31/12/19 – Settore tv: i provvedimenti che MiSe e Agcom devono emanare nel 2020

Il 2020 si preannuncia un anno piuttosto impegnativo per il Ministero dello Sviluppo economico e per l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni in relazione al settore televisivo. Le norme previste, tra l’altro, dalla legge di bilancio 2018 e dalla legge di bilancio 2019 relative alla dismissione della banda 700 fissano una serie di adempimenti a carico sia del Ministero, sia dell’Agcom.
Vediamo quali.

Ministero dello Sviluppo economico

A seguito dell’emanazione della c.d. “roadmap” (decreto 19 giugno 2019) il MiSe deve stabilire le date esatte per la dismissione dei canali 50, 51, 52 e 53 (i canali 51 e 53 sono utilizzati dalle tv locali) nelle c,d. “aree ristrette”. La prima di queste aree ristrette si riferisce alle province di Imperia, Savona, Genova, La Spezia, Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto, Viterbo, Roma, Latina, Oristano, Sassari; le date previste per lo spegnimento anticipato degli impianti operanti nelle citate frequenze sono dal 1° gennaio al 31 maggio 2020.
Inoltre, a seguito della pubblicazione delle linee guida definitive per operatori di rete in ambito locale e delle linee guida definitive per i Fsma in ambito locale, avvenuta il 22 luglio 2019, il Ministero deve emanare 73 bandi di gara per l’assegnazione dei diritti di uso delle frequenze per i nuovi operatori di rete in ambito locale (con riferimento alle diverse reti di primo e di secondo livello previste per gli operatori locali dal Pnaf di cui alla delibera Agcom n. 39/19/CONS). Successivamente, lo stesso Ministero deve emanare i bandi di gara per la selezione dei Fsma locali che, in ogni area tecnica, potranno accedere alle suddette reti di primo e secondo livello per la diffusione di contenuti locali.
Il Ministero dello Sviluppo economico deve, inoltre, ancora emanare il c.d. “decreto indennizzi”. SI tratta del decreto interministeriale che definisce le regole e le procedure per indennizzare gli operatori di rete televisive locali che dovranno perdere il loro diritto d’uso delle frequenze per consentire il passaggio al 5G.
La legge di bilancio 2018 ha stanziato per tali indennizzi un importo pari a circa 303 milioni di euro.

Agcom

L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha avviato, con la delibera n. 456/19/CONS del 27 novembre 2019, pubblicata il 3 dicembre u.s. nel proprio sito, il procedimento per l’aggiornamento del piano di numerazione automatica dei canali del servizio televisivo digitale terrestre (piano LCN) e delle relative modalità di attribuzione dei numeri, ai sensi dell’articolo 1, comma 1035, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificato dall’articolo 1, comma 1109, della legge 30 dicembre 2018, n. 145.
Il procedimento, svolto dalla Direzione Infrastrutture e Servizi di Media dell’Agcom, ha un termine di conclusione di 180 giorni dalla data di pubblicazione del provvedimento sul sito web dell’Autorità. Nell’ambito di tale procedimento, l’Agcom predisporrà uno schema di regolamento che sottoporrà a consultazione pubblica, dove tutti i soggetti interessati potranno formulare osservazioni; successivamente, verrà emanato il provvedimento definitivo.

L’avv. Marco Rossignoli, coordinatore Aeranti-Corallo, evidenzia l’importanza che le tv locali mantengano l’attuale posizionamento Lcn. Dopo circa dieci anni di trasmissioni con le attuali numerazioni, eventuali modifiche sarebbero infatti fortemente penalizzanti in quanto l’utenza verrebbe disorientata nell’individuazione dei canali.

(Nella foto: il coordinatore Aeranti-Corallo, avv. Marco Rossignoli)

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