L’Agcom definisce il valore del SIC per il 2018, in crescita sul 2017

(12 febbraio 2020)   Con delibera n. 25/20/CONS del 27 gennaio 2020, pubblicata nel proprio sito internet in data odierna, l’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha chiuso il procedimento per la determinazione del valore del SIC (il Sistema Integrato delle Comunicazioni) per l’anno 2018.

Il valore complessivo è pari a 18,4 miliardi di euro (1,04% del Pil nazionale), in crescita rispetto ai 17,5 miliardi di euro (1,01% del Pil) rilevati nel 2017.

Il settore dei servizi di media audiovisivi e radio (anche sul web) conferma il primato per incidenza sul totale (49%). In particolare, l’Agcom ha considerato, nel valorizzare tale comparto, i ricavi relativi al finanziamento del servizio pubblico, alla pubblicità nazionale e locale anche in forma diretta, alle televendite, alle sponsorizzazioni sui canali televisivi e radiofonici, alle convenzioni con soggetti pubblici a carattere continuativo, alle provvidenze pubbliche, nonché alle offerte televisive a pagamento.

Il computo dei ricavi di quest’area è stato realizzato dall’Agcom mediante i dati dichiarati dai soggetti obbligati alla compilazione dell’Informativa Economica di Sistema e le informazioni a carattere consolidato comunicate dai principali gruppi societari. L’utilizzo degli stessi ha consentito un’analisi censuale dei ricavi conseguiti sia dagli operatori attivi (in ambito nazionale e locale) nella fornitura di servizi di media audiovisivi e radiofonici sulle diverse piattaforme, sia dalle concessionarie operanti nella raccolta di pubblicità su tali mezzi.

La parte ampiamente maggioritaria degli introiti dell’intera area si riferisce al comparto televisivo. Nello specifico, oltre la metà dei ricavi (53%) deriva dal settore dei servizi di media audiovisivi in chiaro, mentre il 39% degli stessi è ascrivibile ai servizi di media audiovisivi a pagamento. Una quota sensibilmente inferiore (pari al 7%) è riconducibile al mezzo radiofonico (nazionale e locale). Nella figura la rappresentazione grafica della suddivisione dei ricavi per i servizi di media audiovisivi diffusi in chiaro.

Il peso del comparto editoriale rappresentato da quotidiani, periodici, agenzie di stampa ed editoria annuaristica assomma al 21% del totale del SIC. Editoria elettronica e pubblicità online crescono ancora, raggiungendo nel 2018 il valore del 18% del totale (nel 2017 tale valore era il 14%, mentre nel 2016 era il 12%).

Nessuno dei soggetti presenti nel SIC, infine, ha realizzato nel 2018 ricavi superiori al limite del 20% previsto dall’art. 43, comma 9, del Testo Unico dei Servizi di Media Audiovisivi e Radiofonici (TUSMAR).

A questo link la delibera n. 25/20/CONS dell’Agcom; a questo link il relativo allegato. (FC)

 

Vedi anche:

Oggi Consiglio Agcom. Tra i provvedimenti all’ordine del giorno, la chiusura della valutazione del SIC 2018