TeleRadiofax n. 21/2016 – 11 novembre 2016

pdfScarica il testo in formato PDF

Sommario

Dopo oltre sei anni di applicazione del primo piano Lcn di cui alla delibera Agcom n. 366/10/CONS, non è pensabile rimettere mano alla numerazione per le tv locali. Occorre invece un efficace intervento legislativo che garantisca le imprese e l’utenza
Radiofonia Digitale dab+: occorre che al più presto l’Agcom completi la pianificazione sull’intero territorio nazionale e che il Ministero dello Sviluppo Economico assegni le frequenze in tutti i bacini di utenza già pianificati
Misure di sostegno tv 2015: firmati due riparti provvisori
Prosegue la pubblicazione delle graduatorie Fsma da parte della Dgscerp del Ministero. Per Abruzzo ed Emilia Romagna verranno messe a gara due ulteriori frequenze coordinate
Scade il 31 dicembre 2016 il primo triennio formativo per l’aggiornamento professionale dei giornalisti
Misure di sostegno radio: pubblicati dalla Dgscerp gli importi spettanti per ogni emittente dei contributi 2014
Scomparso Antonio Preto, Commissario Agcom
Il 15 dicembre scade il termine per l’inserimento degli impianti radiofonici fm nel catasto delle frequenze Agcom
L’Agcom emana un atto di indirizzo sul rispetto della dignità umana e del principio di non discriminazione nei programmi di informazione, di approfondimento e di intrattenimento
E’ mancato Mons. Francesco Ceriotti, già presidente della Fondazione Comunicazione e Cultura della Cei
A Pescara il Villaggio della Comunicazione
Insediato il nuovo Corecom Piemonte

DOPO OLTRE SEI ANNI DI APPLICAZIONE DEL PRIMO PIANO LCN DI CUI ALLA DELIBERA AGCOM N. 366/10/CONS, NON E’ PENSABILE RIMETTERE MANO ALLA NUMERAZIONE PER LE TV LOCALI. OCCORRE INVECE UN EFFICACE INTERVENTO LEGISLATIVO CHE GARANTISCA LE IMPRESE E L’UTENZA

■ L’ultima puntata, in ordine di tempo, del contenzioso infinito sulla questione Lcn si era svolta lo scorso 1° febbraio, data di pubblicazione della sentenza con cui le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dell’Agcom e del Ministero dello Sviluppo economico, avevano annullato la sentenza n. 6021/2013 del Consiglio di Stato con la quale era stato annullato, in parte, il secondo piano Lcn di cui alla delibera Agcom n. 237/13/CONS e nominato un Commissario ad acta per correggerlo. Tale secondo piano Lcn è, dunque, tornato pienamente vigente.
La legge di stabilità 2015 ha, inoltre, previsto che l’Agcom stabilisca, con proprio regolamento, le modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale sulla base di graduatorie che devono tener conto degli ascolti, del numero di dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato e del costo dei giornalisti.
L’applicazione della delibera 237/13/CONS, o, addirittura, di un eventuale ulteriore nuovo piano Lcn, a oltre sei anni dalla utilizzazione delle numerazioni di cui alla delibera n. 366/10/CONS, rappresenterebbe un danno sia per le imprese, sia per l’utenza. La delibera 237/13/CONS riduce, infatti, gli spazi a disposizione dell’emittenza locale (nel primo arco di numerazione, si passa, infatti, da 39 posizioni a sole 13 posizioni).
Inoltre, l’attribuzione dei numeri 10, 97, 98 e 99 sarebbe subordinata alla partecipazione ad accordi di syndication per la trasmissione di programmi in contemporanea, con la conseguenza che le emittenti facenti parte di tali syndication, in caso di cessazione del relativo accordo, perderebbero il diritto alla numerazione, che spetterebbe alle emittenti subentranti nel rapporto stesso. Infine, è inaccettabile che il cambio di numerazione riguardi sostanzialmente solo i fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale. In tal modo, infatti, si rischia che, in mancanza di una risintonizzazione generale da parte dell’utenza, venga penalizzata solo l’emittenza locale.
AERANTI-CORALLO ritiene che occorra un deciso intervento normativo che, recependo il primo piano Lcn attualmente operativo, ponga fine al contenzioso in atto da anni e dia, finalmente, certezze alle imprese e all’utenza.

RADIOFONIA DIGITALE DAB+: OCCORRE CHE AL PIU’ PRESTO L’AGCOM COMPLETI LA PIANIFICAZIONE SULL’INTERO TERRITORIO NAZIONALE E CHE IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO ASSEGNI LE FREQUENZE IN TUTTI I BACINI DI UTENZA GIA’ PIANIFICATI

■ Come noto, con la delibera n. 124/16/CONS del 7 aprile 2016, l’Agcom ha pianificato le frequenze per la radiodiffusione sonora in tecnica digitale dab+ in ambito locale su 8 bacini, che si vanno ad aggiungere agli altri 8 bacini pianificati con precedenti delibere. Nei restanti 23 bacini (sul totale di 39), corrispondenti a Piemonte orientale, Lombardia, Liguria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, parte costiera della Toscana, Marche, Abruzzo tranne la provincia di L’Aquila, Molise, Puglia, parte nord-occidentale della Sardegna e parte centro-meridionale della Sicilia, l’Agcom non ha ancora pianificato le relative frequenze. Peraltro, il Ministero dello Sviluppo economico è in forte ritardo nell’assegnazione delle frequenze in alcuni bacini dove le stesse sono state già pianificate (Lazio, Campania, Calabria, Basilicata e buona parte della Sicilia). Frattanto, gli operatori nazionali, sulla base di autorizzazioni sperimentali, stanno sviluppando le reti per la diffusione della programmazione radiofonica in tecnica digitale su tutto il territorio italiano.
Tale situazione di stallo, sta penalizzando fortemente l’emittenza radiofonica locale, rischiando di creare un divario incolmabile per l’avvio della nuova tecnologia da parte della stessa. Ricordiamo che il settore radiofonico locale rappresenta circa il 40% degli ascolti e del fatturato complessivo dell’intero comparto radiofonico. AERANTI-CORALLO chiede con forza che l’Agcom proceda a pianificare senza indugio le frequenze nei 23 bacini rimanenti (corrispondenti a oltre due terzi del territorio italiano), individuando risorse frequenziali adeguate per garantire a tutti i soggetti interessati, locali e nazionali, pubblico e privati, di avviare il digitale a regime. Occorre, inoltre, che, stante la scarsità di risorse frequenziali disponibili per la pianificazione dab+, venga liberato il canale 13, attualmente attribuito ad altri servizi dal Piano di ripartizione delle frequenze. E’, infine, necessario che il Ministero dello Sviluppo economico provveda ad assegnare i diritti di uso delle frequenze nei bacini già pianificati.

MISURE DI SOSTEGNO TV 2015: FIRMATI DUE RIPARTI PROVVISORI

■  Il Sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, ha firmato lo scorso 8 novembre due decreti ministeriali, avviando  la fase che porterà alla liquidazione dei contributi annuali alle emittenti televisive locali relativi al 2015 per complessivi 36.395.464 euro. Dopo che sono pervenute le graduatorie regionali da parte dei Corecom, il MiSe ha provveduto dapprima al riparto delle risorse disponibili a livello nazionale su base regionale e successivamente, all’interno della regione, per ciascuna emittente beneficiaria del contributo. Poiché non sono ancora pervenute le graduatorie da parte dei Corecom di Campania e Sicilia, per non ritardare la liquidazione del contributo alle emittenti delle altre regioni, il MiSe ha effettuato un riparto provvisorio, in attesa di emanare appena possibile quello definitivo. Una volta pubblicati in Gazzetta Ufficiale i due decreti ministeriali e previa registrazione degli stessi da parte della Corte dei Conti, il MiSe potrà liquidare alle emittenti il 90 per cento delle somme loro spettanti.
Considerati i tempi tecnici per tale registrazione e per la relativa pubblicazione, appare, tuttavia, difficile che tutte le emittenti interessate possano ricevere il contributo entro il corrente anno.

PROSEGUE LA PUBBLICAZIONE DELLE GRADUATORIE FSMA DA PARTE DELLA DGSCERP DEL MINISTERO. PER ABRUZZO ED EMILIA ROMAGNA VERRANNO MESSE A GARA DUE ULTERIORI FREQUENZE COORDINATE

 

■  Nei giorni scorsi, la Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato ulteriori revisioni e integrazioni alle graduatorie regionali dei fornitori di servizi di media audiovisivi che hanno diritto al trasporto su frequenze coordinate.
Per quanto riguarda le regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, la Dgscerp ha integrato le precedenti graduatorie, inserendo alcuni fornitori di servizi di media audiovisivi che, pur avendo confermato la volontà di essere trasportati dagli operatori di rete titolari di frequenze coordinate nei tempi richiesti, non erano stati inseriti, per errore materiale, nell’elenco dei destinatari di capacità trasmissiva.
Per quanto concerne, invece, le regioni Abruzzo ed Emilia Romagna, la Dgscerp ha rilevato che, a seguito del calcolo della capacità trasmissiva richiesta dai Fsma, è risultato che la relativa capacità sulle frequenze coordinate disponibili è insufficiente per la veicolazione dei fornitori di servizi di media audiovisivi utilmente collocati nelle rispettive graduatorie regionali e che, pertanto, occorre attivare la procedura per l’attribuzione della ulteriore frequenza coordinata (canale 7 VHF in Abruzzo; canale 58 UHF in Emilia Romagna).

Per quanto riguarda la regione Molise, infine, il relativo provvedimento evidenzia che, essendo la capacità trasmissiva dell’unica frequenza coordinata attribuita (canale 60 UHF) insufficiente per la veicolazione di tutti fornitori di servizi di media audiovisivi utilmente collocati nella relativa graduatoria regionale, gli stessi verranno veicolati sulla base della posizione conseguita in graduatoria.

SCADE IL 31 DICEMBRE  2016 IL PRIMO TRIENNIO FORMATIVO PER L’AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE DEI GIORNALISTI

■  Ricordiamo che il 31 dicembre 2016 termina il primo triennio della formazione professionale continua, obbligo previsto dalla legge 148/2011 per tutti gli iscritti all’albo dei giornalisti (professionisti e pubblicisti).
Rammentiamo che l’art. 9 del Regolamento per la Formazione professionale continua degli iscritti all’OdG (pubblicato nel b.u. del Ministero della Giustizia n. 10 del 31 maggio 2016) prevede che l’Ordine regionale di appartenenza verifichi l’eventuale inadempienza, con l’invito al giornalista ad avviare entro tre mesi il percorso formativo che deve essere completato, per la parte contestata, nei successivi 90 giorni. Qualora persista l’inosservanza, il Consiglio regionale dell’Ordine ne dà segnalazione al Consiglio di disciplina territoriale.
La verifica delle posizioni in ordine alla formazione professionale continua da parte dei giornalisti (professionisti e pubblicisti) può essere effettuata collegandosi alla piattaforma S.I.Ge.F. (accessibile dal sito www.odg.it, sezione “Formazione continua”).
MISURE DI SOSTEGNO RADIO: PUBBLICATI DALLA DGSCERP GLI IMPORTI SPETTANTI PER OGNI EMITTENTE DEI CONTRIBUTI 2014
■ Nei giorni scorsi, la Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato nel proprio sito internet, all’interno della sezione “Amministrazione trasparente”, due elenchi (relativi alle due tranche di pagamento in cui sono suddivisi) dei beneficiari dei contributi spettanti  alle emittenti radiofoniche locali per l’anno 2014, di cui al Decreto direttoriale 13 ottobre 2016.
Il totale dei contributi (per le due tranche) è pari a € 6.557.998,01.
La stessa Dgscerp ci ha, inoltre, informato che i pagamenti di entrambi gli elenchi sono attualmente in corso.

SCOMPARSO ANTONIO PRETO, COMMISSARIO AGCOM

 

■ Lo scorso 3 novembre è mancato, dopo una breve malattia,  Antonio Preto, Commissario della Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Nato nel 1965, avvocato, era entrato, dal 1992, nelle istituzioni comunitarie, ricoprendo, nel corso degli anni, diversi ruoli, l’ultimo dei quali, nel 2012, è stato quello di Consigliere del Segretario generale del Parlamento europeo, Klaus Welle. Nello stesso anno il Senato lo eleggeva Commissario della Agcom. AERANTI-CORALLO formula alla famiglia le più sentite condoglianze.

IL 15 DICEMBRE SCADE IL TERMINE PER L’INSERIMENTO DEGLI IMPIANTI RADIOFONICI FM NEL CATASTO DELLE FREQUENZE AGCOM

■ Come noto, la delibera n. 235/16/CONS dell’Agcom ha disposto l’inclusione degli impianti di radiodiffusione sonora analogica operanti in banda Fm (87,5-108 Mhz) all’interno della Sezione speciale del Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC), modificando la delibera n. 666/08/CONS recante il regolamento per la tenuta del ROC medesimo.
I dati tecnici e amministrativi degli impianti radiofonici dovranno essere trasmessi dalle imprese radiofoniche, entro il 15 dicembre p.v.
In fase di primo popolamento del catasto, i dati da comunicare sono quelli presenti nelle schede tecniche B e C di cui al DM 13 dicembre 1984.
Per facilitare l’inserimento dei dati, l’Agcom ha pubblicato, nel proprio sito internet, una Guida alle funzionalità del sistema informatico di gestione del Catasto nazionale delle frequenze radiotelevisive (CNF), che affronta, nel dettaglio, le principali problematiche relative all’accesso al CNF; all’inserimento dei dati relativi agli impianti di radiodiffusione e alla modifica degli stessi; alla dichiarazione di trasferimento degli impianti; alla visualizzazione e stampa dei dati; all’esportazione dei dati.
La guida è reperibile sul sito Agcom (www.agcom.it), sezione “Per gli operatori”, sottosezione “Catasto nazionale delle frequenze”, sub “Avvisi e documenti utili”

L’AGCOM EMANA UN ATTO DI INDIRIZZO SUL RISPETTO DELLA DIGNITA’ UMANA E DEL PRINCIPIO DI NON DISCRIMINAZIONE NEI PROGRAMMI DI INFORMAZIONE, DI APPROFONDIMENTO E DI INTRATTENIMENTO

■ Con delibera n. 424/16/CONS del 16 settembre 2016 (pubblicata nel sito Agcom il 3 novembre u.s.), l’Agcom ha emanato un atto di indirizzo sul rispetto della dignità umana e del principio di non discriminazione destinato ai fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici.
Tale delibera prevede, tra l’altro, che i programmi nella diffusione di notizie devono uniformarsi a criteri-verità, limitando connotazioni di razza, religione o orientamento sessuale non pertinenti ai fini di cronaca ed evitando espressioni fondate sull’odio o sulla discriminazione, che incitino alla violenza fisica o verbale ovvero offendano la dignità umana e la sensibilità degli utenti contribuendo in tal modo a creare un clima culturale e sociale caratterizzato da pregiudizi oppure interferendo con l’armonico sviluppo psichico e morale dei minori.
I programmi devono, inoltre,  rivolgere particolare attenzione alla modalità di diffusione di notizie e di immagini sugli argomenti di attualità trattati avendo cura di procedere ad una veritiera e oggettiva rappresentazione dei flussi migratori, mirando a sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno dell’hate speech, contrastando il razzismo e la discriminazione nelle loro espressioni mediatiche.
L’Agcom invita i fornitori di servizi media audiovisivi e radiofonici ad adottare ogni più opportuna cautela, in particolare nel corso delle trasmissioni diffuse in diretta e, in ogni caso, a valutare nella predisposizione dell’ordine degli interventi, i possibili rischi di incorrere nel mancato rispetto dei principi richiamati, impegnando i direttori, i registi, i conduttori e i giornalisti a porre in essere ogni azione intesa ad evitare situazioni suscettibili di degenerazione.
La delibera in oggetto evidenzia che gli indirizzi formulati assumono valore di indirizzo interpretativo delle disposizioni contenute negli artt. 3, 32, comma 5, e dell’art. 34 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici. L’Autorità verifica il rispetto di tali indirizzi attraverso la propria attività di monitoraggio.
Il testo della delibera è pubblicato nel sito internet www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”; sottosezione “Norme attuative in materia di disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato”
 

E’ MANCATO MONS. FRANCESCO CERIOTTI, GIA’ PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE COMUNICAZIONE E CULTURA DELLA CEI

■ Si è spento mons. Francesco Ceriotti, storico direttore dell’ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Cei, già presidente della Fondazione Comunicazione e Cultura (uno dei soci fondatori dell’Associazione CORALLO). Negli Anni ’70, presso la Cei a Roma, ha costituito l’Ufficio preposto a gestire la comunicazione della Chiesa italiana. Tra le tante iniziative, ha promosso la nascita di Sat2000 (poi Tv2000) e di Radio InBlu.
AERANTI-CORALLO esprime le più sentite condoglianze.

A PESCARA IL VILLAGGIO DELLA COMUNICAZIONE

■ Il Corecom Abruzzo, presieduto da Filippo Lucci, ha organizzato, giovedì 10 e venerdì 11, a Pescara, il Villaggio della Comunicazione, dell’Innovazione tecnologica e della Creatività, un evento (patrocinato, tra gli altri, da AERANTI-CORALLO) con cui il Corecom Abruzzo ha inteso affrontare i temi emergenti che caratterizzano il tema della comunicazione e dell’informazione. L’evento è stato inaugurato giovedì 10, con il taglio del nastro, dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Ricchissimo il programma di incontri e convegni, tra i quali si segnala quello svoltosi venerdì 11, dal titolo “Quale futuro per i Comitati per le comunicazioni? L’accordo quadro con Agcom e la riforma dei contributi del MiSe”, cui sono intervenuti, tra gli altri, il presidente del coordinamento Corecom, Felice Blasi, i presidenti dei Corecom Sandro Vannini (Toscana) e Federica Zanella (Lombardia), nonché il coordinatore AERANTI-CORALLO, Marco Rossignoli. Il coordinamento dell’incontro è stato curato da Maria Pia Caruso (dirigente Agcom) e le conclusioni sono state tratte dal presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani.

INSEDIATO IL NUOVO CORECOM PIEMONTE

 

 ■ Si è insediato nei giorni scorsi il nuovo Corecom Piemonte. Presidente è Alessandro De Cillis, componenti Vittorio Del Monte e Gianluca Martino Nargiso. Alessandro De Cillis è giornalista e consulente in marketing e comunicazione, mentre Vittorio Del Monte e Gianluca Martino Nargiso sono entrambi avvocati.
AERANTI-CORALLO formula gli auguri di buon lavoro.