TeleRadioFax n. 2/2003 – 27 Gennaio 2003

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Sommario:


PAR CONDICIO: TERMINATO L’ITER IN COMMISSIONE, IL PROVVEDIMENTO PASSERA’ ALL’AULA DELLA CAMERA

■ Il disegno di legge governativo sulla riforma della par condicio per l’emittenza locale (AC 3007), predisposto dal Ministro delle comunicazioni Maurizio Gasparri, sta proseguendo il proprio iter parlamentare. La discussione del ddl, svoltasi in Commissione affari costituzionali della Camera, ha avuto inizio il 20 novembre scorso ed è proseguita per 13 sedute sino al 16 gennaio, quando, dopo l’approvazione di una serie di emendamenti, il testo è stato rimesso al parere della Commissione cultura (che ha dato il proprio assenso il 22 gennaio) e della Commissione trasporti e telecomunicazioni (che ha espresso parere favorevole il 23 gennaio u.s.) per poi tornare al voto definitivo alla Commissione affari costituzionali e proseguire il proprio corso in Aula.

 

Il provvedimento con gli emendamenti di cui sopra prevede in primo luogo che le disposizioni contenute nella legge sulla par condicio (legge 28/2000) continuino ad applicarsi alla programmazione regionale della Concessionaria del servizio pubblico nonché ai titolari di concessione nazionale. Per le emittenti radiofoniche e televisive locali, la materia verrà disciplinata da un Codice di autoregolamentazione, che dovrà essere redatto dalle associazioni di categoria che rappresentino almeno il 5% delle emittenti radiofoniche e televisive locali operanti. Tale codice deve contenere disposizioni che dalla data di convocazione dei comizi elettorali consentano la comunicazione politica secondo un’effettiva parità di condizioni tra i soggetti competitori, anche con riferimento alle fasce orarie e al tempo di trasmissione. Vengono inoltre mantenuti i messaggi politici autogestiti gratuiti rimborsati dalle Regioni e viene lasciata libertà di trasmissione dei messaggi politici autogestiti a pagamento, con determinazione dei criteri per la definizione delle relative tariffe da parte del Codice. Vengono inoltre completamente abrogate le norme limitative della libertà di informazione delle emittenti locali. Lo schema del suddetto codice dovrà essere presentato al Ministro delle comunicazioni, che lo trasmetterà alle Commissioni parlamentari per l’acquisizione del parere; il Codice verrà quindi deliberato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni e quindi emanato dal Ministero tramite decreto. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni vigilerà anche sul rispetto del Codice.

 

Il testo del provvedimento elaborato in Commissione è frutto di un confronto costruttivo tra il Governo, la maggioranza e l’opposizione. In particolare, oltre al Ministro Gasparri, si sono adoperati il Sottosegretario Baldini nonché l’on.le Oricchio (Forza Italia) e l’on.le Lusetti (Margherita). Il provvedimento deve ora seguire speditamente il proprio iter, al fine di una approvazione definitiva in tempi particolarmente brevi.

 

 

DDL DI RIFORMA DEL SISTEMA RADIOTELEVISIVO: A PARTIRE DAL 29 GENNAIO VERRA’ DISCUSSO DAL COMITATO RISTRETTO DELLE COMMISSIONI RIUNITE VII E IX

 

■ Lo scorso 21 gennaio l’Ufficio di presidenza delle Commissioni riunite Trasporti e telecomunicazioni (IX) e Cultura (VII) della Camera dei deputati ha deciso di proseguire l’esame del disegno di legge di riforma del sistema radiotelevisivo di iniziativa governativa in comitato ristretto formato da 9 membri. L’on.le Paolo Romani, presidente della Commissione trasporti, ha proposto che a partire dal 29 gennaio e per un arco di tempo di due settimane e mezzo, il ddl venga approfondito nella sede del Comitato ristretto, che potrà proseguire l’analisi del testo anche in seduta notturna. Il calendario stabilito prevede che dopo l’analisi in comitato ristretto vi siano due settimane di tempo a disposizione dei deputati che volessero presentare emendamenti al testo governativo, dopodiché nella prima settimana di marzo il testo dovrà essere sottoposto al parere di altre Commissioni per poi approdare alla discussione in Aula. Il ddl Gasparri (AC 3184), dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri, è stato presentato dal Governo lo scorso 25 settembre ed il successivo 17 ottobre le Commissioni permanenti della Camera VII e IX ne hanno iniziato l’esame. Per oltre un mese si sono susseguite audizioni a ritmo serrato. L’audizione di AERANTI-CORALLO si è svolta il 31 ottobre scorso. AERANTI-CORALLO sta ora predisponendo una serie di proposte di emendamenti finalizzati a introdurre ulteriori elementi di interesse per le imprese radiotelevisive locali nell’ambito della riforma del sistema.

 

 

APPROVATE IN VIA DEFINITIVA LE NORME SOLLECITATE DA AERANTI-CORALLO DI FACILITAZIONE DEI PAGAMENTI SENZA INTERESSI DEI CANONI DI CONCESSIONE PREGRESSI DOVUTI DALLE RADIO E TV LOCALI SINO AL 31 DICEMBRE 1999

 

■ E’ stata pubblicata in Gazzetta ufficiale (Supplemento ordinario alla G.U. n. 15 del 20 gennaio 2003) la legge 16 gennaio 2003 n. 3, il cosiddetto “collegato ordinamentale” alla legge finanziaria 2002. All’art. 41, comma 9, la legge prevede che: “Le imprese di radiodiffusione sonora e televisiva in ambito locale che alla data di entrata in vigore della presente legge risultino debitrici per canoni di concessione per l’esercizio di attività di radiodiffusione dovuti fino al 31/12/1999 possono definire la propria posizione debitoria senza applicazione di interessi, mediante pagamento di quanto dovuto da effettuarsi entro novanta giorni dalla comunicazione alle interessate da parte del Ministero delle comunicazioni, in un’unica soluzione se l’importo è inferiore ad euro 5000,00, ovvero in un numero massimo di cinque rate mensili di ammontare non inferiore ad euro 2000,00 con scadenza a partire dal trentesimo giorno successivo alla data di ricevimento della comunicazione, se l’importo è pari o superiore ad euro 5000,00.”

 

Tale norma rappresenta un importante risultato conseguito da AERANTI-CORALLO grazie, in particolare, al sostegno che il Ministro delle comunicazioni Gasparri ha dato in sede parlamentare per l’approvazione della norma.

 

Con la stessa viene semplificato il pagamento dei canoni di concessione dovuti sino al 31/12/1999 con la possibilità di dilazioni senza applicazione di interessi di sorta, dando così soluzione a una problematica particolarmente sentita da molte imprese radiotelevisive locali.

 

 

IL TAR TOSCANA ANNULLA LA DELIBERA DELLA REGIONE TOSCANA CHE RIDUCE I LIMITI DI ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI DA 6 V/M A SOLI 0,5 V/M

 

■ Il Tar Toscana ha accolto il ricorso di Vodafone Omnitel contro la delibera della regione Toscana del 16/1/2002 che riduceva i limiti di esposizione a campi elettromagnetici dai 6 V/M previsti dalla l. 36/2001 a 0,5 V/M. Secondo il Tar, non con la legge, ma con un atto amministrativo la regione ha superato i limiti fissati dalla normativa statale in materia di protezione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. Contestualmente, il Tar ha giudicato infondata la questione di costituzionalità che la Regione aveva sollevato in base alla modifica del Titolo V della Costituzione. Pertanto il Tar ha dichiarato illegittima la delibera del Consiglio regionale della Toscana n. 12 del 2002 e le disposizioni contenute nei relativi allegati 1 e 2 (contenenti i criteri di localizzazione delle cosiddette “aree sensibili”).

 

 

PRESENTATO DALLA DGCA DEL MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI LA BOZZA DEL BANDO DI CONCORSO PER L’ATTRIBUZIONE DELLE MISURE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE TELEVISIVE LOCALI PER L’ANNO 2003

 

■ In occasione dell’adunanza plenaria della Commissione per l’assetto del sistema radiotelevisivo tenutasi lo scorso 15 gennaio, la DGCA del Ministero delle comunicazioni ha presentato la bozza di bando con cui vengono definiti i termini e le modalità per l’attribuzione, relativamente all’anno 2003, delle misure di sostegno alle tv locali previste dal decreto ministeriale 378/99. Tra le novità introdotte da tale bozza rispetto al contenuto dei bandi degli anni precedenti vi è la previsione di graduatorie redatte con riferimento alla media dei fatturati dell’ultimo triennio e al numero dei dipendenti impiegati con riferimento esclusivo all’attività televisiva (non si tiene conto quindi di fatturati e dei dipendenti non relativi all’attività televisiva per i soggetti che svolgono più attività). Inoltre, fatturati e dipendenti vengono anche scorporati sia tra le diverse emittenti televisive eventualmente esercite dalla stessa società, sia tra i diversi bacini regionali eventualmente serviti da ogni singola emittente. Viene altresì previsto che in ipotesi di accertata violazione per due volte nel corso dell’anno 2003 del codice sulla tutela dei minori in tv ovvero di due violazioni del codice sulle televendite di astrologia, cartomanzia e pronostici, si perda il diritto alle misure di sostegno. AERANTI-CORALLO, al fine di evitare che a causa anche di modeste violazioni le emittenti possano perdere il diritto ai contributi, ha chiesto che il numero delle sanzioni che rendono ostativo il riconoscimento delle misure di sostegno sia elevato da due a tre, con riferimento a entrambi i suddetti codici. Il bando, in base alla normativa in materia, dovrà ora essere emanato entro il 31 gennaio.

 

 

FIRMATO IL 21 GENNAIO IL CONTRATTO DI SERVIZIO MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI-RAI PER IL TRIENNIO 2003-2005. AERANTI-CORALLO SODDISFATTA PER LE NORME FINALIZZATE ALLA TUTELA DEGLI IMPIANTI ESERCITI DALLE EMITTENTI PRIVATE

 

■ Dopo un dibattito durato circa sei mesi e un’ampia serie di audizioni (l’audizione di AERANTI-CORALLO si è svolta il 30 luglio scorso), è stato sottoscritto il 21 gennaio al Ministero delle comunicazioni il nuovo contratto di servizio tra il Ministero delle comunicazioni e la Rai per il triennio 2003-2005. Il contratto è costituito da 35 articoli raggruppati in 7 capi. Numerose le novità, come l’istituzione di una Commissione qualità (che sarà composta da due membri nominati dalla Rai e due del Consiglio nazionale utenti) che dovrà vigilare sulla qualità dei programmi. Il contratto di servizio contiene anche alcune disposizioni che hanno rilevanza e interesse per le imprese radiotelevisive locali. In particolare, viene previsto, come richiesto da AERANTI-CORALLO, che l’attivazione di nuovi impianti della Rai e la modifica di quelli esistenti sia sottoposta a una preventiva verifica di compatibilità con gli impianti di tutti gli altri soggetti legittimamente operanti ai fini di garantire la compatibilità delle emissioni radioelettriche. Il contratto di servizio, inoltre, prevede la partecipazione delle emittenti locali alle convenzioni che dovranno essere stipulate tra le sedi periferiche della Rai e le Regioni e Province autonome. A tale riguardo AERANTI-CORALLO formulerà nei prossimi giorni una serie di proposte per la definizione dei criteri e delle modalità di stipula di tali convenzioni.

 

 

MISURE DI SOSTEGNO PER LE TV LOCALI IN EMILIA ROMAGNA

 

■ In merito alla problematica del pagamento delle misure di sostegno per le imprese televisive locali della regione Emilia Romagna, l’art. 7 comma 2 della legge regionale Emilia Romagna 31/10/2002, n. 27 ha sbloccato la situazione. Il pagamento delle misure di sostegno era infatti stato sospeso a causa della decadenza del precedente Corecom. L’articolo di legge citato rimedia alla problematica, salvando gli effetti di tutti gli atti e provvedimenti adottati dal precedente Corecom. AERANTI-CORALLO ha quindi richiesto alla DGCA del Ministero delle comunicazioni di procedere al più presto al pagamento degli importi spettanti alle emittenti.

 

 

IL 22 GENNAIO INCONTRO A ROMA DEI DS SULLA RIFORMA DEL SISTEMA RADIO-TV

 

■ Si è tenuto lo scorso 22 gennaio un incontro a Roma, organizzato dai Democratici di sinistra, sul tema della riforma del settore radiotelevisivo. Nell’incontro, dopo l’introduzione di Fabrizio Morri, responsabile dell’informazione dei DS, l’on.le Giorgio Bogi ha illustrato le linee-guida delle proposte dei DS di riforma del settore radio-tv. Al dibattito sono intervenuti, tra gli altri, l’on.le Carlo Rognoni, e l’on.le Claudio Petruccioli. I lavori sono stati conclusi dall’on.le Piero Fassino, segretario dei DS. Per AERANTI-CORALLO era presente Fabrizio Berrini.

 

 

IL COMITATO DI CONTROLLO TV E MINORI, SI INSEDIERA’ IL 28 GENNAIO

 

■ Con decreto del Ministro delle comunicazioni è stato costituito il Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione tv e minori. Il Comitato, presieduto da Emilio Rossi, è costituito da 15 membri effettivi e altrettanti membri supplenti, in rappresentanza delle istituzioni, delle imprese televisive firmatarie del Codice e degli utenti. Per AERANTI-CORALLO fa parte del Comitato Elena Porta. L’insediamento ufficiale del Comitato avverrà con cerimonia pubblica il prossimo 28 gennaio al Ministero delle comunicazioni.

 

 

A UNOMATTINA ROSSIGNOLI EVIDENZIA IL RUOLO DELLE TELEVENDITE PER LE EMITTENTI TELEVISIVE LOCALI

 

■ Durante la trasmissione televisiva Unomattina (in onda su Raiuno) del 15 gennaio scorso, Marco Rossignoli ha evidenziato come le televendite rappresentino un innovativo e interessante strumento di commercializzazione di prodotti e servizi nonché un’importante quota del fatturato pubblicitario per le emittenti televisive private. Una ricerca condotta da AERANTI-CORALLO sul sito Internet dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha evidenziato che su 230 provvedimenti assunti nel 2002 dall’Autorità per pubblicità ingannevole relativa a 251 messaggi pubblicitari, soltanto 9 hanno riguardato le televendite.

 

 

IL 21 GENNAIO INCONTRO A FIRENZESUL PIANO DI INTERVENTO TRIENNALE DELLA COMUNICAZIONE DELLA TOSCANA

 

■ Lo scorso 21 gennaio si è tenuto a Firenze un incontro tra rappresentanti del Consiglio regionale della Toscana e una delegazione di AERANTI-CORALLO, costituita, tra gli altri, da Luigi Bardelli e Fabrizio Berrini. Tema dell’incontro è stato il nuovo piano triennale di comunicazione della regione Toscana per radio, televisione e carta stampata, dove AERANTI-CORALLO ha presentato alcune proposte a favore dell’emittenza radiotelevisiva locale.

 

 

IN COMMISSIONE BALDONI APPROVATO IL DOCUMENTO SULLO STATO DI APPLICAZIONE DELL’ART. 1 COMMI 4 E 5 DELLA L. 122/98

 

■ Nell’adunanza plenaria della Commissione per l’assetto del sistema radiotelevisivo tenutasi lo scorso 15 gennaio a Roma, è stato approvato il documento finale predisposto dalla sez. tecnico-ambientale—coordinata da Marco Rossignoli— sullo stato di applicazione dell’art. 1 commi 4 e 5 della legge 122/98 (autorizzazioni alle modifiche degli impianti e problematiche di compatibilizzazione e ottimizzazione). Dalle conclusioni del documento emerge che è necessario trovare soluzioni per definire in tempi brevi le pratiche pregresse ed è necessario un coordinamento dell’attività degli Ispettorati per giungere a una uniformità delle procedure adottate. Dal documento si evince inoltre la disponibilità degli Ispettorati a un monitoraggio periodico della propria attività da effettuarsi a livello centrale da parte del Ministero. Il testo completo del documento è disponibile sul sito www.aeranticorallo.it, sezione “In primo piano”.