MANCATO RISPETTO DI NORME IN MATERIA DI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE: NEL 2015 SANZIONATE DALL’AGCOM DIECI REGIONI
■ Già sullo scorso numero di Teleradiofax (n. 16/2015) abbiamo affrontato il tema del mancato rispetto di norme in materia di comunicazione istituzionale da parte delle regioni, riferendo di cinque sanzioni comminate dall’Agcom.
Effettuando un’analisi completa delle delibere assunte dall’Agcom in materia nel corso dell’anno 2015 (tramite ricerca nel sito www.agcom.it), è emerso che le regioni sinora sanzionate per tale problematica sono dieci.
Le norme cui si fa riferimento in tali provvedimenti Agcom sono quelle contenute nel Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (Tusmar) di cui al Dlgs 177/2005 e s.m.i., che prevedono, all’art. 41, comma 1, quanto segue: “Le somme che le amministrazioni pubbliche o gli enti pubblici anche economici destinano, per fini di comunicazione istituzionale, all’acquisto di spazi sui mezzi di comunicazione di massa, devono risultare complessivamente impegnate, sulla competenza di ciascun esercizio finanziario, per almeno il 15 per cento a favore dell’emittenza privata televisiva locale e radiofonica locale operante nei territori dei Paesi membri dell’Unione europea e per almeno il 50 per cento a favore dei giornali quotidiani e periodici.” Il comma 5 dello stesso art. 41 stabilisce, inoltre, che “Le regioni, nell’ambito della propria autonomia finanziaria, possono prevedere quote diverse da quelle indicate ai commi 1 e 4.”
Il comma 3 prevede, infine, che i medesimi soggetti siano tenuti a dare comunicazione all’Autorità delle somme impegnate per l’acquisto, ai fini di pubblicità istituzionale, di spazi sui mezzi di comunicazione di massa.
In particolare, oltre alle sanzioni di cui si è dato conto nel precedente numero di Teleradiofax, comminate alle regioni Piemonte, Sardegna, Sicilia, Abruzzo e Calabria, nelle ulteriori cinque delibere Agcom vengono sanzionate le regioni Valle D’Aosta, Emilia Romagna, Toscana, Basilicata e Umbria.
Entrando nel dettaglio delle motivazioni, la Regione Valle D’Aosta ha subito una sanzione di € 20.660,00 per violazione dell’art. 41, comma 1 del Tusmar con riferimento agli esercizi finanziari 2010, 2011, 2012 e 2013. Con riferimento all’anno 2015, la Regione Valle D’Aosta, nell’ambito della facoltà concessale dall’art. 41 del Tusmar, ha fissato nuove percentuali di spesa per l’acquisto di spazi per comunicazione istituzionale, riducendo, in particolare, la quota da destinare all’emittenza privata televisiva locale e radiofonica locale al 5%. La Regione Emilia Romagna è stata sanzionata per violazione dell’art. 41, comma 1 del Tusmar, con riferimento agli esercizi finanziari 2010 e 2012 (non avendo rispettato la quota minima prevista per l’emittenza radiofonica e televisiva locale) con un importo di € 10.330,00. Con le stesse motivazioni (violazione dell’art. 41, comma 1 del Tusmar relativamente all’esercizio finanziario 2012), la Regione Toscana è stata sanzionata dall’Agcom con un importo di € 11.332,00, mentre la Regione Basilicata ha subito (con riferimento all’esercizio finanziario 2011) una sanzione di € 5.165,00. La Regione Umbria, infine, è stata sanzionata per violazione dell’art. 41, comma 1 del Tusmar con riferimento agli esercizi finanziari 2010, 2011, 2012 e 2013 per un importo di € 32.994,00. Con delibera regionale del 20 marzo 2015, la stessa Regione Umbria ha ridotto le quote previste dal Tusmar, fissando, in particolare, a partire dall’esercizio 2014, quella relativa all’emittenza radiofonica e televisiva locale al 5%.
Nella tabella che segue viene fornito un riepilogo delle sanzioni comminate dall’Agcom nel corso del 2015 per la violazione dell’art. 41, comma 1 del Tusmar.
MISURE DI SOSTEGNO TV E RADIO
■ TV. Il 17 settembre u.s. il Corecom della Campania ha approvato la graduatoria definitiva per le misure di sostegno alle tv locali relative all’anno 2014. La Dgscerp del Ministero dovrebbe essere, a questo punto, nelle condizioni di poter redigere il piano di riparto che, dopo la firma da parte del Sottosegretario e la registrazione dell’atto, potrà essere finalmente pubblicato. Non è stato, invece, ancora pubblicato il bando per le misure di sostegno relativo all’anno 2015 (la cui firma era stata annunciata dal Sottosegretario lo scorso 5 agosto). Tale grave, inaccettabile ritardo (ricordiamo che, ai sensi del DM 5 novembre 2004, n. 292, il bando di concorso per le misure di sostegno alle tv locali deve essere emanato entro il 31 gennaio di ciascun anno e pubblicato in Gazzetta ufficiale) contribuisce ad alimentare lo stato di incertezza in cui il settore sta vivendo ormai da troppo tempo.
RADIO. Il Direttore generale della Dgscerp ha firmato il Decreto direttoriale con cui vengono approvati gli elenchi e la graduatoria definitivi relativi alle misure di sostegno previste per le radio locali relativamente all’anno 2013. Si è ora in attesa della relativa registrazione all’Ufficio Centrale del Bilancio, ottenuta la quale potrà iniziare la liquidazione dei pagamenti agli aventi diritto. Rammentiamo, frattanto, che il 30 ottobre p.v. scade il termine entro cui devono essere inoltrate al Ministero dello Sviluppo economico le domande per il riconoscimento delle suddette misure di sostegno relativamente all’anno 2015.
LUTTO NEL MONDO TELEVISIVO
■ E’ mancata nei giorni scorsi Enrica Prati. Aveva solo 46 anni ed era presidente di Telelibertà (emittente televisiva locale con sede a Piacenza, rappresentata nel Consiglio nazionale AERANTI da Marco Scarzanella), nonché vicepresidente di Editoriale Libertà (che pubblica il quotidiano “Libertà”), e presidente della concessionaria di pubblicità Altrimedia. Giornalista professionista dal 1998, era anche direttore della televisione dal gennaio 2009 e del sito www.liberta.it dal luglio 2012.
AERANTI-CORALLO esprime il proprio cordoglio per la sua prematura scomparsa.
ANTONIO PERRUCCI NOMINATO SEGRETARIO GENERALE AGCOM AD INTERIM
■ Con delibera n. 485/15/CONS del 10 settembre u.s., l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha conferito ad Antonio Perrucci (già vicesegretario generale) l’incarico di Segretario generale ad interim della stessa Agcom sino alla nomina del nuovo segretario generale.
Tale provvedimento si è reso necessario essendo cessato, dal 1° settembre u.s., l’incarico di Francesco Sclafani (tornato nei ruoli dell’Avvocatura dello Stato).
MERCATO PUBBLICITA’ A LUGLIO: CRESCE LA RADIO
■ Sono stati resi noti i dati relativi al mercato degli investimenti pubblicitari nei primi sette mesi dell’anno, monitorati da Nielsen. I primi sette mesi del 2015, confrontati con lo stesso periodo del 2014, fanno registrare una contrazione globale del -2,7%. In forte controtendenza la radio, che cresce del 9,1%, attestando il totale della raccolta a oltre 223 milioni (contro i circa 205 dei primi sette mesi del 2014).
AERANTI-CORALLO IN AUDIZIONE ALL’AGCOM SU CONSULTAZIONE PUBBLICA RELATIVA ALLA DEFINIZIONE DELLE MODALITA’ E DELLE CONDIZIONI ECONOMICHE PER LA CESSIONE DELLA CAPACITA’ TRASMISSIVA DELLE RETI TELEVISIVE LOCALI
■ Si è svolta lo scorso giovedì 10 settembre l’audizione di AERANTI-CORALLO avanti l’Agcom nell’ambito della consultazione pubblica, disposta dalla delibera n. 413/15/CONS, relativa alla definizione delle modalità e delle condizioni economiche per la cessione della capacità trasmissiva delle reti televisive locali ai sensi dell’art. 6 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, come modificato dall’art. 1, comma 147, della legge 23 dicembre 2014, n. 190. Nel corso della propria audizione, AERANTI-CORALLO ha effettuato delle simulazioni relative ai costi di gestione e di sviluppo di alcune reti regionali e ha calcolato, (sulla base di ipotesi di copertura della popolazione) i ricavi che otterrebbero gli operatori di rete televisiva locale nelle diversi regioni sulla base delle tariffe indicate nella delibera posta a consultazione. Sulla base dei suddetti calcoli, emerge l’insostenibilità dell’attività di operatore di rete, anche qualora venissero praticati i prezzi massimi previsti dalla stessa delibera 413/15/CONS dell’Agcom.
AERANTI-CORALLO ha, inoltre, evidenziato l’impossibilità di cessione della capacità trasmissiva su base regionale, come previsto dalla legge n. 9/2014, in quanto moltissimi operatori di rete eserciscono multiplex isofrequenziali che servono, in tutto o in parte, più regioni. Tale situazione è dovuta sia all’originaria assegnazione dei diritti di uso che, fino al 31 dicembre 2010 è avvenuta per aree tecniche e non per regioni, sia al fatto che molti impianti di diffusione hanno aree di servizio che interessano anche zone non facenti parte della stessa regione ove gli impianti sono ubicati, sicché sarebbe necessario, a parere di AERANTI-CORALLO, che tali operatori di rete possano cedere la capacità trasmissiva con riferimento al territorio complessivamente servito.
Infine, AERANTI-CORALLO ha sottolineato che, con riferimento all’obbligo di cessione di capacità trasmissiva, gli operatori di rete già titolari di diritti di uso di frequenze attribuite a livello internazionale all’Italia, non disponendo di reti decomponibili, possono effettuare tale cessione solo per l’area geografica complessivamente servita dai propri multiplex.
DDL DI RIFORMA DELLA RAI: E’ INIZIATA LA DISCUSSIONE NELLE COMMISSIONI RIUNITE VII E IX DELLA CAMERA
■ Presso le Commissioni riunite Cultura e Trasporti (VII e IX) della Camera dei Deputati è iniziata mercoledì 16 settembre, con gli interventi dei due relatori (Lorenza Bonaccorsi per la Commissione VII e Paolo Peluffo per la Commissione IX) la discussione del disegno di legge di riforma della Rai (dove è rubricato con il numero AC3272). Il provvedimento, approvato dal Senato in prima lettura prima della pausa estiva, conteneva inizialmente una delega al Governo per la disciplina del finanziamento del servizio pubblico e del finanziamento della emittenza locale. Tale delega è stata, tuttavia, cancellata nel testo finale del Senato.
Intervenendo alla discussione in commissione alla Camera, il Sottosegretario allo Sviluppo economico Giacomelli ha affermato, tra l’altro, come riportato dalle agenzie, che “Si tratta di capire se cercare di recuperare i temi su cui è intervenuto il Senato, come il canone e la riforma dell’emittenza locale”.
IL CORECOM LAZIO PROMUOVE NOVE CORSI DI FORMAZIONE GRATUITI PER ADDETTI ALL’INFORMAZIONE IN CASSA INTEGRAZIONE E DISOCCUPATI
■ Il Corecom Lazio, presieduto da Michele Petrucci, ha avviato una collaborazione con l’Istituto Arturo Carlo Jemolo per attivare, entro il prossimo mese di novembre, nove corsi di formazione e aggiornamento destinati al sostegno del comparto regionale dell’emittenza locale e degli operatori di servizi multimediali per l’audiovisivo. Tali corsi (sono previste circa 200 ore di formazione gratuita per circa 270 posti disponibili) sono rivolti a lavoratori (con contratto giornalistico o con contratto non giornalistico) che si trovino in stato di cassa integrazione o in stato di disoccupazione e siano iscritti ai centri dell’impiego della Regione Lazio.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire all’Istituto Jemolo entro le ore 12.00 del 10 novembre p.v.
Ulteriori informazioni nonché il testo dei bandi e la modulistica sono disponibili nel sito internet del Corecom Lazio, all’indirizzo www.corecomlazio.it.
PREMIO E TAVOLA ROTONDA DEL CORECOM LOMBARDIA IL 23 SETTEMBRE ALL’EXPO
■ Si terrà il prossimo 23 settembre, presso il Padiglione “Pianeta Lombardia” dell’Expo, a Milano, l’iniziativa organizzata dal Corecom Lombardia, presieduto da Federica Zanella, consistente nella premiazione della televisione che ha meglio valorizzato con le proprie trasmissioni l’enogastronomia regionale (ore 10.30, premio Expo Tv), cui farà seguito una tavola rotonda sul tema “Valorizzazione e futuro dell’emittenza privata locale” (ore 11.00).
All’evento, dove è previsto, tra gli altri, un intervento del Commissario Agcom Antonio Martusciello, parteciperà, per AERANTI-CORALLO, Fabrizio Berrini.
CONTENZIOSO RELATIVO ALLA DELIBERA AGCOM N. 480/14/CONS
■ Il Consiglio di Stato, con ordinanza in data 10-11 settembre u.s., ha confermato il provvedimento di sospensiva, nei limiti dell’interesse azionato, già concesso dal Tar Lazio, nell’ambito di un ricorso proposto da una tv locale per l’annullamento della delibera Agcom n. 480/14/CONS. La controversia dovrà ora essere discussa nel merito, davanti al Tar Lazio, a gennaio del prossimo anno.
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