I metadati sono potenti alleati della radio

 

(25 maggio 2023)    I metadati associati ad una trasmissione radio descrivono il contenuto del programma e aggiungono collegamenti alle informazioni in onda. Ricordiamo che, secondo il dizionario, i metadati sono “dati che forniscono informazioni su altri dati”; nel nostro caso, i metadati sono potenti alleati della radio.

Oggi un contenuto sonoro ha sempre dei metadati associati, questo perché ogni file musicale digitale, tipicamente, ha campi di metadati quali il titolo, la data di creazione, l’autore del brano, la copertina dell’album ecc.

Anche un programma specifico può avere propri metadati, come il titolo del programma stesso o il suo logo. La stazione radio nel suo complesso genera anch’essa metadati: il nominativo della stazione, l’elenco delle frequenze, la tipologia di radio (musica, news, sport ecc.) il logo e il nome della stazione.

Quindi qualsiasi combinazione di testo e grafica associati ad un contenuto audio specifico, ad un programma o alla stazione radiofonica nel suo complesso può essere visualizzata su uno schermo, in associazione al flusso sonoro, cosa che ormai accade sempre più frequentemente sul cruscotto delle autovetture e che comporta una stretta cooperazione tra le realtà radiofoniche e i produttori di autoveicoli.

Questo in quanto le decisioni su quali dati trasmettere e quanto spesso cambiarli spetta alla stazione, ma l’aspetto esatto del contenuto per come appare sul cruscotto dell’autoveicolo è la conseguenza della progettazione e varia da un marchio automobilistico ad un altro.

I metadati più comuni utilizzati dalle stazioni musicali includono il titolo del brano, il nome dell’artista e la copertina o le immagini dell’artista stesso.

Per le stazioni di parola (news e talk, sport, ecc.), il nome del conduttore e dei suoi ospiti, l’argomento del programma e la descrizione della notizia sono i metadati più appropriati. Che si tratti di musica o di parole, tutti i formati possono sfruttare il logo della stazione, il logo dell’inserzionista o l’URL del sito web correlato.

Metadati in un mondo ibrido

Poiché moltissimi canali radiofonici oggi sono diffusi sia come trasmissioni via etere (analogiche o digitali che siano), sia come flussi audio via Internet, fornire un’integrazione visiva al programma audio non è un compito difficile, poiché tutte le componenti necessarie sono in genere già presenti nel flusso audio/video/dati della stazione radio.

La automobili con connettività Internet, che sia tramite connessione con lo smartphone del proprietario dell’auto o che sia una connettività Internet integrata, possono visualizzare le stesse informazioni alle quali già da anni ci ha abituati il servizio RDS (Radio Data System), ma certamente potranno fornire anche collegamenti e servizi aggiuntivi.

Alcune autoradio incorporano già sistemi radio ibridi, come Radioplayer, che sono in grado di fornire servizi aggiuntivi all’ascoltatore radiofonico in auto. Negli ultimi due decenni, le società di software per il broadcast hanno sviluppato prodotti che funzionano sui sistemi informatizzati per il playout di e tramite i codec destinati alla trasmissione via etere.

Inizialmente limitati alla comunicazione seriale per gli encoder RDS, si sono rapidamente evoluti per supportare contenuti XML per le funzionalità proprie del DAB e DAB+.

Man mano che i sistemi progrediscono per includere funzionalità tipiche della radio ibrida, è verosimile un’integrazione sempre più stretta tra la diffusione e il sistema interno di gestione dei contenuti.

Il supporto delle immagini per i ricevitori radio con display è essenziale per sviluppare una relazione più profonda con l’ascoltatore.

L’obiettivo dell’ascolto profondo o coinvolgente è acquisire informazioni, comprendere una situazione e sperimentarla in modo più completo.

Le immagini aiutano a supportare una connessione più profonda con i contenuti audio. Questa connessione più profonda si applica alla musica e ai contenuti dei programmi parlati, nonché alla pubblicità.

Vantaggi non da poco

La radio ibrida, arricchita dai metadati, offre svariati vantaggi all’editore radiofonico. Tra questi, riassumiamo i più rilevanti:

  • Il rafforzamento del marchio. Utilizzando i loghi delle stazioni come icone nei preset radio, anche le stazioni analogiche possono apparire con il proprio logo, offrendo al consumatore un’esperienza utente coerente su tutti i canali di trasmissione.
  • Contenuti migliorati. Mentre la radio digitale offre il supporto delle immagini per il logo della stazione, le copertine degli album ei contenuti commerciali, questi miglioramenti non sono disponibili nelle trasmissioni analogiche. La funzionalità radio ibrida cambia il panorama aggiungendo il supporto delle immagini attraverso il canale IP via rete cellulare. Nella maggior parte dei casi, i contenuti forniti via IP offrono immagini a risoluzione più elevata e una gamma più ampia di elementi visivi.
  • Contenuti on-demand. L’impossibilità di collegarsi a contenuti al di là di un programma audio in tempo reale è sempre stata una limitazione di una trasmissione via etere unidirezionale. Con la connettività IP della radio ibrida, i collegamenti a registrazioni di concerti, podcast e persino eventuali acquisti di prodotti diventano realtà e offrono agli ascoltatori radiofonici un modo comodo e senza soluzione di continuità per interagire con le stazioni. Questa interattività può essere utile per costruire relazioni più profonde con l’ascoltatore e aumentare la fedeltà alla marca.
  • Continuità di servizio. Con l’implementazione della radio ibrida, quando un ascoltatore in auto si sposta al di fuori dell’area di servizio via etere della stazione, pur nel rispetto di eventuali limiti normativi, gli può essere proposta l’opzione di continuare ad ascoltarla via streaming audio.

Più attenzione ai metadati

Molti dirigenti e proprietari di radio hanno manifestato interesse per competere anche come radio ibrida a bordo delle autovetture, tuttavia scansionando il quadrante della radio, a volte non si evidenzia un risultato significativo ed originale da parte delle emittenti al fine di offrire la miglior user experience possibile tramite le autoradio di ultima generazione.

Dunque sembra che il vero potenziale di questa opportunità non sia poi così chiaro a tutti gli editori radiofonici. Esistono diversi possibili motivi per cui i metadati non vengono distribuiti correttamente.

Tra questi, a titolo di esempio, possiamo citare:

  • non sono state trasmesse adeguatamente le informazioni su questo aspetto al personale che si occupa di programmazione, della gestione del marchio, della produzione e ai tecnici;
  • non si è consapevoli del fatto che proprio gli ascoltatori con reddito più elevato, quindi pubblicitariamente i più appetibili, sono i proprietari delle nuove auto che dispongono della radio ibrida a bordo;
  • chi lavora in radio potrebbe non possedere un veicolo con questa tecnologia e quindi non rendersi davvero conto di come essa possa supportare il marchio della stazione radio.

Ecco allora due possibili e semplici suggerimenti, utili per sensibilizzare lo staff nel massimizzare l’impegno su questo fronte:

  • una strategia può essere quella di acquistare radio ricevitori ibridi da installare nell’ingresso della radio e/o negli studi, in modo che l’intero staff e gli eventuali ospiti possano sperimentare direttamente i vantaggi della radio ibrida;
  • usando anche un semplice smartphone, si potrebbe realizzare un breve video demo di utilizzo di una radio ibrida, grazie al quale diventa semplice inviare una presentazione allo staff. Ovviamente, pur con dei costi extra, affidarsi ad una società di produzione esterna potrebbe garantire un video demo professionale di qualità superiore.

(Questo articolo è in parte estratto, poi successivamente adattato ed integrato, dal documento pubblico “NABA insights on hybrid radio and metadata for broadcasters”, realizzato da NABA, North American Broadcasters Association, Hybrid Radio and Metadata Working Group, diffuso il 16 aprile 2023). (AR)

Vedi anche:

WorldDAB Automotive 2023 il 15 giugno a Parigi e on-line

Il ruolo della radio nelle nuove autovetture

Radioplayer Italia: le novità in un webinar