Scarica il testo in formato PDF
Sommario
NUOVO PIANO NAZIONALE DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE RADIOFONICHE DIGITALI DAB-T: GIUDIZIO MOLTO CRITICO DI AERANTI-CORALLO
■ Come già comunicato nello scorso numero del Teleradiofax, è in corso presso l’Agcom il procedimento per l’adozione del nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze per il servizio di radiodiffusione sonora in tecnica digitale dab+ in banda Vhf-III previsto dalla legge di bilancio 2019.
AERANTI-CORALLO è stata sentita in audizione nei giorni scorsi dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Per l’associazione sono intervenuti a tale audizione Marco Rossignoli, Alessia Caricato, Fabrizio Berrini, Elena Porta e Fabio Carera.
Nel corso dell’audizione, AERANTI-CORALLO ha espresso l’insoddisfazione del comparto radiofonico locale sulla situazione generale della radiofonia digitale. Infatti, mentre gli operatori nazionali ormai da anni operano sulla base di autorizzazioni sperimentali, nel comparto locale le frequenze sono state assegnate in solo 10 dei 39 bacini previsti dal piano attualmente vigente.
Tale situazione penalizza l’emittenza radiofonica locale, nonostante questa rappresenti complessivamente circa il 40% degli ascolti e della raccolta pubblicitaria e risulti, in cinque regioni, al primo posto nei relativi ascolti.
In merito allo schema di nuovo Piano proposto dall’Autorità, AERANTI-CORALLO ha evidenziato come la riduzione a sole due frequenze per la radiofonia locale (rispetto alle tre ipotizzate nel caso di firma dell’accordo adriatico-ionico con i Paesi esteri radioelettricamente confinanti), crei una inaccettabile carenza di capacità trasmissiva.
Inoltre, a giudizio di AERANTI-CORALLO, la qualità delle frequenze previste per le emittenti locali nello schema di nuovo Piano è inferiore a quella delle frequenze nazionali.
Per tali ragioni, AERANTI-CORALLO giudica molto negativamente il nuovo Piano proposto e si riserva di valutare le iniziative da prendere a tutela del comparto.
AERANTI-CORALLO ha, inoltre, evidenziato che il numero di reti locali Dab previste nel documento di consultazione, non è assolutamente sufficiente a garantire il trasporto delle imprese radiofoniche locali analogiche attualmente operanti. AERANTI-CORALLO ha, inoltre, chiesto che, laddove possibile, vengano previste risorse radioelettriche aggiuntive per servire specificamente aree a carattere provinciale densamente popolate.
Infine, AERANTI-CORALLO ha chiesto all’Agcom di valutare la possibilità di attivazione, al di fuori delle aree di coordinamento internazionale, dei microimpianti, specificamente progettati, per servire aree di dimensioni ridotte.
L’INVIO ALL’AGCOM DELLA IES – INFORMATIVA ECONOMICA DI SISTEMA PER L’ANNO 2022, RELATIVA ALL’ESERCIZIO FINANZIARIO 2021, DEVE AVVENIRE DAL 15 SETTEMBRE E FINO AL 31 OTTOBRE 2022
■ L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, con delibera n. 182/22/CONS del 7 giugno 2022, derogando a quanto stabilito dall’art. 5 della delibera n. 397/13/CONS, ha stabilito che l’invio della IES – Informativa Economica di Sistema per l’anno 2022, relativa all’esercizio finanziario 2021, debba avvenire dal 15 settembre e fino al 31 ottobre 2022.
Ricordiamo che sono obbligati all’invio della IES – Informativa Economica di Sistema (ai sensi della delibera Agcom n. 397/13/CONS e successive modificazioni): gli operatori di rete, i fornitori di un bouquet di programmi pay tv, i fornitori di servizi di media audiovisivi o radiofonici, i fornitori di servizi interattivi associati o di servizi di accesso condizionato, i soggetti esercenti l’attività di radiodiffusione, le imprese concessionarie di pubblicità, le agenzie di stampa a carattere nazionale, gli editori, anche in formato elettronico, di giornali quotidiani, periodici o riviste, altre pubblicazioni periodiche ed annuaristiche e altri prodotti editoriali, i fornitori di servizi di intermediazione online e i fornitori di motori di ricerca online. Sono altresì tenute all’invio della IES le società che, a prescindere dal proprio luogo di stabilimento o di residenza (in Italia o all’estero), redigono il bilancio consolidato dei soggetti che svolgono le predette attività.
A questo link il testo della delibera Agcom n. 182/22/CONS.
CONTRIBUTI ANNUALI A RADIO E TV LOCALI DI CUI AL DPR 146/17 PER L’ANNO 2021: LA SITUAZIONE
■ Nei giorni scorsi, la Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico ha approvato alcune graduatorie definitive relative ai contributi annuali per l’anno 2021.
Nel dettaglio, con decreto direttoriale 17 giugno 2022 è stata approvata la graduatoria definitiva con i relativi elenchi degli importi dei contributi da assegnare alle radio locali comunitarie per l’anno 2021. Le radio locali comunitarie ammesse ai contributi 2021 sono confermate in 341 (su 343 domande presentate), di cui 79 accedono sia alla quota fissa, sia alla quota variabile del riparto. L’importo della quota fissa è di Euro 6.604,64 per ognuna delle suddette 341 radio locali comunitarie, mentre l’importo della quota variabile va da Euro 177.798,27 a Euro 404,38. Lo stanziamento complessivo 2021 per le radio locali comunitarie ammonta ad Euro 4.504.363,55.
Inoltre, con decreto direttoriale 24 giugno 2022 è stata approvata la graduatoria definitiva con i relativi elenchi degli importi dei contributi da assegnare alle radio locali commerciali per l’anno 2021. Le radio locali commerciali ammesse ai contributi 2021 sono confermate in 150 (su 187 domande presentate). Lo stanziamento complessivo 2021 per le radio locali commerciali ammonta ad Euro 13.513.090,66.
Infine, con decreto direttoriale 27 giugno 2022 è stata approvata la graduatoria definitiva con i relativi elenchi degli importi dei contributi da assegnare alle tv locali comunitarie per l’anno 2021. Le tv locali comunitarie ammesse ai contributi 2021 sono 325 (essendo state riammesse 3 emittenti a seguito dei reclami pervenuti alla Dgscerp del Ministero), di cui 51 accedono sia alla quota fissa, sia alla quota variabile del riparto. L’importo della quota fissa è di Euro 7.853,76 per ognuna delle suddette 325 tv locali comunitarie, mentre l’importo della quota variabile va da Euro 291.727,37 a Euro 689,75. Lo stanziamento complessivo 2021 per le tv locali comunitarie ammonta ad Euro 5.104.945,36.
Evidenziamo che, in considerazione che la legge di bilancio 2021 ha previsto, a partire dai contributi per l’anno 2021, la “stabilizzazione” del c.d. “extragettito del canone Rai”, gli importi di tutti i contributi sopraindicati per ogni emittente comprendono anche il riparto di tale extragettito. Dovrebbe, a questo punto, essere ormai imminente anche la pubblicazione della graduatoria definitiva 2021 relativa ai contributi per le tv locali commerciali.
INDENNIZZI FREQUENZE TV. PUBBLICATO DAL MISE IL QUINTO DECRETO DIRETTORIALE CHE DEFINISCE IMPORTI INDENNIZZI A OPERATORI DI RETE LOCALI
■ Il Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato il quinto decreto direttoriale, datato 20 giugno 2022, con il quale vengono definiti gli importi relativi agli indennizzi spettanti ad ulteriori operatori di rete locali ai sensi del decreto in data 27 novembre 2020 del Ministro dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, a seguito del rilascio delle relative frequenze.
Gli indennizzi vengono corrisposti nella misura di 0,34 euro per abitante residente in ciascuna delle province oggetto del diritto d’uso rilasciato e nella misura di € 3.800,00 per ciascun impianto disattivato. Al decreto direttoriale è allegata una tabella di dettaglio che contiene la ripartizione di quanto spettante per n. 94 diritti di uso, afferenti a n. 64 società.
Il decreto specifica, inoltre, che qualora, a conclusione della procedura e ad esito degli eventuali contenziosi, dovessero residuare somme destinate all’erogazione degli indennizzi, il Ministero si riserva la facoltà di ridistribuire agli aventi diritto tali somme adottando criteri di ripartizione coerenti con quanto disposto dal decreto 27 novembre 2020. A seguito di quest’ultimo provvedimento, sono stati ad oggi riconosciuti gli indennizzi per n. 282 diritti di uso (n. 53 con il primo decreto, n. 20 con il secondo decreto, n. 91 con il terzo decreto, n. 24 con il quarto decreto e n. 94 con il quinto decreto), afferenti a n. 186 società (n. 28 con il primo decreto, n. 13 con il secondo decreto, n. 58 con il terzo decreto, n. 23 con il quarto decreto e n. 64 con il quinto decreto). A questo link il decreto direttoriale 20 giugno 2022.
RADIO: ANCHE A MAGGIO CONTINUA IL TREND DI CRESCITA DELLA RACCOLTA PUBBLICITARIA
■ Anche per il mese di maggio gli investimenti pubblicitari sul mezzo radio fanno registrare un dato positivo.
Dopo la crescita del +7,8%, di aprile, il mese di maggio segna, infatti, +2%, con una dato consolidato sui primi cinque mesi dell’anno che si attesta a +3,6%.
E’ quanto comunica l’Osservatorio Fcp-Assoradio, coordinato dalla società Reply. Secondo la federazione che riunisce le concessionarie pubblicitarie radiofoniche, nei primi cinque mesi dell’anno 2022 risultano ampiamente favorevoli la maggioranza degli indicatori che, combinati fra di loro, denotano la solidità del comparto radiofonico. Oltre alla crescita dei fatturati pubblicitari, Fcp-Assoradio segnala il parallelo incremento degli inserzionisti (+21%) e delle campagne pubblicitarie (+12%). Fra i comparti merceologici che hanno registrato la maggiore crescita negli investimenti pubblicitari sul mezzo radio, si sono distinti, in particolare, i settori della Distribuzione, Abitazione, Finanza e Assicurazioni, Turismo e viaggi, Edilizia e Farmaceutici.