Pubblicità degli enti pubblici. Le comunicazioni all’Agcom delle spese pubblicitarie

(24 settembre 2020)   E’ aperta la finestra temporale durante la quale le amministrazioni pubbliche o gli enti pubblici anche economici devono effettuare la comunicazione prevista dall’art. 41, comma 3 del Tusmar, il Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici di cui al D.Lgs n. 177/2005 e s.m.i.

L’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha attivato una pagina nel proprio sito istituzionale per ricordare a tali soggetti che la relativa comunicazione deve essere effettuata dagli stessi a partire dal 1° sino al 30 settembre, mediante procedura online.

L’art. 41 del Tusmar stabilisce, al comma 1), “Le somme che le amministrazioni pubbliche o gli enti pubblici anche economici destinano, per fini di comunicazione istituzionale, all’acquisto di spazi sui mezzi di comunicazione di massa, devono risultare complessivamente impegnate, sulla competenza di ciascun esercizio finanziario, per almeno il 15 per cento a favore dell’emittenza privata televisiva locale e radiofonica locale operante nei territori dei Paesi membri dell’Unione europea e per almeno il 50 per cento a favore dei giornali quotidiani e periodici”.

Il medesimo art. 41, al successivo comma 3), prevede che le amministrazioni pubbliche e gli enti pubblici anche economici siano tenuti a dare comunicazione all’Autorità delle somme impegnate per l’acquisto, ai fini di pubblicità istituzionale, di spazi sui mezzi di comunicazione di massa.

L’Autorità, anche attraverso i Comitati regionali per le comunicazioni, vigila sulla diffusione della comunicazione pubblica a carattere pubblicitario sui diversi mezzi di comunicazione di massa. Competente all’accertamento, alla contestazione e all’applicazione della sanzione è l’Agcom.

La comunicazione da parte degli enti pubblici deve essere inviata dagli stessi, mediante modello telematico, collegandosi all’indirizzo: https://www.agcom.it/entipubblici

Il modello telematico, evidenzia l’Agcom, deve essere trasmesso dagli enti pubblici solo se, nell’anno di riferimento, sono state sostenute spese per l’acquisto di spazi di pubblicità su mezzi di comunicazione di massa. (FC)

 

Vedi anche:

Le sanzioni Agcom sul mancato rispetto degli obblighi di pubblicità degli enti pubblici