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Sommario
LA DGSCERP DEL MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY HA AVVIATO UNA CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLE LINEE GUIDA RELATIVE ALLE PROCEDURE PER L’ASSEGNAZIONE DEI DIRITTI DI USO PER LE RETI PIANIFICATE SUI BACINI DI UTENZA LOCALE AD OPERATORI DI RETE PER LA RADIOFONIA DIGITALE DAB+
■ A seguito dell’adozione della delibera n. 286/22/CONS dell’Agcom, recante il Piano nazionale provvisorio di assegnazione delle frequenze in banda VHF – III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+ (PNAF-DAB), il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha ora redatto un documento contenente lo schema di linee guida relative ai criteri e alle modalità che verranno adottati dal Ministero stesso per procedere all’assegnazione dei diritti d’uso alle società consortili costituite dagli editori radiofonici locali per lo svolgimento dell’attività di operatore di rete per il servizio di radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale, secondo la disciplina stabilita dall’allegato A alla delibera Agcom n. 664/09/CONS e successive modifiche e integrazioni (regolamento per le trasmissioni radiofoniche digitali terrestri).
Tale schema di linee guida è stato posto dal Ministero a consultazione pubblica.
Eventuali osservazioni dovranno essere inviate esclusivamente a mezzo PEC all’indirizzo dgscerp.div3@pec.mise.gov.it entro e non oltre il 10 gennaio 2023.
AERANTI-CORALLO esprime soddisfazione per il documento, che valorizza il ruolo degli editori radiofonici locali nel processo di digitalizzazione del settore, marginalizzando iniziative meramente speculative e scongiurando rischi di accaparramento di frequenze particolarmente penalizzanti per l’emittenza locale.
A questo link è pubblicato il documento posto a consultazione dal Ministero.
Evidenziamo, infine, che nei primi giorni del mese di gennaio 2023 si svolgeranno specifici seminari sull’avvio del digitale radiofonico dab+ a regime, riservati alle imprese associate.
CONTRIBUTI DPR 146/17 PER L’ANNO 2022. LA DGSCERP DEL MIMIT HA PUBBLICATO LA GRADUATORIA DEFINITIVA PER LE TV LOCALI COMMERCIALI
■ La Dgscerp del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha pubblicato il 21 dicembre u.s., nel sito internet del Ministero, la graduatoria definitiva con i relativi elenchi degli importi dei contributi da assegnare alle imprese televisive locali commerciali per l’annualità 2022, sulla base della regolamentazione di cui al DPR n. 146/2017. In particolare, le emittenti televisive locali a carattere commerciale ammesse ai contributi 2022 sono confermate nel numero di 135.
In considerazione che la legge di bilancio 2021 ha previsto, a partire dai contributi per l’anno 2021, la “stabilizzazione” del c.d. “extragettito del canone Rai”, gli importi dei contributi indicati per ogni emittente comprendono anche il riparto di tale extragettito.
Evidenziamo che in sede di pagamento dei suddetti contributi 2022 il Ministero dovrebbe trattenere gli importi da rimborsare ai sensi dei due decreti direttoriali della Dgscerp in data 22 settembre 2022 emanati a seguito delle sentenze n. 7878/2022 e n. 7880/2022 del Consiglio di Stato, relativi agli anni 2016 e 2017, alle tv locali tenute a tale rimborso, per i quali non sia già avvenuta la compensazione con altre partite.
Evidenziamo, altresì, che le emittenti il cui contributo concesso sia superiore a euro 150.000,00, sono tenute a presentare alla PEC dgscerp.certificati@pec.mise.gov.it le dichiarazioni previste dalle disposizioni in materia di documentazione antimafia ai sensi del decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, secondo le istruzioni riportate sul sito del Ministero delle imprese e del Made in Italy nella sezione COMUNICAZIONI/TV.
A questo link è pubblicato il decreto direttoriale 21 dicembre 2022 del Direttore generale della Dgscerp nonché tutti i relativi allegati. A breve dovrebbe, inoltre, essere pubblicata anche la graduatoria definitiva relativa ai contributi 2022 per le radio locali commerciali.
WRC-23: LA QUESTIONE DELLE MODIFICHE ALL’USO DELLA BANDA DI FREQUENZA 470-694 MHZ
■ Si è svolta lo scorso 14 dicembre, in videoconferenza, la prima delle due riunioni, convocate dalla Dgtcsi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, del Gruppo Nazionale di preparazione alla WRC-23, la Conferenza mondiale per le radiocomunicazioni organizzata dalla ITU (Unione internazionale delle Telecomunicazioni) che si terrà alla fine del prossimo anno a Dubai.
Per AERANTI-CORALLO è intervenuto Fabio Carera.
Tra gli argomenti discussi, ampio spazio ha trovato il cosiddetto “Agenda Item 1.5”, uno dei punti all’ordine del giorno della prossima WRC dove si prenderà in esame l’ipotesi di revisione nell’uso dello spettro e le esigenze di spettro dei servizi esistenti nella banda di frequenza 470-960 MHz nella Regione 1 (regione in cui è ricompresa anche l’Italia) e la considerazione di eventuali interventi normativi nella banda di frequenza 470-694 MHz nella Regione 1 sulla base della revisione ai sensi della Risoluzione 235 (WRC-15).
L’ing. Umberto Mascia della Dgtcsi, che ha condotto i lavori della giornata di incontro, ha illustrato, in particolare, la situazione a livello europeo rispetto a tale problematica. Mascia si è soffermato sulle due proposte comuni europee (ECP) emerse in sede di dibattito in sede CEPT, dove la maggioranza degli Stati sarebbe a favore di un “no change” (quindi di non effettuare alcun cambiamento sulla banda in questione, attualmente destinata esclusivamente al broadcast televisivo), mentre alcuni Stati sarebbero a favore di una attribuzione in statuto co-primario alle utilizzazioni mobili, ma solo a partire dal 2030. Dovranno a questo punto essere trovate, nell’ambito delle prossime riunioni del CPG (il Gruppo in sede CEPT che svolge i lavori preparatori alla conferenza mondiale WRC) le opportune mediazioni.
AERANTI-CORALLO sostiene pienamente la necessità di mantenere l’uso esclusivo della banda 470-694 MHz per il broadcast televisivo, respingendo qualunque ipotesi di diverso impiego, anche su base secondaria.
RADIOPLAYER ITALIA: LE NOVITA’ IN UN WEBINAR
■ Si è svolto lo scorso 15 dicembre il webinar organizzato da Player Editori Radio srl, la società (di cui è socia anche AERANTI-CORALLO) che gestisce la piattaforma “Radioplayer Italia” (PER).
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato che obiettivo di Radioplayer Italia è quello di essere la piattaforma comune e ufficiale per accesso innovativo a tutte radio italiane e su tutti i dispositivi. RadioPlayer è attualmente presente in 16 Paesi e veicola oltre 6000 emittenti.
Diverse e di pregio sono le principali caratteristiche dell’aggregatore, che si possono così riassumere:
– controllo diretto da parte delle emittenti sui contenuti diffusi, con gestione diretta dei flussi audio (qualità) e dei metadati diffusi (loghi, copertine dischi, immagini varie). Anche il logo dell’emittente viene gestito direttamente dall’emittente stessa.
– gestione esclusiva della pubblicità e dei relativi proventi da parte delle emittenti.
– contesto istituzionale: all’interno dell’aggregatore sono presenti solo emittenti ufficiali, titolari di concessione analogica o di autorizzazione alla diffusione digitale terrestre.
– RadioPlayer dispone di un sistema di geolocalizzazione, che consente all’utente finale di avere suggerimenti di ascolto in base alla posizione geografica in cui si trova.
Attualmente RadioPlayer è disponible, nel nostro Paese, su una pluralità di piattaforme. Vi è l’app per smartphone (Android e Apple iOS). E’ possibile connettere RP alla dashboard dei sistemi multimediali installati nelle auto (Apple e Android). E’, inoltre, disponibile su Smart speaker Alexa e Google Home; sugli altoparlanti multi-room Sonos e Bose; sugli smart watch; sulle tv connesse e, infine, su SkyQ e Skyglass.
Nel corso dell’incontro sono stati forniti anche alcuni dati interessanti relativi alla presenza di RadioPlayer in Italia. Attualmente sono state scaricate circa 500mila app su smartphone negli ultimi 2 anni. Inoltre, negli ultimi 12 mesi sono stati fruiti circa 65 milioni di eventi live e circa 700mila eventi in modalità “play on demand”.
Per quanto riguarda la presenza diretta di RadioPlayer sull’auto, la strategia attuata è quella di portare avanti tre progetti per coprire tutte le soluzioni. Anzitutto, l’applicazione per smartphone è compatibile con Apple Car Play e Android Auto, e consente, quindi, di estendere l’uso alla dashboard dell’auto sui sistemi connessi. In secondo luogo, RadioPlayer Worldwide sta realizzando delle partnership con i costruttori di auto per l’integrazione nativa della tecnologia RadioPlayer sui sistemi di intrattenimento delle auto. In terza battuta, con la collaborazione in atto con Google, l’app ibrida di Radioplayer è disponibile per i produttori di auto nelle vetture che utilizzano il sistema operativo Android Automotive, collegata direttamente al pulsante “radio” del sistema.
Attualmente RadioPlayer Worldwide ha stretto un accordo di cooperazione con Cariad (gruppo Volkswagen) dal 2017 e un accordo con BMW da circa 18 mesi. Tali accordi sono finalizzati all’’integrazione diretta di Radioplayer nei sistemi di car entertainment delle vetture più recenti. E’ stato, inoltre, annunciato, che sono in fase di finalizzazione ulteriori accordi che verranno resi pubblici nei prossimi mesi.
Il webinar si è concluso con la dimostrazione di come funziona il dashboard, cioè l’interfaccia che le emittenti radiofoniche iscritte a RadioPlayer Italia utilizzano per l’inserimento dei dati relativi ai propri flussi audio. Le diverse possibilità offerte dal sistema (dall’inserimento dei loghi alla gestione del flusso audio, dal controllo delle varie funzionalità multimediali sino alla definizione dell’area di servizio di ciascuna emittente radiofonica) sono tutte molto semplici e intuitive.
Ulteriori informazioni sulla piattaforma, le modalità di iscrizione per le emittenti radiofoniche e le principali caratteristiche tecnico-operative, sono pubblicate sul sito https://www.persrl.it/. Informazioni possono anche essere richieste tramite la mail info@persrl.it
CENSIS: RADIO ALL’AVANGUARDIA NEI PROCESSI DI IBRIDAZIONE DEL SISTEMA MEDIA
■ La radio si conferma come uno dei media più resilienti nell’ambito dei mezzi di comunicazione di massa. E’ quanto emerge dal 18° Rapporto sulla comunicazione del Censis, presentato nei giorni scorsi.
In particolare, si legge nel rapporto, la radio continua a rivelarsi all’avanguardia all’interno dei processi di ibridazione del sistema dei media. Complessivamente, i radioascoltatori sono il 79,9% degli italiani (stabili da un anno all’altro), ma se la radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale si attesta al 48,0% di utenza (-0,8% rispetto al 2021), l’autoradio sale al 69,0% (4,6 punti percentuali in più, un incremento evidentemente da legare alla cessazione delle limitazioni alla mobilità precedentemente imposte a causa dell’emergenza sanitaria), l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc è stabile al 20,4% e la fruizione del mezzo attraverso lo smartphone diventa sempre più rilevante (lo fa il 29,2% degli italiani: +5,4% in un anno).
Nell’ambito dell’informazione, la radio si conferma, nella percezione degli intervistati, come il mezzo più affidabile e di cui ci si può fidare, come si può rilevare dal grafico qui pubblicato.
Il grafico rappresenta in particolare, per ciascun mezzo d’informazione, la combinazione tra la dote di affidabilità di cui il mezzo gode e l’andamento della fiducia da parte dell’opinione pubblica nell’ultimo anno.
Rileva il Censis che radio, televisione e stampa staccano ancora di gran lunga, da questo punto di vista, web e social network, che ottengono dei risultati sensibilmente meno premianti.
EMANATO IL PRIMO DECRETO ATTUATIVO DEL FONDO STRAORDINARIO EDITORIA, RELATIVO TRA L’ALTRO ALLA ASSUNZIONE DI PROFESSIONISTI E GIORNALISTI A TEMPO INDETERMINATO
■ Con decreto del Capo Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria (DIE) della Presidenza del Consiglio dei Ministri sono state approvate le disposizioni applicative per la fruizione dei contributi previsti dagli articoli 2 e 4 del DPCM 28 settembre 2022, ai sensi dei commi 375, 376 e 377 della legge 30 dicembre 2021, n. 234 (che istituisce il “fondo straordinario per gli interventi a sostegno all’editoria”).
Tale Decreto del Capo del DIE stabilisce, tra l’altro, le misure per le assunzioni di professionisti e giornalisti a tempo indeterminato (articolo 4, commi 1 e 2 del DPCM 28 settembre 2022), le cui disposizioni sono immediatamente operative (rientrando nel regime “de minimis”), in quanto non subordinate all’autorizzazione della Commissione europea.
Per le altre agevolazioni previste dal citato DPCM 28 settembre 2022, relative, tra l’altro, agli investimenti in tecnologie innovative (articolo 5), il DIE ha predisposto un ulteriore schema di provvedimento per l’invio alla Commissione europea, ai fini dell’acquisizione della prescritta autorizzazione.
A questo link il Decreto del Capo del DIE della Presidenza del Consiglio dei Ministri in data 14 dicembre 2022.