Sintesi dell’intervento dell’avv. Marco Rossignoli, presidente AERANTI e coordinatore AERANTI-CORALLO, alla conferenza stampa tenutasi a Bologna il 10 luglio 2008 per l’avvio della sperimentazione radiofonica digitale terrestre DAB+/DMB VR delle imprese radiofoniche locali AERANTI-CORALLO attraverso il multiplex “AERANTICORALLO2” diffuso dall’impianto Rai Way di Bologna Colle Barbiano

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Sintesi dell’intervento dell’avv. Marco Rossignoli,
coordinatore AERANTI-CORALLO, alla conferenza stampa,
del 10 luglio 2008, di presentazione della sperimentazione
radiofonica digitale terrestre DAB+/DMB Visual Radio da
parte di 19 imprese radiofoniche locali AERANTI-CORALLO
attraverso il multiplex “AERANTICORALLO2” diffuso
dall’impianto Rai Way di Bologna Colle Barbiano

Si è svolta oggi, 10 luglio 2008, a Bologna, la conferenza stampa di presentazione dell’avvio della sperimentazione digitale radiofonica terrestre DAB+/DMB Visual Radio da parte di 19 imprese radiofoniche locali di AERANTI-CORALLO operanti in tecnica analogica nella regione Emilia Romagna, attraverso l’attivazione del multiplex “AERANTICORALLO2” diffuso dall’impianto RAI WAY di Bologna Colle Barbiano.
Nel corso della presentazione, l’avv. Marco Rossignoli, coordinatore AERANTI-CORALLO, ha evidenziato che oggi esistono le condizioni perché sia possibile l’avvio del digitale anche in ambito radiofonico. In passato, infatti, lo standard originariamente utilizzato da alcuni paesi, il DAB-T, non consentiva la transizione al digitale a tutte le emittenti operanti in analogico in Italia (cioè la Rai, le 1000 radio locali private e le 15 radio nazionali private). Il DAB-T non poteva quindi rappresentare la naturale evoluzione della radiofonia dalla tecnica analogica a quella digitale e garantire dunque il pluralismo nel settore.
Oggi invece, ha continuato Rossignoli, l’evoluzione tecnologica ha fatto sì che nuove tecniche di compressione dei segnali consentissero di irradiare un numero molto più elevato di programmi per ogni multiplex con gli standard DAB+ e DMB Visual Radio.
Tali standard, dunque, rappresentano la strada per la naturale evoluzione della radiofonia dall’analogico al digitale, in quanto tutte le emittenti operanti in analogico possono trasmettere in digitale a parità di condizioni in banda III e con identica capacità trasmissiva.
Il percorso che ha portato all’odierna attività di sperimentazione è cominciato un anno fa, quando, il 30 luglio è stato siglato l’accordo di cooperazione tra AERANTI-CORALLO e Rai Way. Tale accordo, ha spiegato Rossignoli, prevede un tavolo di confronto permanente, un progetto comune di transizione al digitale e l’attivazione di due multiplex sperimentali, “AERANTICORALLO1”, già operante a Venezia dallo scorso 28 maggio, e “AERANTICORALLO2”, attivato oggi a Bologna.
Nel frattempo, è stata costituita l’11 marzo scorso da AERANTI-CORALLO, Rai Way e Rna – Radio Nazionali Associate, la ARD – Associazione per la radiofonia digitale in Italia, il cui scopo primario è quello di promuovere lo sviluppo e l’affermazione della radiofonia digitale, valorizzando il mezzo radiofonico e garantendone l’evoluzione tecnologica, nel rispetto del pluralismo, del servizio ai cittadini, della normativa vigente e senza discriminazioni nei confronti degli operatori del settore.
Rossignoli si è poi soffermato sulle due sperimentazioni condotte dalle emittenti AERANTI-CORALLO. In particolare, con la sperimentazione attivata oggi a Bologna, i programmi di 19 emittenti radiofoniche locali operanti in analogico in Emilia Romagna vengono diffusi (14 in DAB+ e 5 in DMB Visual Radio) attraverso il multiplex denominato “AERANTICORALLO2”, irradiato dall’impianto Rai Way di Colle Barbiano.
Per realizzare tali sperimentazioni, ha evidenziato Rossignoli, le imprese radiofoniche AERANTI-CORALLO partecipanti alle stesse hanno effettuato investimenti per l’acquisto degli encoder della società francese VDL installati nei rispettivi studi di trasmissione (19 per Bologna, 17 per Venezia), necessari alla codifica dei segnali in tecnica digitale DAB+ o DMB Visual Radio.
Rai Way ha inoltre effettuato investimenti per l’acquisto dei multiplexer e dei trasmettitori nonché per il trasporto dei segnali nel primo anno di sperimentazione.
La sperimentazione, ha precisato Rossignoli, ha come obiettivo testare il numero dei programmi irradiabili da ogni singolo multiplex, la qualità di ricezione outdoor e indoor, i servizi dati irradiabili, la funzionalità dei ricevitori.
I risultati dell’attività sperimentale condotta da AERANTI-CORALLO e da Rai Way verranno utilizzati per formulare proposte per la regolamentazione delle trasmissioni radiofoniche digitali a regime.
Per Rossignoli, l’avvio di tali trasmissioni dovrà avvenire esclusivamente sulla base di una preventiva regolamentazione da parte della Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, che permetta a tutti i soggetti attualmente operanti in analogico di avviare il digitale a parità di condizioni.
L’auspicio, ha quindi affermato Rossignoli, è dunque che l’Agcom emani in tempi rapidi il nuovo piano delle frequenze e il nuovo regolamento per la radiofonia digitale, cui seguirà il rilascio delle autorizzazioni. Solo una regolamentazione chiara ed effettuata ex ante permetterà a tutti i soggetti oggi operanti in analogico di avviare le trasmissioni digitali a parità di condizioni. Le due sperimentazioni di Venezia e di Bologna, ha poi concluso Rossignoli – hanno l’obiettivo di realizzare test specifici per acquisire elementi di proposta per la regolamentazione.