IL SENATO APPROVA IL DISEGNO DI LEGGE DI BILANCIO 2018, CHE PASSA ORA ALLA CAMERA. LE NORME RELATIVE AL SETTORE
■ Nella giornata di giovedì 30 novembre, il Senato ha approvato il disegno di legge di bilancio 2018. L’assemblea in precedenza aveva votato la fiducia al Governo sul maxiemendamento. Il programma dei lavori prevede ora che la commissione Bilancio di Montecitorio avvii l’esame preliminare del provvedimento con la discussione generale martedì 5 dicembre, per concluderlo giovedì 7 quando, molto probabilmente, sarà fissato il termine per la presentazione degli emendamenti. Dalla settimana successiva si entrerà nel merito; il via libera della Commissione è atteso entro il 18 dicembre e l’approdo in Aula il 19. Poi il testo dovrà tornare al Senato per l’approvazione definitiva prima di Natale.
Vediamo ora, per sommi capi, quali sono le norme di interesse per il settore radiotelevisivo contenute nel ddl di bilancio approvato al Senato.
Anzitutto, resta sostanzialmente confermata la serie di norme finalizzate a disciplinare il passaggio delle frequenze della banda 700 Mhz (canali tv dal 49 al 60) dagli operatori televisivi alla larga banda in mobilità. Sull’argomento, si rimanda alla lettura delle ultime due edizioni del TeleRadioFax (nn. 21 e 22/2017). AERANTI-CORALLO, nel ribadire il proprio giudizio negativo in ordine al riassetto del settore così come prospettato, si attiverà affinché, nella seconda lettura del provvedimento, alla Camera, vengano introdotte modifiche migliorative finalizzate a garantire uno spazio adeguato alle tv locali nei nuovi scenari successivi al giugno 2022. E’ anche necessario un incremento dello stanziamento degli indennizzi, quantomeno fino a 480 milioni di euro, e l’esclusione di tali indennizzi dalla imposizione fiscale. Occorre anche garantire la stabilità dell’attuale numerazione Lcn.
Il testo del provvedimento introduce, inoltre, alcune norme sulla radiofonia. In particolare, si prevede che la banda Vhf III venga utilizzata anche per “massimizzare il numero di blocchi coordinati destinabili in ciascuna regione alla radiofonia digitale”. Inoltre, viene previsto che al fine di favorire l’innovazione tecnologica, a decorrere dal 1° giugno 2019 gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti dalle aziende produttrici ai distributori di apparecchiature elettroniche al dettaglio sul territorio nazionale integrino almeno un’interfaccia che consenta all’utente di ricevere i servizi della radio digitale. La stessa norma prevede, inoltre, che, per le medesime finalità, a decorrere dal 1° gennaio 2020 gli apparecchi atti alla ricezione della radiodiffusione sonora venduti ai consumatori nel territorio nazionale integrino la sopracitata interfaccia per la ricezione dei servizi della radio digitale. Con riferimento all’intero comparto radiofonico e televisivo, inoltre, si segnala l’approvazione di un emendamento (a firma dei senatori Moscardelli, Santini e Di Giorgi del PD) finalizzato a sopprimere il certificato di agibilità per i lavoratori dello spettacolo (e quindi anche delle imprese radio e tv) con contratto di lavoro subordinato e per taluni casi di lavoratori autonomi. Tale emendamento era stato precedentemente presentato (e poi ritirato) in sede di discussione della legge di conversione del c.d. “decreto fiscale”.
IL 21/12 E’ IL TERMINE PER PRESENTARE LE DOMANDE PER I CONTRIBUTI TV E RADIO 2016
■ Rammentiamo che ha preso il via lo scorso 22 novembre la procedura telematica per la presentazione delle domande per i contributi pubblici alle tv e radio locali (commerciali e comunitarie) per l’anno 2016. La finestra temporale per la presentazione di tali domande relative all’anno 2016 si chiude il giorno 21 dicembre 2017. Per accedere alla procedura telematica occorre registrarsi al sito sicem.mise.gov.it e ottenere le credenziali di accesso. Ricordiamo, infine, che le domande dovranno essere firmate digitalmente dal legale rappresentante.
ALLA CAMERA APPROVATO IN VIA DEFINITIVA IL DECRETO FISCALE
■ Lo scorso 30 novembre, è stato approvato in via definitiva alla Camera, con la fiducia, il disegno di legge di conversione del dl n. 148/2017 (c.d. “decreto fiscale”), nel testo della Commissione, identico a quello approvato dal Senato.
Il provvedimento reca, in particolare, una disposizione che modifica la legge sul diritto d’autore (legge n. 633/41), e il D.Lgs n. 35/2017 (cioè il Decreto legislativo che recepisce in Italia la Direttiva Barnier), superando il monopolio della Siae in materia di raccolta dei diritti d’autore ed estendendo a tutti gli organismi di gestione collettiva – ossia gli enti senza fine di lucro e a base associativa – operanti sul territorio dell’UE la possibilità di operare direttamente sul mercato italiano, senza alcuna intermediazione da parte della Siae.
Occorrerà ora vedere, in termini pratici, quali ripercussioni avrà l’approvazione di questa norma nei confronti degli utilizzatori delle opere musicali (come le imprese radiofoniche e televisive).
IL CREDITO DI IMPOSTA PER GLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI SU RADIO E TV LOCALI SI APPLICA SUGLI INCREMENTI DELL’ANNO 2018 RISPETTO ALL’ANNO 2017
■ Come noto, l’art. 57-bis del dl n. 50/2017, convertito con modificazioni dalla legge n. 96/2017, ha introdotto un credito d’imposta sugli investimenti pubblicitari incrementali programmati ed effettuati sulle emittenti radiofoniche e televisive locali e sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali). Il c.d. “Decreto fiscale”, convertito in legge lo scorso 30 novembre, ha definito lo stanziamento delle risorse per l’anno 2018 che, per le emittenti radiofoniche e televisive locali, è pari a 12,5 milioni. La legge ha demandato ad un Regolamento di attuazione il compito di disciplinare tutti gli aspetti della misura non direttamente regolati dalla legge; tale Regolamento è in corso di adozione. Il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha, frattanto. fornito alcuni chiarimenti in ordine ai principali contenuti dell’emanando regolamento. In particolare, il Dipartimento ha chiarito che, per quanto riguarda gli investimenti riferiti all’acquisto di spazi pubblicitari nell’ambito della programmazione delle radio e tv locali analogiche e digitali, possono beneficiare del credito di imposta i soggetti titolari di reddito di impresa o di lavoro autonomo, qualora i suddetti investimenti (effettuati nel 2018) superino di almeno l’1 per cento gli analoghi investimenti effettuati nell’anno 2017.
Ricordiamo che il credito di imposta è pari al 75 per cento del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90 per cento nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e startup innovative. Il credito di imposta liquidato potrà essere inferiore a quello richiesto nel caso in cui l’ammontare complessivo dei crediti richiesti con le domande superi l’ammontare delle risorse stanziate. In tal caso, si provvede a una ripartizione percentuale delle risorse tra tutti i richiedenti aventi diritto. Evidenziamo altresì che gli investimenti pubblicitari devono essere effettuati su emittenti edite da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale ovvero presso il ROC dell’Agcom e dotate, in ogni caso, della figura del direttore responsabile. Sono escluse dal credito di imposta le spese sostenute per l’acquisto di spazi destinati a televendite, servizi di pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, di messaggeria vocale o chat line con servizi a sovrapprezzo. Evidenziamo infine che le spese per l’acquisto di pubblicità sono ammissibili (ai fini della richiesta del credito di imposta) al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra spesa diversa dall’acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad esso funzionale o connesso.
L’AGCOM EMANA UNA RACCOMANDAZIONE SULLA CORRETTA RAPPRESENTAZIONE DELLA DONNA NEI PROGRAMMI DI INFORMAZIONE E INTRATTENIMENTO
■ L’Agcom ha emanato una raccomandazione, indirizzata ai fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici, finalizzata a promuovere ogni sforzo per assicurare una qualità più avanzata della rappresentazione dell’immagine della donna nei programmi di informazione e di intrattenimento. Con tale raccomandazione, contenuta nella delibera n. 442/17/CONS, viene sottolineato, tra l’altro, che nel trattare la tematica “”è necessario garantire un’informazione completa, obiettiva, imparziale e pluralistica che faccia emergere in maniera chiara l’oggetto della notizia e la differenza tra fattispecie penalmente rilevanti, come ogni forma di violenza, e quelle penalmente non rilevanti ma comunque inadeguate. In tali ultimi casi l’informazione è chiamata ad uno sforzo di denuncia e di segnalazione critica anche in virtù del moltiplicarsi di episodi gravemente lesivi della dignità umana ma in particolare di quella femminile, salvaguardando le vittime che denunciano abusi con riguardo al diritto di parola e alla garanzia di potersi esprimere in un contesto sereno ed equilibrato.” Nella citata raccomandazione, l’Agcom esorta inoltre i fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici ad “adottare ogni più opportuna cautela, in particolare nel corso delle trasmissioni in diretta e, in ogni caso, a valutare nella predisposizione dell’ordine degli interventi, i possibili rischi di incorrere nel mancato rispetto dei principi richiamati, impegnando direttori, registi, conduttori e giornalisti a porre in essere ogni azione intesa ad evitare dubbi o attacchi sull’attendibilità dell’informazione.” L’Agcom evidenzia, infine, che qualora non dovesse riscontrare una significativa attenzione per le raccomandazioni sopra esposte, avvierà una specifica verifica sul rispetto di tali indirizzi attraverso la propria attività di monitoraggio.
La delibera Agcom n. 442/17/CONS è pubblicato nel sito internet www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”; sottosezione “Norme attuative”
4 DICEMBRE, INSEDIAMENTO DEL TAVOLO TECNICO AGCOM PER L’INFORMAZIONE SULLE PIATTAFORME DIGITALI
■ L’Agcom, con la propria delibera n. 423/17/CONS del 6 novembre u.s., al fine di promuovere l’autoregolamentazione delle piattaforme e lo scambio di buone prassi finalizzate a individuare e a contrastare i fenomeni di disinformazione online frutto di strategie mirate, ha istituito il Tavolo tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali. Tra gli obiettivi del Tavolo fissati dalla delibera istitutiva, vi è, tra l’altro, al fine di assicurare forme di autoregolamentazione adeguate alla garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione online, la promozione dell’adozione di codici di condotta e buone pratiche nonché l’elaborazione di proposte, segnalazioni e pareri da sottoporre al Consiglio dell’Agcom. E’ previsto che i lavori del Tavolo siano coordinati dal Direttore della Direzione Contenuti Audiovisivi e dal Direttore del Servizio Economico-Statistico o da un dirigente dell’Autorità dagli stessi all’uopo delegato.
La riunione di insediamento del Tavolo tecnico, ai cui lavori parteciperà anche AERANTI-CORALLO, è fissata al 4 dicembre p.v. presso la sede di Roma dell’Agcom.
IL 5 E 7 DICEMBRE RIUNIONE COMMISSIONI PROVVIDENZE EDITORIA RADIO E TV
■ Si riuniranno, rispettivamente, il prossimo 5 dicembre e il prossimo 7 dicembre, presso la sede del Dipartimento per l’Informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, le commissioni consultive per le provvidenze (riduzioni tariffarie telefoniche pari al 50 per cento dei costi dei relativi consumi) alle imprese radiofoniche e per le provvidenze alle imprese televisive locali (delle quali fanno parte, tra gli altri, Fabrizio Berrini e Alessia Caricato di AERANTI-CORALLO). Nel corso delle relative riunioni verranno esaminate, tra l’altro, le domande delle imprese radiofoniche e televisive locali relative all’anno 2016.