Il coordinamento aer-anti-corallo: “a quanto risulta dai regolamenti delle leghe calcio, il diritto di cronaca non e’ uguale per tutti. i cittadini sarebbero divisi tra quelli di serie a, b e c”.

CS 88/99

                                   COMUNICATO STAMPA
                    COORDINAMENTO AER ANTI CORALLO                    

Roma, 21 settembre 1999

 

Il Coordinamento Aer-Anti-Corallo: “A quanto risulta dai Regolamenti delle Leghe Calcio, il Diritto di cronaca non è uguale per tutti. I cittadini sarebbero divisi tra quelli di serie A, B e C”.

 

L’avvocato Marco Rossignoli, coordinatore delegato di AER-ANTI-CORALLO (la federazione che rappresenta il maggior numero di emittenti radio e tv locali – in tutto 1.283, di cui 922 radio e 361 tv) in relazione alla problematica del diritto di cronaca calcistica, che in questi giorni è anche all’attenzione dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha dichiarato: “Dall’esame del Regolamento elaborato dalla Lega Professionisti Serie C risulta la possibilità per le emittenti radiotelevisive di effettuare la cronaca con riferimento ad ogni singolo incontro di calcio – e non con riferimento all’integralità della giornata come invece preteso dal regolamento della Lega Nazionale Professionisti (Serie A e B), intendendo tale attività rientrate nella “prassi italiana e internazionale” per l’esercizio del diritto di cronaca (art. 2 – regolamento Lega Professionisti Serie C). Da questa semplice comparazione si evince che esiste un diversa concezione del diritto di cronaca, diversificata sulla base dei diversi campionati. Ciò è evidentemente inaccettabile, in quanto il diritto di cronaca (di diretta derivazione costituzionale) non può essere valutato soggettivamente”.

 

(Per ulteriori informazioni: 0348.44.54.981)

 

                   Il Coordinamento Aer Anti Corallo rappresenta oggi 1300 imprese                    

                                   radiotelevisive italiane sulle circa 1750 operanti