RADIOMONITOR DI GfK EURISKO: PUBBLICATI I DATI RELATIVI AGLI ASCOLTI DEL PRIMO SEMESTRE 2016
■ GfK Eurisko ha pubblicato, lo scorso 7 luglio, i dati dell’indagine sugli ascolti radiofonici Radio Monitor, relativi al 1° semestre 2016.
Tali dati si riferiscono a 60.000 casi, rilevati con interviste telefoniche Cati, su una popolazione considerata di 52.993.000 persone. Gli ascoltatori della radio sono 35.611.000 (in crescita sia rispetto al primo semestre 2015, sia al secondo semestre 2015). Con riferimento ai dati relativi al 1° semestre 2016, evidenziamo che le emittenti radiofoniche locali iscritte all’indagine sono 252, mentre quelle nazionali sono 16. Gli ascoltatori lordi delle emittenti locali sono stati 20.851.000, di cui 19.320.000 relativi alle emittenti locali iscritte all’indagine e 1.580.000 relativi alle emittenti locali non iscritte. I dati che emergono dall’indagine RadioMonitor confermano, ancora una volta, l’importanza del comparto dell’emittenza radiofonica locale, settore vitale e in grado di attrarre un folto pubblico.
Ricordiamo che l’indagine Radio Monitor, come da tempo chiarito dall’Agcom, non rientra nel campo di applicazione di cui alla propria delibera n. 130/06/CSP, non è sottoposta alla vigilanza della stessa Autorità e non rappresenta una committenza universale del settore radiofonico, ma costituisce libero esercizio di attività professionale.
Tutti i dati dell’indagine RadioMonitor sono disponibili nel sito associativo www.aeranticorallo.it, Sezione “Dati di ascolto”, sottosezione “Ascolti della radio in Italia”.
L’AGCOM AVVIA INDAGINE CONOSCITIVA SU PIATTAFORME DIGITALIE SISTEMA DELL’INFORMAZIONE
■ Con delibera n. 309/16/CONS del 21 giugno u.s., l’Agcom ha avviato una indagine conoscitiva su piattaforme digitali e sistema dell’informazione. Tale indagine è finalizzata, tra l’altro, a investigare la relazione tra il sistema dell’informazione e la diffusione dei nuovi intermediari digitali, analizzando la struttura delle piattaforme digitali, con particolare riferimento all’impatto che esse esercitano sul sistema informativo; il funzionamento dei meccanismi adottati dalle piattaforme digitali nel diffondere informazione; nonché le caratteristiche della domanda di informazione online. Il termine di conclusione di tale indagine conoscitiva (curata dal Servizio Economico-Statistico), nel corso della quale AERANTI-CORALLO chiederà di essere sentita in audizione, è fissato in 180 giorni dalla data di pubblicazione della relativa delibera nel sito web dell’Agcom (avvenuta il 7 luglio u.s.).
LA RELAZIONE ANNUALE 2016 DELL’AGCOM
■ Lo scorso 5 luglio si è svolta, presso la Camera dei Deputati, la relazione annuale 2016 dell’Agcom sull’attività svolta e sui programmi di lavoro.
Il Presidente Agcom, Angelo Marcello Cardani ha, tra l’altro, evidenziato come i ricavi nel settore dei media siano calati nel 2015 dell’1,2%, frenando, tuttavia, la curva in forte ribasso che aveva caratterizzato gli anni precedenti. Televisione e radio rappresentano la parte maggiore dei ricavi nel settore dei media (8.501 miliardi di euro, in leggera crescita); l’editoria frena (3,998 miliardi, con un calo del 7,5%) e internet cresce (attestan-dosi a 1,708 miliardi, +5,2% sull’anno precedente).
Nell’ambito televisivo, il Presidente Cardani ha inoltre evidenziato come “Alla velocità delle trasformazioni tecnologiche in atto nel sistema dei media non corrisponde un andamento altrettanto dinamico della struttura e della composizione dei ricavi, che risulta invece caratterizzata dalla difficoltà per gli operatori, in tutti i mercati dell’informazione (ancor più a livello locale), di individuare modelli di business adatti al contesto digitale”.
L’AGCOM AVVIA UNA INDAGINE CONOSCITIVA SULL’INFORMAZIONE LOCALE
■ Con delibera n. 310/16/CONS del 21 giugno u.s., l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha deciso di avviare un’indagine conoscitiva sull’informazione locale. Nelle premesse della delibera, si legge, tra l’altro, che, come evidenziato dall’Agcom nel corso di specifiche indagini, la componente locale riveste un ruolo di estrema rilevanza nella prospettiva di tutela del pluralismo all’interno del sistema informativo italiano. Rileva, poi, l’Autorità che in questo ambito, la contrazione degli investimenti in informazione e il conseguente ridimensionamento della parte redazionale che caratterizza l’intero sistema informativo italiano, appare ancora più significativa per gli editori locali, nell’attuale contesto normativo, tecnologico e di mercato. Per l’Autorità, tale fenomeno di contrazione delle risorse investe, tra l’altro, l’esercizio della professione giornalistica; lo stesso fenomeno investe, in egual misura, la fornitura di contenuti audiovisivi, i modelli di business storicamente caratterizzanti l’emittenza radiotelevisiva locale e l’editoria quotidiana locale.
Per tali ragioni, l’Agcom ha ritenuto necessario l’avvio di una apposita indagine conoscitiva, finalizzata ad esaminare le caratteristiche e le dinamiche dell’offerta di contenuti e servizi di informazione locale in Italia (includendo sia il servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale, sia l’emittenza radiotelevisiva provata locale, nonché l’editoria quotidiana e periodica, le testate native digitali, le imprese che forniscono prodotti giornalistici a terzi).
Nello specifico, l’indagine dell’Agcom approfondirà le caratteristiche e le dinamiche dell’offerta e della domanda di contenuti e servizi di informazione locale in Italia – con specifico riguardo alla distribuzione sul territorio delle imprese editoriali locali, alle mutate caratteristiche della fornitura e fruizione di contenuti informativi nell’attuale contesto tecnologico e di mercato – e analizzerà i nuovi modelli di organizzazione industriale che ne derivano, mettendo in luce le eventuali criticità sotto il profilo del pluralismo delle fonti, nonché dell’attendibilità e dell’autorevolezza delle informazioni.
Il termine di conclusione di tale indagine conoscitiva (curata dal Servizio Economico-Statistico), nel corso della quale AERANTI-CORALLO verrà sentita in audizione, è fissato in 180 giorni dalla data di pubblicazione della relativa delibera nel sito web dell’Agcom (avvenuta il 7 luglio u.s.).
L’AGCOM MODIFICA LA DELIBERA 666/08/CONS RELATIVA AL REGOLAMENTO ROC
■ Con delibera n. 308/16/CONS del 21 giugno 2016, pubblicata nel proprio sito internet il 7 luglio 2016, l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha introdotto alcune modifiche alla delibera n. 666/08/CONS, recante il Regolamento per la tenuta del Registro degli Operatori di Comunicazione (R.O.C.). Con tale nuova delibera sono stati, in particolare, modificati i modelli 21/ROC, relativo agli operatori di rete e il modello 24/ROC, relativo ai fornitore di servizi di media audiovisivi o radiofonici.
Le modifiche introdotte riguardano, pertanto, sia l’attività televisiva (operatore di rete e fornitore di servizi di media audiovisivi), sia l’attività radiofonica in tecnica digitale (operatore di rete e fornitore di servizi di media radiofonici). In fase di prima applicazione, i fornitori di servizi di media audiovisivi e gli operatori di rete tv dovranno trasmettere in via sperimentale, dal 1° settembre 2016 al 30 settembre 2016, attraverso i servizi telematici esposti nella sezione dedicata all’indirizzo www.impresainungiorno.gov.it, una comunicazione di variazione al Registro degli operatori di comunicazione, compilando i nuovi modelli 21/ROC e 24/ROC così come modificati dalla delibera stessa.
Il testo della delibera n. 308/16/CONS dell’Agcom e i relativi allegati sono pubblicati nel sito www.aeranticorallo.it, sezione “Normativa”, sottosezione “Normativa relativa al registro degli operatori di comunicazione (R.O.C.) e alla Informativa economica di sistema (I.E.S.)”
CONTRIBUTI RADIO LOCALI CHE TRASMETTONO NOTIZIARI IN LINGUA SARDA: LA GIUNTA REGIONALE SARDEGNA FISSA I CRITERI
■ Con deliberazione n. 41/21 del 12 luglio u.s., la Giunta regionale sarda ha approvato i criteri e le modalità per l’attribuzione dei contributi alle radio locali per la trasmissione di notiziari in lingua sarda, proposti dall’Assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, in applicazione della L.R. n. 2/2007 e della tabella A allegata alla L.R. n. 6/2016. Tali contributi ammonteranno, per il corrente anno, a euro 400.000 (rispetto ai 100.000 euro stanziati per il 2015).
Per beneficiare dei contributi, le emittenti in possesso dei requisiti richiesti, dovranno presentare, entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso sul sito ufficiale della Regione Sardegna (www.regione.sardegna.it) apposita domanda corredata dalla documentazione richiesta.
IL CONSIGLIO REGIONALE UMBRIA HA ELETTO IL NUOVO PRESIDENTE DEL CORECOM
■ Nella seduta dello scorso 12 luglio il Consiglio regionale dell’Umbria ha eletto il prof. Marco Mazzoni quale nuovo presidente del Corecom Umbria. Succede a Maria Gabriella Mecucci, decaduta in virtù dei nuovi limiti di legge per gli incarichi conferiti a soggetti in pensione.
Rimangono, invece, pienamente in carica le altre due componenti del Corecom Umbria, Stefania Severi e Maria Mazzoli.
Al neoeletto presidente gli auguri di buon lavoro di AERANTI-CORALLO.
PROPOSTA DI LEGGE ISTITUTIVA DEL FONDO EDITORIA: ANCORA IN DISCUSSIONE IN COMMISSIONE I AL SENATO, SLITTA L’ESAME IN AULA
■ La proposta di legge n. 2271 istitutiva del Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione è ancora in discussione alla Commissione Affari Costituzionali del Senato. L’approdo all’Aula di Palazzo Madama è previsto per martedì 19 luglio, qualora siano terminati i lavori in commissione. Ricordiamo che, al momento, sono state discusse in commissione solo le linee generali del provvedimento e non è ancora iniziato l’esame dei circa 300 emendamenti presentati.
CRESCE LA PUBBLICITA’ SUI MEDIA NEI PRIMI 5 MESI 2016
■ La consueta rilevazione mensile degli investimenti pubblicitari sui media, realizzata da Nielsen, evidenzia una crescita globale degli investimenti nei primi cinque mesi 2016 rispetto allo stesso periodo 2015 pari al +2,7%.
Segno positivo per la tv (che cresce del 6,1%) e per la radio (che segna un +2,0%). Segno negativo per quotidiani (-4,7%) e periodici (-3,6%).