Cs 13/2006
COMUNICATO STAMPA AERANTI – CORALLO Le imprese radiotelevisive locali, satellitari, via Internet |
Roma, lì 5 luglio 2006
RADIOTV FORUM DI AERANTI-CORALLO: INTERESSANTE DISCUSSIONE ALLA TAVOLA ROTONDA SUL DIGITALE TERRESTRE. PER IL SOTTOSEGRETARIO ALLE COMUNICAZIONI VIMERCATI, “OCCORRE COGLIERE LA SFIDA DELLA MODERNIZZAZONE”
In apertura della tavola rotonda sulle problematiche della tv digitale, organizzata nell’ambito del RadioTv Forum di AERANTI-CORALLO, il coordinatore AERANTI-CORALLO, Marco Rossignoli, ha ribadito per le tv locali il passaggio al digitale terrestre sarà possibile solo quando tutti i telespettatori in Italia saranno dotati di set top box per la ricezione della tv digitale. Per Rossignoli, la priorità è quella di risolvere tempi e nodi della transizione al digitale, in quanto laddove questa si prolungasse troppo a lungo, ciò creerebbe forti danni alle televisioni locali.
In tale ambito, Rossignoli ha sottolineato che per le tv locali una soluzione potrebbe essere quella di individuare una modalità per effettuare il simulcast su una parte della capacità trasmissiva delle reti nazionali.
Luigi Bardelli, presidente del Corallo, ha sottolineato che le emittenti locali sono già pronte a passare al digitale, hanno fatto investimenti, ma deve essere prioritariamente garantito loro un ruolo sul territorio.
Giovanni Bruno, Vice capo di gabinetto del Ministero delle comunicazioni e direttore generale della DGSCER dello stesso Ministero, ha rilevato che la mancanza di un database delle frequenze ha creato sino a oggi problemi di coordinamento e di gestione dello spettro. Ben venga, dunque, l’iniziativa del Ministro delle comunicazioni di creare un database aggiornato delle frequenze.
Antonio Sassano, ordinario di ricerca operativa presso l’Università la Sapienza di Roma, ha parlato della recente conferenza dell’Unione internazionale delle comunicazioni tenutasi a Ginevra, dove è stata discussa la revisione del piano delle frequenze di Stoccolma del 1961. Le frequenze che la conferenza ginevrina ha assegnato all’Italia, pur se limitate rispetto a quelle effettivamente utilizzate, sono solo un punto di partenza, in quanto, ha specificato Sassano, se il Ministero delle comunicazioni attuerà una buona politica di coordinamento a livello internazionale, sarà probabile che la maggior parte di tali frequenze venga recuperata.
Alla tavola rotonda è anche intervenuto Mario Frullone, direttore delle ricerche della Fondazione Bordoni, secondo il quale, relativamente alla questione delle frequenze, la garanzia vera per le tv locali è data dalla scelta di un percorso chiaro, regolato e condiviso che preveda la creazione di nuovi contenuti e il coordinamento delle frequenze anche a livello internazionale.
Il segretario di DGTVi, Egidio Viggiani, ha sostenuto che un periodo di transizione lungo al digitale televisivo terrestre causerà quasi certamente problemi al sistema.
Infine, a chiusura della tavola rotonda, il Sottosegretario alle comunicazioni Vimercati ha parlato di sfida globale della modernizzazione, una sfida che anche le tv devono accogliere positivamente, pur con gli inevitabili problemi che questa può comportare. Secondo Vimercati, lo spostamento dello switch off in avanti corrisponde a una visione più ragionevole della realtà. La televisione digitale, secondo il Sottosegretario, potrà comunque decollare non tanto grazie a contributi statali all’acquisto di decoder, ma alla qualità e alla novità dell’offerta di nuovi contenuti.
Per informazioni: 348 4454981