(20 giugno 2020) Come noto, l’attività di coordinamento internazionale delle frequenze viene svolta nel contesto europeo, dal c.d. “RSPG (Radio Spectrum Policy Group), organismo che, nell’ambito della Commissione europea (Direzione generale per le reti di comunicazione, contenuti e tecnologia), si occupa di problematiche relative allo spettro radioelettrico.
All’interno dell’RSPG opera il sottogruppo di lavoro definito “Good Offices”, impegnato, per l’appunto, a favorire gli accordi bilaterali tra Paesi radioelettricamente confinanti.
Nei giorni scorsi, si è svolta una riunione di tale sottogruppo “Good Offices”, dove sono state affrontate le problematiche interferenziali dell’Italia con i Paesi esteri confinanti.
Le questioni del Dab-t
Per l’impiego coordinato delle frequenze in Dab-t in Italia e nei Paesi esteri confinanti, è necessario che l’Agcom emani il Pnaf Dab-t tenendo conto delle frequenze assegnate nell’ambito della conferenza Itu GE-06 e degli accordi di coordinamento bilaterali e multilaterali.
Si legge nelle note del verbale dell’ultima riunione del sottogruppo di lavoro “Good Offices” che il presupposto è che l’Italia raggiunga un accordo transfrontaliero con tutti i Paesi vicini.
I negoziati per il cluster adriatico, che è l’area in cui un piano coordinato non è stato ancora messo a punto, sono progrediti bene dalla precedente riunione plenaria dell’RSPG, ma, probabilmente, saranno necessarie ulteriori due riunioni aggiuntive.
Riporta il verbale dell’ultima riunione che, come discusso in precedenti incontri, l’emanazione da parte dell’Agcom di un piano Dab-t pienamente in linea con i diritti internazionali italiani (GE-06 + accordi di coordinamento) potrà avvenire solo dopo la conclusione positiva dei negoziati in corso, che mirano a ottimizzare l’originaria previsione di GE-06
Le prossime tornate negoziali per la fascia adriatica
Per quanto riguarda le tornate negoziali relative alla fascia adriatica, il 18-19 febbraio 2020 si è svolto in Italia un incontro multilaterale tra Italia, Slovenia, Croazia, Montenegro, Bosnia-Erzegovina, Albania, Grecia.
Sono stati ottenuti buoni progressi per quanto riguarda la definizione delle aree di coordinamento e la distribuzione dei blocchi.
Il prossimo incontro è stato programmato per il 23-24 giugno in Montenegro e si prevede che potrebbe essere necessario un ulteriore incontro prima che l’accordo possa essere finalizzato e firmato. (FC)
(Nella foto: bandiere europee.
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