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Sommario
PUBBLICATI IN GAZZETTA UFFICIALE I DUE PIANI DI RIPARTO PER LE MISURE DI SOSTEGNO ALLE TV LOCALI PER L’ANNO 2014
■ Sono stati pubblicati nella G.U. n. 285 del 7 dicembre u.s. i due decreti (entrambi del 17 novembre u.s.) con cui il Ministero dello Sviluppo economico ha ripartito il contributo (suddiviso in due piani gestionali) previsto per le emittenti televisive locali dalla legge n. 448/98 e s.m.i. tra i vari bacini di utenza televisiva per l’anno 2014. Tale suddivisione è stata richiesta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze al fine di separare contabilmente lo stanziamento di base per le misure di sostegno alle tv locali (riportato nel bilancio dello Stato al capitolo 3121, piano gestionale 5, per l’esercizio finanziario 2014) da uno stanziamento straordinario, previsto da una legge di stabilità (riportato nel bilancio dello Stato al capitolo 3121, piano gestionale 1, per l’esercizio finanziario 2014). In particolare, il primo decreto (recante “Piano gestionale 5 derivante dall’ammontare annuo dello stanziamento previsto per le emittenti televisive locali per l’anno 2014”) prevede, complessivamente, Euro 27.055.712,50, mentre il secondo decreto (recante “Piano gestionale 1 derivante dall’ammontare annuo dello stanziamento previsto per le emittenti televisive locali per l’anno 2014”) prevede, complessivamente, Euro 12.092.083,00. La Dgscerp del Ministero dello Sviluppo Economico ci ha comunicato di aver predisposto in tempo utile per la trasmissione alla Ragioneria dello Stato circa 180 mandati di pagamento (relativi al piano gestionale 5), per un totale di circa 13,2 milioni di euro, i cui importi dovrebbero essere liquidati entro il corrente anno; i restanti mandati di pagamento relativi al piano gestionale 5 (pari a circa 13,8 milioni di euro) nonché tutti i mandati di pagamento relativi al piano gestionale 1 dovrebbero, pertanto, essere liquidati dopo la metà di gennaio 2016.
RADIO DIGITALE DAB+: COSTITUITA SOCIETA’ CONSORTILE DELLE RADIO LOCALI AERANTI-CORALLO PER LA PROVINCIA DI L’AQUILA
■ Lo scorso 2 dicembre è stata costituita una società consortile, partecipata da imprese radiofoniche locali associate AERANTI-CORALLO (concessionarie per le trasmissioni radiofoniche analogiche autorizzate quali fornitori di contenuti per la radiofonia digitale terrestre in ambito locale), per l’esercizio dell’attività di operatore di rete per la radiofonia digitale terrestre (in tecnica dab+) nel territorio corrispondente al bacino della provincia di L’Aquila, nel quale verrà, a breve, avviata, come definito dall’Agcom, la nuova tecnologia trasmissiva. Si tratta della società “Radio Digitale L’Aquila”, partecipata delle seguenti emittenti radiofoniche locali
AERANTI-CORALLO: Radio Ciao, Radio Delta 1, Radio inBlu, Radio L’Aquila 1, Radio Luna Centro Italia Trasmissioni, Radio Luna Network, Radio Play Capital, Studio 5 FM. Amministratore unico della società è stata nominata Elena Porta, che è anche coordinatore della Giunta esecutiva AERANTI. La partecipazione alla società è aperta ad eventuali altre imprese radiofoniche locali interessate a diffondere i propri programmi in tecnologia digitale in provincia di L’Aquila. La costituzione di “Radio Digitale L’Aquila” rappresenta la prosecuzione di un percorso che vede AERANTI-CORALLO attiva ai fini della costituzione, da parte di imprese proprie associate, di società consortili per la radiofonia digitale terrestre nei bacini nei quali l’Agcom ha già previsto l’avvio del digitale radiofonico. Sono, infatti, già state costituite società consortili in Provincia di Trento, nel Piemonte occidentale (province di Torino e Cuneo), in Umbria e nella Toscana orientale (province di Firenze, Siena, Arezzo, Pistoia e Prato). Nelle prossime settimane AERANTI-CORALLO si attiverà, inoltre, affinché imprese proprie associate costituiscano analoga società in Sardegna (dove, secondo quanto disposto dall’Agcom, verrà ugualmente avviato a breve il digitale radiofonico con riferimento alle province di Cagliari, Nuoro, Ogliastra e Carbonia-Iglesias).
AERANTI-CORALLO: Radio Ciao, Radio Delta 1, Radio inBlu, Radio L’Aquila 1, Radio Luna Centro Italia Trasmissioni, Radio Luna Network, Radio Play Capital, Studio 5 FM. Amministratore unico della società è stata nominata Elena Porta, che è anche coordinatore della Giunta esecutiva AERANTI. La partecipazione alla società è aperta ad eventuali altre imprese radiofoniche locali interessate a diffondere i propri programmi in tecnologia digitale in provincia di L’Aquila. La costituzione di “Radio Digitale L’Aquila” rappresenta la prosecuzione di un percorso che vede AERANTI-CORALLO attiva ai fini della costituzione, da parte di imprese proprie associate, di società consortili per la radiofonia digitale terrestre nei bacini nei quali l’Agcom ha già previsto l’avvio del digitale radiofonico. Sono, infatti, già state costituite società consortili in Provincia di Trento, nel Piemonte occidentale (province di Torino e Cuneo), in Umbria e nella Toscana orientale (province di Firenze, Siena, Arezzo, Pistoia e Prato). Nelle prossime settimane AERANTI-CORALLO si attiverà, inoltre, affinché imprese proprie associate costituiscano analoga società in Sardegna (dove, secondo quanto disposto dall’Agcom, verrà ugualmente avviato a breve il digitale radiofonico con riferimento alle province di Cagliari, Nuoro, Ogliastra e Carbonia-Iglesias).
■ Martedì 15 dicembre è previsto l’approdo all’Aula di Montecitorio del disegno di legge di stabilità 2016 (AC3444) e del disegno di legge di bilancio (AC3445) nonché della relativa nota di variazioni (AC3445-bis).
Frattanto, tali provvedimenti sono in discussione alla Commissione V (Bilancio, Tesoro e Programmazione) della Camera, dove è in corso l’esame degli emendamenti.
Al momento in cui scriviamo, sono stati accantonati (per il successivo esame) una serie di emendamenti di interesse per il comparto radiofonico e televisivo locale.
In particolare, numerose proposte emendative sono finalizzate al finanziamento dell’emittenza radiofonica e televisiva locale (anche mediante il prelevamento di una quota-parte dell’extra gettito del Canone Rai).
Vi sono poi emendamenti finalizzati all’attribuzione al Ministero dello Sviluppo economico della potestà di determinare, mediante decreto, l’importo dei contributi per i diritti d’uso delle frequenze televisive in tecnica digitale, dovuto dagli operatori di rete in ambito nazionale o locale.
PROROGATI AL 29 DICEMBRE, PER LA SOLA REGIONE VENETO, I TERMINI PER LA DISMISSIONE VOLONTARIA DELLE FREQUENZE TV RITENUTE INTERFERENTI CON I PAESI ESTERI CONFINANTI E PER LA PRESENTAZIONE DELLE MANIFESTAZIONI DI INTERESSE
■ Il Direttore generale della Dgscerp del Ministero, con determina del 30 novembre u.s., ha riaperto i termini, fino al 29 dicembre p.v., ore 13.00, per la sola Regione Veneto, per la presentazione delle domande volte ad ottenere le misure economiche di natura compensativa per il rilascio volontario delle frequenze televisive interferenti ai sensi del DM 17 aprile 2015, attuativo dell’art. 6, comma 9 del decreto legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito dalla legge n. 9/2014, come modificato dall’articolo 1, comma 147 della legge n. 190/2014.
Tale riapertura dei termini è stata operata a seguito della sentenza n. 5307 del Consiglio di Stato in relazione alla quale il Ministero ha pubblicato nel proprio sito internet, lo scorso 27 novembre, la nuova graduatoria per l’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze per la tv digitale terrestre in ambito locale per la regione Veneto.
Con successiva comunicazione, il Direttore generale della Dgscerp, rispondendo a quesiti di AERANTI-CORALLO, ha chiarito, inoltre, che coloro che avevano già presentato la domanda per la regione Veneto entro il termine originario dell’1 dicembre u.s., possono ritirare la stessa e presentare nuova domanda entro il nuovo termine del 29 dicembre p.v.
Il Direttore generale della Dgscerp ha, inoltre, chiarito che tale proroga riguarda anche il termine per la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte di coloro che eserciscano frequenze di cui alla tabella C del DM 17 aprile 2015 e che intendono continuare a svolgere l’attività di operatore di rete.
■ Nei giorni scorsi numerose emittenti radiofoniche locali sarde hanno avviato una campagna di protesta nei confronti della Regione Sardegna.
Oggetto della contestazione è la legge regionale n. 3/2015, in quanto la stessa non include le emittenti radiofoniche locali sarde nell’ambito di applicazione dei benefici previsti dalla legge n. 22/1998 (si tratta della norma regionale che disciplina gli interventi a sostegno dell’editoria locale, dell’informazione nonché disciplina la pubblicità istituzionale).
Al riguardo, lo scorso 3 dicembre, una delegazione di editori radiofonici sardi è stata ricevuta in audizione dalla II Commissione del Consiglio regionale, dove il presidente, Gavino Manca, ha manifestato l’intenzione della stessa Commissione di “procedere con una nuova legge sull’informazione che segni il superamento delle disposizioni contenute nella legge 22 del 1998” nonché di ricercare “dotazioni finanziarie più congrue per i capitoli di spesa di competenza delle emittenti radio, in occasione dell’esame ormai prossimo della legge finanziaria”.
■ AERANTI-CORALLO ha attivato già da tempo due canali di comunicazione sui social network Twitter e Facebook attraverso i quali rende disponibili, in tempo reale, notizie, aggiornamenti, immagini e filmati relativi all’attività associativa e, più in generale, agli avvenimenti di interesse per il comparto. Per ricevere tali aggiornamenti in maniera continuativa è sufficiente collegarsi agli account di AERANTI-CORALLO: su Twitter occorre diventare follower di @aeranticorallo; su Facebook occorre, invece, cercare la pagina www.facebook.com/aeranti.corallo e cliccare “Mi piace”.
■ Lo scorso 4 dicembre è stata sottoscritta a Palermo la convenzione per l’esercizio delle funzioni delegate al Corecom Sicilia. Hanno sottoscritto il documento il Commissario Agcom Antonio Nicita, il Segretario Generale della Regione Sicilia, G. Patrizia Monterosso, il Segretario Generale dell’Assemblea Regionale Siciliana, Fabrizio Scimè e il Presidente del Corecom., Ciro Di Vuolo.
Con la firma di tale convenzione, che riguarda le cosiddette “Deleghe di seconda fase” (concernenti la definizione delle controversie tra utenti e operatori di comunicazione elettronica; vigilanza sul rispetto degli obblighi di programmazione da parte dell’emittenza radiofonica e televisiva locale; tenuta del Registro degli operatori di comunicazione – Roc), rimangono solo quattro i Corecom provvisti esclusivamente di deleghe di prima fase (Veneto, Campania, Valle D’Aosta e Sardegna).