TeleRadiofax n. 13/2023 – 30 giugno 2023

 

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Sommario

Il Tar Lazio, con alcune sentenze pubblicate il 27 giugno, modificando l’orientamento espresso con sentenza del 12 giugno u.s., ha ritenuto che l’avvenuta legificazione del Dpr n. 146/17 sia da considerarsi esclusivamente con riferimento all’annualità 2019
Consultazione pubblica del MIMIT su correttivi al TUSMA: le osservazioni di Aeranti-Corallo sui contributi dovuti per l’uso delle frequenze DAB+
Quesiti relativi ai bandi per l’assegnazione dei diritti d’uso per le reti DAB+ di Emilia Romagna, Marche, Lazio e Sardegna: dovrebbe essere imminente la pubblicazione delle risposte da parte del MIMIT. Frattanto la Dgscerp ha pubblicato un avviso di rettifica dei bandi
Aeranti-Corallo in audizione alle commissioni riunite VII e IX della Camera dei Deputati sulla proposta di regolamento europeo per l’istituzione di un quadro comune per i servizi di media nel mercato interno
DVB-T2/HEVC: Aeranti-Corallo chiede che il passaggio definitivo di tutte le trasmissioni televisive, nazionali e locali, avvenga entro il 2023
Marco Meacci è il nuovo presidente del corecom Toscana

 

Il Tar Lazio, con alcune sentenze pubblicate il 27 giugno, modificando l’orientamento espresso con sentenza del 12 giugno u.s., ha ritenuto che l’avvenuta legificazione del Dpr n. 146/17 sia da considerarsi esclusivamente con riferimento all’annualità 2019

Come noto, con sentenza  pubblicata in data 12 giugno 2023 (sentenza n. 9966/2023) il TAR Lazio aveva rigettato il ricorso proposto da una tv locale per l’annullamento del decreto direttoriale del 14 dicembre 2019 con cui la Dgscerp del Ministero aveva approvato la graduatoria definitiva delle domande ammesse al contributo per l’anno 2018 delle emittenti televisive locali a carattere commerciale e l’elenco degli importi dei contributi spettanti ai relativi soggetti beneficiari.
Tale decisione era stata motivata, tra l’altro, con l’intervenuta legificazione (operata dall’art. 4 bis del Decreto legge 25 luglio 2018, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 21 settembre 2018, n. 108) del DPR 23 agosto 2017, n. 146 (Regolamento concernente i criteri di riparto tra i soggetti beneficiari e le procedure di erogazione delle risorse dei Fondi per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione in favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali).
Ora, con alcune sentenze pubblicate il 27 giugno 2023, il TAR Lazio, modificando l’orientamento espresso con la la citata sentenza n. 9966/2023 del 12 giugno u.s., ha ritenuto che l’intervenuta legificazione del DPR 23 agosto 2017, n. 146 riguardi solo l’annualità 2019.
Queste ultime sentenze sono state pronunciate nell’ambito di alcuni giudizi finalizzati all’annullamento del decreto direttoriale 21 dicembre 2022 con cui il MIMIT ha approvato la graduatoria definitiva delle domande ammesse al contributo 2022 delle emittenti televisive a carattere commerciale e l’elenco degli importi dei contributi spettanti ai relativi soggetti beneficiari.
Qualora tali sentenze vengano appellate, sarà il Consiglio di Stato a doversi pronunciare definitivamente sulla problematica per valutare se la legificazione in questione abbia efficacia solo per il 2019 ovvero per il 2018 e per tutti gli altri anni successivi all’entrata in vigore dell’art. 4 bis del Decreto legge 25 luglio 2018, n. 91, convertito con modificazioni dalla legge 21 settembre 2018, n. 108.

 

CONSULTAZIONE PUBBLICA DEL MIMIT SU CORRETTIVI AL TUSMA: LE OSSERVAZIONI DI AERANTI-CORALLO SUI CONTRIBUTI DOVUTI PER L’USO DELLE FREQUENZE DAB+

Nelle scorse settimane, la divisione III della Dgscerp del MIMIT ha avviato una consultazione pubblica relativa alle modifiche al D.Lgs 8 novembre 2021, n. 208 (recante il Testo unico dei servizi di media audiovisivi – TUSMA).
Aeranti-Corallo è intervenuta a tale consultazione, formulando le proprie osservazioni.
In particolare, con riferimento alla problematica del regime di contribuzione per i diritti d’uso per il servizio radiofonico Dab+, l’associazione ritiene che l’esenzione decennale prevista dall’art, 3, comma 24 della legge n. 249/97 nonché dall’art. 12, comma 9 della delibera Agcom n. 664/09/CONS (per il pagamento dei diritti amministrativi e dei contributi per l’uso delle frequenze) debba decorrere dalla data del rilascio dei diritti di uso delle frequenze previste dal PNAF-DAB di cui alla delibera Agcom n. 286/22/CONS.
Aeranti-Corallo ha, pertanto, chiesto che, in sede di correzione del TUSMA, venga inserita una norma in tal senso.

 

QUESITI RELATIVI AI BANDI PER L’ASSEGNAZIONE DEI DIRITTI D’USO PER LE RETI DAB+ DI EMILIA ROMAGNA, MARCHE, LAZIO E SARDEGNA: DOVREBBE ESSERE IMMINENTE LA PUBBLICAZIONE DELLE RISPOSTE DA PARTE DEL MIMIT. FRATTANTO LA DGSCERP HA PUBBLICATO UN AVVISO DI RETTIFICA AI BANDI

Si è svolta lo scorso giovedì 29 giugno u.s., in videoconferenza, l’audizione di Aeranti-Corallo davanti le commissioni riunite VII (cultura, scienza e istruzione) e IX (trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei Deputati, in ordine alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio per l’istituzione di un quadro comune per i servizi di media nell’ambito del mercato interno.
Nel corso dell’audizione, presieduta dall’on. Salvatore Deidda, presidente della IX Commissione,  il coordinatore della federazione, Marco Rossignoli, ha sottolineato l’opportunità che l’intervento comunitario consista esclusivamente nella previsione di principi di carattere generale, piuttosto che nella definizione di norme dettagliate.
Per Aeranti-Corallo, i principi comuni in materia di pluralismo dei media, nonché di trasparenza, obiettività e verificabilità della misurazione degli indici di ascolto, dovrebbero essere oggetto di procedure di autoregolamentazione o di coregolamentazione e  l’intervento dell’Unione europea, attraverso una direttiva in materia, dovrebbe riguardare la protezione delle fonti giornalistiche, la trasparenza e l’equità nella disciplina della allocazione della pubblicità statale e la regolamentazione delle piattaforme online.   Inoltre, con riferimento alle misure contenute nella proposta della Commissione europea relativa alla regolamentazione delle piattaforme online, Aeranti-Corallo ritiene che le stesse siano piuttosto deboli e che sia, pertanto, necessaria una regolamentazione più efficace al riguardo, finalizzata a una maggiore tutela dei fornitori di servizi di media rispetto alle piattaforme online, soprattutto laddove le stesse siano di grandi dimensioni.

 

AERANTI-CORALLO IN AUDIZIONE ALLE COMMISSIONI RIUNITE VII E IX DELLA CAMERA DEI DEPUTATI SULLA PROPOSTA DI  REGOLAMENTO EUROPEO PER L’ISTITUZIONE DI UN QUADRO COMUNE PER I SERVIZI DI MEDIA NEL MERCATO INTERNO

Si è svolta lo scorso giovedì 29 giugno u.s., in videoconferenza, l’audizione di Aeranti-Corallo davanti le commissioni riunite VII (cultura, scienza e istruzione) e IX (trasporti, poste e telecomunicazioni) della Camera dei Deputati, in ordine alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio per l’istituzione di un quadro comune per i servizi di media nell’ambito del mercato interno.
Nel corso dell’audizione, presieduta dall’on. Salvatore Deidda, presidente della IX Commissione,  il coordinatore della federazione, Marco Rossignoli, ha sottolineato l’opportunità che l’intervento comunitario consista esclusivamente nella previsione di principi di carattere generale, piuttosto che nella definizione di norme dettagliate.
Per Aeranti-Corallo, i principi comuni in materia di pluralismo dei media, nonché di trasparenza, obiettività e verificabilità della misurazione degli indici di ascolto, dovrebbero essere oggetto di procedure di autoregolamentazione o di coregolamentazione e  l’intervento dell’Unione europea, attraverso una direttiva in materia, dovrebbe riguardare la protezione delle fonti giornalistiche, la trasparenza e l’equità nella disciplina della allocazione della pubblicità statale e la regolamentazione delle piattaforme online.   Inoltre, con riferimento alle misure contenute nella proposta della Commissione europea relativa alla regolamentazione delle piattaforme online, Aeranti-Corallo ritiene che le stesse siano piuttosto deboli e che sia, pertanto, necessaria una regolamentazione più efficace al riguardo, finalizzata a una maggiore tutela dei fornitori di servizi di media rispetto alle piattaforme online, soprattutto laddove le stesse siano di grandi dimensioni.

 

DVB-T2/HEVC: AERANTI-CORALLO CHIEDE CHE IL PASSAGGIO DEFINITIVO DI TUTTE LE TRASMISSIONI TELEVISIVE, NAZIONALI E LOCALI, AVVENGA ENTRO IL 2023

Come noto, lo switch off avvenuto tra la fine dell’anno 2021 e l’inizio dell’anno 2022 è stato attuato sul presupposto della adozione del nuovo piano delle frequenze tv emanato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni con la delibera n. 39/19/CONS, basato sulla tecnologia DVB-T2.  L’uso di tale tecnologia con le codifiche più avanzate, come la codifica HEVC, consentirebbe alle tv locali di trasmettere programmi con buona qualità tecnica e, quindi, anche in HD. Diversamente, ad oggi, le trasmissioni televisive stanno ancora avvenendo con l’originaria e ormai obsoleta tecnologia DVB-T, utilizzando la compressione MPEG-4 in luogo della originaria MPEG-2. Tutto ciò, se da una parte consente alle tv nazionali, che dispongono, attraverso le rispettive reti, di maggiore quantità di capacità trasmissiva rispetto alla emittenza locale, di trasmettere, comunque, con livelli di qualità tecnica accettabili, allo stesso tempo non permette alle tv locali una diffusione del segnale idonea per le trasmissioni in alta definizione e, in alcune regioni, a causa del meccanismo del riproporzionamento della banda nell’ambito del multiplex, neppure una diffusione con buona qualità del segnale in definizione standard. Aeranti-Corallo ritiene, pertanto, necessario, come sottolineato anche nel corso del recente RadioTv Forum 2023, che venga fissata al più presto, e, comunque, entro il corrente anno 2023 la data per il passaggio dell’intero sistema televisivo, e quindi di tutte le tv nazionali e locali, alle trasmissioni DVB-T2/HEVC. Peraltro, la diffusione delle smart tv, idonee anche alla ricezione DVB-T2/HEVC è ormai una realtà, come risulta anche dalla delibera Agcom n. 14/23/CONS dove si evidenzia che quelle presenti nelle case degli italiani superano i 15 milioni con un incremento del 46,6% negli ultimi due anni. Inoltre, a parere di Aeranti-Corallo, proprio la fissazione della data per il completamento del processo di transizione al digitale televisivo di seconda generazione, costituirà l’elemento decisivo di accelerazione alla vendita dei nuovi dispositivi di ricezione, come è avvenuto in occasione del primo switch off negli anni tra il 2010 e il 2012.

 

MARCO MEACCI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DEL CORECOM TOSCANA

Si è insediato il nuovo Corecom Toscana, guidato da Marco Meacci (già sindaco di Monte San Savino e già presidente e a.d. dell’Agenzia regionale recupero risorse). Gli altri componenti dell’Organismo sono la giornalista Carlotta Agostini, la docente universitaria Benedetta Baldi e gli avvocati Bianca Maria Giocoli e Biagio Depresbiteris. A tutti vanno gli auguri di buon lavoro di Aeranti-Corallo.