Scarica il testo in formato PDF
Sommario
DECRETO RILANCIO: APPROVATO ALLA CAMERA, ORA PASSA AL SENATO. CONFERMATE LE NORME PER L’EMITTENZA RADIOFONICA E TELEVISIVA LOCALE CONTENUTE NEL DECRETO ORIGINARIO
■ Lo scorso 9 luglio, l’Aula della Camera ha approvato (con la fiducia) il disegno di legge di conversione del c.d. “decreto legge Rilancio”.
Il testo, approvato a Montecitorio, con 278 voti favorevoli, 187 contrari ed un astenuto, passa ora al Senato, dove è previsto approdi in Aula a Palazzo Madama il prossimo 14 luglio (la scadenza per la conversione in legge del decreto legge è fissata al 18 luglio p.v.).
Tra gli articoli approvati, è stato confermato integralmente l’art. 195 della norma (cui è stato modificato il titolo da “Fondo emergenze emittenti locali” a “Fondo per emergenze relative alle emittenti locali”). Il testo di tale art. 195 è, dunque, il seguente:
1. Al fine di consentire alle emittenti radiotelevisive locali di continuare a svolgere il servizio di interesse generale informativo sui territori attraverso la quotidiana produzione e trasmissione di approfondita informazione locale a beneficio dei cittadini, è stanziato nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico l’importo di 50 milioni di euro per l’anno 2020, che costituisce tetto di spesa, per l’erogazione di un contributo straordinario per i servizi informativi connessi alla diffusione del contagio da COVID-19.
Le emittenti radiotelevisive locali beneficiarie si impegnano a trasmettere i messaggi di comunicazione istituzionale relativi all’emergenza sanitaria all’interno dei propri spazi informativi.
Il contributo è erogato secondo i criteri previsti con decreti del Ministro dello sviluppo economico, contenenti le modalità di verifica dell’effettivo adempimento degli oneri informativi, in base alle graduatorie per l’anno 2019 approvate ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 23 agosto 2017, n.146.
2. Al relativo onere, pari a 50 milioni di euro per l’anno 2020 si provvede ai sensi dell’articolo 265.
IL MISE NON HA ANCORA EMANATO IL “DECRETO INDENNIZZI”
■ Il Ministero dello Sviluppo Economico non ha ancora provveduto alla emanazione del cosiddetto “Decreto indennizzi” previsto dall’art. 1, comma 1040, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018) come modificata dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019). Non ha, inoltre, reso noto in alcun modo la data di tale emanazione. Il citato “Decreto indennizzi” è il provvedimento attraverso il quale devono essere stabiliti i criteri per la determinazione degli indennizzi a favore delle tv locali per il rilascio delle frequenze di trasmissione.
AERANTI-CORALLO evidenzia che, in occasione dei precedenti altri rilasci di frequenze, il decreto ministeriale relativo alla determinazione dei criteri, delle procedure e degli importi dettagliati previsti, è stato emanato con ampio anticipo rispetto ai termini di dismissione. AERANTI-CORALLO chiede, pertanto, l’immediata emanazione di tale decreto, con la conferma dei criteri di determinazione degli indennizzi già adottati per le misure compensative a suo tempo previste dal DM 23 gennaio 2012 (relativo alla dismissione della banda 800) e dal DM 17 aprile 2015 (relativo alla dismissione di canali ritenuti interferenti con i Paesi esteri confinanti), disattendendo eventuali ipotesi di determinazione basate sul valore delle attrezzature al netto dei relativi ammortamenti (in quanto ciò che deve essere indennizzata è la revoca dei diritti di uso delle frequenze e non le attrezzature di trasmissione, che, peraltro, al netto degli relativi ammortamenti, avrebbero valore insignificante).
AERANTI-CORALLO chiede, infine, che vengano riaperti i termini per la dismissione volontaria delle frequenze prevedendo una finestra di almeno 60 giorni successivi all’emanazione del Decreto indennizzi.
CONTRIBUTI DPR 146/17: LA DGSCERP DEL MINISTERO HA MODIFICATO IN AUTOTUTELA LA GRADUATORIA DEFINITIVA DEI CONTRIBUTI 2019 ALLE RADIO LOCALI COMMERCIALI. GLI AMMESSI PASSANO DA 172 A 171
■ La Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico, in autotutela, ha annullato parzialmente il decreto direttoriale 9 aprile 2020, escludendo una emittente dalla graduatoria relativa ai contributi per le radio locali commerciali relativi all’anno 2019, nella quale era stata originariamente utilmente collocata. Conseguentemente, la stessa Dgscerp del Ministero ha emanato un nuovo decreto direttoriale in data 22 giugno 2020 (registrato all’Ufficio centrale di bilancio del MiSe in data 24 giugno 2020 al numero 9110), con il quale è stata approvata la nuova graduatoria definitiva con il relativo nuovo elenco degli importi dei contributi da assegnare alle imprese radiofoniche locali commerciali, per l’annualità 2019.
A seguito della esclusione operata, le emittenti radiofoniche locali a carattere commerciale ammesse ai contributi 2019 sono, pertanto, 171 (di cui una con riserva), in luogo delle 172 precedentemente ammesse (di cui una con riserva). Lo stanziamento complessivo di Euro 5.993.331,33, ripartito tra le 171 emittenti collocate nella nuova graduatoria, non comprende, al momento, tutte le risorse previste per l’anno 2019 (non prevede, infatti, l’extragettito del canone Rai) che sarà, quindi, oggetto, come ogni volta, di una successiva ulteriore ripartizione. Di conseguenza, gli importi dei contributi indicati per ogni emittente dovranno essere integrati in prosieguo con gli importi relativi al riparto dell’extragettito Rai.
A questo link il nuovo decreto direttoriale 22 giugno 2020 con la nuova graduatoria definitiva e il nuovo riparto dei contributi alle radio locali commerciali per l’anno 2019
PUBBLICATA LA RELAZIONE ANNUALE 2020 DELL’AGCOM SULL’ATTIVITA’ SVOLTA E SUI PROGRAMMI DI LAVORO. IL CAPITOLO SULLA RADIOFONIA DIGITALE
■ E’ stata pubblicata lo scorso 7 luglio, nel sito istituzionale dell’Autorità, la Relazione Annuale 2020 sulle attività svolte e i programmi di lavoro dell’Agcom. La pubblicazione è suddivisa in una premessa, cinque capitoli, una appendice e due allegati.
Tra i vari argomenti trattati, vi è anche quello della radiofonia digitale e dell’attività svolta (e da svolgere) dall’Agcom in tale ambito.
In particolare, sul tema della pianificazione delle frequenze destinate alla radiodiffusione sonora in tecnica digitale (DAB+), l’Agcom premette, nella Relazione annuale, che le leggi di bilancio 2018 e 2019 hanno modificato radicalmente il quadro normativo nel settore della pianificazione delle frequenze per la radiofonia digitale.
Dapprima la legge di bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo di dotare tutti i ricevitori radiofonici venduti a partire dal 1° gennaio 2020 di un’interfaccia in grado di ricevere i segnali radiofonici digitali. Successivamente, la legge di bilancio 2019 ha stabilito che la banda 174-230 MHz, attualmente attribuita in uso condiviso alla radiodiffusione televisiva e a quella sonora, venga, invece, destinata prioritariamente alla radiodiffusione sonora e solo ove necessario alla radiodiffusione televisiva. Tale previsione – aggiunge l’Agcom – ha reso finalmente disponibili le risorse spettrali necessarie per procedere alla pianificazione delle frequenze destinate a tale tipologia di servizio sia in ambito nazionale sia locale, sull’intero territorio italiano. Per tale motivo, l’Autorità, con delibera n. 13/19/CONS, ha avviato il procedimento finalizzato all’adozione del Piano nazionale di assegnazione delle frequenze in banda VHF-III per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale DAB+. Il piano è destinato a entrare in vigore il 1° luglio del 2022, contestualmente all’attuazione del “Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il servizio televisivo” di cui alla delibera n. 39/19/CONS e alla conseguente riconfigurazione delle reti trasmissive del servizio televisivo digitale operanti nella banda 174-230 MHz. Tuttavia, poiché la concreta possibilità di sviluppare un progetto di pianificazione dipende dalla quantità di risorse frequenziali disponibili per il Paese, come risultante dall’attività di coordinamento internazionale con i paesi radioelettricamente confinanti, alla luce della nuova attività di negoziazione avviata dal Ministero dello sviluppo economico (con il supporto dell’Autorità) nei primi mesi dell’anno 2019 con i vari paesi interessati, si è ritenuto opportuno posticipare la definizione in concreto del nuovo piano frequenze per la radiodiffusione digitale, al completamento definitivo di tale attività di coordinamento internazionale (tutt’ora in corso solo per quanto riguarda l’area adriatica).
Un altro paragrafo della Relazione annuale è dedicato al coordinamento internazionale delle frequenze per la banda VHF-III per la pianificazione del servizio DAB+. Scrive l’Agcom che la pianificazione delle frequenze destinate alla radiofonia digitale, ha beneficiato anche dell’azione di coordinamento e negoziazione internazionale con i paesi radioelettricamente confinanti, svolte dal MISE con la collaborazione dell’Autorità, per giungere ad una razionalizzazione delle frequenze in banda VHF-III attualmente attribuite all’Italia; ciò anche allo scopo, ove possibile, di incrementare ulteriormente le risorse disponibili. In particolare, in aggiunta agli accordi già sottoscritti con le amministrazioni di Svizzera e Austria (nel 2018), è stato formalizzato l’ulteriore accordo con l’amministrazione di Malta dell’11 ottobre 2019 e il successivo addendum all’accordo del 22 gennaio 2020, scaturito da interlocuzioni avute al riguardo con l’amministrazione greca.
Inoltre, è stato definito il cosiddetto “accordo tirrenico” tra le amministrazioni di Italia, Francia, Monaco e Città del Vaticano. Restano in corso le trattative già avviate nel 2019 con le amministrazioni di Slovenia, Croazia, Montenegro, Albania e Grecia per la definizione del cosiddetto “accordo adriatico”, la cui chiusura è prevista entro il 2020.
AGCOM: NICOLA SANSALONE NOMINATO SEGRETARIO GENERALE
■ Nell’ultima riunione di Consiglio, l’Agcom, in vista dell’elezione dei nuovi Componenti (prevista per il prossimo 14 luglio da parte di Camera e Senato) e della nomina del Presidente (che avviene con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri, d’intesa con il Ministro dello Sviluppo economico, previo parere favorevole delle Commissioni parlamentari competenti), ha confermato nei loro incarichi per un altro anno i direttori e vicedirettori in scadenza a luglio.
Ha, inoltre, con separata delibera, nominato il Segretario generale (il cui incarico ha inizio dall’entrata in vigore del provvedimento, ovvero il 26 giugno, e terminerà dopo sei mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio) nella persona dell’attuale Segretario generale facente funzioni, Nicola Sansalone.
AERANTI-CORALLO E ASSOCIAZIONE RADIO FRT HANNO SIGLATO CON SCF UNA INTEGRAZIONE ALLA CONVENZIONE PER LE IMPRESE RADIOFONICHE LOCALI AI FINI DEI DIRITTI CONNESSI RELATIVI ALL’ATTIVITA’ DI RADIOVISIONE
■ AERANTI-CORALLO e Associazione Radio Frt di Confindustria Radio Tv hanno sottoscritto con la SCF una integrazione della Convenzione per i diritti connessi per la radiofonia locale relativi all’attività di “Radiovisione”. In particolare, l’accordo sottoscritto disciplina le modalità di calcolo dei compensi dovuti dalle imprese radiofoniche locali a fronte della concessione in licenza di alcuni diritti di utilizzazione dei fonogrammi e video musicali ai fini della relativa diffusione televisiva qualora quest’ultima avvenga simultaneamente alla diffusione radiofonica (c.d. “Radiovisione”). A margine della firma, il Presidente di SCF dott. Enzo Mazza, ha commentato: “In un’epoca segnata dalla crisi pandemica, l’accordo tra SCF e le associazioni AERANTI-CORALLO e Associazione Radio Frt offre un importante segnale di crescita dei consumi musicali, non soltanto in ambito digitale ma anche radiovisivo, che gioca un ruolo centrale nel rapporto tra le case discografiche e le imprese radiofoniche locali, uno dei touchpoint più importanti tra la musica e le nuove generazioni di fan”.
Il Coordinatore AERANTI-CORALLO avv. Marco Rossignoli e il Presidente dell’Associazione Radio Frt di Confindustria Radio Tv, avv. Marco Montrone, hanno dichiarato: “Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’accordo raggiunto con SCF per i diritti connessi relativi all’attività di Radiovisione, che ha consentito di raggiungere il massimo equilibrio fra i diversi interessi delle parti nel contesto della nuova normativa in materia di diritti connessi.”
CONTRIBUTI DOVUTI ALLO STATO PER I DIRITTI DI USO DELLE FREQUENZE TV 2020: IN ATTESA DEL NUOVO DECRETO PER LA DETERMINAZIONE DEGLI IMPORTI RINVIATO IL TERMINE DI PAGAMENTO DEL 31 LUGLIO
■ La Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico ha comunicato, con una nota nel sito istituzionale, che è in via di predisposizione da parte del Ministero stesso il decreto con il quale verrà determinato l’importo dei contributi per i diritti d’uso delle frequenze televisive in tecnica digitale, dovuto dagli operatori di rete in ambito nazionale e locale per l’annualità 2020.
Il precedente decreto 13 aprile 2017 stabiliva, infatti, l’importo dei contributi dovuti per i diritti d’uso delle frequenze televisive in tecnica digitale dovuti fino all’anno 2019. Con il nuovo decreto verrà, inoltre, indicata la nuova scadenza per i pagamenti relativi ai diritti d’uso delle frequenze televisive, per cui il termine del 31 luglio per l’annualità 2020 (originariamente fissato per tale adempimento) è da ritenersi rinviato.
BANDI OPERATORI DI RETE TV LOCALI, ULTERIORI RISPOSTE DELLA DGSCERP ALLE RICHIESTE DI CHIARIMENTI
■ La Dgscerp del Ministero dello Sviluppo Economico, ha pubblicato ulteriori risposte a richieste di chiarimenti (FAQ) relative alle procedure di gara dei bandi per l’assegnazione ad operatori di rete dei diritti d’uso di frequenze, per l’esercizio del servizio televisivo digitale terrestre in ambito locale. Con l’ultima pubblicazione avvenuta, sono state date risposte a 91 richieste di chiarimento che i soggetti interessati hanno fatto pervenire all’apposita casella di email del MiSe entro lo scorso 22 maggio. Le risposte rese sino a oggi dalla Dgscerp del Ministero sono disponibili a questo link. Si rammenta che sono, al momento, aperti i bandi per operatori di rete in ambito locale relativi alle aree tecniche n. 1 (Piemonte); n. 2 (Valle d’Aosta); n. 3 (Lombardia e Piemonte orientale; n. 4 (Trentino-A.A); 4-a (Prov. aut. di Trento), con scadenza il 14 luglio, nonché all’area tecnica 4-b (Prov. aut. di Bolzano), con scadenza il 29 luglio 2020.