITA’ DI DISMISSIONE DELLA CODIFICA DVBT-MPEG2
■ Il processo di transizione al digitale televisivo terrestre di seconda generazione prevede il passaggio allo standard Dvbt2, con una fase transitoria intermedia in Dvbt-Mpeg4.
L’art. 6, comma 3 del DM 30 luglio 2021 (che modifica il DM 19 giugno 2019 relativo alla “roadmap”) stabilisce, tra l’altro, che “al termine delle operazioni di transizione delle reti alla struttura dei multiplex definita dal PNAF, è disposta l’attivazione dello standard Dvbt2 a livello nazionale a partire dal 1° gennaio 2023”. L’art. 6, comma 2 dello stesso DM 30 luglio 2021, stabilisce, inoltre, che “la completa dismissione della codifica Dvbt-Mpeg2 è definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del 2021…”.
In attuazione di quest’ultima disposizione, il Ministro dello Sviluppo Economico ha ora emanato il DM 21 dicembre 2021, in corso di registrazione presso la Corte dei Conti. Tale decreto definisce le date e le modalità di dismissione della codifica Dvbt-Mpeg-2.
In particolare, viene prevista la fissazione della data dell’8 marzo 2022 per il passaggio almeno alla codifica Mpeg-4 delle trasmissioni in ambito nazionale (con la possibilità, per i FSMA nazionali, di ripetere in simulcast i propri programmi con codifica Dvbt-Mpeg2 sino al 31 dicembre 2022).
I canali generalisti nazionali ex analogici destinatari dei numeri di LCN 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 e 20, a de-correre dalla suddetta data dell’8 marzo 2022, potranno utilizzare tali numerazioni esclusivamente per trasmettere con la codifica Dvbt/Mpeg-4, impiegando per l’eventuale trasmissione dei medesimi contenuti con la codifica Dvbt/Mpeg-2 numeri di altri archi di numerazione disponibili.
Per le emittenti locali il decreto indica la dismissione della codifica Dvbt-Mpeg2 in coincidenza, nelle diverse Aree geografiche, con le attività di attivazione delle frequenze delle nuove reti, fatta salva la necessità di disporre nelle regioni, province ed aree già interessate dalle attività del refarming delle frequenze alla data dell’attivazione generalizzata della codifica Dvbt/Mpeg4 da parte dei FSMA nazionali, la coincidenza nello stesso giorno indicato per i soggetti nazionali al fine di usufruire degli effetti della risintonizzazione per i programmi diffusi sull’intero territorio italiano.
Il decreto prevede, inoltre, che entro il 31 dicembre 2022 la codifica Dvbt/Mpeg-2 sia completamente dismessa in favore almeno della codifica Mpeg-4 su standard Dvbt.
AERANTI-CORALLO ritiene, comunque, indispensabile che la data del 1° gennaio 2023 (prevista dal sopracitato art. 6, comma 3 del DM 30 luglio 2021) per l’attivazione dello standard Dvbt2, venga rigorosamente rispettata e non sia oggetto di ulteriori differimenti.
Infatti, in relazione alla limitata quantità di capacità trasmissiva in Mpeg4 disponibile per l’emittenza locale in ogni Area tecnica (a causa del meccanismo di riproporzionamento della capacità trasmissiva prevista in Dvbt2) è indispensabile che il passaggio allo standard Dvbt2 avvenga entro i termini stabiliti, al fine di permettere alle tv locali una qualità di diffusione adeguata sia in SD, sia in HD.
A questo link il nuovo decreto 21 dicembre 2021.
L’AGCOM AVVIA CONSULTAZIONE PUBBLICA SU DEFINIZIONE PROCEDURA RISERVATA PER L’ASSEGNAZIONE DEL DIRITTO DI USO RETE NAZIONALE TV N. 12
■ Con delibera n. 407/21/CONS, pubblicata in data 28 dicembre u.s. nel proprio sito internet, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha avviato una consultazione pubblica volta ad acquisire, per quanto attiene alle competenze dell’Autorità, commenti, elementi di informazione e documentazione concernenti la definizione della procedura riservata per l’assegnazione del diritto d’uso delle frequenze pianificate per la rete nazionale n. 12 del sistema di radiodiffusione digitale terrestre, ai sensi dell’articolo 1, comma 1031, della legge 27 dicembre 2017, n. 205. I termini per la partecipazione alla consultazione pubblica sono di 30 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento nel sito Agcom (e dunque, scadono il 27 gennaio 2022).
A questo link è disponibile il testo della delibera e il relativo allegato.
DDL BILANCIO 2022: LE NORME DI INTERESSE PER IL SETTORE RADIOFONICO E TELEVISIVO
■ La legge di bilancio 2022 è stata approvata in via definitiva dalla Camera, con il voto di fiducia, e attende ora la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.
Tra le varie misure ivi contenute, l’art. 1, comma 974 prevede che il fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione sia “in-crementato di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 per la quota spettante al Ministero dello Sviluppo economico”.
Conseguentemente tale importo andrà ad incremento della copertura finanziaria per i contributi di cui al dpr 146/17 attribuiti alle tv locali e alle radio locali.
I commi da 480 a 485 dell’art. 1 prevedono, inoltre, il rifinanziamento con ulteriori 68 milioni del fondo istituito dal Ministero dello Sviluppo economico per il cosiddetto bonus tv (e decoder).
La norma dispone, tra l’altro, che i soggetti di età superiore a 70 anni, che abbiano un assegno pensionistico non superiore a 20.000 euro annui, possano ricevere il decoder gratuitamente e direttamente al proprio domicilio, grazie a un accordo stipulato tra il MiSe e Poste Italiane.
Infine, i commi da 103 a 118 dell’art. 1 prevedono il passaggio della gestione principale dell’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani (Inpgi 1) all’Inps a partire dal 1° luglio 2022.
MERCATO PUBBLICITARIO RADIO: A NOVEMBRE +11%
■ Chiude in positivo il mese di novembre 2021 in relazione agli investimenti pubblicitari in radio. Come evidenzia l’’Osservatorio Fcp-Assoradio (coordinato dalla società Reply), la crescita si attesta sul +11,0%; tale risultato contribuisce, inoltre, a rafforzare il buon andamento del periodo cumulato gennaio-novembre, pari al + 9.8%.
FSMA AMMESSI ALLA PROCEDURA PER L’ASSEGNAZIONE DELLA CAPACITA’ TRASMISSIVA NELLE AREE TECNICHE N. 11 – MARCHE; 13 – ABRUZZO E MOLISE; 15 – PUGLIA E BASILICATA; 16 – CALABRIA; 17 – SICILIA: PUBBLICATE DAL MISE LE GRADUATORIE
■ Lo scorso 23 dicembre la Dgscerp del Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato, nel sito istituzionale del Ministero, le determine dirigenziali e le cinque graduatorie dei bandi di gara, pubblicati il 23 luglio 2021, con i quali il MiSe ha indetto la procedura per la formazione delle graduatorie dei fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale a cui assegnare la capacità trasmissiva delle reti di 1° e 2° livello per le Aree tecniche in oggetto. A conclusione delle relative istruttorie, le domande ammesse sono le seguenti:
44 domande di partecipazione presentate per l’Area Tecnica 11 MARCHE (ammesse alla procedura n. 31);
80 domande di partecipazione presentate per l’Area Tecnica 13 ABRUZZO E MOLISE (ammesse alla procedura n. 54);
99 domande di partecipazione presentate per l’Area Tecnica 15 PUGLIA E BASILICATA (ammesse alla procedura n. 74);
107 domande di partecipazione presentate per l’Area Tecnica 16 CALABRIA (ammesse alla procedura n. 83);
133 domande di partecipazione presentate per l’Area Tecnica 17 SICILIA (ammesse alla procedura n. 117).
Il RUP (Responsabile Unico del Procedimento) deve ora provvedere alla fissazione delle sedute pubbliche per la definizione delle graduatorie dei soggetti utilmente collocati ai fini della negoziazione della capacità trasmissiva delle reti di 1° e di 2° livello disponibili in ogni Area tecnica. Nella tabella sono pubblicati i link per accedere alle determine e alle graduatorie.
A.T. 11 – MARCHE | Determina | Graduatoria |
A.T. 13 – ABRUZZO E MOLISE | Determina | Graduatoria |
A.T. 15 – PUGLIA E BASILICATA | Determina | Graduatoria |
A.T. 16 – CALABRIA | Determina | Graduatoria |
A.T. 17 – SICILIA | Determina | Graduatoria |
PROCEDURE ASSEGNAZIONE LCN: PUBBLICATE LE GRADUATORIE DEFINITIVE PER LE AREE TECNICHE 01, 02, 04a, 04b, 05, 06, 08. PUBBLICATA LA GRADUATORIA PROVVISORIA PER L’A.T. 03
■ Lo scorso 23 dicembre, la Dgscerp del Ministero dello Sviluppo Economico, a seguito delle sedute pubbliche tenutesi il 15 dicembre u.s. (per l’A.T. 01 – Piemonte e per l’A.T. 02 – Valle D’Aosta) e il 16 dicembre u.s. (per l’A.T. 04a – Prov. autonoma di Trento; per l’A.T. 04b – Prov. autonoma di Bolzano; per l’A.T. 05 – Veneto; per l’A.T. 06 – Friuli Venezia Giulia; per l’A.T. 08 – Emilia Romagna), nel corso delle quali sono stati effettuati i sorteggi per l’assegnazione delle numerazioni automatiche dei canali (LCN) ai soggetti classificati in graduatoria a pari punteggio nelle sopracitate Aree tecniche, in considerazione che tutti i soggetti che hanno preso parte alle citate procedure hanno conseguito la capacità trasmissiva, ha pubblicato le relative graduatorie definitive LCN. Per quanto riguarda l’A.T. 03 – Lombardia e Piemonte orientale, è stata, invece, pubblicata la sola graduatoria provvisoria; a seguito del completamento delle negoziazioni e della successiva eventuale fase di associazione della capacità trasmissiva residua deve essere adottata la graduatoria definitiva.
Le graduatorie e le relative determine sono accessibili tramite i link in tabella.
A.T. 01 – PIEMONTE | Determina 23/12 | Graduatoria definitiva |
A.T. 02 – VALLE D’AOSTA | Determina 23/12 | Graduatoria definitiva |
A.T. 03 – LOMBARDIA E PIEMONTE ORIENTALE | Determina 20/12 | Graduatoria provvisoria |
A.T. 04a – PROV. TRENTO | Determina 23/12 | Graduatoria definitiva |
A.T. 04b – PROV. BOLZANO | Determina 23/12 | Graduatoria definitiva |
A.T. 05 – VENETO | Determina 23/12 | Graduatoria definitiva |
A.T. 06 – FRIULI V.G. | Determina 23/12 | Graduatoria definitiva |
A.T. 08 – EMILIA ROMAGNA | Determina 23/12 | Graduatoria definitiva |
REFARMING TV BANDA 700, ADEMPIMENTI PER IL CATASTO NAZIONALE DELLE FREQUENZE (CNF) E PER IL REGISTRO DEGLI OPERATORI DI COMUNICAZIONE (ROC) A SEGUITO DELLA DISMISSIONE DEGLI IMPIANTI
■ La Direzione studi, ricerche e statistiche dell’Agcom ha pubblicato sul sito web dell’Autorità un Avviso con il quale ricorda che, a seguito del processo di refarming delle frequenze televisive attualmente in corso, occorre procedere all’aggiornamento del CNF – Catasto Nazionale delle Frequenze e del ROC – Registro degli Operatori di Comunicazione.
In particolare, la nota Agcom evidenzia che gli operatori non più titolari di diritti d’uso delle frequenze televisive digitali terrestri (in quanto dismesse) dovranno comunicare al Catasto Nazionale delle Frequenze – CNF, entro 30 giorni dal provvedimento di revoca disposto dal Ministero dello Sviluppo Economico, la definitiva cessazione dei propri impianti, con l’avvertenza che in difetto l’Agcom procederà alla cessazione d’ufficio degli stessi.
Coloro che hanno dismesso gli impianti in via anticipata, obbligatoriamente (canali 51 e 53 Uhf nelle aree ristrette) o volontariamente e che non hanno ancora effettuato la relativa comunicazione al Catasto, è necessario che provvedano al più presto.
I soggetti assegnatari dei nuovi diritti di uso delle frequenze dovranno, invece, procedere, entro i trenta giorni previsti dall’art. 21 dell’allegato A alla delibera n. 666/08/CONS e s.m.i., all’aggiornamento dei dati tecnici dei loro impianti sulla base dei nuovi diritti d’uso ricevuti. Gli operatori assegnatari di nuovi diritti d’uso, non iscritti al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC), sono, inoltre, tenuti ad inviare la domanda di iscrizione ai sensi dell’art. 5 dell’allegato A alla delibera n. 666/08/CONS e s.m.i. Infine, sia gli operatori assegnatari dei nuovi diritti d’uso, sia gli operatori non più titolari di diritti d’uso, già iscritti al ROC, sono tenuti ad aggiornare la propria posizione al Registro ai sensi dell’art. 10 dell’allegato A alla delibera n. 666/08/CONS e s.m.i. (comunicazione di variazione telematica) ovvero, nel caso di cessazione di ogni attività rilevante ai fini dell’iscrizione, ad inviare la domanda di cancellazione ai sensi dell’art. 12 dello stesso allegato A.