(3 luglio 2020) Il Ministero dello Sviluppo Economico non ha ancora provveduto alla emanazione del cosiddetto “Decreto indennizzi” previsto dall’art. 1, comma 1040, della legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio 2018) come modificata dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145 (legge di bilancio 2019).
Non ha, inoltre, reso noto in alcun modo la data di tale emanazione.
Il citato “Decreto indennizzi” è il provvedimento attraverso il quale devono essere stabiliti i criteri per la determinazione degli indennizzi a favore delle tv locali per il rilascio delle frequenze di trasmissione.
Aeranti-Corallo evidenzia che, in occasione dei precedenti altri rilasci di frequenze, il decreto ministeriale relativo alla determinazione dei criteri, delle procedure e degli importi dettagliati previsti, è stato emanato con ampio anticipo rispetto ai termini di dismissione.
Aeranti-Corallo chiede, pertanto, l’immediata emanazione di tale decreto, con la conferma dei criteri di determinazione degli indennizzi già adottati per le misure compensative a suo tempo previste dal DM 23 gennaio 2012 (relativo alla dismissione della banda 800) e dal DM 17 aprile 2015 (relativo alla dismissione di canali ritenuti interferenti con i Paesi esteri confinanti), disattendendo eventuali ipotesi di determinazione basate sul valore delle attrezzature al netto dei relativi ammortamenti (in quanto ciò che deve essere indennizzata è la revoca dei diritti di uso delle frequenze e non le attrezzature di trasmissione, che, peraltro, al netto degli relativi ammortamenti, avrebbero valore insignificante).
Aeranti-Corallo chiede, infine, che vengano riaperti i termini per la dismissione volontaria delle frequenze prevedendo una finestra di almeno 60 giorni successivi all’emanazione del Decreto indennizzi. (FC)
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