(5 ottobre 2021) Si è svolta oggi, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, nell’ambito dell’esame dello schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva Ue che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche (a questo link il testo dello schema di provvedimento), l’audizione, in videoconferenza, di Aeranti-Corallo.
Nell’ambito del proprio intervento, il coordinatore dell’Associazione, Marco Rossignoli, si è soffermato sulla necessità che i diritti amministrativi di cui all’art.1 dell’allegato n. 10 dello schema di decreto legislativo e i contributi per la concessione dei diritti di uso delle frequenze previsti dall’art. 42, comma 6 dello schema di decreto legislativo, dovuti dalle imprese che svolgeranno l’attività di operatore di rete locale, sia per la televisione digitale terrestre (con trasmissioni in tecnologia MPEG4 o DVB-T2), sia per la radiofonia digitale terrestre (con trasmissioni in tecnologia Dab+), non costituiscano una barriera per lo svolgimento di tale attività.
Infatti, ha evidenziato Rossignoli, occorre considerare che laddove costituissero, invece, una barriera di accesso, i fornitori di servizi di media audiovisivi e i fornitori di servizi di media radiofonici, in ambito locale, non potrebbero disporre di reti per diffondere i propri contenuti, con evidenti conseguenze sul pluralismo e sulla concorrenza.
Aeranti-Corallo ha, quindi, chiesto che i diritti amministrativi di cui all’art. 1, dell’allegato n. 10 e i contributi di cui all’art. 42, comma 6 dovuti dagli operatori di rete locali per le trasmissioni digitali terrestri televisive e radiofoniche vengano ridotti significativamente.
Aeranti-Corallo ha, inoltre, proposto che, stante il riassetto del settore televisivo attualmente in corso, gli operatori di rete televisivi locali vengano esentati, per i primi dieci anni di attività, dal pagamento dei diritti amministrativi e dei contributi per l’uso delle frequenze.
Citando un precedente, Rossignoli ha sottolineato che la delibera Agcom n.664/09/CONS e s.m. prevede (all’art. 12, comma 9) che, in applicazione dell’art. 3, comma 24 della legge n. 249/97 (legge Maccanico), per i primi dieci anni di attività, gli operatori di rete radiofonici nazionali o locali siano esentati dal pagamento dei diritti amministrativi e dei contributi per l’uso delle frequenze.
Per quanto riguarda, infine, le procedure di realizzazione degli impianti di diffusione e di collegamento degli operatori di rete televisivi e radiofonici e dei concessionari radiofonici analogici, nonché degli impianti di collegamento dei fornitori di servizi di media audiovisivi e radiofonici utilizzati per trasferire il segnale di trasmissione ai multiplex degli operatori di rete, Aeranti-Corallo ha chiesto che trovino applicazione le procedure semplificate di cui all’art. 45 dello schema di provvedimento.
A questo link il documento presentato da Aeranti-Corallo. (FC)
Video dell’intervento