IL DISEGNO DI LEGGE DI BILANCIO 2018 PREVEDE LA CESSAZIONE DELLE TRASMISSIONI TV IN BANDA 700 (CANALI 49-60 UHF) E RIDEFINISCE, ATTRAVERSO UN ARTICOLATO CALENDARIO, L’INTERO SISTEMA TELEVISIVO ITALIANO. LE TV LOCALI DOVRANNO DISMETTERE TUTTE LE FREQUENZE E POTRANNO IN FUTURO SVOLGERE SOLO L’ATTIVITA’ DI FSMA
■ Come noto, il Consiglio dei Ministri, ha approvato lo scorso 16 ottobre il disegno di legge di bilancio, che è stato trasmesso ora all’esame del Senato con il n. AS 2960. In particolare l’art. 89 di tale ddl (intitolato “Uso efficiente dello spettro e transizione alla tecnologia 5G”) prevede una serie di norme che disciplinano il passaggio delle frequenze della banda 700 (canali televisivi da 49 a 60 Uhf) dagli operatori tv agli operatori di larga banda in mobilità.
Le norme previste dal disegno di legge, se approvate dal Parlamento, ridefiniranno, inoltre, l’intero sistema televisivo. Le stesse prevedono, infatti (tra l’altro): la dismissione obbligatoria entro il 1° luglio 2022 (a fronte di indennizzi per circa Euro 304,2 milioni, di cui euro 230,3 milioni per l’esercizio 2020 e Euro 73,9 milioni per l’esercizio 2021) di tutte le frequenze delle emittenti locali che potranno, in futuro, svolgere solo l’attività di fornitori di servizi di media audiovisivi (Fsma). Sulla base dei primi calcoli espletati dovrebbe trattarsi di un indennizzo di euro 0,36 circa per ogni abitante servito da ogni frequenza dismessa; l’assegnazione ex-novo (mediante beauty contest) di alcune frequenze ad operatori di rete ai fini della messa a disposizione di capacità trasmissiva ai FSMA in ambito locale (le frequenze che saranno complessivamente disponibili, dopo il passaggio della banda 700 dagli operatori televisivi agli operatori di larga banda in mobilità, sono 14 + 1 e pertanto, considerato che alle tv locali spetta 1/3 della capacità trasmissiva complessiva, le frequenze che potranno veicolare contenuti locali, molto difficilmente potranno essere più di 4); le trasmissioni dei programmi necessariamente in DVB-T2 (tecnologia in grado di veicolare un maggior numero di programmi, rispetto all’attuale DVB-T a parità di capacità trasmissiva); la realizzazione di graduatorie per la determinazione delle emittenti locali che potranno utilizzare la capacità trasmissiva degli operatori di rete di cui sopra; l’adozione, da parte dell’Agcom, di un nuovo piano di numerazione dell’ordinamento automatico dei canali della tv digitale terrestre (cosiddetto “Lcn”).
Il calendario delle attività previste in materia è sintetizzato dalla tabella pubblicata a pag. 2 (evidenziamo che tale calendario potrebbe essere soggetto a modifiche, anche rilevanti, in sede di esame da parte del Senato e della Camera). Il citato ddl prevede, altresì, un contributo ai costi a carico degli utenti finali per l’acquisto di apparecchiature di ricezione televisiva di cui all’articolo 3-quinquies, comma 5, terzo periodo, del decreto-legge 2 marzo 2012, n. 16, convertito nella legge 26 aprile 2012, n. 44, e successive modificazioni, ed i connessi costi di erogazione: 100 milioni di euro (25 milioni per l’esercizio 2019, 25 milioni per l’esercizio 2020, 25 milioni per l’esercizio 2021, 25 milioni per l’esercizio 2022).
L’iter del disegno di legge prevede ora l’esame, in sede referente, della 5a Commissione Bilancio del Senato; le altre Commissioni permanenti dovranno trasmettere i propri rapporti alla 5a Commissione entro l’8 novembre. Lunedì 5 e martedì 6 novembre le Commissioni congiunte Bilancio di Senato e Camera svolgeranno una serie di audizioni preliminari all’esame del provvedimento. La 5a Commissione riferirà all’Assemblea nel pomeriggio di martedì 21 novembre; il calendario prevede sedute uniche senza orario di chiusura fino a sabato 25, se necessario. Ricordiamo che il provvedimento, dopo l’approvazione del Senato, dovrà passare all’esame della Camera dei Deputati e, se ulteriormente modificato, dovrà tornare al Senato per l’approva-zione definitiva. E’ evidente che il riassetto del settore previsto dal disegno di legge non sia accettabile e necessiti di modifiche significative finalizzate a garantire adeguato spazio e ruolo alle tv locali. Gli organismi dirigenti di AERANTI-CORALLO si riuniranno nei prossimi giorni per definire la posizione da assumere e per individuare le proposte di modifica del disegno di legge da sottoporre al Governo e al Parlamento.
CALENDARIO RIASSETTO SETTORE TV
DATA
ENTE COMPETENTE
AZIONE
31.12.2017
Mise-Agcom
Conclusione coordinamento internazionale (si veda al riguardo il TeleRadioFax n. 19/2017 del 6 ottobre u.s.)
31.03.2018
Agcom
Definizione procedure di gara per assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze (banda 700 e bande pioniere 3,6-3,8 e 26,5-27,5 Ghz) agli operatori di comunicazione mobile di larga banda
31.05.2018
Agcom
Adozione nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze da destinare a tv digitale terrestre, denominato “Pnaf 2018” considerando le codifiche o standard più avanzati per consentire un uso più efficiente dello spettro ed utilizzando per la pianificazione in ambito locale il criterio delle aree geografiche tecniche.
30.06.2018
MiSe
Decreto per stabilire il calendario nazionale che individua le scadenze della tabella di marcia e le aree tecniche per switch off e rilasci frequenze da parte degli operatori di rete locali e nazionali (da 1.1.2020 a 30.06.2022)
30.09.2018
MiSe
Assegnazione diritti d’uso frequenze banda 700 (che saranno disponibili dal 1.7.2022) e delle bande 3,6-3,8 e 26,5-27,5 Ghz agli operatori di comunicazione elettronica di larga banda
30.09.2018
MiSe
Adeguamento del PNRF – Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze
30.09.2018
MiSe
Avvio delle procedure di selezione per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze (tali frequenze non potranno essere in numero maggiore di 1/3 delle 14+1 che resteranno disponibili per le trasmissioni televisive) a operatori di rete ai fini della messa a disposizione capacità trasmissiva a Fsma locali
30.09.2018
Agcom
Definizione criteri per la nuova assegnazione delle frequenze della banda 470-694 Mhz (canali 21–48 Uhf) a operatori di rete nazionali
30.11.2018
Agcom
Adozione nuovo piano di numerazione automatica dei canali della tv digitale terrestre (LCN)
1.12.2018
MiSe
Liberazione delle frequenze in banda 3,6-3,8 Ghz e 26,5-27,5 Ghz
31.12.2018
MiSe
Avvio delle procedure per la predisposizione, per ciascuna area geografica tecnica, di graduatorie dei Fsma locali che possono utilizzare capacità trasmissiva messa a disposizione dagli operatori di rete aggiudicatari delle frequenze destinate a veicolare i Fsma locali
28.02.2019
MiSe
Rilascio diritti di uso delle frequenze 470-694 Mhz (canali 21-48 Uhf) agli operatori di rete nazionali sulla base dei criteri definiti da Agcom. Rilascio delle frequenze in banda III Vhf alla concessionaria del servizio pubblico per realizzazione di un multiplex regionale per la trasmissione di programmi in ambito locale, destinando capacità trasmissiva al trasporto di FSMA locali e riservando il 20% della capacità trasmissiva alla trasmissione dei programmi di servizio pubblico contenenti informazione regionale. Fino al 30.06.2022 tale percentuale può essere elevata sino al 40%
30.06.2019
MiSe
Conclusione delle procedure di selezione per l’assegnazione dei diritti di uso a operatori di rete assegnatari delle frequenze destinate alla messa a disposizione della capacità trasmissiva a Fsma locali
1.07.2022
Rilascio definitivo delle frequenze della banda 700 Mhz da parte degli operatori televisivi
REGOLAMENTO PER I CONTRIBUTI PUBBLICI ALLE TV E ALLE RADIO LOCALI: DOVREBBE AVERE LUOGO A BREVE L’EMANAZIONE DEL DECRETO MINISTERIALE CHE FISSA MODALITA’ E TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE RELATIVE AGLI ANNI 2016 E 2017
■ Nelle prossime settimane dovrebbe avere luogo l’emanazione del decreto del Ministro dello Sviluppo economico recante le modalità di presentazione delle domande per i contributi alle emittenti radiofoniche e televisive locali, ai sensi dell’articolo 5, comma 2 del DPR n. 146/2017.
Tale decreto fisserà, inoltre, i termini per la presentazione delle domande relative agli anni 2016 e 2017. Ricordiamo che per le radio locali, le domande relative all’anno 2016, presentate entro il 30 ottobre 2016, sono divenute prive di efficacia e potranno essere ripresentate dalle radio locali in possesso dei requisiti previsti dalla nuova regolamentazione.
L’INPGI COMUNICA LE MODALITA’, PER LE IMPRESE TELEVISIVE E RADIOFONICHE LOCALI, CON CUI RICHIEDERE I CERTIFICATI DI REGOLARITA’ CONTRIBUTIVA AI FINI DELLE DOMANDE PER I CONTRIBUTI PUBBLICI DI CUI AL DPR 146/2017
■ Con propria circolare n. 6 del 2017, l’Inpgi ha reso note le modalità con cui le emittenti radiofoniche e televisive locali possono chiedere all’ente previdenziale le certificazioni di correntezza contributiva ai fini della presentazione delle domande per i contributi pubblici di cui al DPR n. 146/2017.
In particolare, l’Inpgi ha evidenziato che il citato DPR n. 146/2017 (recante il regolamento per i contributi pubblici alle emittenti locali) dispone, all’art. 4 (che definisce i requisiti di ammissione al contributo) che le emittenti televisive e/o radiofoniche debbano, tra l’altro, dimostrare di essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e, a tal fine, debbono allegare alla domanda di ammissione ai contributi un’apposita attestazione rilasciata dagli enti previdenziali interessati.
L’Inpgi ha, quindi, reso disponibile un apposito modulo con cui le aziende interessate possono richiedere, a mezzo Posta elettronica certificata, tale attestazione, evidenziando che, al fine di consentire all’Istituto previdenziale il rilascio di tale attestazione in tempi utili, la richiesta da parte dell’impresa interessata deve pervenire all’Inpgi entro e non oltre il 15° giorno antecedente la scadenza prevista per la presentazione della domanda di ammissione al contributo, fissata dal Ministero dello Sviluppo economico. L’Inpgi ha, infine, comunicato che i certificati di correntezza contributiva, rilasciati esclusivamente ai fini della presentazione della domanda di ammissione al citato contributo, verranno recapitati alle aziende esclusivamente a mezzo posta elettronica certificata e che gli stessi avranno una validità pari a 120 giorni.
L’AGCOM HA EMANATO LA DELIBERA N. 396/17/CONS RECANTE L’ATTUAZIONE DEL D.LGS N. 35/2017 IN MATERIA DI GESTIONE COLLETTIVA DEI DIRITTI D’AUTORE E DEI DIRITTI CONNESSI. CON L’ENTRATA IN VIGORE DEL PROVVEDIMENTO SI APPLICANO LE SANZIONI PREVISTE DA TALE D.LGS PER IL MANCATO INVIO DELLA REPORTISTICA ALLA SIAE E ALLE ALTRE COLLECTING
■ L’Agcom ha emanato la delibera n. 396/17/CONS (recante l’attuazione del Decreto legislativo 15 marzo 2017, n. 35 in materia di gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti connessi) del 19 ottobre 2017, pubblicata in data 2 novembre 2017 sul sito web della stessa Agcom. Tale provvedimento disciplina: a) le attività dell’Agcom in materia di accertamento del possesso dei requisiti previsti dall’art. 8 del D.Lgs n. 35/2017 da parte degli organismi di gestione collettiva (OGC) e delle entità di gestione indipendente (EGI), cioè delle cosiddette “collecting”, che svolgono attività di amministrazione e intermediazione dei diritti connessi al diritto d’autore (Gli OGC e le EGI che non saranno in possesso di tali requisiti non potranno svolgere detta attività di amministrazione e intermediazione dei diritti connessi al diritto d’autore); b) verifica circa l’effettivo adeguamento organizzativo e gestionale alle disposizioni del D.Lgs n. 35/2017 da parte degli OGC e delle EGI; c) vigilanza sul rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs n. 35/2017, anche mediante l’esercizio dei poteri di ispezione, di accesso e di acquisizione della documentazione necessaria; d) applicazione delle sanzioni amministrative previste dal D.Lgs n. 35/2017, tra le quali le sanzioni amministrative previste per la mancata trasmissione da parte degli utilizzatori (come le radio e le tv locali) agli OGC, nonché alle EGI, delle informazioni a loro disposizione (reportistica delle opere musicali e cinematografiche trasmesse con l’indicazione delle informazioni previste dalla legge messe a disposizione dagli OGC e dalle EGI) nel termine di novanta giorni dall’utilizzazione come previsto dall’art. 23 del D.Lgs n. 35/2017 (tale reportistica necessita agli OGC e alle EGI per la riscossione dei proventi dei diritti e per la distribuzione e il pagamento degli importi dovuti ai titolari dei diritti).
Con l’entrata in vigore da parte della Agcom della delibera n. 396/17/CONS trovano applicazione le sanzioni amministrative previste per le radio e tv locali che non inviano alle collecting (SIAE e altri OGC e EGI) la reportistica (redatta sulla base delle informazioni che le collecting hanno messo a disposizione delle radio e tv locali) delle opere musicali e cinematografiche trasmesse, nel termine di 90 giorni dall’utilizzazione (cioè dalla trasmissione).
L’Agcom, accogliendo le istanze finalizzate a garantire un funzionamento virtuoso del processo di gestione dei diritti connessi, ha istituito un tavolo tecnico (ai cui lavori parteciperà anche AERANTI-CORALLO) avente lo scopo di elaborare, in via prioritaria, orientamenti condivisi in ordine (tra l’altro), alle seguenti questioni: la corretta e puntuale identificazione dei mandati affidati agli OGC e alle EGI (si tratta di un tema estremamente importante in quanto AERANTI-CORALLO ritiene che gli utilizzatori, come le radio e le tv locali, devono essere posti in grado di conoscere, con facilità, attraverso un’unica banca dati, quali opere vengano rappresentate da una determinata collecting); la definizione di standard comuni, condivisi e interoperabili delle informazioni (come la reportistica) che devono essere scambiate tra le diverse categorie di utilizzatori e le collecting (trattasi anche in questo caso di un tema estremamente importante in quanto AERANTI-CORALLO ritiene che il report delle opere trasmesse debba essere identico per tutte le collecting alle quali deve essere inviato).
Il testo della delibera n. 396/17/CONS dell’Agcom e i relativi allegati sono pubblicati nel sito www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”, sottosezione “Normativa sul diritto d’autore e diritti connessi”
L’INFORMAZIONE DI AERANTI-CORALLO SUL SITO ASSOCIATIVO, SU FACEBOOK E SU TWITTER
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Attraverso tali piattaforme vengono diffusi in modo continuativo comunicati ed altro materiale informativo inerente il settore e l’attività dell’associazione.
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