
Linee d’intervento del DOTT. LUIGI BARDELLI
presidente CORALLO e membro del Comitato esecutivo
di AERANTI – CORALLO
ROMA 4 – 5 LUGLIO 2006
LA RIFORMA DEL SISTEMA Radio televisivo non può prescindere dalla considerazione del sistema delle Radio e Televisioni Locali come polo politicamente, culturalmente, socialmente d’avanguardia nel contesto del più ampio movimento culturale democratico italiano che intende muoversi verso una democrazia compiuta, assumendo principi di partecipazione popolare, di sussidiarietà, di servizio.
Mentre procede ineluttabile il processo di globalizzazione con l’intersecarsi di usi, costumi, razze e credenze, RADIO E TELEVISIONI LOCALI, in questi trent’anni, hanno presidiato il territorio sostenendo e valorizzando le nostre comunità, contribuendo al loro sviluppo anche economico. OGGI PIÙ CHE MAI SONO PRONTE A DARE VOCE ALLE REALTÀ LOCALI, al loro patrimonio di arte, cultura, tradizioni laiche e religiose, affinché l’incontro con popoli e culture diverse avvenga NELLA CONSAPEVOLEZZA DELLA PROPRIA IDENTITÀ.
Sostenere questo patrimonio culturale, che è patrimonio di partecipazione diffuso e capillare alla comunicazione delle comunità fra loro, con la nazione e con il mondo, è manifestazione della volontà di una vera svolta democratica nell’assetto del sistema radio televisivo. Solo le emittenti locali hanno davvero garantito il pluralismo, pur con tanti limiti spesso dovuti alla necessità di sopravvivere. I POLITICI PRENDANO ONESTAMENTE ATTO CHE NEGLI ULTIMI DECENNI, IL LORO INTERESSE AL MONOPOLIO – DUO POLIO, È STATO CARATTERIZZATO SOPRATTUTTO DA LOTTE PER IL POTERE NEL MONDO DELLA COMUNICAZIONE.
Con l’idea del progresso tecnologico (il sistema DAB, oltretutto superato ormai in tante nazioni), è in atto una pericolosa operazione che tende a distruggere il grande patrimonio delle radio locali, tipiche emittenti di servizio di centinaia e centinaia comunità in Italia, le più svariate, sia di ispirazione sociale, politica, religiosa e/o ricreativa, che hanno aggregato migliaia di giovani ed hanno creato migliaia di posti di lavoro.
Se l’ulteriore riforma del sistema Radio Televisivo prescinde dall’assetto definitivo del sistema delle locali, unico settore che per la sua naturale vocazione, non è riconducibile a nessun specifico potere, lascia il sospetto che non si creda ancora ad una vera riforma di un sistema finalmente non più modificabile a piacere dall’ultima parte politica vincente.
LA NATURA ORIGINALE DELLE EMITTENTI LOCALI, È QUELLA DEL SERVIZIO, che dovrebbero essere l’assunto di fondo di tutto il sistema italiano. Pur nel rispetto delle regole del mercato, è impensabile che un mezzo potente come quello della Tv in particolare, sia fondamentalmente guidato dal fine primario del business, e la ritornante idea di una Rai che si dovrebbe sempre più scindere fra mercato e servizio, è l’indicazione di una linea pericolosa che non denota ancora, a nostra parere, una seria riflessione sul sistema della comunicazione in Italia.