TeleRadiofax n. 2/2016 – 29 gennaio 2016

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Sommario

 

AUDIZIONE AERANTI-CORALLO IN COMMISSIONE CULTURA ALLA CAMERA

■ Si è svolta mercoledì 27 gennaio l’audizione di AERANTI-CORALLO alla VII Commissione della Camera dei Deputati (Cultura, Scienza e Istruzione) nell’ambito dell’esame delle proposte di legge recanti Istituzione del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione e deleghe al Governo per la ridefinizione del sostegno pubblico all’editoria (le due proposte di legge sull’argomento sono la n. AC3317, a prima firma Coscia e la n. AC. 3345 a prima firma Pannarale).

Nel corso dell’audizione, AERANTI-CORALLO ha evidenziato che tali proposte di legge, nel voler ridefinire il sostegno pubblico all’informazione, non possono non considerare adeguatamente il settore dell’emittenza radiofonica e televisiva locale, che da sempre contribuisce al pluralismo informativo sul territorio e all’occupazione nel settore.

AERANTI-CORALLO ha poi sottolineato che lo sviluppo dell’occupazione nel settore, anche conseguente alla normativa sulle provvidenze editoria, ha permesso la stipula, nell’ottobre 2000, tra AERANTI-CORALLO e la Fnsi – Federazione Nazionale della Stampa Italiana, del Contratto Collettivo nazionale di lavoro, con il quale vengono disciplinati i rapporti di lavoro giornalistico nelle imprese radiofoniche e televisive locali; tali rapporti di lavoro giornalistico sono oltre duemilaquattrocento, di cui oltre millesettecento disciplinati da tale Ccnl. Nel merito, AERANTI-CORALLO ha evidenziato che, nell’ambito della ridefinizione delle misure a sostegno dell’informazione, si dovrebbero individuare criteri premianti per le imprese radiotelevisive locali, in relazione all’impegno profuso nell’informazione locale, e che dovrebbe essere previsto un particolare riconoscimento per le emittenti comunitarie. AERANTI-CORALLO ha, inoltre, richiesto, con  riferimento alla  incentivazione  fiscale  prevista  dalla pdl AC3317 (incentivazione  fiscale  degli  investimenti  pubblicitari incrementali  su  quotidiani  e  periodici,  riconoscendo  una  particolare beneficio  agli  inserzionisti  di micro,  piccola  o  media  dimensione  e alle start up  innovative) che la stessa venga estesa agli investimenti  pubblicitari  effettuati  su imprese televisive  locali  e  imprese  radiofoniche  locali. Occorre,  infatti, considerare  che  la pubblicità   attraverso  le   emittenti   locali   è   una   delle   principali forme   per   la  conoscenza  dei  prodotti  e dei  servizi  delle  piccole  e  medie  imprese,  sicché  un sostegno statale in  tal senso,  costituirebbe anche un  elemento  propulsivo  per  la ripresa dei consumi, tanto auspicata ad ogni livello. AERANTI-CORALLO ha, infine, rilevato che il contributo di solidarietà, pari allo 0,2 per cento del reddito complessivo tra gli operatori del settore (tra cui le imprese radiofoniche e televisive locali), previsto dalla pdl AC3345 e finalizzato all’istituzione del Fondo per il diritto all’informazione, costituisce una imposizione di dubbia costituzionalità e, comunque, assolutamente ingiustificata e non sostenibile da parte delle imprese radiofoniche e televisive locali che, peraltro, nell’ambito della propria attività forniscono costantemente prodotti informativi ai cittadini senza alcun onere per gli stessi. Per tali ragioni, AERANTI-CORALLO ha chiesto che le imprese radiofoniche e televisive locali vengano esentate dal versamento di tale contributo.

Il testo del documento presentato da AERANTI-CORALLO e il video dell’audizione sono disponibili nel sito www.aeranticorallo.it, sezione “Galleria eventi”; sottosezione “Audizione di Aeranti-Corallo presso la Commissione VII della Camera dei Deputati (Roma, 27 gennaio 2016)”

2016: 40 ANNI DI EMITTENZA LOCALE

■ Sono trascorsi 40 anni da quando, nel luglio del 1976, con la storica sentenza n. 202, la Corte costituzionale pose fine al monopolio statale dell’etere, liberalizzando l’attività di radiodiffusione in ambito locale.
Oggi, a quarant’anni di distanza, l’emittenza locale sta affrontando un momento di grande difficoltà. Occorre, dunque, lavorare per avviare un confronto con il Governo finalizzato alla nascita di un progetto strutturale che riaffermi il ruolo centrale del comparto nel sistema radiotelevisivo italiano, dia certezza alle imprese e favorisca la ripresa del mercato pubblicitario.
Al contempo, è necessario che l’emittenza locale riacquisti fiducia in sé stessa, recuperando lo spirito pionieristico che ne ha favorito la crescita e lo sviluppo. Gli editori delle emittenti locali debbono sapersi rimettere in gioco nel contesto delle nuove sfide multimediali. In un mondo sempre più globalizzato vi sarà, comunque, una forte esigenza di locale per conoscere e per essere informati su tutto ciò che riguarda il proprio territorio. Ecco perché l’emittenza locale deve sviluppare ulteriormente la propria presenza sulle nuove piattaforme tecnologiche; deve affiancare alla trasmissione terrestre tradizionale, la diffusione attraverso il web; deve rendere disponibili i propri contenuti anche tramite tablet e smartphone; deve integrare la propria offerta attraverso l’uso sinergico dei social network; deve prepararsi fin d’ora per l’utilizzazione della banda larga.
Il tutto con l’obiettivo di trasformare l’ormai vecchio modello di emittente locale in quello di azienda multimediale del relativo territorio.
Oggi le emittenti locali hanno 40 anni: 40 anni di esperienza, 40 anni di lavoro, 40 anni in cui hanno saputo costruire un legame indissolubile con il proprio territorio e che devono essere protese al futuro senza dimenticare il passato, che è ormai storia dell’informazione in Italia.
Per tale motivo, AERANTI-CORALLO ha deciso di predisporre una apposita sezione nel proprio sito internet www.aeranticorallo.it, destinata a raccogliere tutto il materiale documentale (fotografie, file audio e video, locandine, marchi e quant’altro) delle emittenti radiofoniche e televisive locali che, nel 1976, iniziavano la propria attività.
Le emittenti che dispongono di tale materiale sono invitate, dunque, a inviare lo stesso all’associazione.

RADIOFONIA DIGITALE DAB+: L’AGCOM ACCELERA SULL’AVVIO IN MOLTE REGIONE

■ Nel 2009, con la delibera n. 664/09/CONS, l’Agcom ha approvato l’attuale regolamento recante la disciplina della fase di avvio delle trasmissioni radiofoniche terrestri in tecnica digitale. Successivamente, nel 2012, con la delibera n. 180/12/CONS ha pianificato le frequenze per il primo bacino (provincia di Trento). Nel  2013, con la delibera n. 383/13/CONS, l’Agcom ha esteso la pianificazione alla provincia di Bolzano. Nel 2014, con la delibera n. 602/14/CONS, sono state pianificate le frequenze per le regioni Valle D’Aosta e Umbria e per le province di Torino e di Cuneo. Nel 2015, con delibera n. 465/15/CONS, l’Agcom ha definito i 39 bacini di servizio per la radiodiffusione sonora in tecnica digitale terrestre e ha esteso la pianificazione alle province di Firenze, Arezzo, Pistoia, Prato e Siena, alla provincia di L’Aquila e alle province di Cagliari, Nuoro, Ogliastra e Carbonia-Iglesias. Il Ministero ha, frattanto, provveduto alle assegnazioni dei diritti di uso delle frequenze alla concessionaria pubblica Rai, nonché alle società consortili costituite dalle radio locali e alle società consortili costituite dalle radio nazionali in provincia di Trento e di Bolzano e sta assegnando i diritti di uso alle società consortili in Valle D’Aosta, nelle province di Torino e Cuneo e in Umbria. Lo stesso Ministero deve, inoltre, pubblicare a breve gli avvisi per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze nei restanti bacini pianificati dall’Agcom nel 2015.

Nella riunione di Consiglio del 28 gennaio u.s., l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha posto all’ordine del giorno l’avvio di una consultazione pubblica finalizzata a valutare l’ipotesi di ulteriore estensione della pianificazione Dab+ nei bacini nn. 22 (Roma, Frosinone, Latina, Rieti), 28 (Avellino, Benevento), 29 (Napoli, Caserta), 30 (Salerno), 33 (Potenza, Matera), 34 (Catanzaro, Cosenza, Crotone), 35 (Reggio Calabria, Vibo Valentia, Catania, Messina, Siracusa) e 37 (Palermo, Trapani), come definiti dalla delibera Agcom n. 465/15/CONS.  All’Ordine del giorno Agcom anche gli esiti della consultazione pubblica (prevista dalla delibera Agcom n. 577/15/CONS) relativa a modifiche della regolamentazione in materia. Ricordiamo che tali modifiche riguardano, in particolare, le modalità di costituzione delle società consortili e le modalità di assegnazione delle frequenze di trasmissione nell’ipotesi in cui le richieste di assegnazione siano superiori al numero delle frequenze disponibili. AERANTI-CORALLO era intervenuta in tale consultazione con un proprio documento ed è stata ascoltata in audizione il 25 novembre 2015 (si veda, al riguardo, il Teleradiofax n. 22/2015). Nella tabella che segue il riepilogo della situazione per i bacini nei quali il Dab+ è stato avviato e nei quali potrebbe essere imminente l’avvio.

N. BACINOPROVINCESITUAZIONE
8TRENTOAssegnati diritti di uso frequenze dal MiSe
9BOLZANOAssegnati diritti di uso frequenze dal MiSe
1TORINO, CUNEOIn fase di ass. diritti di uso frequenze dal MiSe
4AOSTAIn fase di ass. diritti di uso frequenze dal MiSe
23PERUGIA, TERNIIn fase di ass. diritti di uso frequenze dal MiSe
20FIRENZE, AREZZO, PISTOIA, PRATO, SIENAIl MiSe deve pubblicare avviso per assegn. diritti di uso frequenze
25L’AQUILAIl MiSe deve pubblicare avviso per assegn. diritti di uso frequenze
39CAGLIARI, NUORO, OGLIASTRA, CARBONIA-IGLESIASIl MiSe deve pubblicare avviso per assegn. diritti di uso frequenze
22ROMA, FROSINONE, LATINA, RIETIA breve potrebbe intervenire la pianificazione delle frequenze
28AVELLINO, BENEVENTOA breve potrebbe intervenire la pianificazione delle frequenze
29NAPOLI, CASERTAA breve potrebbe intervenire la pianificazione delle frequenze
30SALERNOA breve potrebbe intervenire la pianificazione delle frequenze
33POTENZA, MATERAA breve potrebbe intervenire la pianificazione delle frequenze
34CATANZARO, COSENZA, CROTONEA breve potrebbe intervenire la pianificazione delle frequenze
35REGGIO CALABRIA, VIBO VALENTIA, CATANIA, MESSINA, SIRACUSAA breve potrebbe intervenire la pianificazione delle frequenze
37PALERMO, TRAPANIA breve potrebbe intervenire la pianificazione delle frequenze

PUBBLICATO IL REGOLAMENTO AGCOM PER LA DEFINIZIONE DI CRITERI E MODALITA’ DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE RADIO IN ONDE MEDIE

■ L’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha approvato, con delibera n. 3/16/CONS del 14 gennaio u.s. (pubblicata il 21 gennaio) il regolamento recante la definizione dei criteri e delle modalità di assegnazione delle frequenze radio in onde medie (gamma 526,5-1606,5 kHz) a modulazione di ampiezza (Am), ovvero mediante altre tecnologie innovative.

Tale regolamento è stato emanato ai sensi dell’art. 24-bis del D. Lgs 31 luglio 2005, n. 177 e s.m.i. (Testo Unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici).

L’art. 3  prevede che  l’attività di operatore di rete per trasmissioni  radiofoniche terrestri in onde medie (in AM, ovvero mediante altre tecnologie innovative) sia soggetta ad autorizzazione generale  che si consegue per la durata di venti anni, mediante presentazione alla Dgscerp del Ministero dello Sviluppo Economico di una dichiarazione di inizio attività ai sensi dell’art. 25 del D. Lgs 1° agosto 2003, n. 259 e s.m.i. (Codice delle Comunicazioni Elettroniche).

I soggetti muniti di tale autorizzazione generale potranno,  quindi, chiedere il rilascio dei diritti  di uso delle frequenze  in questione ai sensi dell’art. 27, comma 3 dello stesso Codice delle Comunicazioni Elettroniche.

A tal fine, il Ministero dello Sviluppo Economico, entro sessanta giorni dal 21 gennaio 2016 (e quindi entro il 21 marzo 2016), dopo aver sottratto  le risorse frequenziali atte ad assolvere le esigenze del servizio pubblico, dovrà pubblicare,  sul proprio sito web, l’elenco delle frequenze  assegnate all’Italia destinate alle trasmissioni radiofoniche terrestri in onde medie (in AM ovvero con altre tecnologie innovative), indicando, per ciascuna   di tali frequenze, le caratteristiche  di irradiazione  degli impianti  e i vincoli tecnici previsti dal Piano di radiodiffusione di Ginevra 1975 (salva comunque la facoltà di attivare le procedure internazionali  previste da tale piano per la modifica dei parametri degli impianti). Coloro che sono interessati a conseguire i diritti di uso avranno trenta giorni di tempo dalla pubblicazione del citato elenco per presentare domanda  di assegnazione al Ministero dello Sviluppo Economico. Qualora la domanda presentata per una determinata risorsa pianificata non superi il numero delle frequenze disponibili, il Ministero concederà i diritti di uso al richiedente; diversamente,  il Ministero attiverà una procedura di selezione comparativa  secondo le modalità previste dal citato regolamento.

Il testo della delibera n. 3/16/CONS dell’Agcom è pubblicato nel sito internet www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”, sottosezione “Norme attuative in materia di disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato”

CONTRIBUTO PRO AGCOM 2016: IL TERMINE PER IL PAGAMENTO E PER LA RELATIVA DICHIARAZIONE SCADE IL 1° APRILE 2016

■ Con delibera n. 605/15/CONS del 5 novembre 2015, pubblicata in Gazzetta ufficiale n. 19 del 25 gennaio 2016, l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha fissato la misura del contributo dovuto alla stessa Agcom per il 2016 dai soggetti che operano nei settori delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media.

A tale contributo, da corrispondere entro il 1° aprile 2016, sono assoggettati, tra gli altri, le emittenti radiofoniche e televisive, i fornitori di servizi di media, gli operatori di rete, i fornitori di servizi interattivi associati o di servizi di accesso condizionato, le concessionarie di pubblicità, le agenzie di informazione radiotelevisiva, che abbiano conseguito ricavi relativi all’anno 2015 superiori a 500.000 euro.

Sono esentati dal contributo, coloro che nell’anno 2015 hanno conseguito ricavi pari o inferiori a 500.000 euro, nonché le imprese in liquidazione o soggette a procedure concorsuali e quelle che hanno iniziato l’attività nel 2015.

L’Agcom ha previsto, al fine del versamento del contributo, due diverse aliquote, una per il mercato dei soggetti di cui all’art. 34 del Codice delle comunicazioni elettroniche, cioè delle  imprese che forniscono reti o servizi ai sensi dell’autorizzazione generale o alle quali sono stati concessi diritti di uso, (aliquota pari all’1,4 per mille dei ricavi), l’altra per i soggetti operanti nei restanti mercati, cioè dei soggetti operanti nei settori dei servizi media (aliquota pari al 2 per mille dei ricavi).

Tutti i soggetti sopracitati (compresi quelli esentati dal versamento del contributo) dovranno inoltrare, esclusivamente per via telematica, tramite posta elettronica certificata, all’Agcom, entro il 1° aprile 2016, l’apposito modello di comunicazione telematico (che deve essere reso disponibile sul sito Agcom, assieme alle relative istruzioni per la compilazione).

Il testo della delibera n. 605/15/CONS della Autorità è pubblicato nel sito internet www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”, sottosezione “Normativa in materia di contributo pro Authority”

PAGAMENTO MISURE DI SOSTEGNO ALLE TV LOCALI: AGGIORNAMENTO SULLA SITUAZIONE

■ Dopo la pausa delle festività di fine anno, la Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico dovrebbe riprendere, nelle prossime settimane, i pagamenti relativi alle misure di sostegno alle tv locali per l’anno 2014. Gli uffici della stessa Dgscerp hanno, infatti, reso noto di aver già richiesto una integrazione di cassa per poter procedere agli stessi.

L’INPGI CONFERMA, PER L’ANNO 2016, I MINIMALI DI RETRIBUZIONE E CONTRIBUZIONE DELL’ANNO 2015

■ L’Istituto nazionale di previdenza di giornalisti (Inpgi) ha reso noto, con propria circolare del 22 gennaio 2016, di non procedere alla rivalutazione dei minimali e massimali retributivi, che, pertanto, fatta eccezione per la retribuzione annua utile per l’applicazione dell’aliquota aggiuntiva dell’1% di cui all’art. 3 ter della legge n. 438/1992, restano provvisoriamente  confermati nella misura vigente per l’anno 2015.

PUBBLICITA’ IN RADIO: NEL 2015 CRESCE DEL 8,8%

■ Il saldo sul fatturato pubblicitario in radio nel periodo gennaio-dicembre 2015, secondo i dati raccolti da Fcp-Assoradio, segna un dato particolarmente positivo, chiudendo l’anno a +8,8% rispetto al 2014. Il mese di dicembre 2015, raffrontato a dicembre 2014, ha fatto segnare un incremento del fatturato pubblicitario della pubblicità nazionale radiofonica del 5,1%, confermando il trend positivo fatto registrare dal comparto per tutto il 2015.