Cs 8/2011 del 24 maggio 2011
RADIOTVFORUM DI AERANTI-CORALLO: AERANTI-CORALLO INTENDE SOSTENERE FINO IN FONDO I DIRITTI DELLE TV LOCALI IN SEDE POLITICA E GIUDIZIALE A LIVELLO ITALIANO ED EUROPEO
■ Con la relazione del coordinatore AERANTI-CORALLO, Marco Rossignoli, alla presenza del Ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e del Presidente della Agcom, Corrado Calabrò, ha preso il via la sesta edizione del RadioTv Forum di AERANTI-CORALLO.
Rossignoli ha esordito sottolineando che quello attuale “E’ un momento particolarmente delicato per tutto il settore, in quanto mentre la crisi del mercato pubblicitario non accenna inversioni di tendenza, il recente cambiamento delle regole per la transizione alla tv digitale terrestre rischia di causare un drastico ridimensionamento del settore televisivo locale, creando peraltro difficoltà all’avvio del digitale radiofonico.”
Il coordinatore AERANTI-CORALLO ha poi evidenziato le difficoltà in cui si trova a operare il settore televisivo locale: “la legge di Stabilità 2011 ha sottratto alla radiodiffusione televisiva i canali di trasmissione 61-69, eserciti quasi esclusivamente dalle tv locali, per destinarli attraverso una gara ai servizi di comunicazione mobile in larga banda. Tale riduzione – ha aggiunto Rossignoli – posta a carico del solo comparto televisivo locale, ha la conseguenza che le frequenze sono ora insufficienti per consentire a tutte le tv locali di diventare operatore di rete nelle aree ancora da digitalizzare e di continuare a svolgere tale attività nelle aree già digitalizzate.”
Rossignoli ha inoltre aggiunto: “Se in sede di assegnazione delle risorse frequenziali alle tv locali spetta un terzo delle frequenze, non è certamente possibile che, quando le assegnazioni devono essere, invece, ridotte, tale riduzione riguardi solo le tv locali. Conseguentemente la riduzione delle nove frequenze di cui ai canali 61-69 dovrebbe essere posta per 1/3 (tre frequenze) a carico delle tv locali e per 2/3 (sei frequenze) a carico delle tv nazionali”.
Si tratta, questo – ha affermato Rossignoli – di un principio ineludibile che AERANTI-CORALLO intende sostenere fino in fondo, in sede politica e giudiziale, a livello italiano ed europeo.”
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