(9 aprile 2021) Perché sarebbe necessario uno switch off unico tra aprile e giugno 2022 per tv nazionali e locali?
Il coordinatore Aeranti-Corallo illustra quelle che sono le problematiche della attuale roadmap, che prevede, allo stato, un periodo transitorio in cui i Fsma locali dovrebbero necessariamente optare per la diffusione dei propri contenuti in Dvbt-Mpeg4.
“La realizzazione del processo di transizione secondo la tempistica prevista dalla roadmap – argomenta Rossignoli – impone ai Fsma locali di optare per la diffusione transitoria dei propri contenuti, nel periodo 1 settembre 2021-31 marzo 2022, con standard Dvbt-Mpeg4, prima di passare alla tecnologia Dvbt-2. Ciò in quanto la quasi totalità degli attuali televisori e decoder degli italiani non è, attualmente, idonea alla ricezione in Dvbt2-Hevc“.
Aggiunge Rossignoli che “mentre un mux di primo livello in Dvbt2-Hevc è in grado di diffondere fino a 37 programmi in SD (definizione Standard), ovvero fino a 15 programmi in HD (Alta Definizione), un mux di primo livello in Dvbt-Mpeg4 è in grado di diffondere fino a 16 programmi in SD, ovvero fino a 8 programmi in HD“.
Problematiche della selezione dei Fsma
“Occorre tenere conto di tali aspetti tecnici nel disciplinare le selezioni dei Fsma – aggiunge Rossignoli – al fine di evitare un drastico ridimensionamento quantitativo degli stessi nella fase transitoria (nella quale si trasmetterebbe in Dvbt-Mpeg4) e, al fine di evitare, allo stesso tempo, una successiva rilevante quantità di capacità trasmissiva inutilizzata quando si passerà a regime con la tecnologia Dvbt2-Hevc“.
La soluzione corretta
“Per non compromettere la continuità aziendale dell’emittenza televisiva locale e ovviare a tale criticità, l’unica soluzione percorribile – aggiunge Rossignoli – è quella di prevedere un passaggio alla tecnologia Dvbt2-Hevc simultaneo, sull’intero territorio nazionale, sia dell’emittenza locale, sia dell’emittenza nazionale tra aprile e giugno 2022“.
Switch off unico
“In questo modo si realizzerebbe uno switch-off unico e, pertanto, l’utenza sarebbe fortemente incentivata all’acquisto dei nuovi televisori e dei nuovi decoder idonei alla ricezione Dvbt2-Hevc, al fine di poter continuare a ricevere l’intera offerta televisiva terrestre“. (FC)
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