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Sommario
CONTRIBUTI DI CUI AL DPR N. 146/17 PER L’ANNO 2022: LA DGSCERP DEL MINISTERO HA PUBBLICATO LE GRADUATORIE PROVVISORIE PER LE TV E PER LE RADIO LOCALI COMUNITARIE
■ La Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato, nel sito internet del Ministero, due distinti provvedimenti contenenti la graduatoria provvisoria con i relativi elenchi degli importi dei contributi da assegnare alle imprese televisive locali comunitarie e la graduatoria provvisoria con i relativi elenchi degli importi dei contributi da assegnare alle imprese radiofoniche locali comunitarie per l’annualità 2022, sulla base della regolamentazione di cui al DPR n. 146/2017.
In particolare, le tv locali a carattere comunitario ammesse ai contributi 2022 sono 308 (su 319 domande presentate), di cui 65 accedono sia alla quota fissa, sia alla quota variabile del riparto.
L’importo della quota fissa è di Euro 8.628,77 per ognuna delle suddette 308 tv locali comunitarie, mentre l’importo della quota variabile va da Euro 298.304,61 a Euro 139,78. Lo stanziamento complessivo per le tv locali comunitarie ammonta ad Euro 5.315.320,36.
Per quanto riguarda le radio locali comunitarie, quelle ammesse ai contributi 2022 sono 335 (su 353 domande presentate), di cui 87 accedono sia alla quota fissa, sia alla quota variabile del riparto.
L’importo della quota fissa è di Euro 6.999,98 per ognuna delle suddette 335 radio locali comunitarie, mentre l’importo della quota variabile va da Euro 160.877,98 a Euro 117,17. Lo stanziamento complessivo per le radio locali comunitarie ammonta ad Euro 4.689.988,55.
In considerazione che la legge di bilancio 2021 ha previsto che, a partire dai contributi per l’anno 2021, avvenisse la “stabilizzazione” del c.d. “extragettito del canone Rai”, gli importi dei contributi 2022 indicati per ogni emittente comprendono anche il riparto di tale extragettito.
Le tv locali comunitarie e le radio locali comunitarie che hanno presentato domanda per i contributi 2022, possono formulare, rispettivamente entro il 30 novembre 2022 (le tv) e entro il 2 dicembre 2022 (le radio), richiesta di rettifica del punteggio o di riammissione della domanda, utilizzando la funzione “reclamo” (icona arancione in basso a destra) all’interno della propria posizione nella piattaforma telematica Sicem (Sistema Informativo per i Contributi alle Emittenti Locali).
A questo link sono pubblicati il decreto direttoriale 31 ottobre 2022, la graduatoria provvisoria e l’elenco degli importi dei contributi 2022 per le tv locali comunitarie. Inoltre, a questo link sono pubblicati il decreto direttoriale 2 novembre 2022, la graduatoria provvisoria e l’elenco degli importi dei contributi 2022 per le radio locali comunitarie.
Gli uffici della Dgscerp ci hanno, infine, comunicato che sono in avanzata fase istruttoria le graduatorie provvisorie 2022 anche per le tv locali commerciali e per le radio locali commerciali.
I VICEMINISTRI E I SOTTOSEGRETARI DEL GOVERNO MELONI
■ Nel Consiglio dei Ministri del 31 ottobre u.s., sono stati nominati 39 Sottosegretari, di cui otto assumono le funzioni di Viceministri.
Al Ministero dello Sviluppo Economico (che, a seguito dell’approvazione del decreto legge recante “Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei ministeri” ha assunto ora la denominazione di Ministero delle Imprese e del Made in Italy), guidato dal Ministro Adolfo Urso, sono stati nominati il Viceministro Valentino Valentini, e due Sottosegretari, Fausta Bergamotto e Massimo Bitonci.
Valentino Valentini (Forza Italia), bolognese, nato nel 1960, è stato deputato nelle legislature XV, XVI, XVII e XVIII. Da ultimo ha ricoperto l’incarico di Vicecapogruppo vicario di Forza Italia alla Camera nella legislatura XVIII.
Fausta Bergamotto (Fratelli d’Italia), abruzzese di L’Aquila, è nata nel 1968. Dal 26 marzo 2019 al 30 giugno 2022 è stata assessore con deleghe al personale, alle partecipate, alla valorizzazione del patrimonio, alle politiche del credito, contenzioso e avvocatura nel Comune di L’Aquila.
Massimo Bitonci (Lega), padovano, nato nel 1965, è attualmente deputato (lo è stato anche nelle legislature XVI e XVIII, mentre è stato senatore nella XVII legislatura).
Nel Governo Conte è stato Sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze.
In Parlamento ha svolto il ruolo di Capogruppo della Lega Nord e Autonomie al Senato dal 19 marzo 2013 al 2 luglio 2014.
Inoltre, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Informazione e all’Editoria è stato nominato il sen. Alberto Barachini (Forza Italia), nato a Pisa nel 1972.
Lo stesso, nella scorsa legislatura, ha ricoperto l’incarico di Presidente della Commissione Parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi.
AERANTI-CORALLO formula a tutti gli auguri di buon lavoro.
PUBBLICATO IL BANDO LCN PER CONSORZI E INTESE DI FSMA LOCALI, SCADENZA PRESENTAZIONE DOMANDE IL 7 GENNAIO 2023
■ Lo scorso 3 novembre la Dgscerp del MiSe ha indetto la procedura, in attuazione dell’art. 14 dell’Allegato A alla delibera dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni n. 116/21/CONS, del 21 aprile 2021, recante “Aggiornamento del piano di numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre, delle modalità di attribuzione dei numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati alla diffusione di contenuti audiovisivi in tecnica digitale terrestre e delle relative condizioni di utilizzo”, per l’attribuzione, ai soggetti che ne facciano richiesta, della numerazione automatica dei canali (di seguito LCN) della televisione digitale terrestre riservata ai consorzi o alle intese di emittenti locali (fornitori di servizi di media audiovisivi lineari titolari di autorizzazione per la trasmissione di programmi televisivi in tecnica digitale su frequenze terrestri in ambito locale).
Successivamente, al fine di correggere un refuso contenuto all’art. 2, la stessa Dgscerp ha ripubblicato il 7 novembre u.s. il bando corretto. Conseguentemente, il termine di sessanta giorni per la presentazione delle domande di partecipazione alla procedura previsto dall’art. 3 del bando non decorre più dalla pubblicazione originaria del bando stesso (avvenuta il 3 novembre 2022), bensì decorre dalla suddetta data di ripubblicazione del 7 novembre 2022 e quindi scade il 7 gennaio 2023 (essendo il 6 gennaio 2023, giorno festivo).
A questo link è pubblicato il testo del bando di gara con i relativi allegati A e B.
IL SIC 2020 VALE 16,5 MILIARDI DI EURO
■ Con delibera n. 359/22/CONS del 12 ottobre 2022, (pubblicata nel proprio sito internet l’8 novembre 2022), l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha chiuso il procedimento per la determinazione del valore del SIC (Sistema Integrato delle Comunicazioni) per l’anno 2020. Il valore complessivo del SIC 2020 è pari a 16,5 miliardi di euro (1,0% del Pil nazionale).
Il nuovo Tusma – Testo Unico dei Servizi di media Audiovisivi (D.Lgs 8 novembre 2021, n. 208) ha introdotto una nuova disciplina in materia di posizioni di significativo potere di mercato lesive del pluralismo sostitutiva rispetto a quella contenuta nel previgente art. 43 del D.Lgs 31 luglio 2005, n. 177.
In particolare, in relazione alle attività economiche che formano il SIC, il nuovo art. 3, comma 1, lett. z) del Tusma, espunge dai confini del SIC l’“editoria annuaristica” e le “iniziative di comunicazione di prodotti e servizi” (riconducibili al c.d. below the line), mentre introduce in modo esplicito la “pubblicità online” e le “agenzie di stampa”, contribuendo, in questi ultimi casi, a rimuovere un disallineamento presente nella precedente normativa, che nella definizione del Sistema integrato delle comunicazioni non menzionava la pubblicità online e le agenzie di stampa, pur includendole nella base di calcolo di cui al comma 10 dell’art. 43 del vecchio Testo unico. Il SIC rappresenta, pertanto, il settore economico comprendente le seguenti attività: stampa quotidiana e periodica, agenzie di stampa, editoria elettronica, anche per il tramite di Internet, radio e servizi di media audiovisivi e radiofonici, cinema, pubblicità esterna, sponsorizzazioni e pubblicità online. Nella nuova modalità di calcolo del SIC, l’Agcom ha determinato l’ammontare delle singole voci di ricavo (non suddividendo più, come in passato, il SIC per macroaggregati riferiti ai diversi settori, ma evidenziando la composizione del valore economico come previsto dall’art. 51, comma 2 del Tusma (si veda la tab. 1 a pag. 3).
Raggruppando le tipologie di ricavo in macrocategorie, ossia ricavi da inserzioni pubblicitarie, da vendite di prodotti e servizi agli utenti finali e da fondi pubblici, l’articolazione del SIC consente di evidenziare la maggiore incidenza dei primi (Pubblicità), che costituiscono il 53,6% delle risorse complessive, seguiti da quelli relativi alla Vendita di prodotti e servizi, con un’incidenza del 33,7%, e quelli riferibili ai Fondi pubblici, con un peso del 12,6% del valore complessivo.
Più nel dettaglio, per ciò che attiene ai ricavi da inserzioni pubblicitarie, la componente costituita dalla raccolta (diretta, tramite concessionaria e in qualità di concessionaria) di pubblicità nazionale e locale sui mezzi di informazione tradizionali (quali servizi di media audiovisivi in chiaro e a pagamento; radio; quotidiani; periodici), comprese le televendite e le sponsorizzazioni afferenti ai servizi di media, nonché dalla pubblicità esterna e dalla pubblicità cinematografica raggiunge 4,3 miliardi e rappresenta la porzione maggiore dei ricavi del SIC (25,7%).
La raccolta di pubblicità online, realizzata sia per i propri siti/app, sia per soggetti terzi, comprensiva delle entrate da vendita di spazi pubblicitari sulle diverse piattaforme, incluse le risorse raccolte da motori di ricerca, da piattaforme sociali e di condivisione, vale 4,1 miliardi, collocandosi al secondo posto in termini di incidenza sui ricavi complessivi del SIC (24,6%). Molto più contenuto è, invece, il peso delle sponsorizzazioni appartenenti al più ampio comparto del c.d. below the line, che equivalgono al 3,3% dell’aggregato (541 milioni).
Nessuno degli operatori ha realizzato, nel 2020, ricavi superiori al 20% del totale del SIC. Nel dettaglio, evidenzia l’Agcom, considerando i soggetti che detengono quote non inferiori all’1%, ovvero i primi dodici gruppi operanti nelle aree economiche che compongono il SIC – Comcast Corporation/Sky Italian Holdings; RAI Radiotelevisione Italiana; Fininvest (MFE-Mediaset, Mondadori, Mediamond); Alphabet/Google; META/Facebook, Cairo Communication; GEDI Gruppo Editoriale; Netflix; Amazon; DNI Europe Holding Limited/Discovery; Gruppo 24 ORE e Italiaonline – essi rappresentano congiuntamente, con 11,5 miliardi di euro, il 69,4% del SIC, mentre il restante 30,6% dei ricavi totali è caratterizzato dalla presenza di una platea di soggetti piuttosto ampia con quote inferiori all’1%.
In tale contesto, Comcast/Sky si colloca in prima posizione, con un’incidenza dei propri ricavi sul SIC del 16,1%, mentre RAI, con un peso del 14,4% sulle risorse complessive, detiene il secondo posto. Segue il gruppo Fininvest, con una quota complessiva del 10,3%. Tra gli altri soggetti, l’Agcom sottolinea la rilevanza delle piattaforme online, con Alphabet/Google, META/Facebook, Netflix e Amazon che si collocano rispettivamente al quarto, quinto, ottavo e nono posto, esibendo quote comunque inferiori all’8%, sebbene nel caso di Alphabet/Google l’incidenza dei propri ricavi sul totale sia prossima a tale soglia.
A questo link è disponibile la delibera n. 359/22/CONS Agcom; a questo link il relativo allegato.
XIX LEGISLATURA: COSTITUITE LE COMMISSIONI PARLAMENTARI
■ Con l’elezione di presidenti, vicepresidenti e segretari, avvenute rispettivamente il 9 novembre (alla Camera) e il 10 novembre (al Senato), sono state costituite le Commissioni permanenti dei due rami del Parlamento.
Di interesse per il settore radiotelevisivo vi sono due commissioni alla Camera e tre al Senato.
In particolare, alla VII Commissione della Camera (Cultura, scienza e istruzione) è stato eletto presidente l’on. Federico Mollicone (FDI), mentre alla IX Commissione della Camera (Trasporti, poste e telecomunicazioni) è stato eletto presidente l’on. Salvatore Deidda (FDI).
Al Senato, come detto, sono tre le Commissioni di interesse del settore. In particolare, alla Commissione I – Affari costituzionali, affari della Presidenza del Consiglio e dell’Interno, ordinamento generale dello Stato e della Pubblica Amministrazione (che, a seguito delle modifiche regolamentari, assume anche le competenze su “editoria e digitalizzazione”) è stato eletto presidente il sen. Alberto Balboni (FDI). Alla Commissione VII – Cultura e patrimonio culturale, istruzione pubblica, ricerca scientifica, spettacolo e sport, il nuovo presidente è il sen. Roberto Marti (Lega). Infine, alla Commissione VIII – Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica, è stato eletto presidente il sen. Claudio Fazzone (Forza Italia).
AERANTI-CORALLO formula gli auguri di buon lavoro.