IN GAZZETTA UFFICIALE IL DM SULLE MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER I CONTRIBUTI TV E RADIO. DOMANDE 2016 DAL 22 NOVEMBRE AL 21 DICEMBRE P.V.
■ E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 263 del 10 novembre u.s. il Decreto ministeriale 20 ottobre 2017 con il quale vengono stabilite le modalità di presentazione con procedura telematica delle domande per i contributi alle radio e tv locali previsti dal DPR n. 146/2017, nonché la relativa documentazione da presentare unitamente alle domande stesse.
Il DM prevede, sia per le tv, sia per le radio, che le domande relative all’anno 2016 debbano essere presentate tra il 22 novembre e il 21 dicembre 2017, e che le domande relative all’anno 2017 debbano essere presentate tra il 2 gennaio e il 31 gennaio 2018.
La procedura per la presentazione delle domande prevede esclusivamente la modalità telematica mediante l’inserimento dei dati richiesti in un apposito sito, che il Ministero attiverà a partire dal primo giorno utile per la presentazione delle domande relative al 2016 (cioè il 22 novembre p.v.).
Le domande dovranno essere firmate digitalmente dal legale rappresentante dei soggetti richiedenti. A decorrere dall’anno 2018, le domande dovranno essere presentate entro il 28 febbraio dell’anno relativo. Conseguentemente, le domande 2018 dovranno essere presentate entro il 28 febbraio 2018.
Il testo del decreto ministeriale 20 ottobre 2017 è pubblicato nel sito www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”, sottosezioni “Misure di sostegno per le tv locali” e “Misure di sostegno per le radio locali”
PER I TV DI NUOVA GENERAZIONE C’E’ TEMPO SINO AL 2022
■ Il percorso relativo al passaggio delle frequenze della banda 700 (canali da 49 a 60 Uhf) dagli operatori tv agli operatori di larga banda in mobilità, come delineato dal disegno di legge di Bilancio 2018, prevede che a partire dal 2020 e sino al 2022 per la diffusione dei programmi degli Fsma venga utilizzata la tecnologia Mpeg-4 (già diffusa da qualche anno nei televisori e che, secondo le previsioni del MiSe, nel 2020 dovrebbe essere disponibile a tutta la popolazione). La diffusione dei segnali in Dvbt-2 secondo lo standard Hevc (ricordiamo che dal 1° gennaio 2017, è obbligatoria la commercializzazione di apparecchi televisivi e decoder dotati di tale tecnologia) verrà introdotta non prima del 2022, quando si dovrà concludere il percorso di dismissione della banda 700dagli usi televisivi.
Per quella data, il Governo prevede che il naturale ricambio dei televisori con le nuove tecnologie sarà sufficiente a garantire la transizione senza particolari problemi. Il disegno di legge di bilancio 2018 prevede, comunque, il monitoraggio costante della diffusione dei televisori di nuova generazione tra le famiglie.
PUBBLICATI I DATI DI ASCOLTO SEMESTRALI DELL’INDAGINE RADIO TER. BENE LE EMITTENTI LOCALI
■ Sono stati pubblicati in data 9 novembre u.s. i dati relativi al semestre 4 maggio – 9 ottobre 2017 dell’indagine sugli ascolti radiofonici in Italia della TER – Tavolo Editori Radio srl. All’indagine 2017 sono iscritte oltre 260 radio locali.
I dati pubblicati confermano l’importante ruolo della radiofonia locale. In particolare, l’emittenza radiofonica locale nel suo complesso ha oltre 22 milioni di ascolti lordi nel giorno medio.
Ricordiamo che l’indagine RadioTER, realizzata per l’anno in corso dagli istituti GfK Eurisko e Ipsos, in continuità con le precedenti ricerche, è stata condotta con interviste telefoniche CATI su telefono fisso e mobile. La ricerca tramite CATI è lo strumento utilizzato nella rilevazione degli ascolti radiofonici in molti dei principali Paesi europei (Germania, Francia, Spagna, Austria, Portogallo, Repubblica Ceca, Grecia, Croazia, Slovenia). I dati sugli ascolti radiofonici in Italia sono consultabili su www.tavoloeditoriradio.it
ENTRA NEL VIVO, AL SENATO, LA DISCUSSIONE DEL DISEGNO DI LEGGE DI BILANCIO 2018
■ E’ in corso alla Commissione Bilancio del Senato (5° Commissione) la discussione del disegno di legge di bilancio 2018. Il relativo iter prevede che il provvedimento rimanga in commissione una settimana in più di quanto originariamente previsto, e approdi all’Aula lunedì 27 novembre p.v., in sessione pomeridiana.
A partire dal prossimo martedì 21 novembre, inizierà l’esame degli emendamenti segnalati dai gruppi parlamentari (dagli iniziali 4mila presentati, l’obiettivo, come ha spiegato la relatrice del provvedimento, Magda Zanoni del PD, è quello di arrivare a circa 500-600 emendamenti). Come già ampiamente dettagliato nella scorsa edizione del TeleRadioFax (cfr n. 21/2017 del 3 novembre u.s.), il citato disegno di legge prevede, all’art. 89, una articolata serie di norme finalizzate a disciplinare il passaggio delle frequenze della banda 700 (corrispondente ai canali televisivi da 49 a 60) dagli operatori tv agli operatori di larga banda in mobilità. Tra le norme previste dal provvedimento – che ridefiniranno l’intero sistema televisivo nazionale – vi è la dismissione obbligatoria entro il 1° luglio 2022 (a fronte di indennizzi per circa Euro 304,2 milioni, di cui euro 230,3 milioni per l’esercizio 2020 e Euro 73,9 milioni per l’esercizio 2021) di tutte le frequenze delle emittenti locali che potranno, in futuro, svolgere solo l’attività di fornitori di servizi di media audiovisivi (Fsma); l’assegnazione ex-novo (mediante beauty contest) di alcune frequenze ad operatori di rete ai fini della messa a disposizione di capacità trasmissiva ai FSMA in ambito locale (le frequenze che saranno complessivamente disponibili, dopo il passaggio della banda 700 dagli operatori televisivi agli operatori di larga banda in mobilità, sono 14 + 1 e pertanto, considerato che alle tv locali spetta 1/3 della capacità trasmissiva complessiva, le frequenze che potranno veicolare contenuti locali, molto difficilmente potranno essere più di 4); le trasmissioni dei programmi necessariamente in DVB-T2 (tecnologia in grado di veicolare un maggior numero di programmi, rispetto all’attuale DVB-T a parità di capacità trasmissiva); la realizzazione di graduatorie per la determinazione delle emittenti locali che potranno utilizzare la capacità trasmissiva degli operatori di rete di cui sopra; l’adozione, da parte dell’Agcom, di un nuovo piano di numerazione dell’ordinamento automatico dei canali della tv digitale terrestre (cosiddetto “Lcn”).
AERANTI-CORALLO ritiene che il riassetto del settore così come prospettato dal disegno di legge di bilancio non sia accettabile e, per tale ragione, si è attivata in sede parlamentare per proporre una serie di modifiche finalizzate a garantire adeguato spazio e ruolo alle tv locali.
A SETTEMBRE CRESCONO GLI INVESTIMENTI PUBBLICITARI SU RADIO E TV
■ La rilevazione degli investimenti pubblicitari sui media, svolta da Nielsen, evidenzia, per il mese di settembre una crescita del settore televisivo (+2,8%), che chiude i primi tre trimestri 2017 (raffrontati ai primi tre trimestri 2016) in recupero, anche se ancora con segno meno (-2,7%).
Molto bene la radio, che segna a settembre un dato del +11,7% (chiudendo i primi tre trimestri 2017, confrontati con l’analogo periodo del 2016, a +4,2%).
AERANTI-CORALLO IN AUDIZIONE ALL’AGCOM SULLA CONSULTAZIONE PUBBLICA PER L’INDIVIDUAZIONE DEL MERCATO RILEVANTE NEL SETTORE DELLA RADIOFONIA
■ Si è svolta lo scorso 14 novembre l’audizione di AERANTI-CORALLO davanti l’Agcom in ordine alla consultazione pubblica finalizzata all’individuazione del mercato rilevante nel settore della radiofonia, ai sensi dell’art. 43, comma 2 del decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177 (fase 1). Successivamente alla perimetrazione del mercato rilevante, l’Agcom dovrà accertare (fase 2) l’eventuale sussistenza di posizioni dominanti o comunque lesive del pluralismo nel settore della radiofonia, con l’eventuale adozione dei conseguenti provvedimenti.
L’AGCOM ISTITUISCE IL TAVOLO TECNICO PER CONTRASTARE LA DISINFORMAZIONE ONLINE
■ Con delibera n. 423/17/CONS del 6 novembre u.s., pubblicata nel proprio sito il 16 novembre u.s., l’Agcom ha istituito il “Tavolo tecnico per la garanzia del pluralismo e della correttezza dell’informazione sulle piattaforme digitali”. Tale tavolo ha il compito di favorire lo scambio di dati e informazioni, il confronto e il consolidamento di buone pratiche tra i soggetti operanti nel settore dell’informazione, anche online, con riferimento: alle metodologie di rilevazione, alle strategie di prevenzione e agli strumenti di blocco o rimozione dei contenuti online qualificabili come lesivi della correttezza, dell’imparzialità e del pluralismo dell’informazione; al monitoraggio dei flussi economici, da fonti nazionali ed estere, volti al finanziamento dei citati contenuti lesivi; alla definizione delle tecniche di contrasto delle strategie di disinformazione online, con particolare riferimento a quelle alimentate da account falsi o inesistenti e legati a flussi economici, anche esteri, associati all’inserzionismo online.
AERANTI-CORALLO chiederà di intervenire ai lavori del tavolo tecnico.