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Sommario
EMANATO IL DECRETO INDENNIZZI E RIAPERTA LA FINESTRA TEMPORALE PER LA DISMISSIONE VOLONTARIA ANTICIPATA DEGLI IMPIANTI
■ E’ stato pubblicato lo scorso 16 dicembre, sul sito web del Ministero dello Sviluppo economico, il decreto MiSe-MEF recante la definizione delle modalità operative e delle procedure per l’erogazione degli indennizzi a favore di operatori di rete in ambito locale, ai sensi dell’art. 1, comma 1039, lettera b) della legge 27 dicembre 2017, n. 205 e s.m.i. (c.d. “Decreto indennizzi”).
Tale decreto deve essere ora registrato presso la Corte dei Conti e, quindi, pubblicato in Gazzetta ufficiale. L’entrata in vigore dello stesso avverrà successivamente a tale pubblicazione.
Da una prima analisi, il testo del provvedimento risulta particolarmente complesso con riferimento ai diritti di uso limitati all’area di servizio dei relativi impianti. Occorre, pertanto, approfondire la relativa problematica per verificare, in concreto, quale possa essere l’indennizzo per tali diritti di uso limitati.
Con un ulteriore Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico in data 15 dicembre 2020, pubblicato sempre il 16 dicembre 2020 sul sito web del MiSe, è stata prevista una nuova finestra temporale di sessanta giorni, decorrenti dalla data nella quale avverrà la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del suddetto Decreto indennizzi, per operare il rilascio volontario anticipato delle frequenze di trasmissione.
IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO HA EMANATO GLI ULTIMI 48 BANDI PER I NUOVI DIRITTI DI USO DI FREQUENZE TV A OPERATORI DI RETE IN AMBITO LOCALE
■ La Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico, in attuazione dell’articolo 1, comma 1033 della Legge di Bilancio 2018, come modificato dalla Legge di Bilancio 2019, ha pubblicato lo scorso 16 dicembre gli ultimi 48 bandi per la formazione delle graduatorie per l’assegnazione ad operatori di rete dei diritti d’uso di frequenze, per l’esercizio del servizio televisivo digitale terrestre in ambito locale, relative alle reti di primo e di secondo livello, per le Aree Tecniche n. 7 (Liguria), n. 9 (Toscana), n. 10 (Umbria), n. 11 (Marche), n. 12 (Lazio), n. 13 (Abruzzo e Molise), n. 14 (Campania), n. 15 (Puglia e Basilicata), n. 16 (Calabria), n. 17 (Sicilia) e n. 18 (Sardegna), di cui alla delibera Agcom n 39/19/CONS recante il PNAF – Piano Nazionale di Assegnazione delle Frequenze.
Le domande di partecipazione alle procedure relative ai suddetti 48 bandi per operatori di rete devono essere presentate entro sabato 30 gennaio 2021, alla Divisione IV della Dgscerp, esclusivamente tramite procedura informatizzata specificata sul sito “bandioperatorilocali.mise.gov.it” in cui verranno fornite tutte le necessarie istruzioni per la compilazione delle domande stesse.
Con i suddetti bandi, la Dgscerp del Ministero ha invitato i partecipanti a prendere visione delle risposte ai chiarimenti già fornite dalla stessa Direzione in occasione della precedente tornata di bandi.
Ulteriori eventuali richieste di chiarimento inerenti la procedura di gara potranno essere formulate entro il 23 dicembre 2020 ed inoltrate all’indirizzo di posta elettronica: rup_bando_operatori@mise.gov.it. Le richieste di chiarimenti pervenute oltre tale termine non verranno prese in considerazione.
A questo link sono pubblicati i 48 bandi (in formato .zip), scaricabili cliccando sulle rispettive voci.
GLI INCONTRI DI AERANTI-CORALLO CON I COMMISSARI AGCOM
■ Dopo l’incontro in videoconferenza con il Presidente Agcom, Giacomo Lasorella, avvenuto nelle scorse settimane, AERANTI-CORALLO ha ora incontrato, in videoconferenza, ciascuno dei quattro Commissari Agcom: Laura Aria, Antonello Giacomelli, Elisa Giomi ed Enrico Mandelli.
In tali videoconferenze, AERANTI-CORALLO ha illustrato ai Commissari le problematiche di maggiore rilievo per il comparto, con particolare riguardo al processo di dismissione della banda 700 e di passaggio al digitale televisivo terrestre di seconda generazione Dvbt-2, all’aggiornamento del piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre (Lcn) e alle questioni concernenti le trasmissioni radiofoniche digitali dab+.
RADIOPLAYER ITALIA: LE NOVITA’ DELLA VERSIONE 5.2 DELLA APP
■ Organizzata dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ha il compito istituzionale di coordinare la preparazione delle Conferenze mondiali di radiocomunicazione e di rappresentare l’Italia nella Conferenza, si è svolta lo scorso 27 novembre, in videoconferenza, la riunione di insediamento del Gruppo Nazionale WRC-23, avente lo scopo di coordinare e preparare gli atti necessari per poter tutelare, nelle diverse sedi, sia in fase di preparazione, che durante la Conferenza, gli interessi nazionali.
Il gruppo è istituito e coordinato in seno alla DGTCSI-ISCTI del Ministero dello Sviluppo Economico e vede la partecipazione di tutti i soggetti, pubblici e privati, interessati all’utilizzazione dello spettro radioelettrico (Ministeri, Enti pubblici, Operatori, Associazioni di categoria, Enti di ricerca).
Per AERANTI-CORALLO hanno partecipato alla riunione di insediamento Fabrizio Berrini e Fabio Carera.
Dopo il saluto del Direttore generale della Dgtcsi, Eva Spina, il dirigente della DIvisione V (Attività internazionale e pianificazione delle frequenze) della stessa Direzione generale, ing. Umberto Mascia, ha illustrato i vari passaggi del processo di preparazione della WRC-23 negli ambiti ITU, CEPT, UE. Si è, poi, soffermato sulle finalità e sulla struttura del Gruppo Nazionale, entrando quindi nel dettaglio della organizzazione e degli argomenti che tratteranno i diversi sottogruppi in cui verranno organizzati i lavori.
Ciascun sottogruppo, in particolare, tratterà nel dettaglio i vari aspetti che costituiranno l’Agenda dei lavori della prossima Conferenza mondiale WRC-23.
DIRITTO D’AUTORE: ACCORDO QUADRO PER IL SETTORE TELEVISIVO LOCALE DI AERANTI-CORALLO E ASSOCIAZIONE TV LOCALI DI CONFINDUSTRIA RADIO TV CON LEA – LIBERI EDITORI E AUTORI
■ L’Associazione LEA – Liberi Editori e Autori (che licenzia in Italia anche per conto di Soundreef Ltd), ha stipulato con AERANTI-CORALLO e Associazione Tv Locali di Confindustria Radio Tv l’accordo quadro per la concessione della “Licenza per le opere musicali ai fini del loro sfruttamento nell’ambito dell’attività televisiva locale” Tale accordo quadro si è reso necessario a seguito della intervenuta modifica dell’art. 180 della legge sul Diritto d’Autore (operata dall’art. 19 del DL n. 148/2017, convertito con modificazioni dalla legge n. 172/2017) che ha liberalizzato l’attività di gestione dei diritti d’autore prevedendo che la stessa possa essere svolta non solo dalla SIAE, ma anche da altri organismi di gestione collettiva di cui al D. Lgs n. 35/2017. Conseguentemente, ad oggi i soggetti che gestiscono i diritti d’autore di opere musicali sono la SIAE e, appunto, la LEA – Liberi Editori e Autori. Tra i principali autori rappresentati dalla LEA vi sono Fedez, Gigi D’Alessio, Enrico Ruggeri, Maurizio Fabrizio, J-ax, Nesli, Fabio Rovazzi, The Niro. L’accordo quadro stipulato da AERANTI-CORALLO e Associazione Tv Locali di Confindustria Radio Tv con LEA ha validità per tre anni e precisamente dal 1° gennaio 2021 al 31 dicembre 2023 e contiene in allegato il testo della licenza che verrà individualmente rilasciata alle imprese televisive locali associate che utilizzano brani musicali di autori rappresentati dalla stessa collecting.
DDL BILANCIO 2021: PREVISTA NORMA DI STABILIZZAZIONE DEL COSIDDETTO “EXTRAGETTITO CANONE RAI”
■ E’ in corso la discussione, presso la Commissione V (Bilancio, Tesoro e Programmazione) della Camera dei Deputati del Disegno di legge AC 2790-bis, di iniziativa governativa, recante “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023” (c.d. legge di bilancio).
La discussione in Aula alla Camera dovrebbe iniziare il prossimo lunedì 21 dicembre. Successivamente il provvedimento dovrà essere sottoposto all’esame del Senato. Tra le norme di interesse del comparto radiotelevisivo locale, l’art. 102 del provvedimento prevede che, a decorrere dal 2021, le entrate versate a titolo di canone di abbonamento alla televisione sul pertinente capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato, come risultanti dal rendiconto dell’anno precedente a quello di accredito, siano destinate (c.d. “extragettito del canone Rai”) nella misura di 55 milioni di euro (cioè di una quota del 50 per cento del totale di 110 milioni di euro) al Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione di pertinenza del Ministero dello Sviluppo Economico.
Nel medesimo fondo confluiscono anche le risorse iscritte nello stato di previsione del Ministero dello Sviluppo economico relative ai contributi in favore delle emittenti radiofoniche e televisive in ambito locale.
La nuova norma andrebbe, dunque, a stabilizzare il c.d. “extragettito del canone Rai”, superando il meccanismo attraverso il quale tale extragettito viene calcolato dal Ministero dell’economia e delle finanze l’anno successivo a quello di competenza e, quindi, una volta attribuito in quota parte al MiSe, da quest’ultimo versato alle emittenti radiofoniche e televisive locali che percepiscono il contributo statale di cui al Dpr n. 146/17.
TEATRI CHIUSI? LE TV LOCALI PORTANO IL TEATRO A CASA
■ Anche l’ultimo Dpcm del 3 dicembre u.s. ha confermato le misure che, ormai da molti mesi, hanno decretato la chiusura al pubblico di musei, mostre, cinema, teatri e hanno sospeso concerti e spettacoli dal vivo. La norma, in vigore dal 4 dicembre u.s., rimarrà in vigore sino al prossimo 15 gennaio 2021. In realtà, i teatri, pur chiusi al pubblico, non si sono fermati: tutto il mondo ad essi legato (attori, registri, tecnici, attrezzisti, ma anche musicisti e tutto il personale che supporta l’attività teatrale ad ogni livello) non si è fermato. Ciò che si è fermato, per il momento, è il rapporto diretto tra i teatri e il loro pubblico impossibilitato a frequentarli di persona.
E allora, in molte città italiane cominciano a nascere proposte volte a portare il teatro direttamente nelle case del pubblico. Come? In molti casi attraverso le televisioni locali. Una rapida (e certamente non esaustiva) ricognizione sugli eventi, in giro per l’Italia, fa scoprire, ad esempio, come nella Tuscia siano nate iniziative che hanno viste protagoniste alcune tv locali (Gold Tv, Lazio Tv e TRC di Civitavecchia) che hanno diffuso spettacoli realizzati nei teatri, di Viterbo, Rieti e Civitavecchia.
In Irpinia la sinergia tra due teatri e due tv locali (Irpinia Tv e Primativvù) ha consentito la messa in onda di una iniziativa (un vero e proprio format) che ha permesso ai telespettatori di vedere non solo stralci di spettacoli, ma anche veri e propri backstage, guardando il “dietro alle quinte” che, normalmente, non è accessibile al pubblico.
ll Comune di Taranto, in periodo di chiusura dei teatri, ha proposto, in accordo con la direzione del Teatro Comunale Fusco, al circuito del Teatro Pubblico Pugliese e all’assessorato alla cultura della Regione Puglia di mettere a disposizione delle compagnie del circuito regionale i teatri comunali dei capoluoghi, gratuitamente, per spettacoli di prosa, da trasmettere in diretta sulle tv local e in streaming sui canali social istituzionali.
In Abruzzo, il Direttore artistico del TSA (Teatro Stabile d’Abruzzo), Giorgio Pasotti, ha recentemente affrontato il tema della distribuzione degli spettacoli teatrali in un periodo in cui le sale sono chiuse e ha sottolineato come sarebbe opportuno praticare con maggiore assiduità l’iniziativa di trasmettere gli spettacoli teatrali sulle emittenti regionali. Richiesta immediatamente raccolta dalla tv locale Rete 8 di Chieti, che dal prossimo mese di gennaio manderà in onda gli spettacoli prodotti dal Tsa. Più a sud, l’emittente messinese RTP ha programmato sulle proprie frequenze ben sette spettacoli prodotti dal Teatro Vittorio Emanuele di Messina nel periodo dall’11 dicembre al 6 gennaio 2021.
Anche ripercorrendo il recente passato, si può trovare traccia di iniziative teatrali diffuse da tv locali. Ad esempio, alcune opere liriche al Teatro dell’Opera Giuseppe Verdi di Salerno sono state riprese e diffuse dalla tv locale salernitana Lira Tv.
A ben vedere, insomma, le iniziative delle tv locali appena citate, dimostrano che l’emittenza locale riveste un ruolo di grande importanza non solo nella raccolta e nella diffusione di notizie e informazioni sul territorio, ma anche nel rilancio della cultura nel nostro Paese.
54° RAPPORTO CENSIS SULLA SITUAZIONE SOCIALE DEL PAESE. COME STANNO RADIO E TV?
■ E’ stata presentata nei giorni scorsi la 54a edizione del Rapporto Censis, ricerca che prova a interpretare i più significativi fenomeni socio-economici del Paese nella fase di eccezionale trasformazione che stiamo vivendo ormai da un decennio.
Un capitolo del rapporto è dedicato a “Comunicazione e media”.
Tra le numerose evidenze, viene rilevato che nel 2019 la fruizione della televisione è stabile, con una lieve flessione dei telespettatori della tv tradizionale e una crescita della fruizione della tv via internet (web tv e smart tv arrivano al 34,5% di utenza: +4,4% in un anno) e della “mobile tv”.
La radio continua a rivelarsi all’avanguardia dentro i processi di ibridazione del sistema dei media.
Complessivamente, i radioascoltatori sono, secondo il Censis, il 79,4% degli italiani, stabili da un anno all’altro.
Ma se la radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale scende di 5,3 punti percentuali di utenza, l’autoradio è stabile (+0,3% rispetto all’anno precedente) e l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc (lo fa il 17,3% degli italiani: +0,3%) e soprattutto attraverso lo smartphone (con una utenza arrivata al 21,3%: +0,6% rispetto a un anno prima) è sempre più rilevante.