(12 marzo 2020) Nei giorni scorsi sono stati pubblicati i volumi relativi ai dati di ascolto radiofonico per il secondo semestre e per l’anno 2019 dell’indagine RadioTER.
Nei volumi è contenuta, tra l’altro, la suddivisione degli ascolti per device, cioè per dispositivo attraverso cui gli intervistati hanno dichiarato di ascoltare la radio.
In particolare, viene fornito il dato della diffusione della radio attraverso sei distinte categorie: via pc/tablet; via telefono cellulare/smartphone; via apparecchio radio; via autoradio; via tv canale televisivo della radio; via tv solo audio.
Per l’intero anno 2019, il totale degli ascoltatori della radio nel giorno medio è stato di 34.849.000.
Al primo posto – e non è certamente una sorpresa – tra i device di ascolto si colloca l’autoradio, con 25.056.000 ascoltatori. D’altronde, è cosa nota che la radio viene ascoltata moltissimo in mobilità, e questo dato ne è la riprova.
Al secondo posto, con 11.003.000 ascoltatori, troviamo l’ascolto “via apparecchio radio”. Le prime due collocazioni in questa classifica virtuale vedono, dunque, trionfare la fruizione attraverso apparecchi specificamente dedicati all’ascolto della radio (autoradio per l’ascolto in mobilità, nelle sue diverse declinazioni di ascolto fm, digitale o “connesso”; “apparecchio radio”, inteso come dispositivo domestico o portatile).
Al terzo posto, con 3.999.000 ascoltatori, vi è la fruizione “via tv canale televisivo della radio” (la c.d. “radiovisione”). Il fenomeno è in costante crescita, tanto è vero che negli ultimi mesi sono aumentate le emittenti radiofoniche locali che, oltre alla diffusione dell’audio in fm o via internet, hanno attivato un canale di vera e propria radiovisione sulla piattaforma televisiva digitale terrestre.
A tali quasi 4 milioni di ascoltatori ve ne sono da aggiungere altri 1.170.000 (quinta collocazione in classifica) che ascoltano la radio (solo audio) tramite il televisore.
Vi sono, infine, da citare le altre due modalità di fruizione contemplate dall’indagine RadioTER: via telefono cellulare/smartphone (quarto posto in classifica, con 2.956.000 ascoltatori) e via pc/tablet (sesto posto), con altri 1.088.000 ascoltatori. Queste due ultime categorie sono quelle di coloro che fruiscono di contenuti radiofonici diffusi attraverso internet (utilizzando aggregatori, app dedicate delle singole emittenti radiofoniche o, per coloro che utilizzano Pc o tablet, anche i siti delle emittenti).
Va, infine, evidenziato che la somma di tutti gli ascolti attraverso i diversi dispositivi dà un totale superiore a quello degli ascoltatori radio nel giorno medio, in quanto il questionario di RadioTER consente di indicare anche più di un dispositivo di ascolto.
In sintesi, i dati di ascolto per device dell’indagine RadioTER evidenziano la grande versatilità della radio come vero medium multipiattaforma, capace di adattarsi a tanti diversi dispositivi, senza mai perdere la propria anima.
A questo link è pubblicato il volume anno 2019 dell’indagine RadioTER. (FC)