(5 maggio 2020) A fronte della conferma da parte del MiSe della finestra temporale decorrente dal 4 al 30 maggio 2020 sia per il rilascio obbligatorio delle frequenze tv 51 e 53 Uhf nella cd “Area ristretta A“ (Liguria, alcune province della Toscana e alcune province del Lazio), sia per l’eventuale rilascio volontario anticipato delle frequenze televisive locali sull’intero territorio nazionale, lo stesso MiSe non ha ancora emanato il decreto per stabilire la misura degli indennizzi per tali rilasci e le relativa modalità di pagamento, come previsto dalla legge di bilancio 2018 come modificata dalla legge di bilancio 2019.
Aeranti-Corallo ritiene inaccettabile per le imprese televisive locali rilasciare frequenze di trasmissione senza preventivamente sapere quali siano le esatte procedure di dismissione; quale sia l’importo degli indennizzi; quale sia l’iter per il pagamento degli indennizzi e quali siano i relativi tempi per tale pagamento.
Per tale ragione, Aeranti-Corallo ha chiesto che la dismissione delle suddette frequenze possa avvenire successivamente all’emanazione del decreto indennizzi.
Sulla problematica sono intervenuti oggi alcuni parlamentari che hanno presentato al riguardo interrogazioni al Ministro dello Sviluppo economico.
In particolare, l’on. Nunzio Angiola (Gruppo misto, già Movimento 5 Stelle) ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministro Patuanelli, con la quale ha evidenziato che “le imprese televisive locali considerano inaccettabile l’ipotesi di rilasciare frequenze senza preventivamente sapere quali siano le esatte procedure di dismissione; quale sia l’importo degli indennizzi; quale sia l’iter per il pagamento degli indennizzi e quali siano i relativi tempi di pagamento”.
Nell’interrogazione, l’on. Angiola chiede se il Ministro “non ritenga di procedere, prima del rilascio delle frequenze, alla chiara specificazione delle regole del procedimento di dismissione, per non aggravare ulteriormente le difficoltà che il settore sta attraversando.”
Inoltre, gli on.li Federica Zanella e Giorgio Mulè (entrambi di Forza Italia), nella propria interrogazione a firma congiunta, hanno chiesto al Governo di rivedere le tempistiche previste dal bando del 30 aprile per il rilascio anticipato delle frequenze, prevedendo, prima del rilascio, l’individuazione degli indennizzi da corrispondere, evidenziando come “l’avviso pubblico relativo alla facoltà da parte dei soggetti che detengono una frequenza per la trasmissione radiotelevisiva in ambito locale di rilasciare anticipatamente e in forma volontaria la propria frequenza” stabilisca “una tempistica molto ristretta” e non specifichi “quali saranno gli importi degli indennizzi”. (FC)
Vedi anche:
Liberazione Banda 700. L’elenco dei titolari dei diritti di uso dei canali 51 e 53