Si è svolta, nella giornata odierna, in Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera, presieduta da Alessandro Morelli della Lega, l’audizione del Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sulle linee programmatiche del proprio dicastero in materia di comunicazioni.
Nel proprio approfondito intervento, durato oltre un’ora, il Ministro ha affrontato numerosi temi legati al settore delle comunicazioni. Tra gli altri, si è soffermato anche sulle questioni riguardanti la liberazione della banda 700.
Sul tema ha affermato:
“Il passaggio al 5G mediante il rilascio definitivo delle frequenze in banda 700MHz aggiudicate dagli operatori delle TLC nell’asta pubblica dello scorso anno (che ha portato nelle casse dello Stato oltre 6 miliardi di euro), richiede un rilevante impegno da parte del Ministero, con diverse procedure e azioni volte a realizzare nei tempi previsti (entro il 20 giugno 2022) il riassetto dell’intero settore televisivo. Con decreto dell’8 agosto 2018 per armonizzare, coordinare le attività di rilascio della banda 700MHz, favorire lo sviluppo della tecnologia 5G ed elaborare strumenti volti a favorire la trasformazione digitale del settore televisivo (da DVB-T al DVB-T2), è stato costituito il Tavolo TV 4.0 per avviare, con tutti gli stakeholder pubblici e privati coinvolti, il processo di liberazione delle frequenze in bada 700 MHz a favore del 5G e per definire le modalità e le tempistiche di transizione alla tecnologia DVBT-2.”
Il Ministro ha poi proseguito nella ricognizione delle attività svolte, ricordando che “Con la Legge di Bilancio 2019, all’esito di un confronto con tutti gli stakeholder interessati nell’ambito del citato Tavolo, si è operata una riforma complessiva del sistema di ripartizione delle frequenze in vista della liberazione della Banda 700. Con Decreto Ministeriale 19 giugno 2019, sempre all’esito di un articolato e fruttuoso confronto con gli operatori del settore, è stata approvata la nuova roadmap che traccia le tempistiche per la liberazione della banda 700. La nuova roadmap suddivide il territorio nazionale in quattro aree geografiche, prevede l’attivazione della codifica DVBT/MPEG-4 nell’ultimo quadrimestre 2021 e dello standard DVBT-2 a livello nazionale nel periodo tra il 21 giugno 2022 e il 30 giugno 2022, ferma restando la facoltà per gli operatori di attivare la codifica DVBT/MPEG-4 o lo standard DVBT-2 prima delle scadenze previste. Il decreto prevede, inoltre, la rottamazione volontaria anticipata delle reti per gli operatori in ambito locale che lo richiedano, con corresponsione anticipata dell’indennizzo previsto dalla legge”.
Patuanelli ha, quindi proseguito evidenziando che “Sono state, altresì, pubblicate il 22 luglio 2019 le linee guida per la formazione delle graduatorie per gli operatori in ambito locale, a tutela delle emittenti locali che irradiano in province non coperte da reti di secondo livello. Le linee guida, in maniera significativa e venendo incontro alle richieste degli operatori, prevedono l’obbligo per gli aggiudicatari di garantire un prezzo riproporzionato in base alla popolazione delle province interessate. A tutela del pluralismo locale sono, inoltre, previsti vincoli di aggiudicazione di più reti su medesimo territorio da parte di uno stesso soggetto. Si è inoltre conclusa la procedura per la conversione diritti d’uso esistenti, per gli operatori nazionali in diritti di capacità trasmissiva in un nuovo sistema a regime (entro il 30 giugno 2022) che assicura, pur con un numero inferiore di frequenze rispetto all’attuale situazione, di utilizzare maggiore capacità trasmissiva”.
Entrando nel merito delle azioni che il Ministero dovrà compiere da qui ai prossimi mesi, il Ministro ha ricordato che “Per rispettare le scadenze stabilite dal Legislatore, il Ministero, anche grazie al lavoro del tavolo TV 4.0, è ora pronto ad affrontare le procedure di gara per selezionare gli operatori di rete più efficienti che dovranno mettere a disposizione la capacità trasmissiva ai fornitori di servizi media audiovisivi locali. Questi saranno, a loro volta, selezionati con altri bandi di gara nelle aree tecniche individuate nella nuova pianificazione delle frequenze da parte dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM). Successivamente, si dovranno completare le procedure di assegnazione dei diritti d’uso delle nuove reti agli operatori nazionali; procedure che hanno avuto inizio, lo scorso agosto, con l’assegnazione provvisoria dei primi 10 MUX pianificati dall’AGCOM e che si concluderanno con una gara onerosa, sulla base di criteri che saranno adottati dalla stessa AGCOM, per assegnare due ulteriori MUX nazionali (suddivisi, ciascuno, in due lotti) e pervenire, pertanto, all’assegnazione definitiva di tutti i 12 MUX pianificati. Inoltre, il Ministero a breve predisporrà – previa consultazione nell’ambito del tavolo Tv 4.0 – anche un altro Decreto interministeriale, ossia quello che definisce le regole e le procedure per indennizzare gli operatori di rete televisive locali che dovranno perdere il loro diritto d’uso delle frequenze per consentire il passaggio al 5G. L’indennizzo erogato ad ogni operatore di rete, verrà quantificato sulla base dell’ammontare complessivamente stanziato dalla legge di bilancio 2018, pari a circa 303 milioni di euro”.
Sul tema, il Ministro ha concluso affermando : “Si tratta di un processo che vede impegnato il MISE in tutte le sue articolazioni e che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi e anni con l’intento di ridurre al minimo i disagi per gli operatori e i cittadini in questa fase di cambio tecnologico. Non sono ammessi ritardi e ritengo che, con il contributo di tutti gli attori coinvolti proseguendo un dialogo virtuoso con il Ministero, possiamo raggiungere gli ambiziosi risultati che ci siamo posti nei tempi stabiliti”.
(Nella foto: il Ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, nel corso della propria audizione in Commissione IX alla Camera)