(18 giugno 2020) Il Corecom Lombardia, presieduto da Marianna Sala, ha presentato oggi, in videoconferenza, i risultati di un’indagine conoscitiva sull’informazione sportiva svolta su alcune tv locali lombarde, finalizzata, tra l’altro, ad analizzare alcune dimensioni centrali a cui fanno riferimento le normative e i codici deontologici.
In particolare, l’indagine, realizzata da InfoJuice per conto del Corecom Lombardia, ha fatto anche emergere come la recente fase di emergenza sanitaria abbia, in qualche modo, avvantaggiato le tv locali.
Nella prefazione del documento si legge, infatti, che mentre le tv nazionali e a pagamento sono rimaste spiazzate, trovandosi sovente costrette a riprogrammare eventi sportivi del passato, le emittenti locali hanno spesso saputo reinventare la propria programmazione sportiva.
Le trasmissioni sportive con dibattiti e discussioni sono, in molti casi, proseguite con collegamenti in videoconferenza anziché in studio.
L’emergenza sanitaria ha offerto interessanti spunti di discussione: nel “microcosmo sportivo” si ritrovano – in fondo – tutte le problematiche sanitarie, economiche e sociali della vita di ogni giorno.
Nelle sere del lockdown, le tv locali sono state sicuramente una compagnia costante per gli appassionati sportivi.
Nelle conclusioni del rapporto emerge che, nell’ambito dei programmi analizzati, è il calcio a prevalere su tutta la programmazione analizzata, a conferma dell’interesse nei confronti di questo sport da parte degli Italiani.
Seguono con il 10,3% la pallacanestro, la pallavolo e i motori (entrambi con il 5,9%).
Sulla questione della impossibilità di trasmettere immagini degli eventi sportivi narrati (essendo totalmente indisponibili i relativi diritti), l’indagine ha evidenziato che le emittenti televisive locali sopperiscono alle stesse mediante una programmazione di dibattito e di approfondimento “autonoma” rispetto alle immagini.
Una programmazione televisiva e di approfondimento, narrata e raccontata prima ancora che ripresa e visibile, dove l’elemento della discussione, del dibattito tra esperti, appassionati, tecnici, opinionisti e pubblico sembra prevalere, a commento di eventi, di notizie e di dichiarazioni a fatti accaduti in ambito sportivo.
Nel corso dell’analisi, inoltre, particolare attenzione è stata rivolta alla rappresentazione del mondo femminile, dei giovani e dei diversamente abili quali soggetti attivi nell’ambito delle pratiche sportive.
Per quanto concerne i protagonisti dello sport minorenni e diversamente abili, sempre ritratti nell’ambito di contesti sportivi sani e positivi, la modalità narrativa è stata conforme alla normativa applicabile, senza eccedere in alcuna spettacolarizzazione e nel rispetto della riservatezza del minore.
I risultati dell’interessante indagine del Corecom Lombardia, realizzata da InfoJuice, sono disponibili a questo link (FC)
(Nel grafico: le discipline sportive considerate nelle singole puntate, in termini percentuali, su tutte le reti analizzate nello studio. Come si nota, è largamente prevalente il calcio)
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