Censis. Radio all’avanguardia all’interno dei processi di ibridazione del sistema media

 

(20 dicembre 2022)   La radio si conferma come uno dei media più resilienti nell’ambito dei mezzi di comunicazione di massa. E’ quanto emerge dal 18° Rapporto sulla comunicazione del Censis, presentato nei giorni scorsi.

In particolare, si legge nel rapporto, la radio continua a rivelarsi all’avanguardia all’interno dei processi di ibridazione del sistema dei media. Complessivamente, i radioascoltatori sono il 79,9% degli italiani (stabili da un anno all’altro), ma se la radio ascoltata in casa attraverso l’apparecchio tradizionale si attesta al 48,0% di utenza (-0,8% rispetto al 2021), l’autoradio sale al 69,0% (4,6 punti percentuali in più, un incremento evidentemente da legare alla cessazione delle limitazioni alla mobilità precedentemente imposte a causa dell’emergenza sanitaria), l’ascolto delle trasmissioni radiofoniche via internet con il pc è stabile al 20,4% e la fruizione del mezzo attraverso lo smartphone diventa sempre più rilevante (lo fa il 29,2% degli italiani: +5,4% in un anno).

Nell’ambito dell’informazione, la radio si conferma, nella percezione degli intervistati, come il mezzo più affidabile e di cui ci si può fidare, come si può rilevare dal grafico qui pubblicato.

Il grafico rappresenta in particolare, per ciascun mezzo d’informazione, la combinazione tra la dote di affidabilità di cui il mezzo gode e l’andamento della fiducia da parte dell’opinione pubblica nell’ultimo anno: rileva il Censis che radio, televisione e stampa staccano ancora di gran lunga, da questo punto di vista, web e social network, che ottengono dei risultati sensibilmente meno premianti. (FC)