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Sommario
EMERGE SEMPRE PIU’ EVIDENTE L’INADEGUATEZZA E L’IMPRATICABILITA’ DELLE NUOVE NORME SULLE TV LOCALI INTRODOTTE, A SEGUITO DELLE PROPOSTE DEL GOVERNO, DALLA LEGGE DI STABILITA’ 2015
■ A quasi dieci mesi di distanza dall’approvazione della legge di stabilità 2015, le nuove norme sulle tv locali non hanno ancora trovato applicazione. Tutto ciò, a parere di AERANTI-CORALLO è positivo per il settore ed è, peraltro, auspicabile che il Ministero dello Sviluppo Economico prenda atto della inadeguatezza e della impraticabilità di tali norme avviando un processo di profondo ripensamento delle stesse.
In particolare, ad oggi, il Ministero dopo la pubblicazione del DM 17 aprile 2015 avente per oggetto “Attribuzione di misure economiche compensative finalizzate al volontario rilascio di porzioni di spettro funzionali alla liberazione delle frequenze” dovrebbe emanare la determina direttoriale per definire le procedure e i tempi per la presentazione delle relative domande per tale attribuzione.
Il Ministero dovrebbe, inoltre, emanare i bandi per l’assegnazione delle frequenze dell’ex beauty-contest, pianificate dall’Agcom con la delibera n. 402/15/CONS la cui capacità trasmissiva dovrà essere interamente destinata alle tv locali.
Il Ministero dovrebbe altresì emanare i bandi per definire le graduatorie regionali dei fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale, ai fini dell’assegnazione della capacità trasmissiva dei mux operanti su frequenze coordinate (sia quelle dell’ex beauty contest, sia quelle già in precedenza assegnate ad operatori di rete locali) e ai fini dell’attribuzione delle nuove numerazioni LCN.
In tale contesto il Ministero dovrebbe, però, chiarire perché dovrebbero essere chiuse frequenze che, come è emerso dalle misure tecniche eseguite, non interferiscono con stazioni operanti in paesi esteri confinanti.
Dovrebbe, inoltre, chiarire come sia possibile, nell’ambito della procedura di dismissione volontaria, che per la titolarità dei diritti di uso, nonché dei singoli impianti, si debba tenere conto della data di entrata in vigore (6 giugno 2015) del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze (art. 5, comma 2 del decreto).
Infatti, moltissimi diritti di uso sono stati rilasciati e/o modificati dal Ministero dello Sviluppo Economico dopo tale data, con ciò rendendo di fatto inapplicabile tale norma.
Il Ministero dovrebbe, inoltre, chiarire quale beneficio per il settore televisivo locale vi sia dall’assegnazione di frequenze come i canali 58 e 60 che dovranno essere dismessi non oltre il 2020, in quanto la banda 700 dovrà, come noto, essere assegnata agli operatori di comunicazione mobile di larga banda.
Il Ministero dovrebbe anche chiarire quali siano le norme applicabili per gli operatori di rete locali che eserciscono mux operanti su frequenza che in alcune province è coordinata a livello internazionale e in alcune province non lo è.
Il Ministero dovrebbe chiarire come sia possibile assegnare la capacità trasmissiva di determinati mux a livello regionale quando tali mux operano in SFN nel territorio di più regioni.
Il Ministero dovrebbe chiarire come sia possibile redigere nuove graduatorie per le numerazioni LCN senza che allo stesso tempo esista un nuovo piano di numerazioni LCN.
E’ evidente che l’impossibilità di dare soluzioni a tali problemi tecnici in conformità con previsioni normative che non hanno tenuto conto dei problemi tecnici stessi, stia rendendo particolarmente difficoltosa e complessa l’applicazione delle nuove norme.
Sarebbe certamente meglio ripensarle per evitare una situazione estremamente dannosa per il comparto.
E’ NECESSARIO UN INTERVENTO LEGISLATIVO IMMEDIATO PER FAVORIRE LA RIPRESA DEL MERCATO PUBBLICITARIO E DELLE TELEVENDITE SULLE EMITTENTI LOCALI
■ La crisi economica generale e la conseguente crisi del mercato pubblicitario stanno generando una situazione di grande difficoltà per il settore radiotelevisivo locale.
In questo contesto è necessario un intervento legislativo immediato finalizzato a favorire la ripresa degli investimenti per pubblicità e televendite sulle emittenti locali.
In tale ottica sono assolutamente necessarie, nell’immediato, norme di indirizzo che favoriscano la pianificazione delle televendite commerciali sulle imprese televisive locali, come la riduzione degli spazi destinati a tale tipologia di trasmissione da parte delle tv nazionali generaliste.
Inoltre sono assolutamente necessari sgravi di imposta per le aziende che acquistano spazi pubblicitari sull’emittenza radiotelevisiva locale.
Al riguardo, occorre considerare che la pubblicità attraverso le emittenti televisive e radiofoniche locali è una delle principali forme per la conoscenza dei prodotti e dei servizi delle piccole e delle medie imprese, sicché un sostegno statale a tale tipologia di investimento pubblicitario non è solo un sostegno alle imprese radiotelevisive, ma costituisce anche un elemento propulsivo per la ripresa dei consumi, tanto auspicata ad ogni livello.
AERANTI-CORALLO chiede pertanto al Governo e a tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione di sostenere un serio progetto politico che favorisca la ripresa del mercato pubblicitario e delle televendite sulle emittenti locali, permettendo così la relativa ripresa economica e garantendo allo stesso tempo il mantenimento dei posti di lavoro per i dipendenti delle aziende del comparto.
DIRITTI AMMINISTRATIVI E CONTRIBUTI PER L’USO DELLE FREQUENZE DEI PONTI DI COLLEGAMENTO: L’APPLICAZIONE DELLA NORMA
■ Come noto, con l’approvazione della legge europea 2014, entrata in vigore il 18 agosto u.s., sono stati fortemente ridotti gli importi dei diritti amministrativi che gli operatori di rete per la tv digitale terrestre debbono corrispondere annualmente ai sensi dell’art. 34 del Codice delle comunicazioni elettroniche. La medesima legge ha, inoltre, definito gli importi dovuti annualmente dagli operatori di rete per la tv digitale terrestre per l’utilizzo delle frequenze dei ponti di collegamento.
La norma contenuta nella legge europea prevede il pagamento dei diritti amministrativi annualmente, “compreso l’anno a partire dal quale decorre l’autorizzazione generale”. Sino al 31 dicembre 2013 si applicava, tuttavia, la disciplina transitoria definita dall’Agcom (art. 21, comma 1 della delibera n. 353/11/CONS, prorogata dalla delibera n. 568/13/CONS). Per tale ragione, a parere di AERANTI-CORALLO, l’applicazione del nuovo regime contributivo dovrebbe aver luogo retroattivamente, ma solo a decorrere dall’anno 2014 (in quanto in precedenza, il regime adottato, su espressa previsione dell’Agcom comprendeva anche i diritti amministrativi). Sul punto attendiamo conferma da parte del Ministero di tale posizione interpretativa. Con il nuovo regime, la norma prevede il pagamento dei seguenti importi:
sull’intero territorio nazionale: 111.000 euro;
su un territorio avente più di 30 milioni e fino a 50 milioni di abitanti: 25.000 euro;
su un territorio avente più di 15 milioni e fino a 30 milioni di abitanti: 18.000 euro;
su un territorio avente più di 5 milioni e fino a 15 milioni di abitanti: 9.000 euro;
su un territorio avente più di 1 milione e fino a 5 milioni di abitanti: 3.000 euro;
su un territorio avente più di 500.000 e fino a 1 milione di abitanti: 600 euro;
su un territorio avente fino a 500.000 abitanti: 300 euro
Sul fronte dei contributi per l’utilizzo delle frequenze dei ponti di collegamento, (dovuti annualmente in aggiunta a quelli per l’uso della frequenza di diffusione, come previsto dalla delibera Agcom n. 494/14/CONS) il Ministero sta acquisendo i dati relativi ai ponti di collegamento delle imprese televisive, al fine di determinare l’ammontare dei contributi dovuti da ciascun operatore. Alcuni Ispettorati territoriali hanno infatti già inviato alle imprese operanti sui relativi territori richieste finalizzate ad aggiornare i database dei ponti di collegamento.
AGCOM: IL 20 OTTOBRE RIUNIONE DEL TAVOLO TECNICO INDICI DI ASCOLTO RADIOFONICI
■ E’ stata convocata per il prossimo 20 ottobre, presso la sede romana dell’Agcom, una riunione del tavolo tecnico in materia di rilevazione degli indici di ascolto radiofonici istituito con delibera n. 320/11/CSP. In tale ambito proseguirà la discussione – affrontata da ultimo nella riunione del 23 luglio u.s. – relativa alla governance delle indagini di ascolto.
In tale sede, AERANTI-CORALLO ribadirà la propria posizione in merito all’esigenza che l’emittenza radiofonica locale venga rappresentata, nella futura governance, in misura proporzionale ai propri ascolti e al proprio apporto complessivo ai costi dell’indagine. Qualsiasi diversa ipotesi sarebbe inaccettabile per il comparto radiofonico locale.
L’AGCOM AVVIA UN’INDAGINE CONOSCITIVA SULLO SVILUPPO DELLE PIATTAFORME DIGITALI E DEI SERVIZI DI COMUNICAZIONE ELETTRONICA
■ Con delibera n. 357/15/CONS dell’8 giugno 2015, pubblicata in data 17 settembre u.s., l’Agcom ha avviato un’indagine conoscitiva concernente lo sviluppo delle piattaforme digitali e dei servizi di comunicazione elettronica. L’intento dell’Autorità è quello, partendo da una disamina economica della natura multi-versante delle piattaforme per la diffusione di servizi ad elevato valore aggiunto, di esplorare gli interventi normativi che si potrebbero rendere necessari al fine di assicurare la promozione di una concorrenza sostenibile, lo sviluppo delle reti e dell’innovazione e la tutela dei consumatori.
L’indagine verrà svolta congiuntamente dalla Direzione sviluppo dei servizi digitali e della rete e dal Servizio economico-statistico. Il termine di conclusione dell’attività è fissato al 15 marzo 2016.
MISURE DI SOSTEGNO RADIO: IL TERMINE PER PRESENTAZIONE DELLE RELATIVE DOMANDE SCADE IL PROSSIMO 30 OTTOBRE
■ Rammentiamo che il Regolamento di cui al Decreto n. 225/2002 del Ministro delle Comunicazioni di concerto con il Ministro dell’Economia, relativo al riconoscimento delle misure di sostegno per le imprese radiofoniche locali previste dall’art. 52, comma 18 della legge 448/2001, stabilisce che le domande per il riconoscimento delle suddette misure di sostegno debbano essere inoltrate al Ministero delle Comunicazioni (ora Ministero dello Sviluppo Economico) entro il 30 ottobre dell’anno relativo. Conseguentemente l’inoltro delle domande relative all’anno 2015 deve avvenire entro venerdì 30 ottobre 2015.
Le misure di sostegno alle radio locali relative verranno attribuite per 3/12, in identica misura, alle emittenti radiofoniche locali commerciali, per 3/12, in identica misura, alle emittenti radiofoniche locali comunitarie e per 6/12 alle emittenti commerciali e comunitarie, sulla base di una graduatoria redatta dal Ministero con riferimento alla media dei fatturati conseguiti nel biennio 2013-2014 e al personale applicato all’attività di radiodiffusione alla data di presentazione della relativa domanda.
IL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO HA AGGIORNATO GLI ELENCHI DEI DIRITTI DI USO DELLE TV LOCALI IN SEI REGIONI
■ La DGSCERP del Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato nei giorni scorsi un aggiornamento delle tabelle relative all’assegnazione dei diritti di uso definitivi delle frequenze radiotelevisive in ambito locale per le regioni Emilia Romagna, Liguria, Lombardia, Puglia, Toscana e Veneto.
■ Dopo la registrazione alla Corte dei Conti, avvenuta in questi giorni, è imminente la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del bando per le misure di sostegno alle tv locali per l’anno 2015. Non appena tale pubblicazione sarà avvenuta, le imprese televisive locali potranno inviare, come di consueto, le relative domande ai Corecom di competenza.
■ Rammentiamo che il 31 ottobre p.v. scade il termine per il pagamento del canone di concessione 2015 per la radiodiffusione sonora via etere terrestre in tecnica analogica.
L’importo da corrispondere è pari all’1% del fatturato 2014 riferibile all’esercizio dell’attività radiotelevisiva sino a un massimo di € 11.850,00 per le emittenti radiofoniche locali e sino a un massimo di € 82.952,00 per le emittenti radiofoniche nazionali.
MERCATO PUBBLICITARIO: CRESCE LA RADIO IN AGOSTO
■ I dati comunicati da Fcp-Assoradio relativi alla raccolta pubblicitaria sul mezzo radiofonico nel periodo gennaio-agosto 2015 (raffrontato al corrispondente periodo del 2014) segnano un risultato positivo pari al +12,2%. Si tratta di un dato importante, con la radio in controtendenza rispetto ai principali mezzi di comunicazione di massa, che conferma il forte interesse degli investitori pubblicitari sul mezzo radiofonico.
■ La rivista tecnica Millecanali organizza il prossimo 8 ottobre, presso il centro congressi Roma Eventi (va Alibert 5), a partire dalle ore 9.30, una giornata di lavoro interamente dedicata al mondo delle tv locali. I lavori sono organizzati in due sessioni (mattutina e pomeridiana) e la conclusione è prevista per le ore 17.15.
Per la registrazione all’evento e per visionare il programma completo: www.millecanali.it
■ Si svolgerà a Palermo, (Villa Malfitano, in via Dante Alighieri 167) il prossimo 19 ottobre, a partire dalle 9.30, un convegno, organizzato dal Corecom Sicilia, presieduto da Ciro Di Vuolo, con l’Università degli Studi di Palermo, dal titolo “Verso la televisione di domani”.
Organizzato in diversi panel, il convegno affronterà nel pomeriggio, a partire dalle ore 15.00, il tema “Emittenza televisiva locale: uscire dalla crisi attraverso il miglioramento dei palinsesti”. Per AERANTI-CORALLO interverrà al panel pomeridiano Fabrizio Berrini.