Spot Tv generati dall’AI: opportunità interessante, ma da gestire

 

(19 luglio 2023) Oggi c’è chi realizza online spot pubblicitari televisivi di buona qualità, a costi minimi. Questa è l’ennesima opportunità resa possibile dall’applicazione pratica dell’Intelligenza Artificiale (AI).

Infatti, anche nel mondo della pubblicità l’AI sta ridefinendo le ‘regole del gioco’ tramite un processo che certamente ha una base tecnologica, ma che determina trasformazioni di natura socio-economica, anche a vantaggio delle micro e piccole imprese locali (incluse le attività artigianali e commerciali).

Sino ad oggi, i costi di produzione per dare vita ad una valida campagna pubblicitaria televisiva hanno rappresentato un ostacolo oggettivo per molti potenziali inserzionisti.

In effetti una struttura di produzione audiovisiva tradizionale comporta un gran numero di competenze, un team piuttosto corposo, l’impiego di operatori di ripresa video e audio, esperti di post-produzione, attori, creativi e molte altre professionalità specifiche.

Anche un semplice spot di elementare fattura, tipicamente destinato ai mercati locali, ha comunque dei costi di produzione sensibili, a meno di non accontentarsi di un risultato davvero essenziale e molto poco creativo.

 

Uno spot in pochi minuti

Oggi su Internet sono attive piattaforme che, a fronte di costi in abbonamento alquanto contenuti, permettono di realizzare da zero, o quasi, dei veri e propri ‘commercial’ televisivi e garantiscono di poterlo fare in pochi minuti.

Questa è sicuramente una promessa degna di nota, ma anche in questo caso, nonostante i tanti discorsi entusiasti che si sentono e leggono al riguardo dell’AI, resta vero che l’intelligenza artificiale può essere d’aiuto solo se a sovrintenderla si prevede la presenza di un’intelligenza umana.

Questo è particolarmente vero in un settore come il broadcasting, soggetto a forme di regolamentazione piuttosto rigide e severe. 

 

Cosa aspettarsi

Cercando online, tramite un motore di ricerca, una frase quale “spot pubblicitari generati dall’AI” si trova immediatamente una ricca rassegna di risultati, sia relativi a servizi offerti, sia ad esempi di produzioni così realizzate.

Tra i video che si possono trovare in questo modo figurano videoclip di buona qualità e che sono stati realmente utilizzati per campagne pubblicitarie, ma anche spot improbabili, per non dire surreali, decisamente non professionali.

Limitando la nostra attenzione agli spot promozionali effettivamente creati al 100% dall’AI ed utilizzati per vere campagne pubblicitarie, si potrà verificare che molto probabilmente nessuno di questi vincerà un premio ad un concorso.

Tuttavia va evidenziato che la loro realizzazione ha impegnato un agente pubblicitario dell’emittente o della concessionaria, che da solo e in pochi minuti li ha prodotti utilizzando una piattaforma online dai costi più che accessibili.

In alcuni casi, dalla piattaforma viene propone un percorso creativo in pochi passaggi. Innanzitutto si può scegliere un layout dalla galleria, un modello di annuncio video.

Poi si deve personalizzare tale modello modificando il testo, il logo e le illustrazioni; per la parte video si possono caricare proprie immagini o utilizzare la libreria interna di sequenze video e di tracce sonore.

A questo punto non resta che esportare il proprio spot video, a seconda della destinazione d’uso, come GIF, MP4 o HTML5; talvolta è disponibile anche la versione in formato 2K, di qualità superiore.

 

Soluzioni autonome

Una di queste piattaforme dichiara che la sua intelligenza artificiale è in grado di scansionare in autonomia il web, per cercare e raccogliere i dati dell’azienda locale oggetto della produzione che si vuole realizzare; l’AI cerca nei profili social e nel sito dell’azienda ed acquisisce contributi sotto forma di immagini, filmati, slogan e logo.

Successivamente l’AI, sempre in autonomia, seleziona i contenuti trovati ed effettua il montaggio, in modo che agli spettatori vengano presentati gli aspetti salienti di quell’attività.

L’intero processo di produzione viene dunque completamente eseguito all’interno del sito, creando lo spot da zero. Questo spot può essere manualmente corretto, se servisse, cambiando qualsiasi elemento della versione proposta: dalla sostituzione di immagini e filmati, sino all’aggiornamento dei testi.

 

Limiti e attenzioni

Certamente il limite più grande ed evidente, per il momento, è quello del voice over. Poiché le piattaforme che offrono tali servizi sono tutte di matrice statunitense, ad ora sono disponibili servizi solo ‘english speaking’ (a parte qualche alternativa in spagnolo).

In ogni caso parliamo di un contesto da tenere d’occhio perché, come sempre accade con queste innovazioni, l’affermazione del sistema porterebbe rapidamente ad arricchire l’offerta e anche la lingua italiana sarebbe disponibile.

In questo caso l’apporto umano già oggi può rimediare tale limite linguistico; non sarebbe poi così complicato aggiungere una traccia audio in italiano ad un efficace video pubblicitario, creato velocemente online grazie all’AI. 

L’aspetto più delicato, resta comunque quello già citato, inerente le regole vigenti in Italia ed in UE e il cui mancato rispetto può determinare conseguenze sanzionatorie, anche rilevanti.

Argomenti sensibili

Pensiamo, per esempio, al fatto di realizzare prodotti audiovisivi che non violino i diritti d’autore o i diritti di immagine di terze parti.

Bisogna anche essere certi che la soluzione proposta sia rispettosa degli stringenti limiti imposti dalle norme nel caso di argomenti sensibili, quali la tutela dei minori o la tutela della dignità umana.

Infine nel video non devono apparire prodotti o servizi quali, a titolo esemplificativo, il fumo, il tabacco, gli alcolici o il gioco d’azzardo.

L’AI può essere di grande aiuto, ma è sicuramente saggio affidarsi ad essa solo in presenza di un contestuale controllo umano qualificato. (AR)

 

 

Vedi anche:

ChatGPT come ‘fonte’ giornalistica? Meglio andarci cauti.

L’AI negli studi televisivi alleata preziosa

Gli 8 temi clou del futuro Tv ad IBC2023