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Sommario
A ROMA, IL 21 GIUGNO 2016, CON INIZIO ALLE ORE 10.30, PRESSO LA SALA ORLANDO DEL CENTRO CONGRESSI CONFCOMMERCIO (PIAZZA GIOACCHINO BELLI, N. 2) IL CONVEGNO ANNUALE AERANTI-CORALLO
■ Si terrà a Roma, martedì 21 giugno, presso la Sala Orlando del Centro Congressi Confcommercio (in piazza Gioacchino Belli, n. 2) il Convegno Annuale di AERANTI-CORALLO. Con inizio alle ore 10.30 i lavori verranno aperti dalla Relazione 2016 sullo stato dell’emittenza locale del coordinatore AERANTI-CORALLO e presidente AERANTI Marco Rossignoli, cui seguirà l’intervento di Luigi Bardelli, presidente CORALLO e membro dell’esecutivo AERANTI-CORALLO.
Hanno già confermato la partecipazione il Sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, on. Antonello Giacomelli, il Presidente del Coordinamento nazionale Corecom, Felice Blasi e il Segretario generale della Fnsi, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Raffaele Lorusso.
I lavori del pomeriggio, a partire dalle ore 14.00, verranno aperti con l’inter-vento dell’avv. Antonio Provenzano, Direttore Infrastrutture e Servizi di Media dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni; seguirà un seminario tecnico per le emittenti televisive e radiofoniche locali, sulle prospettive per il settore radiofonico e televisivo locale nei nuovi scenari multimediali, al quale hanno già confermato la relativa partecipazione il prof. Enrico Menduni e il prof. Gianni Celata, entrambi dell’Università degli Studi Roma 3.
Successivamente, con inizio alle ore 16.30 circa, per la ricorrenza del quarantennale della liberalizzazione dell’etere, operata a seguito della sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1976, avverrà la consegna dei riconoscimenti alle imprese radiofoniche e televisive locali attive dal 1976.
QUARANT’ANNI DI EMITTENZA LOCALE
■ Quarant’anni fa, esattamente il 28 luglio 1976, la Corte Costituzionale, con la propria sentenza n. 202, ha mutato il corso della storia nel campo delle comunicazioni in Italia. Con la stessa, infatti, è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale degli artt. 1, 2 e 45 l. 14 aprile 1975 n. 103 (nuove norme in materia di diffusione radiofonica e televisiva) nella parte in cui non erano consentiti, previa autorizzazione statale e nei sensi di cui in motivazione, l’installazione e l’esercizio di impianti di diffusione radiofonica e televisiva via etere di portata non eccedente l’ambito locale. In altre parole, con tale sentenza veniva decretata la fine del monopolio statale dell’etere e veniva, conseguentemente, liberalizzata l’attività di radiodiffusione in ambito locale.
Oggi, quarant’anni dopo tale storica sentenza, le imprese radiofoniche e televisive locali continuano a testimoniare, con i propri microfoni e con le proprie telecamere, gli avvenimenti di attualità, politica, cronaca e sport legati al contesto locale.
Per ricordare tale importante evento, il 21 giugno 2016, a conclusione della giornata del convegno annuale di AERANTI-CORALLO a Roma (si veda articolo in pagina), verranno consegnati dei riconoscimenti alle imprese radiofoniche e televisive locali che operano sin dal 1976.
Inoltre, per documentare la ricorrenza del quarantennale della sentenza della Consulta, AERANTI-CORALLO sta organizzando un archivio storico dei primi anni di attività delle emittenti radiofoniche e televisive locali, disponibile per la consultazione nel sito www.aeranticorallo.it, nella sezione “Archivio 40 anni”.
Ricordiamo a tutte le emittenti associate che desiderano essere presenti in tale archivio di inviare all’associazione, entro il corrente mese di maggio, il materiale da pubblicare nello stesso: fotografie, marchi, adesivi, immagini e testi relativi ai primi anni di attività del comparto.
CONSULTAZIONE PUBBLICA SULLE LINEE GUIDA DELLA DGSCERP DEL MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO RELATIVE ALLA NUOVA REGOLAMENTAZIONE DEI CONTRIBUTI PER LE TV E LE RADIO LOCALI
■ La Dgscerp del Ministero dello Sviluppo economico ha pubblicato nel proprio sito internet, lo scorso 9 maggio, lo schema di “Linee guida per l’elaborazione del regolamento sui criteri e le procedure di erogazione dei contributi in favore delle emittenti televisive e radiofoniche locali”, sottoponendolo a consultazione pubblica (le relative osservazioni e i relativi commenti dovranno pervenire alla stessa Dgscerp entro il 3 giugno p.v.).
La legge di stabilità 2016 (legge n. 208/2015), ha, infatti, definito la riforma della normativa per i contributi pubblici a sostegno di tv e radio locali, modificando, attraverso la costituzione di un Fondo per il pluralismo e l’innovazione dell’informazione, sia i principi in base ai quali tali finanziamenti vengono ripartiti, sia la procedura amministrativa relativa. In particolare, l’art. 1, comma 163 della legge di stabilità 2016 ha previsto l’adozione di una nuova regolamentazione per la disciplina di ripartizione e di erogazione di detti contributi.
Le Linee guida prevedono che la ripartizione del fondo venga confermata all’85% per le tv locali e al 15% per le radio locali. E’ prevista, inoltre, una graduatoria unica nazionale redatta dalla Dgscerp del Ministero (mentre l’attuale regolamentazione relativa ai contributi radiofonici contempla già una graduatoria unica nazionale, per le tv l’attuale regolamentazione considera la redazione di graduatorie regionali da parte dei Corecom).
Le Linee guida prevedono, per le tv locali, che i beneficiari dei contributi siano i titolari di autorizzazioni per fornitura di servizi di media audiovisivi per uno o più marchi/palinsesti diffusi con Lcn; per le radio locali, i beneficiari dei contributi radio saranno, per la prima volta, oltre ai concessionari analogici, anche i titolari di autorizzazioni per fornitori di contenuti radiofonici digitali.
Sia per il comparto tv, sia per il comparto radio, una quota percentuale delle risorse disponibili viene riservata alle emittenti locali a carattere comunitario (per queste ultime, sono previste regole separate). Inoltre, una quota sino all’1% del totale viene accantonata per far fronte alla revisione degli importi dei contributi attribuiti negli anni precedenti a seguito dell’esito di eventuali contenziosi.
Per quanto riguarda le tv locali, i soggetti ammessi a fruire dei contributi sono quelli in possesso dei seguenti requisiti soggettivi: numero minimo di dipendenti, compresi i giornalisti, a tempo indeterminato e determinato, definito annualmente nel bando, per ogni regione, in base alla numerosità della popolazione suddivisa in quattro scaglioni (oltre 5 milioni di abitanti; da 1 a 5 milioni; da 500mila a un milione; fino a 500mila abitanti). Inoltre, tali soggetti non devono avere nei propri palinsesti più del 10% di programmi di televendite, giochi e cartomanzia nella fascia oraria tra le 7 e le 23.
Vengono esclusi coloro che hanno reso dichiarazioni mendaci nelle procedure per le misure di sostegno degli ultimi tre anni.
Per quanto concerne le radio locali, i requisiti per l’ammissione ai contributi sono i medesimi di quelli previsti per le tv (non è, tuttavia, prevista la limitazione al 10% sui programmi di televendite, giochi e cartomanzia nella fascia oraria tra le 7 e le 23).
Le citate Linee guida prevedono, inoltre (sia per le tv, sia per le radio), una serie di criteri e di parametri per la determinazione dei contributi agli aventi diritto (in possesso dei requisiti soggettivi di cui sopra): numero medio di dipendenti occupati nel biennio precedente (a tempo indeterminato e determinato), numero medio di giornalisti occupati nel biennio precedente (professionisti e pubblicisti) e totale dei costi sostenuti nell’anno precedente per spese in tecnologie innovative.
Vi è, inoltre, un ulteriore criterio, diversificato per tv e radio. Per le tv locali, vengono considerati gli indici di ascolto medio ponderati con il numero dei contatti relativi all’anno precedente il bando (i relativi dati vengono forniti da Auditel). Per le radio locali, invece, si considera il totale dei ricavi maturati nell’anno precedente per vendita di spazi pubblicitari.
Per le regioni del Sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia) viene, inoltre, considerata una maggiorazione del 15%, sia nel settore tv che nel settore radio.
AERANTI-CORALLO predisporrà nei prossimi giorni un proprio documento di osservazioni e di proposte sulle citate Linee guida.
UN SEMINARIO PER LE IMPRESE TELEVISIVE AERANTI-CORALLO A BOLOGNA
■ Si è svolto, lo scorso 11 maggio, presso il Centro congressi 7 Gold di Bologna, un seminario riservato alle imprese televisive locali associate
AERANTI-CORALLO. Nel corso dello stesso, l’avv. Marco Rossignoli ha illustrato, tra l’altro, il bando per la formazione delle graduatorie regionali dei fornitori di servizi di media audiovisivi nonché i bandi per la formazione delle graduatorie regionali per l’assegnazione a operatori di rete locali dei diritti d’uso di frequenze coordinate per il servizio televisivo digitale terrestre. Tali bandi (tutti emanati in data 2 maggio 2016) riguardano le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Emilia Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria e Sardegna.
Nel corso del seminario, Rossignoli ha, inoltre, parlato della regolamentazione in materia di Lcn, delle prospettive della banda “700”, delle procedure di dismissione volontaria dei canali della tv digitale terrestre. Ha, infine, affrontato le problematiche relative al ddl di costituzione del Fondo unico per l’editoria (in discussione al Senato) e ha illustrato lo schema di linee guida (sottoposto a consultazione pubblica), pubblicato dal Ministero dello Sviluppo economico lo scorso 9 maggio, relativo alla nuova regolamentazione dei contributi per tv e radio locali.
INCONTRI PER LE RADIO LOCALI ASSOCIATE SULL’AVVIO DEL DIGITALE RADIOFONICO NEI BACINI DEL CENTRO-SUD ITALIA
■ Giovedì 12 maggio si è svolto, a Roma, un incontro con le imprese radiofoniche locali associate delle regioni Lazio, Campania, Basilicata e Calabria. Un analogo incontro si terrà, inoltre, a Palermo, il prossimo mercoledì 18 maggio, dedicato alle imprese radiofoniche locali associate della regione Sicilia.
In entrambi i casi, il tema all’ordine del giorno è l’avvio del digitale radiofonico come previsto dalla delibera Agcom n. 124/16/CONS (che ha esteso a ulteriori otto bacini la pianificazione per la radio digitale Dab+, si veda, al riguardo, il TeleRadioFax n. 9/2016 del 9 maggio u.s.).
Nel corso della riunione tenutasi a Roma (analogamente si procederà in quella di Palermo) Rossignoli ha fatto una disamina di dettaglio di tutta la problematica e ha dato alle imprese intervenute indicazioni operative sul tema.