L’AGCOM EMANA IL PIANO PROVVISORIO DI ASSEGNAZIONE DELLE FREQUENZE PER IL SERVIZIO RADIOFONICO DIGITALE NELLE REGIONI VALLE D’AOSTA E UMBRIA E NELLE PROVINCE DI TORINO E CUNEO
■ Con delibera n. 602/14/CONS del 28 novembre 2014, pubblicata nel proprio sito internet il 23 dicembre u.s., l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha esteso la pianificazione delle frequenze per il servizio radiofonico digitale alle regioni Valle d’Aosta, Umbria, nonché alle province di Torino e di Cuneo. Con tale delibera, vengono rispettivamente pianificati i seguenti blocchi di diffusione: Valle d’Aosta 12A, 12B e 12 C (Rai e reti nazionali private); 12 D (reti locali) – Umbria 12A, 12B e 12 C (Rai e reti nazionali private); 12D, 10A, 10B, 10C e 10D (reti locali) – Province di Torino e di Cuneo 12A, 12B e 12 C (Rai e reti nazionali private); 12D, 10°, 10B, 10C e 10D (reti locali).
Ora il Ministero dello Sviluppo Economico dovrà assegnare le frequenze per l’esercizio dell’attività di operatore di rete per la radiofonia digitale terrestre nelle sopracitate zone. Ricordiamo che il regolamento per la radiofonia digitale terrestre (delibera n. 664/09/CONS dell’Agcom) prevede, tra l’altro, che le assegnazioni frequenziali possano avvenire esclusivamente a favore di società consortili aventi per oggetto sociale lo svolgimento dell’attività di operatore di rete per la radiodiffusione sonora terrestre in tecnica digitale; tali società consortili possono essere partecipate, esclusivamente da soggetti autorizzati alla prosecuzione dell’esercizio dell’attività di radiodiffusione sonora in tecnica analogica in ambito locale (ai sensi dell’art. 1, comma 2 bis del DL n. 5/2001, convertito con modificazioni dalla legge n. 66/2001) che sono anche autorizzati quali fornitori di contenuti per la radiofonia digitale terrestre in ambito locale per tutte o parte delle zone in cui le trasmissioni digitali devono essere diffuse; inoltre, le partecipazioni a tali società consortili devono essere paritetiche tra le emittenti che ne fanno parte e deve essere rispettato il principio di non discriminazione. Ogni società consortile deve rappresentare almeno il 30 per cento delle emittenti legittimamente esercenti nello stesso bacino o sub-bacino di utenza, l’attività di radiodiffusione sonora in tecnica analogica in ambito locale che siano anche titolari di autorizzazione per la fornitura di contenuti digitali in ambito locale; infine, ciascun programma diffuso dal multiplex della società consortile ha diritto ad una capacità trasmissiva di 72 CU (unità capacitive). In considerazione che la capacità trasmissiva complessiva di ogni multiplex è di 864 CU possono, pertanto, essere veicolati, da ogni mux, al massimo, 12 programmi.
AERANTI-CORALLO esprime un giudizio critico relativamente alla scelta dell’Autorità di avviare il digitale in alcune aree del Paese senza aver preventivamente provveduto alla definizione di tutti i bacini di utenza sull’intero territorio nazionale e alla quantificazione delle risorse radioelettriche (frequenze) disponibili bacino per bacino, come peraltro previsto dalla delibera 664/09/CONS della stessa Agcom. Tale definizione e tale quantificazione sono, infatti, indispensabili per accertare se esistano, in tutte le aree del Paese, frequenze sufficienti per permettere l’avvio del digitale, a parità di condizioni, per tutti i soggetti, attualmente operanti in tecnica analogica, interessati all’avvio della nuova tecnologia.
AERANTI-CORALLO ha organizzato due incontri con le imprese radiofoniche locali associate, rispettivamente il 14 gennaio ad Ancona (per le imprese operanti nella regione Umbria) e il 22 gennaio a Torino (per le imprese operanti nella regione Valle d’Aosta e nelle province di Torino e di Cuneo), nell’ambito dei quali verrà affrontata dettagliatamente la problematica.
Il testo della delibera n. 602/14/CONS è disponibile nel sito www.aeranticorallo.it, sez. “Normativa”, sottosez. “Normativa in materia di trasmissioni radiofoniche digitali DAB-T”
CONTRIBUTI PER LA CONCESSIONE DEL DIRITTO D’USO DELLE FREQUENZE TV: VERSO UNA SOLUZIONE PONTE
■ La problematica della determinazione da parte del Ministero dello Sviluppo economico degli importi dei contributi per la concessione dei diritti di uso delle frequenze (ai sensi dell’art. 35 del Codice delle comunicazioni elettroniche), sulla base dei criteri stabiliti dall’Agcom con la delibera n. 494/14/CONS, sta andando verso una soluzione ponte per quanto riguarda l’anno 2014. L’ipotesi è quella del pagamento di un acconto nella misura del 40% del canone pagato per l’anno 2013, in attesa di una ridefinizione normativa della materia più volte preannunciata dal Sottosegretario Giacomelli (anche in audizioni in Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi e in Commissione VIII del Senato).
AERANTI-CORALLO evidenzia l’importanza che venga fatta al più presto chiarezza anche sulla problematica dei contributi per i diritti amministrativi di cui all’art. 34 del Codice delle comunicazioni elettroniche (che prevede tariffe insostenibili per tutte le tv locali) e per i contributi per l’uso delle frequenze utilizzate per gli impianti di collegamento. Ricordiamo, infatti, che l’Agcom, nella propria delibera n. 494/14/CONS, ha escluso la propria competenza in materia. Ricordiamo, inoltre, che tutta la problematica dovrà essere oggetto di esame anche da parte del Tar Lazio in quanto numerosissime tv locali hanno impugnato in tale sede la suddetta delibera Agcom n. 494/14/CONS chiedendone l’annullamento.
NUOVE NORME PER IL SETTORE TELEVISIVO LOCALE: A BOLOGNA E A ROMA DUE INCONTRI CON LE TV ASSOCIATE PER ESAMINARE IN DETTAGLIO LA PROBLEMATICA
■ AERANTI-CORALLO organizza rispettivamente a Bologna il 20 gennaio p.v. e a Roma il 21 gennaio p.v. due incontri con le imprese televisive locali associate per esaminare tutte le nuove norme per il settore televisivo locale e il relativo impatto sulle imprese.
Nel corso di tali incontri verranno affrontati i seguenti temi e verrà esposto il giudizio critico di AERANTI-CORALLO rispetto alle relative scelte normative:
i nuovi piani delle frequenze Agcom (per le regioni Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia e Sicilia); l’obbligo di dismettere le frequenze escluse dalla nuova pianificazione entro il 30 aprile 2014; le misure compensative introdotte dal DL 145/2013, convertito, con modificazioni, dalla legge 9/2014 e dalla legge di stabilità 2015 e la consultazione pubblica introdotta dal Ministero dello Sviluppo Economico al riguardo; i beauty contest regionali per l’assegnazione delle frequenze attribuite a livello internazionale all’Italia e attualmente non assegnate; le modalità di predisposizione delle graduatorie regionali dei fornitori di servizi di media audiovisivi in ambito locale per l’attribuzione di nuove numerazioni lcn e per l’accesso alla capacità trasmissiva degli operatori di rete locali già titolari di diritti di uso di frequenze attribuite a livello internazionale all’Italia; la situazione legislativa e regolamentare relativa ai contributi dovuti per i diritti amministrativi per l’attività di operatore di rete e per la concessione dei diritti di uso delle frequenze degli impianti di diffusione e degli impianti di collegamento; la situazione legislativa e regolamentare relativa ai contributi statali erogati annualmente dal Ministero dello Sviluppo Economico a favore delle tv locali
IN GAZZETTA UFFICIALE IL DECRETO MILLEPROROGHE
■ E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 302 del 31 dicembre 2014 il decreto legge c.d. “Milleproroghe” (dl n. 192 del 31 dicembre u.s.).
Due sono le norme di interesse del settore. La prima riguarda le regole per l’introduzione del DVB-T2 in Italia (previste dalla legge n. 44/2012 (c.d. “Decreto fiscale”); il decreto milleproroghe fa slittare rispettivamente al 1° luglio 2016″ e al 1° gennaio 2017 le date per l’obbligo di distribuzione rispettivamente all’ingrosso e al dettaglio di apparecchi televisivi e decoder dotati di sintonizzatore digitale adatto a ricevere trasmissioni in Dvb-t2 (originariamente tali date erano fissate al 1° gennaio 2015 e al 1° luglio 2015). La seconda norma riguarda il divieto di incroci proprietari tra tv e carta stampata previsto dal Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di cui al Dlgs. N. 177/2005; tale divieto (valido per i soggetti che esercitano l’attività televisiva in ambito nazionale attraverso più di una rete) viene prorogato al 31 dicembre 2015.
Il decreto-legge milleproroghe è ora stato trasmesso alla Camera dei Deputati per la relativa conversione in legge.
PROVVIDENZE EDITORIA RADIO E TV: INOLTRO DELLE DOMANDE ENTRO IL 31 GENNAIO 2015
■ Le domande per le provvidenze editoria radio e tv relative all’anno 2014 dovranno essere presentate al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri tra il 1° e il 31 gennaio 2015 per via telematica, con firma digitale, così come previsto dal DPR n. 223/2010.
L’invio delle domande deve essere effettuato dall’indirizzo di posta elettronica certificata (P.E.C.) della società titolare dell’impresa richiedente all’indirizzo di posta elettronica certificata (P.E.C.) del Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri (archivio.die@mailbox.governo.it) per via telematica e con firma digitale.
Le imprese radiofoniche e televisive locali associate hanno ricevuto nei giorni scorsi dettagliate circolari sull’argomento
ANTONIO LIROSI E’ IL NUOVO DIRETTORE GENERALE DELLA DGSCERP DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
■ Nello scorso mese di dicembre, il dott. Antonio Lirosi è stato nominato nuovo Direttore generale della Dgscerp (Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali) del Ministero dello Sviluppo economico. Lirosi, dal 1997 dirigente statale di prima fascia, ha ricoperto numerosi importanti incarichi nella Pubblica amministrazione, tra i quali quello di Direttore generale per l’armonizzazione del mercato e la tutela dei consumatori del Ministero dell’industria, Presidente del Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli Utenti, Capo di Gabinetto del Ministro dell’industria, Capo Dipartimento per la regolazione dei mercati del Ministero dello sviluppo economico, Garante per la sorveglianza dei prezzi, Segretario generale del Ministero dello sviluppo economico. Ad Antonio Lirosi vanno gli auguri di buon lavoro di AERANTI-CORALLO.
LE IMPRESE RADIOFONICHE DEVONO CORRISPONDERE ENTRO IL 31 GENNAIO P.V. LA TASSA ANNUALE DI CONCESSIONE GOVERNATIVA PER L’ANNO 2015
■ Ricordiamo che entro il 31 gennaio le imprese di radiodiffusione sonora (sia commerciali, sia comunitarie) debbono corrispondere la tassa di concessione governativa annuale per l’anno 2015. L’importo dovuto dalle imprese radiofoniche locali ammonta ad € 337,00. Le modalità di pagamento sono identiche a quelle previste negli scorsi anni. Rammentiamo, inoltre, che le imprese radiofoniche dovranno corrispondere il canone di concessione 2015, come ogni anno, entro il 31 ottobre p.v.