L’AGCOM SANZIONA ALCUNE REGIONI PER IL MANCATO RISPETTO DI NORME IN MATERIA DI COMUNICAZIONE ISTITUZIONALE
■ Nei giorni scorsi l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha pubblicato nel proprio sito web (www.agcom.it), le recenti ordinanze ingiunzioni emanate nei confronti di alcune Regioni.Si tratta di tre ordinanze riferite al mancato rispetto delle previsioni di cui all’art. 41, comma 1 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici (Tusmar), che prevede che le somme che le amministrazioni pubbliche “destinano per fini di comunicazione istituzionale, nell’acquisto di spazi di comunicazione di massa, devono risultare complessivamente impegnate per almeno il 15 per cento a favore dell’emittenza privata televisiva locale e radiofonica locale operante nei territori dei Paesi membri dell’Unione europea […]”.Altre due ordinanze si riferiscono, invece, al mancato rispetto del comma 3 dello stesso art. 41, che prevede che le amministrazioni pubbliche siano tenute a “dare comunicazione all’Autorità delle somme impegnate per l’acquisto, ai fini di pubblicità istituzionale, di spazi sui mezzi di comunicazione di massa”.A tale obbligo si adempie, annualmente, con la trasmissione all’Agcom, entro il 31 marzo, della comunicazione relativa alle spese effettuate per pubblicità istituzionale, mediante il modello EP. In particolare, la Regione Piemonte è stata sanzionata per un importo di € 12.198,00 per non aver rispettato la quota del 15 per cento di riserva per l’emittenza locale nell’anno 2013. Con la stessa motivazione, l’Autorità ha irrogato alla Regione Sardegna una sanzione di € 5.165,00 e alla Regione Sicilia una sanzione di € 6.198,00. Inoltre, la Regione Abruzzo e la Regione Calabria (che non hanno inviato i modelli EP con riferimento all’esercizio finanziario 2013, né hanno dimostrato altrimenti di aver rispettato le quote di cui all’art. 41, comma 1 del Tusmar) sono state sanzionate, rispettivamente, per € 18.532,00 e per € 27.798,00.
MISURE DI SOSTEGNO RADIO E TV LOCALI: LA SITUAZIONE
■ Radio. La Graduatoria e gli elenchi relativi alle misure di sostegno 2013 sono stati approvati con decreto direttoriale del Direttore generale Dgscerp del Ministero lo scorso 15 maggio. La stessa Dgscerp ha reso noto che a breve verranno pubblicate le versioni definitive di tale graduatoria e di tali elenchi (che dovrebbero correggere gli errori materiali presenti nella versione provvisoria). Successivamente avrà inizio l’iter per i relativi pagamenti.
■ Tv. Come comunicato dal Ministero, il bando per l’attribuzione delle misure di sostegno per l’anno 2015 è stato sottoscritto lo scorso 5 agosto e dovrebbe, a breve, essere pubblicato in Gazzetta ufficiale. Nel rendere nota la firma del bando, il Ministero ha evidenziato che l’importo dei contributi complessivamente stanziati per l’anno 2015 è di euro 42.818.194,00 (tale importo comprende anche l’incremento di 20 milioni di euro relativo all’anno 2015 previsto dalla legge di stabilità del corrente anno). Per quanto concerne il decreto di riparto per le misure di sostegno 2014, alla data in cui scriviamo non è ancora stata approvata dal Corecom competente la graduatoria relativa alla regione Campania. Successivamente a tale approvazione, il Ministero completerà il decreto di riparto, la cui pubblicazione potrà consentire l’erogazione dei relativi contributi agli aventi diritto.
RADIO DIGITALE: CON LA DELIBERA N. 465/15/CONS L’AGCOM ESTENDE LA PIANIFICAZIONE AD ALTRE AREE
■ Con la propria delibera n. 465/15/CONS del 28 luglio, pubblicata nel sito Agcom il 30 luglio u.s., l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha approvato la definizione dei bacini di servizio per la radiodiffusione sonora in tecnica digitale Dab+ e ha previsto l’estensione a ulteriori tre bacini della pianificazione provvisoria già adottata con le delibere n. 180/12/CONS, 383/13/CONS e 602/14/CONS.
I bacini pianificati dall’Agcom sono 39.
L’Agcom ha, inoltre, pianificato, con la medesima delibera, le frequenze su tre nuove aree, che vanno ad aggiungersi alle aree già pianificate in precedenza con le delibere n. 180/12/CONS, 383/13/CONS e 602/14/CONS, nelle regioni Toscana, Abruzzo e Sardegna, come da tabella che segue:
Le tre aree pianificate dovranno essere attivate nei termini che verranno indicati dal Mise. Con la medesima delibera, l’Agcom ha ridotto le frequenze già pianificate a Trento, Bolzano e in Umbria. Per le reti locali sono, dunque, attualmente disponibili le frequenze indicate nella seguente tabella:
Con la delibera n. 465/15/CONS vengono introdotti dei vincoli tecnici di piano.
Nella stessa delibera, l’Agcom afferma, infatti, che “considerato l’obiettivo di espansione del servizio lungo le grandi vie di comunicazione, sia ragionevole assumere una configurazione di pianificazione orientata ad assicurare il servizio da ricezione mobile. Pertanto i criteri di compatibilità tra le reti locali che utilizzano il medesimo blocco in diversi bacini devono essere idonei ad assicurare la protezione da interferenze nel territorio e non solo nei centri abitati”.
Nella citata delibera si fa, inoltre, riferimento alla esiguità delle risorse disponibili e alla possibilità di prendere in considerazione l’opportunità di destinare alla radiofonia digitale anche la banda 230-240 Mhz (corrispondente al canale 13 Vhf), attualmente attribuita dal Piano Nazionale di Ripartizione delle Frequenze (Pnrf) al servizio fisso e mobile gestito dal Ministero della Difesa.
Il testo della delibera n. 465/15/CONS dell’Agcom è disponibile nel sito internet www.aeranticorallo.it, all’interno della sezione “Normativa”, sottosezione “Norma-tiva in materia di trasmissioni radiofoniche digitali DAB-T”
MISURE DI SOSTEGNO ALLA RADIOFONIA: IL 30 OTTOBRE SCADE IL TERMINE PER LA PRESENTAZIONE DELLE RELATIVE DOMANDE
■ Ricordiamo che il Regolamento di cui al Decreto n. 225/2002 del Ministro delle Comunicazioni di concerto con il Ministro dell’Economia, relativo al riconoscimento delle misure di sostegno per le imprese radiofoniche locali previste dall’art. 52, comma 18 della legge 448/2001, stabilisce che le domande per il riconoscimento delle suddette misure di sostegno debbano essere inoltrate al Ministero delle Comunicazioni (ora Ministero dello Sviluppo Economico) entro il 30 ottobre dell’anno relativo.
Conseguentemente l’inoltro delle domande relative all’anno 2015 deve avvenire entro venerdì 30 ottobre 2015.
Le misure di sostegno alle radio locali relative verranno attribuite per 3/12, in identica misura, alle emittenti radiofoniche locali commerciali, per 3/12, in identica misura, alle emittenti radiofoniche locali comunitarie e per 6/12 alle emittenti commerciali e comunitarie, sulla base di una graduatoria redatta dal Ministero con riferimento alla media dei fatturati conseguiti nel biennio 2013-2014 e al personale applicato all’attività di radiodiffusione alla data di presentazione della relativa domanda.
IL 10 SETTEMBRE AUDIZIONE AERANTI-CORALLO IN AGCOM SU CONSULTAZIONE PUBBLICA DI CUI ALLA DEL. 413/15/CONS
■ Si svolgerà il prossimo 10 settembre l’audizione di AERANTI-CORALLO all’Agcom in merito alla consultazione pubblica sullo schema di provvedimento recante “Definizione delle modalità e delle condizioni economiche per la cessione della capacità trasmissiva delle reti televisive locali ai sensi dell’art. 6 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9 come modificato dall’art. 1, comma 147, della legge 23 dicembre 2014, n. 190” di cui alla delibera n. 413/15/CONS. Nel corso dell’audizione, AERANTI-CORALLO illustrerà il proprio documento di osservazioni e proposte sulla materia.
FRANCESCO SCLAFANI HA CESSATO IL MANDATO COME SEGRETARIO GENERALE AGCOM
■ L’avv. Francesco Sclafani, Segretario generale dell’Agcom, ha cessato il proprio incarico e il 1° settembre u.s. è tornato nei ruoli dell’Avvocatura dello Stato, da cui proveniva, avendo raggiunto il limite di legge per l’attività di servizio in posizione di fuori ruolo. Sclafani era entrato in servizio nel ruolo di Segretario generale Agcom il 2 maggio 2013.
AGCOM: AVVIATO PROCEDIMENTO PER DETERMINAZIONE DEL SIC 2014
■ Con delibera n. 457/15/CONS del 28 luglio u.s., pubblicata il 3 agosto u.s., l’Agcom ha avviato il procedimento per la valutazione delle dimensioni economiche del SIC, il Sistema integrato delle comunicazioni (introdotto dalla legge 112/04) per l’anno 2014. Con tale procedimento sarà, inoltre, verificata l’osservanza del limite antitrust del 20% di cui all’art. 43, comma 9 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici.
IL 31 OTTOBRE SCADE IL TERMINE DI PAGAMENTO DEL CANONE DI CONCESSIONE RADIO 2015
■ Il 31 ottobre p.v. scade il termine per il pagamento del canone di concessione 2015 per la radiodiffusione sonora via etere terrestre in tecnica analogica. L’importo da corrispondere è pari all’1% del fatturato 2014 riferibile all’esercizio dell’attività radiotv sino a un massimo di € 11.850,00 per le emittenti radiofoniche locali e sino a un massimo di € 82.952,00 per le emittenti radiofoniche nazionali.
CON L’ENTRATA IN VIGORE DELLA LEGGE EUROPEA 2014, E’ FORTEMENTE MIGLIORATO IL QUADRO NORMATIVO IN MATERIA DI DIRITTI AMMINISTRATIVI E CONTRIBUTI PER L’USO DELLE FREQUENZE PER I PONTI DI COLLEGAMENTO DOVUTI DAGLI OPERATORI DI RETE PER LA TV DIGITALE TERRESTRE
■ In G.U. n. 178 del 3 agosto 2015 è stata pubblicata la legge 29 luglio 2015, n. 115, recante “Disposizioni per l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia all’Unione europea – Legge europea 2014”, che è entrata in vigore lo scorso 18 agosto.
Tra le maggiori novità vi è la forte riduzione, come richiesto da AERANTI-CORALLO, degli importi per i diritti amministrativi che gli operatori di rete per la televisione digitale terrestre devono corrispondere annualmente ai sensi dell’art. 34 del Codice delle comunicazioni elettroniche. Si tratta della riduzione già approvata nel corso della discussione alla Camera dei Deputati (si veda, a tale proposito, il TeleRadioFax n. 10/2015 del 15 maggio 2015) e confermata in sede di votazione finale del provvedimento.
Questi gli importi fissati dall’art. 5, lettera b), punto 2) della citata legge, per i diritti amministrativi (che si devono applicare sulla base della popolazione potenzialmente destinataria dell’offerta):
sull’intero territorio nazionale: 111.000 euro;
su un territorio avente più di 30 milioni e fino a 50 milioni di abitanti: 25.000 euro;
su un territorio avente più di 15 milioni e fino a 30 milioni di abitanti: 18.000 euro;
su un territorio avente più di 5 milioni e fino a 15 milioni di abitanti: 9.000 euro;
su un territorio avente più di 1 milione e fino a 5 milioni di abitanti: 3.000 euro;
su un territorio avente più di 500.000 e fino a 1 milione di abitanti: 600 euro;
su un territorio avente fino a 500.000 abitanti: 300 euro.
Per quanto riguarda i contributi dovuti annualmente per i ponti di collegamento, l’art. 5 lettera b), punto 3) della legge in parola fissa i seguenti importi:
euro 2 per ogni Mhz nella gamma di frequenza maggiore dei 14 Ghz;
euro 4 per ogni Mhz nella gamma di frequenza tra i 10 ed inferiore e pari ai 14 Ghz;
euro 8 per ogni Mhz nella gamma di frequenza tra i 6 e inferiore ai 10 Ghz;
euro 16 per ogni Mhz nella gamma di frequenza inferiore ai 6 Ghz.
Detti importi devono essere moltiplicati per il numero di Mhz corrispondente alla larghezza di banda dei ponti di collegamenti impiegati (normalmente le imprese televisive utilizzano ponti di collegamento con larghezza di banda di 28 Mhz).
Il contributo per diritti amministrativi deve essere corrisposto – come previsto dall’art. 1 all’allegato n. 10 al Dlgs n. 259/03 – entro il 31 gennaio di ogni anno.
Per quanto riguarda il contributo per l’utilizzo delle frequenze dei ponti di collegamento, la norma non indica specificamente il termine, ma, a livello interpretativo (salvo diverse indicazioni ministeriali) si può ritenere che sia ugualmente il 31 gennaio di ogni anno.
Occorre, inoltre, precisare che la norma contenuta nella sopracitata legge Europea 2014 prevede che gli operatori di rete televisiva in tecnologia digitale terrestre sono tenuti al pagamento dei diritti amministrativi annualmente “compreso l’anno a partire dal quale decorre l’autorizzazione generale”.
In considerazione che fino al 31 dicembre 2013 si applicava la disciplina transitoria definita dall’Agcom (che per espressa previsione dell’Agcom comprendeva anche i diritti amministrativi), i diritti amministrativi – a parere di AERANTI-CORALLO – devono essere corrisposti retroattivamente solo per gli anni 2014 e 2015.
Sul punto comunque occorrerà attendere di conoscere l’orientamento del Ministero dello Sviluppo Economico.
Da ultimo, rammentiamo che devono essere ancora determinati gli importi per i contributi relativi all’uso delle frequenze di diffusione. A tale riguardo, il Ministero, con DM 29 dicembre 2014, ha chiesto, come noto, solo un acconto per l’anno 2014, pari al 40% di quanto dovuto per il 2013.
IL MINISTERO HA PUBBLICATO L’ELENCO DEI DIRITTI DI USO DEFINITIVI DELLE FREQUENZE DELLE TV LOCALI PER TUTTE LE REGIONI INTERESSATE DALLA PROCEDURA PREVISTA DAL DM 17 APRILE 2015
■ A fine dello scorso luglio, la Dgscerp del Ministero ha completato la pubblicazione, nel proprio sito internet, delle tabelle relative all’assegnazione dei diritti di uso definitivi delle frequenze radiotelevisive in ambito locale per le regioni interessate dalla procedura di cui al DM 17 aprile 2015, pubblicato il 6 giugno 2015 (relativo alle misure compensative per la dismissione volontaria dei canali). Dovrebbe, frattanto, essere imminente la pubblicazione della determina direttoriale prevista dal citato DM che definisce le procedure e i tempi per la presentazione delle domande per l’attribuzione di misure economiche di natura compensativa finalizzate al volontario rilascio di porzioni di spettro funzionali alla liberazione delle frequenze di cui alla delibera n. 480/15/CONS dell’Agcom.
DDL RIFORMA RAI: DOPO L’APPROVAZIONE AL SENATO, IL PROVVEDIMENTO E’ PASSATO ALLA CAMERA. SCOMPARSE LE NORME SUL FINANZIAMENTO ALL’EMITTENZA LOCALE
■ Inizierà nei prossimi giorni la discussione alla Camera del disegno di legge di riforma della Rai, approvato dal Senato, con il n. AS1880, il 31 luglio u.s.
Diversamente da quanto approvato in Commissione VIII del Senato (dove era, tra l’altro, stato votato favorevolmente un emendamento che prevedeva una delega al Governo per la disciplina del finanziamento del servizio pubblico e del finanziamento della emittenza locale), il testo uscito dall’Aula di Palazzo Madama non contiene più tale delega. Il provvedimento, infatti, è stato oggetto di ampio dibattito al Senato dove, con l’approvazione di un emendamento, è stata cancellata la delega all’Esecutivo per la revisione del canone (e per il finanziamento, come detto, dell’emittenza locale). Occorrerà vedere se la Camera intenderà intervenire sull’argomento, modificando il testo uscito dal Senato. Frattanto è stato rinnovato (ancora con le vecchie norme) il Consiglio di amministrazione della Rai, con sette componenti eletti dalla Commissione parlamentare di vigilanza (Rita Borioni, Arturo Diaconale, Carlo Freccero, Guelfo Guelfi, Giancarlo Mazzucca, Paolo Messa e Franco Siddi) e due indicati dal Governo (Marco Fortis e Monica Maggioni, nominata Presidente). Direttore generale è stato nominato Antonio Campo Dall’Orto. Ai neocomponenti del Cda e al Direttore generale vanno gli auguri di buon lavoro di AERANTI-CORALLO.
NOTIZIE AGGIORNATE SULLE PROBLEMATICHE DEL SETTORE RADIOTELEVISIVO NONCHE’ SULL’ATTIVITA’ DELL’ASSOCIAZIONE SONO DISPONIBILI SUI CANALI TWITTER (@aeranticorallo) E FACEBOOK (www.facebook.com/aeranti.corallo) DI AERANTI-CORALLO